Tesla and The Secret Lodge: Numero Zero – Guerra Segreta.

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Dopo l’intervista al gruppo di autori che ha realizzato TESLA AND THE SECRET LODGE #0 (Andrea Corbetta, Alberto Conte, Cecilia Formicola, Andrea Cuneo, Roberto Leoni e Joan Mudet), a distanza di 10 giorni circa, ecco una breve recensione dell’albo.

La Redazione

Copertina variant di: TESLA AND THE SECRET LODGE #0

TESLA & THE SECRET LODGE
NUMERO ZERO – GUERRA SEGRETA

recensione a cura della redazione di Fumettomania

Il titolo stesso del numero in esame, scritto in inglese, denuncia l’aspirazione di questo progetto ad un mercato internazionale: destinazione peraltro confermata dal formato delle tavole, di evidente matrice francese.

Un prodotto estremamente curato, a cominciare dalla copertina realizzata in due versioni: la prima da Cecilia Formicola, autrice grafica anche delle tavole stesse, mentre le seconda da Joan Mundet, disegnatore iberico noto in Italia per il suo lavoro su Dago.

Non ce ne voglia la fanciulla, ma abbiamo trovato decisamente più accattivante e di grande impatto la seconda versione, con il disegno che prosegue in quarta di copertina (anche se Tesla assomiglia ad un rivoluzionario sudamericano) ed ha un’impostazione più drammatica, intensa.

Il primo riferimento che sale alla mente, è “La Lega dei gentiluomini straordinari” di Alan Moore, con cui condivide innanzitutto la commistione di personaggi reali ed immaginari: i componenti della Loggia Segreta, oltre a Tesla stesso, sono infatti Mata Hari, nota spia e seduttrice, Wyatt Earp, pistolero formidabile, Mark Twain scrittore ed umorista (presente nelle pagine, ma non viene riportato in copertina, per sottolineare ipotizziamo la temporaneità della sua partecipazione).

Ad essi si affiancano due personaggi tratti dalla letteratura: la Creatura di Frankenstein (spesso si confonde creatore con creatura, purtroppo) e Thomas Jerome Newton (per gli amanti della SF suonerà un campanello: si tratta del protagonista di L’uomo che cadde sulla Terra, romanzo di Walter Tevis, cui ha prestato il volto nella versione cinematografica il grandissimo David Bowie).

Tavola estratta da TESLA AND THE SECRET LODGE #0

Cosa hanno in comune tutti questi personaggi?

Potremo trovare le risposte a questo quesito, come agli altri che derivano dalla lettura delle pagine, solamente durante l’eventuale miniserie, sempre che sia realizzata.

Per il momento abbiamo un “antipasto” di sedici pagine, che sono sembrate davvero poche alla fine, per la capacità della storia di essere coinvolgente ed intrigante.

Seppure disseminata di citazioni ed inside joke (che non anticipiamo e vi sfidiamo a trovare) per gli sviluppi futuri della serie, a testimoniare anche il certosino lavoro di documentazione profuso dallo sceneggiatore, può anche essere letta a sé stante: riecheggia la qualità delle storie breve argentine di vecchia data, le cosiddette historietas, piccoli gioielli del fumetto, a discapito del numero esiguo delle tavole.

La sceneggiatura è davvero efficace ed elegante, sviluppando la trama fra flashback e cambi di ritmo narrativo, punteggiati da dialoghi mai banali, orientati a presentare al lettore le distinte personalità dei personaggi (la Creatura, per esempio, parla e pensa, sembrando più vicina al personaggio del seriale televisivo “Penny Dreadful“), come a creare il quadro d’insieme dell’avventura in corso e degli sviluppi a venire.

Testi che contribuiscono alla crescita del pathos, densi talvolta di violenza sotto traccia, ma sempre molto precisi e misurati, quasi chirurgici, nella modalità di scrittura.

L’autore è Alberto Conte, che già si era segnalato anni addietro per due notevoli volumi editi entrambi da Magic Press, con i disegni del grande Luca Rossi: U.S.S. e L’ultimo della lista. (recensito a suo tempo sulla Pro-Zine cartacea Fumettomania)
Due volumi seminali, che ridefinivano la narrazione di genere italiana a fumetti, come riconosciuto dagli autori delle prefazioni, Valerio Evangelisti e Massimo Carlotto.

I disegni sono affidati all’esordiente Cecilia Formicola, che contribuisce mettendosi al servizio della sceneggiatura con un segno pulito e morbido, mostrando di trovarsi a suo agio con la pagina francese: ben curate le ambientazioni, come le caratterizzazioni dei personaggi; unico difetto forse, una certa rigidità nelle posture, come nell’assecondare il registro drammatico della vicenda, tendendo sempre il suo disegno ad una sorta di “carineria”, evidentissima negli sketch di preparazione dei personaggi messi on line.

La colorazione delle tavole è stata affidata alla disegnatrice stessa, con il supporto per i fondali di Samuele Giannicola: ben bilanciati, contribuiscono senza essere invasivi a scandire temporalmente e geograficamente la narrazione, risultando sempre gradevoli e curati.

Ad impreziosire il tutto la prefazione a cura di Andrea Plazzi, un nome che non credo necessiti di presentazioni, e che contribuisce a focalizzare la figura storica del genio serbo, nonché la galleria di illustrazioni realizzate da alcuni autori, fra cui i noti Stefano Biglia e Luca Rossi (entrambi disegnatori per la SBE).

Vorremmo, però, segnalare gli altri due disegnatori ospiti, ovvero Michele Bertilorenzi ed Ivan Bigarella, la cui qualità e capacità di centrare una sintesi dei personaggi, ci induce a sperare possano contribuire più concretamente nello sviluppo dell’ipotizzata miniserie.

Altra tavola estratta da TESLA AND THE SECRET LODGE #0

NOTE EXTRA

INTERVISTA al gruppo che ha realizzato “Tesla and the secret lodge: numero zero – guerra segreta”

Articolo molto approfondito sul n. 0 di “Tesla and the secret lodge” e molto interessante di Lorenzo Barruscotto (che ringrazio per avercelo indicato).

http://www.fumettodautore.com/index.php/magazine/critica-dautore/5588-saggio-ed-analisi-di-tesla-and-the-secret-lodge

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