La campagna di crowdfunding di Fumettomania Factory – APS è finita!
L’obiettivo minimo è stato raggiunto! Nel frattempo riusciamo a pubblicare un nuovo articolo con dei testi estratti dal numero 8 della fanzine cartacea Fumettomania” il cui direttore responsabile era il nostro grande amico Luca Boschi (scomparso lo scorso 3 maggio).
Oggi diamo spazio ad un bell’articolo di Giorgio Cambini che ci proponeva le ultime novità dagli USA con un pizzo di critica piccante.
Buona lettura
Mario Benenati, curatore del sito Fumettomania Factory Magazine
Il sommario del n. 8 è riportato di seguito
- Introduzione – pag. 1 (copertina)
- Sfogliando un fumetto – pag. 2
- Delitti e fumetti. Intervista ad Alfredo Castelli – pag. 4
- Indipendence – pag.6
- Un anno di ESPerimenti – pag.6
- Hammer amore mio – pag.7
- Batman Engines – pag.8
- Esordienti in vetrina: Speciale Portfolio – pag.9
- Eightball – pag.13
- Bone notizie da MACCHIA NERA – pag.14
- Cuore di Trekker – pag.14
- Avventura e sentimento, tutto sul nuovo Martin Mystère Gigante – pag.15
- Novità dal fronte americano – pag.16 (che pubblichiamo oggi)
- La battaglia è iniziata, intervista a Rinaldo Traini – pag.16
- Internet e dintorni, news sui fumetti – pag.18
- Sulle tracce di Fumettomania – pag.19
Novità dal fronte americano
di Giorgio Cambini (agosto-settembre 1996 )
Dopo la caduta del sogno MARVEL di spazzare ogni concorrenza dal mercato agendo sui distributori (memorabile il fiasco della casa distributrice Heroes Comics) il mondo dei comics si illude di vivere tranquillo, magari godendosi un pò di quella creatività che gli autori hanno sempre dimostrato. Con la MARVEL costretta a rivedere le proprie linee (addio alla Ultraverse, che doveva essere la Super Heroes line del 2000) il mercato si è diviso tra numerose case editrici, che si dividono i lettori senza più gli enormi dislivelli che il dualismo DC-MARVEL aveva creato.
Siamo passati da una situazione di duopolio, con fetta di mercato del 78% o più, all’attuale situazione di uniformità di share. Rimangono, è vero, le case trainanti, e cioè DC, MARVEL (ancora viva!, come fa?), IMAGE ( e suoi derivati) ed una DARK HORSE che, come la Fenice, rinasce continuamente dalle proprie miserie; ma insieme a queste si è sviluppata una serie di piccole case produttrici che appaiono tutte estremamente agguerrite.
Tutte queste nascono da personaggi che hanno partecipato al grande boom degli anni ’80 e che hanno, in maniera e modo diverso, vissuto la grande contrazione del periodo ’90-93. Molti di questi personaggi sembrano intenzionati ad evitare quelli che sono stati gli errori costati il fallimento di una serie infinita di case editrici. Altri continuano disperatamente ad illudersi che il mercato sia cambiato, e che ciò che in precedenza aveva causato sfacelo sia improvvisamente la way to go.
Un esempio classico è la HARRIS Comics, che ha avuto il merito di credere ciecamente su Vampirella. Ha scoperto validi disegnatori ed ha contribuito a lanciare la bad girls mania. Ora che i lettori si sono accorti di lei, che comprano il loro prodotto che cosa fanno alla HARRIS? Invece di dedicare il loro successo al miglioramento del prodotto, magari con nuovi scrittori, nuovi artisti, preferiscono propinarci la tragicomica lista di nuovi prodotti, spin-off, reprints, tutti basati sul personaggio di successo.
La COMICO non ha dunque insegnato nulla a questi signori, che cavalcano la effimera tigre del successo come se fosse un diritto inalienabile che, una volta conquistato, non può più allontanarsi.
L’unica possibile conclusione per questo tipo di avventura sarà il fallimento della casa editrice (con conseguente strascico causato dagli autori non pagati, distributori nei guai, lettori sempre più presi in giro), ma non è ciò che importa alla HARRIS.
L’importante è lanciare un prodotto (in questo caso Vampirella), invadere il mercato, farne un l’household nome” cioè un nome universalmente conosciuto, e godersi i frutti di quello che ormai è il vero fine di chiunque si avvicini al mondo dei comics: il merchandising.
Oramai le case editrici sanno che non si fanno soldi vendendo fumetti: troppi costi e mercato troppo competitivo. Le abitudini del pubblico sono poi difficili da cambiare, e il pubblico stesso ha la caratteristica di essere troppo volatile e quindi le grandi campagne pubblicitarie sono troppo rischiose.
Cos’è allora che rende fruttifere le case editrici, tanto che la TIME WARNER (la multinazionale dei media di Ted Turner) decide di acquistare la DC? Il vero patrimonio della DC non sono i 700 numeri di Detective Comics, oppure lo sparuto gruppetto di fanatici (come me) di Garth Ennis che seguono Preacher a tutti i costi.
Ciò che veramente la DC porta sono i nomi, tutti conosciutissimi nel mondo e quindi marketizzabili. Chi non vorrebbe avere il nome di Batman a disposizione? Films, statue, T-shirt, panini con il suo nome sono ovunque e portano fiumi di denaro al titolare del nome. Così è questo l’approccio con il quale le case editrici si avvicinano ai nuovi titoli: la markettabilità ha. la precedenza sulla qualità.
Il pubblico si diverte gustando personaggi studiati appositamente per la propria fascia di appartenenza: sei ispanico? eccoti l’eroe su misura. Sei sei un teenager? eccoti i giovani titani, ognuno con la sua T-shirt già pronta, il suo diario ultra segreto, i suoi adesivi e tutto il resto. Il pubblico è protagonista con eroi studiati proprio su misura per lui.
Suppongo che anche Shakespeare ai giorni nostri avrebbe scritto solo versioni edulcorate di Romeo e Giulietta, senza perdere tempo con Macbeth, Re Lear od altre opere, prive di ogni appeal economico. Che tristezza!
Comunque, qualcosa di buono ancora si può trovare, e vi propongo come al solito le perle da cercare nella fanghiglia dei cloni delle copie delle imitazioni di grandi successi. Poison Elves (SIRIUS Comics) è il primo titolo da cercare. E’ ormai avanti con i numeri, ma vale la pena cercare gli arretrati (o magari il paperback, uscitodi recente che raccoglie i primi 6 numeri). Preacher (DC Vertigo) è un must per chiunque ami Garth Ennis (Hellblazer) e per chi gradisca un pò di humour anche in un horror.
Altri titoli da provare sono:
Wandering Star (SIRIUS-fantascienza)
Stray Bullets (EL CAPITAN – crime story alla Pulp Fiction)
Exit-Strangers in Paradise – Kane (DANCING ELEPHANT).
Con questi titoli andate sul sicuro. Leggeteli e poi andate a vedere Batman XXIV, con tutti i nuovi personaggi che vi piacciono tanto: le T-shirts sono già in vendita dal vostro rivenditore di fiducia.
L’INTERO NUMERO OTTO DI FUMETTOMANIA
LO POTETE VISUALIZZARE E SCARICARE DAL SITO DALL’APP HyperComix
NOTE EXTRA
FUMETTOMANIA INDEX 1990 – 2012
ovvero, tutte le informazioni e tutti i contenuti relativi ai 20 numeri pubblicati della rivista cartacea Fumettomania.