X-MEN FOREVER 1 – recensione

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Con questa recensione, il sottoscritto ed il gruppo Fumettomania, il 2 luglio 2010, iniziarono a pubblicare degli articoli sul sito di glamazonia, nell’ambito di un gemellaggio durato fino a quando anche il sito di Glama non ha cessato la sua attività (nel 2013).
L’articolo è un po’ più lungo degli altri (inseriti nella stanza RELOAD di Glama) che lo hanno preceduto ma, l’evento della narrazione degli X-Men così come erano 18 anni fa, per mano dell’Autore che li ha scritti per 16 anni di seguito e che ne ha determinato la loro fortuna, meritava tale spazio di approfondimento.
Il pezzo è stato inserito nel n. 19 della pubblicazione Fumettomania e nello speciale sui 40 anni dei fumetti Marvel in Italia.
Buona lettura, o rilettura, a tutti
M.B.
22-08-2016

fmweb01_10 Cover della collana italina GIXM 50

GLI INCREDIBILI X-MEN 46-48, 50 

Testi di Chris Claremont, disegni di Jim Lee, Whilce Portacio, John Byrne, Rick Leonardi, Marc Silvestri, Michael Golden, Larry Stroman e AA. VV.
72 pagine (n. 50: 100 pagine), colore, spillato, formato 17×26, Lire 3000 cad. (n. 50: Lire 4000)
Marvel Italia

di Mario Benenati


Prima di iniziare la lettura di X-Men Forever, ultima fatica mutante di Chris Claremont, mi sono riletto gli ultimi racconti degli X-Men della sua storica gestione terminata nel 1991, pubblicati in Italia nel 1994 dall’allora appena nata Marvel Italia sui numeri 46-50 della collana Gli Incredibili X-Men (GIXM).

Nel 46 (pubblicato nell’aprile del 1994), “Troppi mutanti”, Chris riprendeva le vicende di un gruppo che si ritrovava riunito dopo tante peripezie. Le formazioni a quel tempo erano tre: gli X-Men, guidati da Tempesta, gli X-Factor (gli X-Men originali: Ciclope, Marvel girl, Bestia, Angelo e Uomo Ghiaccio) e i Nuovi mutanti di Cable. Nella storia i tre gruppi si ritrovavano tra le macerie della Scuola di Xavier a riflettere su cosa fare, e su chi deve essere la guida, Tempesta o Cable. I dialoghi di claremont e i disegni dei tanti autori della storia, erano al top e la storia seppure priva di azione era molto intensa, e finiva con il colpo di scena finale, la richiesta di aiuto del professor Xavier che giunge per mezzo di Lila Cheney.

Nel 47 (maggio 1994) “Crocevia” e “Il Sentiero mai intrapreso” proseguivano in parallelo due storie; quella di Magneto, Rogue, Fury e Ka-zar alle prese nella terra Selvaggia con la temibile Zaladane, uccisa alla fine dello scontro da Magneto; e quella del gruppo degli X-Men che portati nello spazio, nel cuore dell’impero degli Shi’ar cadevano nella trappola di DeathBird, e si scontravano con la Guardia Imperiale della Majestrix, l’usurpatrice Deahtbird, uscendone alla fine all’apparenza vincitori.
Due storie ricche d’azione e di dialoghi, specialmente la storyline relativa a Magneto. Ancora una volta non possiamo fare a meno di apprezzare come Claremont sapeva approfondire i personaggi, al di là gli scontri che progettava nella sue storie, e dei colpi di scena; così come i disegni di Jim Lee esprimevano al meglio questa fusione di dialogo-azione.

Nel n. 48 (giugno 1994), “Doppia morte” e “Charley libero”, si concludeva la saga spaziale (la terza della gestione di Claremont), in cui scoprivamo che gli X-Men erano stati ingannati da un gruppo di Skrull, che avevano le preso le sembianze dei predoni stellari, di Xavier, di Psylocke. Alla fine dello scontro il gruppo di Skrull, facenti parte di una misteriosa Coorte, vengono sconfitti, Psylocke e Xavier, vengono liberati, e Xavier e i suoi ragazzi ritornavano sulla Terra.
Colpisce che 17 anni prima di Gli Incredibili X-Men, Claremont ipotizza una strategia di un gruppo di Skrull, che tende a sostituirsi a degli eroi e di prendere il controllo dell’impero Shi’ar. Il sommo Magellano dialogando con la sostituta di Psylocke, a pag. 22 di GXM n. 49, dice <<Di che valore saremmo alla Coorte e alla causa, Psylocke, se non siamo in grado di correre un piccolo rischio? Il premio vale il rischio…>>
Sarebbe incredibile che l’autore avesse già in mente anche l’invasione della Terra da parte degli skrull.

E arriviamo al n. 50 di GXM (agosto 1994): “Rubicone”, “Tempesta di fuoco” e “Fallout” sono le ultime tre storie della lunga gestione Claremont dal ritmo incalzante, tutto giocato sugli scontri fisici e psicologici tra gli X-Men e Magneto, con quest’ultimo che ribadisce il suo operato ai limiti della follia e che si sacrifica per salvare gli X-Men.
Con la presunta morte di Magneto, rimane solo uno Xavier sempre più confuso sul suo sogno della convivenza pacifica tra umani e mutanti .
Ma ridurre i tre racconti con queste due frasi è limitativo, questi tre racconti vanno letti per capire fino in fondo il lavoro di Claremont su Magneto e sugli X-Men.


fmweb01_10 - cover dell'edizione italiana di X-Men Forever n.1

X-MEN FOREVER 1 


Testi di Chris Claremont, disegni di Tom Grummett
128 pagine, colore, brossurato, formato 17×26, Euro 5.30
Panini Comics

di Mario Benenati

A 18 anni di distanza (16 per noi italiani, nda) da quegli eventi Chris Claremont torna a raccontarci le storie di quegli X-Men, continuando gli eventi a seguire dalla morte di Magneto con X-MEN FOREVER, di cui è stato pubblicato il primo arco di storie in brossurato di 128 pagine.
Lo stile dello scrittore è rimasto quasi immutato, con dialoghi serrati e introspezione dei personaggi, in più c’è un atmosfera nostalgica negli avvenimenti che scorrono nelle prime vignette che è espressa anche graficamente dallo stile disegnatore Tom Grummett.
E’ stupefacente come Claremont pagina dopo pagina costruisca una narrativa fresca e fluida, per arrivare, probabilmente alla fine dell’intera serie, allo status quo dell’attuale del gruppo, ma attraverso degli avvenimenti plausibili e ben narrati.
Mi riferisco, ad esempio, alla scelta di Claremont (una di quelle che ha determinato il suo allontanamento dalla marvel) di un numero ristretto di mutanti; la Marvel ha ottenuto questo risultato con una stratagemma narrativo molto discutibile, Wanda Scarlet che alla fine della saga House of M (pubblicata tra giugno e novembre 2005) scatena il suo potere con le parole ”mai più mutanti”, invece in questa serie viene pianificata come un problema genetico, che ha colpito sia Magneto sia Xavier , che limiterebbe la vita dei mutanti per cui non ci sarà mai una convivenza tra umani e mutanti per il semplice motivo che quest’ultimi saranno sempre una minoranza. Il risultato come ogni lettore può leggere è lo stesso ma ottenuto con due modi narrativi molto diversi uno banale, uno (quello di Claremont) strutturato e con una logicità incredibile. In questo stava e sta la bravura dell’autore.
Altro passaggio importante nella storia XF è la presenza di Nick Fury, il direttore dello SHIELD, come supervisore, anche questo riconducibile ad un altro tema sviluppato nelle storie degli X-Men degli ultimi dieci anni, quello del loro controllo, gli X-Men sono una minaccia e vanno controllati, claremont introduce quindi Nick Fury come controllore, e vedremo che sviluppi porterà nell’intro racconto questa presenza.
Premesso che non leggo la serie originale in inglese, sicuramente non si arriverà a ghettizzare i mutanti, così come avvenuto per mano di altri autori, rendendoli prigionieri della loro tenuta e controllati a vista, in nome dello loro salvaguardia dal mondo esterno.
Vedete come gli approcci di Claremont sono molto più avvolgenti.
Infine in questo primo volume, e spero ne seguiranno altri, viene svelato il traditore degli X-Men; Claremont ai tempi aveva seminato degli indizi, ma gli altri autori non li hanno mai colti nel modo giusto.
Credo che motivi per scrive e discutere su questa serie ce ne siano e ce ne saranno parecchi, e li approfondiremo nei prossimi mesi.

Claremont, mi sento di scrivere, aveva ed ha una visione molto dettagliata dell’universo mutante, che potrei paragonare, con gli opportuni distinguo, alla visione molto dettagliata di Sandman di Neil Gaiman.
La DC Comics diede carta bianca a Gaiman, compresa la chiusura della serie, al contrario la Marvel non diede la stessa approvazione a Claremont, ed oggi si è ritrovata a fare marcia indietro ed a permettere la pubblicazione di questa serie. I tempi sono cambiati, le generazioni dei lettori pure, vedremo se Claremont e gli X-Men sapranno ottenere, al termine della serie, il consenso dei lettori, oppure se rimarrà solo un nostalgico what if. Immagini e marchi registrati sono © dei rispettivi autori e degli aventi diritto
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