Giuseppe Albanese è un autore di Messina ed ha pubblicato, da alcuni mesi, un libro illustrato il cui ultimo capitolo è un fumetto… Le sue presentazioni sono dei reading live set, accompagnato da una chitarra, molto carini...
Conosciamolo meglio grazie a questa intervista a cura di “Fumettomania Factory”
Mario Benenati, curatore del web magazine “La Mediateca di Fumettomania”
DEATHLYCOMICS:
INTERVISTA A GIUSEPPE ALBANESE
Ciao Giuseppe, finalmente riusciamo a trovarci, più per impegni miei che tuoi.
Fumettomania: Quali sono state le tue letture giovanili?
Giuseppe Albanese: Il cyber punk, Andrea Paziena, Tondelli, Edgar Allan Poe, fumetti di ogni genere, Clive Barker, Rimbaud, Paul Auster, in tal senso sono un lettore patologico, leggo qualunque cosa che mi attira. Appartengo a quella categoria di soggetti che se entrano in un posto leggono tutti i manifesti, i volantini, tutto quello che gli capita a tiro.
Fumettomania: Nel 2018 ho ricevuto da te un estratto del libro “Tessuti” e “dalek studio- stralcio tessuti03072018160703” e 3 disegni. Mi parli un po’ di questo libro, della sua genesi e, visto che è passato un anno e mezzo qual è il più bello dei commenti che hai ricevuto?
G.A.: È nato da dei racconti e delle poesie che recitavo in un programma radio negli anni 90’s. Con il tempo ho continuato a scrivere, alcune cose riprendendole e modificandole, altre tralasciandole. Non ho ambizioni o voglia di emergere, la scrittura, la recitazione dei testi erano solo un’estensione della passione che provavo per la letteratura, il cinema etc.. quindi non mi importava di pubblicare, poi ho incontrato la mia gatta Irene, che mi ha detto perché non provi? Bella domanda. Non mi sono ancora dato una risposta. Ci sono domande che non hanno una risposta.
L’ ho semplicemente fatto.
Il commento più bello: hai talento.
http://www.lerudita.it/tessuti/
Fumettomania: Ho notato (leggendo parti dei files “blow generazione X” e “dalek studio- stralcio tessuti03072018160703”) che le ultime pagine di uno dei 2 files erano 263-265, quante pagine ha il tuo libro? E i testi sono tutti tuoi?
G.A.: Sì sono tutti miei, comprese le illustrazioni. Il fumetto l’ho invece realizzato con degli amici bravissimi, all’epoca erano il gruppo pruppo: Sidoti, Brigandì e Mazza, ho un bel ricordo di queste persone. In qualche racconto e in due poesie ho usato la tecnica del cut up, cioè quella di usare testi diversi, frasi parole, per costruire qualcosa di nuovo, un atteggiamento nei confronti della letteratura dadaista; il libro compreso il fumetto è circa 276 pagine.
Fumettomania: Nei testi che ho letto, spazi dalla Matematica, al Divino, al Rock; c’è molto rock, anche nel disegno “love crimes08012018105811” il testo è una canzone dei Talking Heads.
E’, dunque, la musica la tua musa ispiratrice?
G.A.: Certo la musica è una componente fondamentale, la musica disciplina i miei scritti, ascolto sempre qualcosa mentre scrivo. Inoltre i testi mi influenzano, è una cosa puramente istintiva. Ad esempio “Atrocity Exhibition” è stata generato dalla musica dei Joy Division e dallo studio delle biografie dei componenti del gruppo, della casa discografica, etc.. è molto più complesso di quello che sembra.
Fumettomania: Nel disegno “Eucarestia” (visualizzato all’inizio dell’intervista, nda) sembri ispirato da alcuni disegni di Andrea Pazienza, è un autore che hai come riferimento figurativo o anche intellettuale?
G.A.: Sì come dicevo prima Pazienza è un riferimento determinante più nei contenuti che nello stile. Amo molto il suo talento, ma anche cose come Ranxerox, tutto il fumetto indipendente, cose sempre italiane come Pulp story, Ramarro o la rivista antologica Cyber.
Fumettomania: Durante una nostra telefonata di qualche mese fa, mi accennavi al Dalek Studio, che è uno studio di registrazione sito in Messina, che musica fate esattamente?
G.A.: Ci hanno ospitato per un Reading, è stato un momento molto forte, era la prima volta che ci esibivamo, abbiamo fatto musica noise, in parte improvvisata. Mentre ero sul palco recitavo il testo, poi ho alzato gli occhi dal foglio e ho visto che le persone erano tutte focalizzate su di noi, io e Pierguido Scionti che si occupava della parte strumentale. Credo che a imporsi sia stato il nostro modo istintivo di proporci e l’attitudine Punk. In ogni caso la risposta del pubblico non mi interessava, ero assorto nei miei testi e mi piaceva la musica. Vorrei tirarci fuori un disco, appena definirò “Ciglia” il nuovo libro. Quando quello che faccio non avrà più importanza per me, allora sarà il momento di dargli un taglio.
Fumettomania: Sempre durante una nostra telefonata mi accennavi all’associazione (https://www.facebook.com/altercomicsHC ), che sono delle bellissime persone, si occupano tantissimo del sociale, che hanno una sala prove dove i ragazzi possono andare a suonare e una fanzine Alter comics fantastica. Insomma una realtà molto bella …
G.A.: Sì sono dei ragazzi meravigliosi hanno anche un piccolo spazio video, dove si impegnano molto e fanno un buon lavoro, interviste, critica etc.. Per l’ultima diretta mi hanno invitato, sono stato benissimo con loro e sono molto aperti, spero di ritornarci presto.
Fumettomania: Ho trovato su Facebook che Alter Comics è la prima ludoteca sociale per adulti ed adolescenti della riviera jonica interamente dedicata al mondo del fantasy e del fumetto promossa dall’Associazione giovanile culturale Scirocco Onlus.
Ci parli di loro e della fanzine Alter comics, attraverso la tua esperienza?
G.A.: Ho conosciuto Giuseppe Picciotto a un concerto, lui è un fotografo molto bravo. Mi ha dato dei numeri della rivista, i contenuti mi piacevano: fumetti e musica. In quell’occasione abbiamo concordato di sentirci per una presentazione. Poi ho sentito gli altri e mi sono piaciuti. Stavano portando avanti un progetto relativo a una convention del fumetto. Mi hanno inserito in un piccolo spazio, tutto qui.
Non so se sei al corrente (immagino di si) che Phantom Lady è delle prime supereroine a debuttare nel corso della Golden Age, negli anni quaranta.
Alla fine degli anni quaranta, la semi-nuda e prosperosa Phantom Lady è stata un controverso esempio di “good girl art”, uno stile di disegno nei fumetti che rappresenta personaggi femminili in situazioni provocanti e pose da pin-up che alimentarono lo scetticismo sull’effetto che tali immagini potevano avere sui bambini.
Fumettomania: La tua Phantom Lady invece chi è?
G.A.: È la mia gatta, di nome Shibari, non è ispirata a nessuna persona che conosco, quindi è un personaggio totalmente inventato. Sì è in parte ispirata a Phantom Lady della Golden Age, ma anche alla Wonder Woman più bondage. Il suo mondo appartiene al SM e al fumetto underground, è la parte femminile che gli uomini non conoscono, quello che non traspare mai, ma che esiste. E poi è divertente.
Fumettomania: Gli ultimi due file che mi hai inviato “ cyber-pregnant” e “the perfect kiss” fanno parte di un tuo nuovo lavoro chiamato The Cyber cat with combat boots: Deathlycomics, che ho visto è disponibile su Amazon in versione kindle ? Ci racconti qualcosa?
G.A.: È un esperimento, sto facendo un corso di marketing digitale, avevo bisogno di un prodotto che potessi pubblicizzare e avevo questo racconto nel cassetto, e poi mi piace sperimentare con le nuove tecnologie. È un racconto di natale ed è eccezionale, colmo di riferimenti a tutto lo Shi Fi che amo, è un omaggio, un gioco di citazioni. E poi le illustrazioni erano molto belle, in ogni caso non darne visibilità, non avrebbe avuto senso.
Tiro le fila degli stessi argomenti in un racconto contenuto in Ciglia, ma molto più complesso e sperimentale.
The Cyber cat with combat boots: Deathlycomics
È una rivistazione in chiave cyberpunk del gatto con gli stivali. Ci sono riferimenti espliciti a William Gibson e all’antologia curata da Bruce Sterling “Mirror shades”.
I punti fondamentali sono tre nello sviluppo, l’idea del caos che può essere espressa matematicamente(cosa impossibile), un algoritmo che possa elaborare una IA, e un virus eterogenetico che colpisci esseri viventi e software.
Ci sono vari riferimenti all’apocalisse e una citazione di Edgar Allan Poe.
È un racconto di natale, lo propongo adesso proprio in vista di una pubblicazione, nell’immediato.
Fumettomania: Ed il tuo un nuovo libro, Ciglia per una nuova casa editrice, invece, a che punto è?
G.A.: Ciglia è concluso resta da stabilire, la data di uscita. La Ferrari editore è una casa editrice molto competente, stampano libri, non solo come prodotti e poi coccolano un po’ gli autori questa è una cosa importante. Ho un buon rapporto con Francesca Londino. Scrivere il libro mi è costato tanto, scrivere per me significa distruggere e ricreare, e questo passaggio include anche la sfera emotiva e psicologica, quindi trarre fuori da questo flusso di esperienze e emozioni qualcosa che sia coerente con quello che senti è un processo che costa del sacrificio, anche quando le cose scorrono senza intralci e fluiscono perfettamente dalla mia immaginazione al foglio.
BIOGRAFIA/BIOGRAPHY
Albanese Giuseppe, nato e residente a Messina, ha collaborato con delle radio e delle fanzine nei primi anni novanta. Pubblica con delle case editrici indipendenti, con la Delos Book e la casa editrice Pagine, negli anni duemila: rispettivamente un racconto apocrifo di Sherlock Holmes e una serie di poesie, inseriti in una collana antologica.
Recentemente ha pubblicato un libro illustrato, corredato da due appendici matematiche e un fumetto, per “l’erudita” il titolo è “Tessuti”. Sta per pubblicare un nuovo libro, Ciglia per una nuova casa editrice.
Da una decina d’anni, tiene un blog, molto seguito all’estero, allego il link
http://cronoconnettivita.blogspot.com
I suoi disegni su Instagram:
https://www.instagram.com/comicsdeathly
Coltiva la passione per la matematica, la narrativa, la poesia, il disegno, la filosofia e la musica. La sua nota biografica è una pagina bianca in cui apporre la parola fine, dove ancora nulla è stato scritto.
La sua mail è deathlycomics@gmail.com