Ho il piacere di accogliere da questo momento in poi, Gordiano Lupi, editore, scrittore, traduttore e talent scout di Piombino, per noi di Fumettomania anche un amico. Questa recensione ce l’ha inviata qualche settimana fa, ma per una singolare coincidenza era in programmazione proprio oggi, che questo libro è stata ufficialmente inserito tra i libri candidati al Premio Strega 2020.
Mario Benenati, curatore del web magazine “La Mediateca di Fumettomania”
Varsavia, 1956. Fra le rovine di una Polonia sgretolata, piena zeppa di ubriaconi e reietti, il giovane scrittore Marek Hlasko (1934-1969) osserva e descrive l’individualismo e la disperazione dei sobborghi. Intanto una giovane coppia, Piotr e Agnieszka, vive la propria storia d’amore all’ombra dell’oppressivo regime socialista. Attraverso l’occhio attento del James Dean polacco – la somiglianza con l’attore era impressionante – prende vita un decadente affresco costellato di bettole fumose, alcol e violenza. Voce scomoda in patria (le sue opere furono vietate per 20 anni), Hlasko conduce un’esistenza randagia di cui saprà anche costruire astutamente il mito: ex camionista, scrittore in fuga dalla Francia all’Italia poi pappone a Tel Aviv e sceneggiatore al fianco di Roman Polanski a Hollywood, fino al tragico epilogo nella Germania dell’Ovest.
Non è stato inutile aver fondato Il Foglio Letterario nel 1999, visto i talenti che abbiamo scoperto, pure se pochi ce ne riconoscono il merito, quasi nessuno ci cita, finisce che ci tocca dirci bravi da soli. Non abbiamo un buon ufficio stampa, come tanti fanfaroni che poco fanno e molto raccolgono, questo è certo.
Fabio Izzo è una mia scoperta di cui vado fiero, più volte presentato al Premio Strega, ha debuttato con Eco a perdere, proseguendo con Balla Juary, Doppio umano, To jest, Il nucleo, Ieri Eilen, tutti romanzi usciti sotto la mia direzione editoriale.
Valerio Gaglione, invece, ha esordito con il romanzo grafico Se sapessi come fai – Le cinque prove del’omicidio di Luigi Tenco, scritto da Giusepe Bità, sempre con Il Foglio.
Autori di cui vado fiero e che – da lettore onnivoro appassionato pure di fumetto – ritrovo con piacere alla corte di Oblomov, sotto la guida di un maestro come Igort, nel catalogo di un marchio editoriale importante, non solo per dimensioni ma anche per spessore culturale.
Uccidendo il secondo cane è un concentrato narrativo dello stile di Izzo, perché con poche e incisive pennellate tratteggia il carattere di uno scrittore maledetto (alla Modigliani), ne descrive le notti a base di alcol e trasgressione, approfondisce la sua lotta politica, il suo essere contro un regime che osteggia il suo lavoro.
Lo stile grafico di Gaglione è maturo e superbo, tutto chiaro scuri, in un evocativo bianco e nero che rimanda ai grigi tempi di una Polonia comunista, con un tratto che sembra vergato da un poetico carboncino. Uccidendo il secondo cane è il titolo di un libro di Hlasko, pubblicato nel 1965, inedito in Italia, ed è perfetto per ricollegare due delusioni, due momenti esistenziali in cui lo scrittore tocca il fondo e non riesce a riemergere. Izzo conosce molto bene la Polonia, per apprezzare a fondo la sua scrittura e i suoi personaggi forse sarebbe importante saperne quanto lui, ma basta qualche nozione sui danni prodotti dal regime comunista per capire il senso dell’epigrafe: Giulietta e Romeo non si sarebbero mai incontrati a Varsavia nel 1956. Non era terra per l’amore quella dittatura, era terra per il dolore, per la disillusione, per l’alcol e per notti disperate, per avere soltanto voglia di fuga e di ribellione. I protagonisti del romanzo grafico sono scrittori dissidenti che hanno scelto di non tacere e hanno sacrificato la loro vita per un profondo un desiderio di libertà.
Un graphic novel da non perdere, se amate il fumetto colto e la letteratura.
Gordiano Lupi
www.infol.it/lupi
INFO EXTRA
Valerio Gaglione è Nato ad Acqui Terme nel 1989. Diplomato presso L’Accademia di belle arti di Genova in Incisione e illustrazione, ha iniziato il suo percorso artistico come cantante e chitarrista, esibendosi in Italia e all’estero.
Attualmente si dedica a progetti di Arte terapia, al fumetto e alla pittura.
Fabio Izzo è nato nel 1977 e vive ad Acqui Terme, provincia di Alessandria. Polonista, ha scritto per il teatro e alcune sue poesie sono state pubblicate in Inghilterra e negli Usa.
Il suo ultimo libro, To Jest, è stato candidato al Premio Strega 2014 e ha vinto il XXXI Premio Letterario di Cava de Tirreni.
SCHEDA TECNICA
- Uccidendo il secondo cane
- Gaglione – Izzo
- EDITORE: OBLOMOV EDIZIONI
- COLLANA: FEININGER
- PAGINE: 176 / BIANCO E NERO
- FORMATO: 17×24 cm
- RILEGATURA: BROSSURA
- CARTA: MILK / 150 gr
- PREZZO: € 18,00
BIOGRAFIA
Gordiano Lupi (Piombino, 1960).
Ha fondato nel 1999 la rivista – casa editrice Il Foglio Letterario, che dirige. Ha collaborato per sette anni con La Stampa di Torino. Collabora con Poesia di Nicola Crocetti, Valdicornia News, Inkroci, Futuro Europa. Traduce molti scrittori e poeti cubani (Alejandro TorreguitartRuiz, Virgilio Piñera, Zoé Valdés, Felix Luis Viera …). Ha pubblicato libri monografici sul cinema italiano. Tra i suoi lavori: Cuba Magica – conversazioni con un santéro (Mursia, 2003), Un’isola a passo di son – viaggio nel mondo della musica cubana (Bastogi, 2004), Almeno il pane Fidel – Cuba quotidiana (Stampa Alternativa, 2006), Fellini – A cinema greatmaster (Mediane, 2009), Una terribile eredità (Perdisa, 2009), Storia del cinema horror italiano in cinque volumi. Ha tradotto La ninfa incostante di Guillermo Cabrera Infante (Sur, 2012).
Tre suoi romanzi sono stati presentati al Premio Strega e sono dedicati alla sua città: Calcio e acciaio – Dimenticare Piombino (Acar, 2014), Miracolo a Piombino – Storia di Marco e di un gabbiano (Historica, 2016), Sogni e altiforni – Piombino Trani senza ritorno (2018), scritto con Cristina De Vita. Pagine web: www.infol.it/lupi
E-mail per contatti: lupi@infol.it
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