Lara Croft: La chiusura del primo maxi-ciclo di storie e la graduale apertura del franchise di Tomb Raider.

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Nona puntata (anche se in ritardi alcuni giorni, rispetto ai classici 15 giorni, tra un articolo ed il successivo), per questo speciale approfondimento sui videogiochi di Lara Croft.

Oggi il super esperto Fabio Ciaramaglia , come recita il titolo, si sofferma sulla chiusura del primo maxi-ciclo di storie e la graduale apertura del franchise di Tomb Raider, e contestualmente anche all’addio del duo Dan Jurgens e Andy Park.

Per chi ci legge oggi per la prima volta ricordiamo che negli articoli precedenti Fabio ha scritto dei fumetti di Tomb Raider, con l’Introduzione ai primi fumetti di Tomb Raider tra team-up e one-shot e soffermandosi sulla graduale costruzione del canone di Tomb Raider nei primi fumetti Top Cow-Image. Poi ha proseguito con la disamina di Merlin Stone” (Tomb Raider ##5-6) e di “Dead Center” (Tomb Raider, ##7-10), e con l’approccio al ciclo conclusivo di Dan Jurgens tra storie brevi e grandi tragedie.

Questo articolo e l’intero approfondimento è bilingue, in italiano ed in inglese (The farewell of Dan Jurgens and Andy Park, the closure of the first macro-storyline and the gradual spread of the Tomb Raider franchise), a beneficio degli amici stranieri che ci leggono. Ci rivediamo tra 15-20 giorni, con questo che è il primo progetto di fumettomania (dei quattro che realizzeremo nel 2023)!

Buona lettura da Mario Benenati,
curatore del sito Fumettomania Factory Magazine


APPROFONDIMENTO:
Lara Croft, the Tomb Raider,
dai videogiochi ad altri media (fumetti, cartoni, film).

la libreria di fabio Ciaramaglia dedicata Tomb Raider

L’addio del duo Dan Jurgens e Andy Park, la chiusura del primo maxi-ciclo di storie e la graduale apertura del franchise di Tomb Raider.

di Fabio Ciaramaglia

Copertina del trade paperback Pieces of Zero

Prima di affrontare “Pieces of Zero” faremo un passo di lato per analizzare rapidamente uno one-shot che è stato pubblicato prima di esso e in concomitanza con il primo film tratto da Tomb Raider e un fill-in.

La prima storia, Tomb Raider #0 del giugno 2001, è scritto per la prima volta da una sceneggiatrice, Fiona Avery (già al lavoro alcune serie di Spider-Man e poi lead-writer della serie Tomb Raider, Starring Lara Croft: Journeys), e disegnato da Brian Ching, coadiuvato alle chine da Victor Llamas, Matt Banning e Jay Leisten.

Questa è una storia piuttosto leggera ambientata a Kolvik, un piccolo villaggio sull’isola di Gotland, dove Lara va per rilassarsi prima di un suo viaggio in Tibet (potrebbe essere quello per Shangri-La, ma anche una delle tante avventure ambientate in quel luogo, come quelle dei giochi). Tuttavia, molto presto Lara viene coinvolta nell’investigazione su alcune morti misteriose e aiuta una sua vecchia conoscenza, tale Charlie Bascom.

Scopre che tutto è legato alla presenza di una misteriosa aquila magica che inizialmente si riteneva legata a dei miti vichinghi, ma che dopo alcune ricerche si scopre essere collegata a una ignota spedizione dei Romani nel profondo nord Europa. Investigando ulteriormente, Lara si ritrova in una sorta di arena romana nel sottosuolo, dove deve combattere alcuni spiriti di locali scandinavi resi schiavi proprio dai Romani e forzati da essi a diventare gladiatori.

Il loro leader proclama Lara vittoriosa, e lei comprende che gli spiriti vogliono soltanto tornare alla libertà, che gli sarà consentito solo al momento della distruzione dell’aquila, ovvero del simbolo romano per eccellenza. Rinunciando alle prove di una scoperta che rivoluzionerebbe ciò che si sa dell’Impero Romano, Lara libera gli spiriti e il villaggio di Kolvik è finalmente libero a sua volta dalla maledizione.

Non c’è nessun particolare spunto macronarrativo in questa storiella, se non qualche riferimento alla ricchezza di Lara (la sua donazione al British Museum che le consente accesso illimitato alle sue risorse) o a qualche flirt qua e là con non precisati uomini. Nelle scene dei combattimenti nell’arena romana non possiamo non rilevare un ammiccamento al successo del film Gladiator di un anno prima, ma niente più di questo.

Lara che combatte da gladiatore
Lara che combatte da gladiatore

L’altra storia è un fill-in scritto invece da Dan Jurgens con i disegni di Gerardo Sandoval e Marlo Alquiza, comparsa in Tomb Raider #18 (dicembre 2001) e dal titolo “The Year of the Cat”. La storia è narrata, in gran parte, dal punto di vista di un giornalista, Terrence Butterman, che si unisce a Lara incuriosito dalle sue avventure, dopo un suo precedente articolo su American Geographic in cui accusava di venalità molti degli archeologi come lei.

È un vero e proprio percorso di conoscenza diretta quello di Terrance che condivide con Lara una sua tipica avventura, condita di azione, trappole mortali, viaggi infiniti in tunnel e sott’acqua. Lara lo accusa comunque di vivere una vita vicaria attraverso le avventure degli archeologi come lei, avendo successo con i suoi articoli ma in effetti facendo nulla di concreto. I sospetti di Lara trovano conferma nella venalità di Terrence che in effetti, sedotto completamente dai tesori ritrovati, la tradisce per prendere l’idolo di un gatto, ma come spesso accade lo stesso idolo è maledetto e il giornalista viene trasformato in una sorta di felino mannaro.

Il voltafaccia di Terrance
Il voltafaccia di Terrance

Anche questa storia è abbastanza leggera e aggiunge poco alla macronarrativa. L’unica nota di interesse è la diversa prospettiva sul ruolo di Lara da parte di un giornalista, che però alla fine si rivela essere un personaggio di bassa lega, pronto al voltafaccia come molti precedenti incontri della ragazza sia nei giochi che in questi fumetti. Ma, come detto, è un fill-in e non ci doveva aspettare molto.

Con “Pieces of Zero” torniamo invece alla continuity della serie e allo staff creativo regolare, con l’ingresso in scena di nuovi antagonisti ma anche il ritorno di personaggi precedenti. La storia si apre in Croft Manor dove una vicina di Lara le fa visita, ma Madeline, pur accogliendola, le spiega che la padrona di casa è assente. Stavolta, però, non è impegnata in una delle sue avventure da archeologa, ma piuttosto alle prese con una pericolosa gara di motocross, che peraltro vince.

Alla fine della gara Lara incontra una sua vecchia conoscenza, tale Sammy, che le presenta i dirigenti di un network TV, Alissia e Styles, che vorrebbero ingaggiarla per uno show, ricevendo un secco rifiuto. Tuttavia, le dicono anche che la sua presenza sarebbe in uno show ambientato in Kenia, dal cui set sono sparite delle persone in circostanze misteriose lasciandosi dietro solo uno strano oggetto, un tessuto che può diventare metallo.

A questo punto Lara decide che andrà in Africa. Frattanto, la storia torna a Croft Manor, dove, con un colpo di scena, vediamo Madeline legata a una sedia e qualcuno che ne prende le sembianze (e che evidentemente aveva fatto lo stesso con la vicina di casa). È l’antagonista principale di questo arco di storie, Caronne. Non è l’unica sorpresa: considerando che Lara è per l’appunto molto lontana dall’Inghilterra, e Madeline continua a essere prigioniera, la sua liberazione avviene per mano di Samuel Quill -che avevamo già incontrato nel ciclo “Dead Center”.

In Africa intanto, Lara viene trascinata nel sottosuolo da misteriosi tentacoli e resterà prigioniera a lungo di questi. Tuttavia Lara compare normalmente nel campo della crew televisiva al mattino seguente e continua con le sue investigazioni, solo di rado interrotte dai tentativi di Alissia e Styles di sedurla. Inizia subito con il lavoro, entrano in alcune caverne dove incontrano Quill che frattanto si è recato in Africa. Non entrerò in ulteriori dettagli della trama che è assai cervellotica soprattutto a partire dallo “sdoppiamento” di Lara.

Seguono nuovi voltafaccia, colpi di scena, viaggi nel tempo verso il futuro e con un ritorno al passato, che coinvolgono il ritrovamento di un “Time Jumper”, una navicella che consente questi viaggi temporali. Il tutto è condito dai ruoli non ben definiti di Caronne e Quill, entrambi apparentemente i villain della storia, ma che alla fine aiutano Lara. Tutti i problemi alla fine sono ricondotti alla strana creatura tentacolare, un’anomalia spazio-temporale, e tutte le parti in gioco invece ritenevano che uno degli altri ne fosse una causa.

Caronne riprende la sua vera forma
Caronne riprende la sua vera forma

Questo arco di storie è un vistoso passo indietro rispetto al pathos di “Grim Reaper” e le ambientazioni normalmente ispirate alla storia e alla archeologia sono in gran parte rimpiazzate da uno scenario abbastanza fantascientifico. Non si aggiunge niente di particolarmente rilevante a livello macronarrativo, nulla sul background di Lara e, a parte le ultime due pagine di “Grim Reaper” che preannunciavano questa storia e la corsa di motocross -presumibilmente, anche se non esplicitato, un modo per Lara di ottundere il proprio dolore per la morte di Chase- la storia entra nella continuity, ma potrebbe anche non farlo.

Anche il ritorno di Quill, un personaggio con tante potenzialità, in queste storie serve soltanto a complicare ulteriormente lo storytelling. Madeline compare soltanto in alcune scene all’inizio, ma a parte confermare che lavora ancora per Lara, non ha nessun ruolo di rilievo. Caronne è potenzialmente un buon personaggio, ma si perde di vista facilmente quale possa essere la sua motivazione nell’entrare così di peso in questa vicenda che riguarda Lara.

I personaggi della troupe televisiva sono soltanto dei “comic relief” occasionali con le loro battute, ma a parte dei riferimenti metaletterari -sul ruolo di Lara Croft come personaggio che potrebbe essere anche televisivo, per esempio- sono piuttosto piatti e mediamente inutili. Finanche il vero villain della storia, il mostro con i tentacoli, non viene nemmeno affrontato, ma solo riportato nella sua corretta linea temporale.

Lo scontro tra Quill e la falsa Lara
Lo scontro tra Quill e la falsa Lara

In definitiva, la gestione Jurgens/Park, sebbene tendenzialmente positiva, non è stata continua nella qualità delle storie. Ce ne sono alcune con delle trame estremamente intriganti e con personaggi che appaiono vivi e approfonditi e altre con intrecci pretestuosi e inutilmente complicati in cui perfino la stessa protagonista si appiattisce in quanto a sviluppo narrativo.

Ci sono momenti in cui si aprono delle possibilità di introspezione legate al passato di Lara e altri in cui proprio quel passato è utilizzato solo come facile espediente narrativo per iniziare la storia. I punti più alti di vera e propria narrativa hanno riguardato il rapporto conflittuale tra Lara e Chase e che forse è stato portato a conclusione troppo presto.

Non comprenderemo probabilmente mai in pieno cosa ci fosse dietro la stesura di questi comics (considerando anche che frattanto succedeva l’infame attacco del 9/11) e quanto effettivamente gli artisti fossero liberi nella pianificazione della serie, tenendo anche conto del contemporaneo sviluppo dei videogiochi, che, tra Chronicles (2000) e The Angel of Darkness (2003), è andato completamente nel proverbiale pallone (vedi articoli precedenti).

Dopo e durante il film, e questo fino al secondo film (The Cradle of Life, 2003), una certa confusione continuerà a regnare anche per la serie Image-Top Cow (con l’ulteriore complicazione dei tanti crossover in cui Lara è coinvolta e della serie parallela Journeys, che parte nel novembre 2001) e sulla quale torneremo proprio dopo averli presi in analisi nei prossimi articoli.

fine articolo n. 9

Lara che si riveste

Bibliografia minima

Fiona Avery (testi), Brian Ching, Victor Llamas, Matt Banning e Jay Leisten (disegni), Tomb Raider #0, giugno 2001, Image Comics.

Dan Jurgens (testi), Gerardo Sandoval e Marlo Alquiza (disegni), “The Year of the Cat”, Tomb Raider #18, dicembre 2001, Image Comics.

Dan Jurgens (testi), Andy Park e Jonathan Sibal (disegni), Tomb Raider, Starring Lara Croft, ##16-17 e ##19-20, settembre 2001- marzo 2002, Image Comics. Esistono varie versioni in raccolta di questa storia, qui è stato usato il paperback Tomb Raider: Pieces of Zero, 2003, Top Cow.

Biografia dell’autore

FABIO CIARAMAGLIA

Con una laurea in letteratura inglese con una tesi su Shakespeare nei fumetti (2000) e con un dottorato con una tesi su Shakespeare nella televisione italiana (2004), ho sempre cercato di occuparmi della relazione tra letteratura e altri media.

Ho collaborato con varie riviste di fumetti, da Fumo di China a Fumettomania nella sua precedente incarnazione, ma ho anche tradotto due fumetti per la Magic Press e alcune poesie inglesi.

Ho poi iniziato a insegnare inglese nelle scuole superiori prima a Roma e poi, dal 2015, a Trieste.

Non ho perso l’animo nerd nemmeno da insegnante, ma a partire dal 2006 ho virato più sul versante dei videogiochi, in alcuni dei quali, forse per deformazione professionale, ho riscontrato elementi degni di analisi che però prima di ora non avevo avuto il coraggio di affrontare con maggiore serietà.


English version

Lara Croft, the Tomb Raider, from video games to other media (comics, cartoons, films).

picture-shows-the-steady-evolution-of-lara-croft-tomb-raider

The farewell of Dan Jurgens and Andy Park, the closure of the first macro-storyline and the gradual spread of the Tomb Raider franchise.

Fabio Ciaramaglia

Copertina di Tomb Raider #20

Before entering “Pieces of Zero” we have to step aside in order to analyse two stories, a one-shot published shortly after it and timed after the first Tomb Raider film and a simple fill-in.

The first, Tomb Raider 0 of June 2001, for the first time is written by a female writer, Fiona Avery (who was then working on some Spider-Man series and then became lead-writer of the spin-off series Tomb Raider, Starring Lara Croft: Journeys), and pencilled by Brian Ching, supported by inkers Victor Llamas, Matt Banning and Jay Leisten.

Lara in Scandinavi
Lara in Scandinavia

This is a rather light story set in Kolvik, a small village on Gotland island, where Lara is relaxing and preparing for a journey to Tibet (it could be that to Shangri-La or one to the several adventures taking place there, also in the video games). Nevertheless, Lara is involved in the investigation on some suspicious deaths and she helps an old acquaintance of hers, Charlie Bascom.

She finds out that everything is related to a mysterious magic eagle which at first was believed to be related to Viking myths, while, after some further research, is the proof of an unknown discovery mission in the far northern Europe by the Romans. Her investigations lead her to a sort of underground arena where she has to fight the spirits of some ancient Scandinavians who had been employed by the Romans as gladiators.

Their leader names Lara a champion and she understands the spirits just want their freedom back, which is possible by destroying the eagle, that symbol of Roman power itself. So, putting aside a discovery which could change what is known about the Roman Empire, Lara releases the spirits and the village of Kolvik is finally free from this curse.

Splash page sull'arena sotterranea
Splash page sull’arena sotterranea

There is no particular macro-narrative link in this short story, if not some hints to Lara’s wealth (her donations to the British Museum which allow her to have free access to their resources) or the mentioning of some flirts with unnamed men. In the fighting scenes in the Roman arena we cannot help seeing a cheeky reference to the success of the film Gladiator released a year before, but there is no more than that.

The other story is a fill-in written by Dan Jurgens and drawn by Gerardo Sandoval and Marlo Alquiza, “The Year of the Cat” (Tomb Raider 18, December 2001).

The story is told mostly from the point of view of journalist Terrence Butterman who joins Lara because of an article of his on the greed of archaeologists in the magazine American Geographic. It is somehow a revealing path this of Terrance, because he can witness first-hand a typical adventure of Lara, made of action, deadly traps and infinite travelling in tunnels and underwater.

Lara blames him to live a proxy life through the adventures of the archaeologists like her, gaining success with his articles but doing nothing else really. Lara’s instinct is confirmed by Torrence’s own greed who, allured by the treasures they found, tries to betray her to keep the statuette of a cat. However, as it often happens, the statuette is cursed and the journalist is turned into a sort of werecat. This story is rather light as the previous and adds nearly nothing to the macronarrative.

The only worthy detail is the different perspective on Lara’s role by a journalist, who, however, is just a base turn-cloak character as many Lara has met in the games and in these comics. It is just a fill-in and matches the expectations.

Alyssa e Styles contenti che ci siano due Lara Croft
Alyssa e Styles contenti che ci siano due Lara Croft

With “Pieces of Zero” we go back to the main continuity and to the regular creative staff, the introduction of new villains but also the coming back of older characters. The story opens in Croft Manor where Madeline welcomes one of Lara’s neighbours, but she has to tell her she is not there. This time Lara is not involved in one of her adventures, in fact she is busy with a moto-cross race -which she wins. At the end of the race Lara meets an old acquaintance of hers, Sammy, who introduces her to the managers of a TV network, Alissia and Styles, who would like to employ her for a show.

At first Lara rejects the offer, but then she is persuaded when they tell her the show is set in Kenya, where some people have vanished mysteriously and where a strange object made of fabrics which can turn into metal has been found. While Lara is travelling to Africa, the scene moves back to Croft Manor where Madeline is tied with ropes to a chair and someone who shapechanges into her (probably the same had happened to the unlucky neighbour). This is the main antagonist of this storyline, Caronne.

This is not the only plot-twist, in fact with Lara away in Africa, Madeline cannot be saved, if not by the sudden appearance of Samuel Quill -whom we met in “Dead Center”.

Meanwhile in Africa, Lara is dragged underground by some mysterious tentacles and will be kept captive for a long time. Nevertheless Lara is apparently still in the area of the TV crew the next morning and keeps with her investigations, only rarely annoyed by the seduction attempts of both Alyssa and Styles.

Lara ferita
Lara ferita

They enter some caves where they meet Quill, who meanwhile had moved to Africa himself. Turn-cloaking, backstabbing and twists follow, with travels to the future and back to the past which involve the retrieval of a “Time Jumper”, a little shuttle meant for time travel. The matter is even more confusing with the undefined roles of Caronne and Quill, both apparently villains of the story, but at the end Lara’s precious allies. All the problems, at the end, are caused by the creature with the many tentacles, a space-time anomaly, whereas all those involved believed the others were the source.

This storyline is a clear regress compared to the pathos of “Grim Reaper” and the setting which is normally inspired to history and archaeology are here replaced by a science fiction background.

Nothing relevant is added for the macro-narration, nothing on Lara’s background and, excluding the last two pages of “Grim Reaper” cliffhanging to this and the moto-cross race (likely a way for Lara not to think about Chase’s death, though not stated openly): the story enters the continuity but it could be also without it. Even the coming back of Quill, who is a potentially interesting character, works here just as a further complication of the storytelling.

Madeline stars just in a few cartoons and, apart the fact we understand she still works for Lara, has no relevant role. Caronne is potentially a good character, but it is unclear why she enters so deeply in these events related to Lara. The characters of the TV show are just comic reliefs and, excluding a metacritical role on the fact Lara could be a TV star, they are flat and rather useless. Even the real villain of the story, the tentacled monster, is not fought at the end, but just moved back to its correct timeline.

To conclude, the management Jurgens/Park has been generally positive, though not consistent in the quality of the stories. There are some with compelling plots and characters who are lively and full of insight and then some with brainy twists and unneeded complications in which also the protagonist Lara is flat.

Il finale di Pieces of Zero
Il finale di Pieces of Zero

There are moments when some narrative possibilities are shown, especially related to Lara’s past, and others when that past itself is just a stand-alone and unconnected pretext to mark the beginning of a story. The highest peaks of the storyline so far are those related to the love-hate relationship between Lara and Chase, which probably has been dismissed too early.

We will likely never fully understand what was behind the planning of these comics (consider also that meanwhile there was the infamous 9/11) and how much the artists were actually free, since in the same period also the development of the video games from Chronicles (2000) and The Angel of Darkness (2003) was rather problematic (see previous articles).

Before and during the first film, and this until the second film release (The Cradle of Life, 2003), some general confusion persists also for the regular series Image-Top Cow (adding also the further complication of the many crossovers and the launch of the spin-off series Journeys in November 2001) to which we shall come back after the analysis of the films in the next articles.

end of article 9

Lara in moto
Lara in moto

Further readings

Fiona Avery (script), Brian Ching, Victor Llamas, Matt Banning e Jay Leisten (art), Tomb Raider 0, June 2001, Image Comics.

Dan Jurgens (script), Gerardo Sandoval e Marlo Alquiza (art), “The Year of the Cat”, Tomb Raider, 18, December 2001, Image Comics.

Dan Jurgens (script), Andy Park e Jonathan Sibal (art), Tomb Raider, Starring Lara Croft, 16-17 and 19-20, September 2001-March 2002, Image Comics. There are many versions of this story, we used here the paperback Tomb Raider: Pieces of Zero, 2003, Top Cow.

Biography

FABIO CIARAMAGLIA

With an M.A. degree in English Literature, with a dissertation on Shakespeare and comics (2000) and a Ph.D. with a dissertation on Shakespeare and Italian TV (2004), I have always tried to deal with the complex relationship between literature and other media.

I have written for comics magazines, such as Fumo di China and Fumettomania (in its previous printed version), but also translated into Italian a couple of American comics for the publisher Magic Press and some poems. Meanwhile I have begun teaching English language at High School, at first in Rome and then, after 2015, in Trieste.

I have never lost the nerdy attitude even as a teacher, but since 2006 videogames have attracted me more and in some of them, maybe for a personal inclination, I have found several elements which are worth of being analysed, though before this year I had never dared approaching more seriously.


NOTE EXTRA

10-05-2023

https://www.fumettomaniafactory.net/tomb-rider-approccio-al-ciclo-conclusivo-di-dan-jurgens/

21 aprile 2023

https://www.fumettomaniafactory.net/il-rapporto-tra-lara-e-chase-e-lintroduzione-di-nuovi-comprimari-nella-serie-tomb-rider-2000/

6 aprile 2023

https://www.fumettomaniafactory.net/la-graduale-costruzione-del-canone-di-tomb-raider-nei-primi-fumetti-top-cow-image/

16 marzo 2023

https://www.fumettomaniafactory.net/introduzione-ai-primi-fumetti-di-tomb-raider-tra-team-up-e-one-shot/

24 febbraio 2023

https://www.fumettomaniafactory.net/la-nascita-della-continuity-negli-ultimi-suoi-tre-giochi-di-tomb-raider/

7 febbraio 2023

https://www.fumettomaniafactory.net/larchivio-del-fumetto-presenta-lara-croft-the-tomb-raider-il-background-fornito-dai-primi-tre-giochi-di-tomb-raider/

Seconda puntata del 21 gennaio 2023

https://www.fumettomaniafactory.net/larchivio-del-fumetto-presenta-le-tre-fasi-distinte-di-lara-croft-the-three-different-stages-of-lara-croft/

Prima puntata del 30 dicembre 2022


Nel 2022 Fabio ha pubblicato il lungo ed interessantissimo approfondimento dedicato a “DRAGON AGE dal videogame ai fumetti!“.

Sotto riportiamo l’ultimo articolo (il 27°) pubblicato da Fabio del 28 dicembre 2022

e la PAGINA DEL SITO DEDICATA A FUMETTI E VIDEOGIOCHI

https://www.fumettomaniafactory.net/video-giochi-e-fumetti/

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