Una biografia a strisce su Charles M. Schulz, la recensione del volume di Luca Debus e Francesco Matteuzzi

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Dopo quattro mesi torna l’amico Gordiano Lupi (scrittore, editore, traduttore e talent scout di Piombino) con una nuova recensione su un bel volume Italiano uscito da qualche mese, e che sta raccogliendo molti consensi.

Si tratta della biografia di Charles M. Schulz, i cui autori: Luca Debus e Francesco Matteuzzi sceneggiano il volume per strisce quotidiane e per tavole domenicali (con la stessa struttura dei Peanuts: sei strisce e una tavola).

Buona lettura
Mario Benenati, Responsabile del sito Fumettomania Factory Magazine


Funny Things
Una biografia a strisce su Charles M. Schulz

recensione di Gordiano Lupi

pagina estratta dal volume funnythings, Una biografia a strisce su Charles M. Schulz

Luca Debus e Francesco Matteuzzi sceneggiano per strisce quotidiane e per tavole domenicali (con la stessa struttura dei Peanuts: sei strisce e una tavola) la vita di Charles M. Schulz, geniale figlio di un barbiere tedesco e di una casalinga norvegese. Tutto nasce da Saint Paul e dal giornale locale, da una striscia intitolata Li’l Folks, dal 1950 al 2000 evoluta con il titolo di Peanuts (che al suo autore non piaceva) e pubblicata da giornali e riviste di tutto il mondo. 

Peanuts era la sezione del teatro che conteneva i posti riservati ai bambini, Schulz riteneva che il nome non desse dignità alla striscia, non pensata per i più piccoli ma destinata a un pubblico adulto. Il libro rende giustizia a un autore – letteratura pura a mio parere, confortato da Umberto Eco e da Oreste Del Buono – di un fumetto che ho conosciuto nel 1965, tra le pagine di una grande rivista (ai tempi) che comprava mio padre: Linus. Ricordo che lui amava i Peanuts, ci sorrideva, me li consigliava, ma io non li capivo perché avevo solo cinque anni, mi sembravano avventure senza senso e invece (crescendo) ho capito che spiegavano il senso della vita, che ridendo e scherzando dicevano un sacco di verità (ridendo castigat mores) su di noi, su come siamo fatti, sulle nostre aspirazioni e frustrazioni.

Un grande libro quello di Becco Giallo, ben 435 pagine in formato rettangolare (per rispettare le strisce), rilegato, con tavole domenicali a colori, dal prezzo non contenuto, giustificato da un volume di pregio. Debus e Matteuzzi fanno capire, se mai ce ne fosse stato bisogno, che Charlie Brown sono io, come diceva Flaubert a proposito di Madame Bovary. Tutto il mondo interiore di Schulz, le esperienze passate, i ricordi, gli errori, le frustrazioni e i fallimenti sono la materia prima per costruire una striscia che diventa la sua vita, sconfessando il detto del mondo dello spettacolo che recita Non lavorare mai con cani e bambini. L’oggetto magico esplode tra le mani del creatore: calendari, gadget, libri, televisione, musical, persino cinema, al punto che serve un aiuto ma non deve comparire, persino lavori collaterali scritti dall’autore e disegnati da altri collaboratori devono avere la sola firma di Schulz (per vendere).

Una striscia nata nel 1950 che muore nel 2000 con la scomparsa di Charles M. Schulz, malato di tumore al colon, vittima di un’ischemia che negli ultimi due anni di vita non gli permette di disegnare. Diceva Schulz: “Scrivo piccole storie che hanno come tema le ansie dell’uomo, disegno ogni giorno la stessa cosa e cerco di non ripetermi, se non nello schema fisso e nelle caratteristiche dei personaggi. Tutto il resto viene dai ricordi, le cose migliori provengono dal mio mondo interiore, forse perché per me è più interessante di quel che accade all’esterno”. Un libro prezioso che i due autori italiani scrivono senza aver mai conosciuto Schulz, se non dalle sue opere, anche se il creatore di Peanuts diceva che leggere le avventure di Snoopy, Lucy, Linus, Franklyn, Piperita Patty e Charlie Brown era il modo migliore per conoscerlo a fondo.

Luca Debus e Francesco Matteuzzi entrano nel mondo di Schulz e lo riproducono a fumetti, con lo stesso tono e identica cadenza delle strisce dei Peanuts. A mio parere riescono in un’impresa quasi impossibile e meriterebbero un premio per aver rispettato un fumetto storico e aver raccontato così bene la vita di un grande autore della letteratura popolare.

Luca Debus & Francesco Matteuzzi
Funny Things
Una biografia a strisce su Charles M. Schulz
Becco Giallo – Pag. 435 – Euro 37


https://www.edizioniilfoglio.com

BIOGRAFIA

Gordiano Lupi (Piombino, 1960).
Ha fondato nel 1999 la rivista – casa editrice Il Foglio Letterario, che dirige. Ha collaborato per sette anni con La Stampa di Torino. Collabora con Poesia di Nicola Crocetti, Valdicornia News, Inkroci, Futuro Europa. Traduce molti scrittori e poeti cubani (Alejandro TorreguitartRuiz, Virgilio Piñera, Zoé Valdés, Felix Luis Viera …). Ha pubblicato libri monografici sul cinema italiano.

Tra i suoi lavori: Cuba Magica – conversazioni con un santéro (Mursia, 2003), Un’isola a passo di son – viaggio nel mondo della musica cubana (Bastogi, 2004), Almeno il pane Fidel – Cuba quotidiana (Stampa Alternativa, 2006), Fellini – A cinema greatmaster (Mediane, 2009), Una terribile eredità (Perdisa, 2009), Storia del cinema horror italiano in cinque volumi. Ha tradotto La ninfa incostante di Guillermo Cabrera Infante (Sur, 2012).

Tre suoi romanzi sono stati presentati al Premio Strega e sono dedicati alla sua città: Calcio e acciaio – Dimenticare Piombino (Acar, 2014), Miracolo a Piombino – Storia di Marco e di un gabbiano (Historica, 2016), Sogni e altiforni – Piombino Trani senza ritorno (2018), scritto con Cristina De Vita.

Pagine web: www.infol.it/lupi
E-mail per contatti: lupi@infol.it

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