Terzo appuntamento con i testi dell’edizione cartacea di Comic Book #0, che è stato una sorta di prova generale del magazine FUMETTOMANIA (quest’ultimo pubblicato dal 1990 al 2008), che ci accompagneranno per altre 3 settimane.
Oggi viene pubblicato il primo articolo di approfondimento (frutto della traduzione e dell’adattamento dall’inglese a cura di Giovanni Genovesi), di un bel fumetto pubblicato dalla linea EPIC della Marvel.
Buona lettura
Mario Benenati, responsabile del Web Magazine Fumettomania.
P.S.: non abbiamo ancora un logo personalizzato. Il nostro amico Antonino Mancuso, già autore dell’apprezzato logo dell’associazione, ci lavorerà la prossima settimana. (Il logo, che vedete sopra, è arrivato a metà aprile, NdR)
Fumettomania da 0 a 30, Trent’anni straordinari!
Introduzione
Siamo arrivati poco meno di due mesi dai 30 anni di vita dell’associazione, che saranno il prossimo 14 maggio.
NON POTENDO realizzare degli incontri con autori di fumetti ed una mostra espositiva nella nostra città, siamo andati nel nostro archivio per recuperare i vecchi numeri della fanzine, le matrici (i lucidi) e i menabò, tutti rigorosamente conservati, e da quelle pagine stiamo estraendo tutti gli articoli (a meno delle news) che vi stiamo presentando settimanalmente.
M.B.
DA COMIC BOOK n. O – DIC ’88 – GEN ’89 |
Dal novembre 1988 viene pubblicata (l’articolo risale a novembre-dicembre 1988, NdR) negli USA dalla MARVEL, la mini-serie di sei numeri bimensili “The Light and Darkness war“.
Gli Autori
La storia, scritta da Tom Veitch ed illustrata da Cam Kennedy, funziona su più livelli, il suo carattere centrale è dato dalla guerra del Vietnam, da questa idea esamina il tema del soldato eroico, esplorando una visione diversa dall’usuale dell’aldilà in modo profondamente umano, usando una grande iterazione psico-emotiva mentre racconta una piacevole avventura di Science-Fantasy.
Dal 1970, Tom Veitch dà prova di essere uno scrittore originale, grazie alla potenziale abilità di unire il suo talento underground con una convincente sensibilità e prontezza di spirito (1). All’inizio pubblicava poesie e brevi racconti, nel ’73 vinse la “BIG TABLE AWARD FOR POETRY“, con tre novelle d’avanguardia e una collezione di poesie; si avvicinò quindi al fumetto per aumentare i suoi crediti.
Cam Kennedy, scozzese, negli stessi anni svolgeva la sua attività in Francia dove dipinse per 7-8 anni, durante i quali venne a contatto col fumetto Europeo, e cominciò a considerarlo una scelta alternativa. Tornato in Scozia nel 1978, Kennedy lavoro’ prima per “BATTLE“, poi per “2000 A.D.2“, il suo primo fumetto negli States è stato “OUTCATS” per la DC (pubblicato anche in Italia sulla rivista “All American Comics” dall’editore Comic Art, NdR).
In questa serie si parla di un veterano Lazarus Jones, divorato nel profondo dell’anima dalla guerra combattuta nel Vietnam; si parla del suo passaggio ad un altro universo, dove si combatte un’immensa guerra da diecimila anni, tra le Tenebre e la Luce; i soldati che la combattono sottostanno ad una sorta di purificazione che li nobilita, superando le prime necessità, gli istinti, le passioni verso il sacrificio eroico.
Veitch è stato spinto a parlare così tanto del Vietnam dalla necessità di condividere questa guerra, alla quale non ha partecipato per motivi fisici, coi tanti compagni che ha visto arruolarsi e combattere. Questa sentita necessità dona forza e profondità al racconto.
In “L. D. W. ” è presente pure il fantasticare oltre la generale concezione della vita dopo la morte. L’ipotesi che non esistano nè’ Paradiso, nè Inferno, bensì universi alternativi creati o immaginati dalla gente che fù. Si presuppone, inoltre, che gli animi guerrieri tendono, dopo avere lasciato questa vita, a partecipare ad una onirica guerra coinvolgente un’intera galassia, e questa visione è eterna, già sognata per migliaia di anni da chi è stato soldato.
Nel lungo Background” preparato per l’editore della EPIC COMIC3, Veitch decrive luoghi e personaggi con prodigioso dettaglio.
L’ambientazione …
La Galassia Luminosa (LIGHT GALAXI) è, il palcoscenico sul quale è combattuta “the Light and Darkness War”, la fondamentale manifestazione dell’energia, un infinito numero di sistemi stellari orbitanti intorno ad una gigantesca sorgente luminosa. Questo centro della galassia è appunto chiamato la Sorgente (the SOURCE), e per la moltitudine degli abitanti rappresenta DIO, anche se non lo è.
La Galassia esiste da migliaia di eoni, numerosi suoi mondi recano segni di antiche e perdute civiltà, i suoi abitanti una feroce ma poco complicata quantità, la cui intelligenza è diretta pressoché esclusivamente a scopi militari.
I Mentep, esseri per natura sedentari, si sono evoluti rivegliando alla loro coscienza l’unita’ con la propria energetica essenza, imparando a modellare il loro mondo, giocando con le leggi fisiche. Essi hanno una parte integrante nella storia in quanto sono in grado di incrementare gli sforzi bellici.
Fù Leonardo Da Vinci che, appena giunto nella galassia nel 1519, sfruttò i poteri di questi esseri per potenziare i vascelli litici della Flotta Galattica (GALACTICA FLEET). Le pesanti navi da guerra in pietra, potevano così attraversare la galassia a velocità incredibili.
I Mentep, tra l’altro, posseggono un forte spirito patriottico e per questo sostengono decisamente quanto stabilito dalla Conferenza Galattica, e odiano e temono le forze della Tenebra (DARKNESS).
La galassia luminosa ha dovuto difendersi più volte contro i violenti tentativi di conquista della Tenebra esterna che li voleva inghiottire, a baluardo difensivo si alza la Flotta Galattica, forte di di circa 200.000 navi da guerra e 80 milioni di guerrieri.
Tale flotta dipende dal Comando Galattico, il quale sorveglia il progredire della situazione totale grazie alla continua azione di spionaggio dei telepati esploratori Mentep, che formano tra loro una vasta rete di comunicazione mentale.
Dall’altra parte della barricata ci sono i Deadslders, i guerrieri della Tenebra Esterna, formati essenzialmente da prigionieri di guerra, ex-guerrieri della Luce, rapiti delle loro anime, svuotati, così da essa apparire come Zombi, resti di una entità conscia e vivente.
… e i personaggi principali
Al centro di questi esseri si trova Lord Na, del suo passato si sa poco, trascurando il sinistro potere, egli emana una totale determinazione, forza, autorità; non è un ordinario super-criminale o tenebroso signore, rappresenta una forza, a prima vista più vasta del suo essere, in lui assoluta ed implacabile, desiderosa d’assassinare, violare, divorare ed estinguere l’esistenza di liberi e luminosi esseri e coscienze.
La guerra, comunque, non proseguiva rapidamente come Na desiderava. L’arrivo di Leonardo Da Vinci, aveva fatto comparire qualche armamento avanzato, ma il progresso tecnologico si era congelato nel 1700 terrestre, quando un editto della Conferenza Galattica vietò tale progresso, sentenziando che Dio attraverso Leonardo aveva dato loro quanto necessario ·per respingere la Tenebra, dunque ricercare nuove tecnologie oltre la barriera della Morte (che separava l’Universo Normale da quello Alternativo), sarebbe stato contrario al volere divino.
All’inizio del racconto, Na aveva già deciso di cambiare le carte in gioco. Visionando gli avvenimenti terrestri, mise al lavoro i suoi negromanti, alla ricerca di un passaggio interdimensionale attraverso il quale trasportare i nuovi armamenti.
La soluzione al nuovo dilemma di Na fù il prendere possesso ai giorni nostri, dell’anima di un tal Nick Tesla, immaginario discendente del realmente vissuto Nikolai Tesla, il rivoluzionario ed eccentrico scienziato, inventore ed ingegnere morto nel 1943. Tesla era ossessionato da idee quali la comunicazione con altri pianeti, o di rendere visibili a chiunque i contenuti della mente soggettiva. Con questi intenti e seguendo le orme del consanguineo predecessore, Nick Tesla lavorò al congegno che chiamò “TESLA MACHINE”, creando inconsapevolmente quel mezzo che Na credeva indispensabile per importare quanto desiderato.
La fidanzata di Nick è Delpha Oracle, laureata in psicologia a Stanford, la sua oscura bellezza e i poteri intuitivi fanno di lei un oggetto di fascino anche per Na. Lei vede oltre la coscienza ordinaria, esperendo anche la comunicazione con gli spiriti di precedenti incarnazioni, vivendo cosi’ nel mistero della psiche più profonda.
Conosce bene le forze che informano la nostra mente, probabilmente riconoscerebbe e sarebbe riconosciuta da un Mentep. Per Delpha, Na è visibile, con tutto quel che rappresenta, eppure altrettanto affascinante, desidera conoscerne le intenzioni, visto che è un’esploratrice psichica, è attratta dal suo mistero .
Le armi che Na intende trasportare dalla terra sono. fornite da Niles Odon, suo equivalente (criminale), terrestre. Manager della Goliath lndustries, compagnia americana costruttrice di armi, Odon è il moderno archetipo del male, un ego portato all’illogicità dalla forza della tecnologia.
All’insaputa dei suoi superiori, aveva venduto armi a diversi paesi del Medio Oriente e del terzo mondo, guadagnando milioni. Era ossessionato dall’idea che la potenza magica dovesse essere unita alle armi, perciò aveva accumulato una collezione di bizzarre armi e armature di tutti i tempi, spendendo fior di dollari alla ricerca della cosiddetta “Lancia del Destino”, nella sua satanica adorazione delle armi antiche.
Sono proprio le cerimonie di Magia Nera di Odon, che attirano l’attenzione dei Necromanti di Lord Na, così da aprire il varco tra la Terra e la Tenebra Esterna.
Lazarus e i quatro veterani del Vietnam
Altri personaggi importanti sono i quattro veterani del Vietnam, tutti al servizio della Flotta Galattica. Tre di loro arrivarono nella Galassia Luminosa immediatamente dopo la caduta del loro elicottero durante una missione; il quarto, Lazarus Jones, si salvò rimanendo senza gambe e ritornando in America quale nobile e scontento veterano.
Confinato su una sedia a rotelle (vedasi sopra la prima tavola del n. 1 di L.D.W., NdR), curato amorevolmente dalla devota moglie Chris, si lascia cadere da tempo in un torpore alcolico. Il suo animo guerriero ribolliva, voleva manifestarsi.
Durante gli “anni perduti” egli sognava costantemente la guerra, e straordinariamente l’ambiente del sogno diveniva strano, alieno, e le armi sembravano rèlitti di un lontano passato.
Durante una visita la Vietnam Memorial, a Washington D.C., tornano alla superficie i ricordi dei suoi compagni, le futilità di quella “guerra d’attrito” che non poteva essere vinta. Lazarus successivamente, per le emozioni provate, dopo l’insistenza per condurre la sua Station Wagon specialmente equipaggiata, si accoscia in coma profondo sulla strada per San Francisco, crolla in un sonno dal quale mai più si sarebbe risvegliato.
Nell’aldilà Lazarus incontra i suoi vecchi compagni, riprende l’uso delle gambe, e fa conoscenza di una donna di nome Lasha, con cui vivrà un intreccio amoroso.
Gli altri compagni che l’aspettavano erano: Jesus Munoz Slaw, secondo mitragliere, uomo freddissimo e pronto al combattimento, totalmente fiducioso delle sue capacità, protegge la sua mente disumanizzando la guerra, giocandone un’altra fantastica nella sua testa, una guerra in cui egli si vedeva come l’eroe di ogni donna.
Questa fù l’immagine di sè che arrivò nella galassia luminosa, cosi’ da potersi motivare nella guerra tra la Luce e le Tenebre; solo gradualmente comparve in lui una certa logica, una verità da guerriero.
Stevle Huff, co-pilota e mitragliere di colore, era dotato di un sesto senso incredibile per evitare invisibili pericoli, così tanto che dicevano fosse dotato di un radar in testa. Era molto legato alla famiglia e alla casa; scapolo e religiosissimo. Sei settimane dopo un incontro con una giovane di Bangkok, moriva trapassando nella Galassia Luminosa, e dedicandosi alla guerra contro la Tenebra.
L’unico suo problema era la perdita degli occhi, compensata dal suo sesto senso, una specie di interiore visione-radar definitissima, tanto da poter discendere anche tra gli atomi e molecole. Grazie a questa sua prerogativa egli costituiva, sulla navi in pietra della a Flotta Galattica, il necessario anello telepatico col sistema di guida Mentep.
Il capitano Archibald Engle era il capo squadra, pilota e comandante dell’elicottero, un tipo diabolico. Era un soldato completo e intelligente, che si definiva un “duro”, ma studiava la storia della guerra e Filosofia, dicendosi orgoglioso di aver letto Nietsche; morì con l’odio nel cuore per quanto succedeva in Vietnam, odio che si portò con lui dopo la morte, perdendo parte del suo carisma.
E’ con questo cast di personaggi, la cui reciproca iterazione fa risuonare questa storia col genuino scampanio dell’umana realtà.
L’elemento catalizzatore dei tanti eventi imperniati in “THE LIGHT AND DARKNESS WAR“, viene dall’esperienza umana, e dall’idea della morte – visiva. Veitch, vuole portarsi al contatto con lo spirito dei fumetti di guerra di Harvey, di Kurtzman, tentando di portare alla luce le verità psicologiche implicate dalla guerra, il suo stile di scrittura è lineare, schetto e multilivellato.
Come altri fumettisti, anche Veitch, si richiama alle tecniche del cinema, il “linguaggio della pellicola” di Hitchcock, in termini di “Camera”, movimento, azione velocemente frazionata, singoli pannelli strutture, ecc. Questo suo approccio cinematografico al meccanismo narrativo ha apportato qualche intrigante innovazione in termini di nuove escogitazioni e differenti significati dell’espressione visuale.
Anche l’autenticità delle rappresentazioni gioca un ruolo importante. Nella preparazione della serie, Kennedy, ha accumulato una grande quantità di materiale sul Vietnam e le armi di quel periodo, per poter disegnare con vericità.
Impressioni dopo il primo numero
Ho letto e riletto, continuamente studiandone il disegno e la sceneggiatura, il primo dei sei numeri che compongono la serie americana “THE LIGHT AND DARKNESS WAR”, opera prima della collaborazione Tom Veitch – Cam Kennedy.
Inizialmente, quando mi proposero di vedere questo fumetto, ero convinto si trattasse del solito prodotto di massa tipico delle cartoon industries d’oltre Atlantico; bassa opinione questa, presto sfatata dall’incontro col lavoro di Veitch e Kennedy.
Il disegno si articola in tre forme grafiche, relativamente alla porzione di storia narrata, per meglio distinguere e caratterizzare, con precise scelte di colore, contrasto ed ombreggiatura, la storia fantasy, il suo retroscena terrestre ed i ricordi del principale personaggio.
La sceneggiatura, di chiara ispirazione cinematografica, ti trascina subitamente nella trama, colpendo fin dalla prima pagina i tuoi sensi con la violenza dell’azione bellica in Vietnam, contrapposta all’impotente immobilità del veterano senza gambe Lazarus Jones; sprofondandoti nel sogno fantastico che gli autori si apprestano a raccontarti.
Il testo mi porta proprio a vedere “THE LIGHT AND DARKNESS WAR” come un sogno articolatissimo nella sua pur semplice idea strutturale: l’esistenza di un universo oltremondano ove trasmigrano le anime dei soldati, ove si combattono gli eternamente opposti Luce e Tenebra.
Un sogno che volentieri farei mio ogni notte.
Giovanni Genovesi
Note:
1 – T. Veitch, produsse con altri artisti diversi classici Underground come “ THE LEGION OF CHARLIES” e “DEVIANT SLICE“, nel quale parlava del Vietnam e dei suoi veterani, ancora prima che tale fatto entrasse in voga.
2 – Tra i suoi lavori ricordiamo, “the VLS“, “ROGUE TROOPER”, “JUDGE DREDD“.
3 – La Epic era (nel 1988; Ndr) quel settore della Marvel che presentava albi su Carta DE-LUXE, ad un prezzo maggiore delle serie normali, e di tali albi essa non deteneva alcun Diritto d’Autore.
GIOVANNI GENOVESI
Nato in provincia di Messina nel 1967. Diplomato Geometra e, più tardi, laureato in Scienze della Formazione.
Dal 1987 lavoro come pilota d’aeroplani, prima in Aeronautica militare, poi in Alitalia, quindi in una grande compagnia low-cost. Appassionato lettore, sono sempre stato interessato al “conoscere” e gran parte delle mie letture riguardano la saggistica, muovendomi tra i vari temi seguendo le indicazioni o i suggerimenti trovati man mano.unti proprio Disegno da sempre, spesso trovando spunti proprio grazie a ciò che leggo.
Nel 2000 ho tenuto la mia prima mostra d’arte. Anche a seguito di questo contatto iniziale con il mercato artistico è venuta plasmandosi la mia idea d’arte. Dopo la mia ultima mostra a Riad, nel 2016, ho deciso di dedicare un volume al mio personalissimo stile di tratteggio.
https://www.youcanprint.it/autori/48808/giovanni-genovesi.html