Il nostro amico Dario Janese, super esperto di fumetti USA, ci ricorda che il 1963 fu un anno prolifico per Stan Lee e per la Marvel , ed dunque a 60 anni di distanza ci sono tanti anniversari da festeggiare o quanto meno da ricordare quest’anno: Dr. Strange, X Men, Nick Fury (che trovate in questo articolo, NdR), Wasp, Avengers, Iron-Man, Magneto, Octopus, Lizard,….
Per alcuni personaggi Dario, ci ha scritto che farà degli articoli specifici che vedrete sia sul suo gruppo COMICART, sia qui nel nostro magazine, per altri ci sono queste belle ‘pillole’ che lui pubblica sotto il titolo TEMPOSLITTA.
Eccone alcune relative agli anniversari di maggio e giugno (non solo quelli 1963).
Siamo felici e grati di avere Dario ‘a bordo’, tutte le volte che è possibile.
mario benenati
Responsabile del sito Fumettomania Factory Magazine
TEMPOSLITTA, Gli anniversari in ‘pillole”
di Dario Janese
(i post originari sono estratti dal gruppo social COMICART)
USA – GIUGNO 1973: KAZAR SOLISTA
Un curioso caso di reset precoce, Ka-Zar nasce nel 1936 come tipico tarzanide dell’età del pulp grazie alla fantasia di Robert Byrd, e trova il suo approdo ai nascenti serial a fumetti proprio sulla leggenda fatta albo: MARVEL COMICS #1 della Timely, 1939, con disegni di Ben Thompson. Il personaggio esce sino al 1942, poi sparisce con la Guerra Mondiale.
Stan Lee nel 1965 procederà al suo recupero, come con la Torcia, Namor e Cap. America, ma riscrivendone nome e storia da David Rand a Kevin Plunder, nobile inglese signore di una terra dimenticata dal tempo in Antartide e fratello del criminale Parnival detto Plunderer (!), il Saccheggiatore su DEVIL Corno n.ri11-13, cronologicamente dopo la prima ricomparsa sul numero 6 di X-MEN).
Ka-Zar non ha mai fatto realmente breccia nell’immaginario del grande pubblico in nessuna gestione creativa, ma ha trovato un posto fisso accanto alla compagna Shanna, analogo Marvel della celebre Sheena Regina della Jungla della Fiction House, nata l’anno dopo Ka-Zar e prima donna titolare di una sua serie a fumetti dal 1937.
USA – GIUGNO 1963: IL PENSATORE PAZZO
60 anni fa su FANTASTIC FOUR #15 debuttò uno dei più curiosi criminali Marvel: un genio spinto non dal desiderio di lucro o di potere, ma dallo spirito di competizione e da una sfrenata volontà di conoscenza. Più ingegnere che creativo, il Pensatore adopera le altrui intuizioni – ambito in cui non è molto dotato – espandendole e facendone realtà sorprendente, come le intelligenze sintetiche da lui create (e a volte abbandonate, come Quasimodo, il primo AI complessato e omicida).
E a sua volta è sorpreso dall’elemento che sempre sfugge ai tecnocrati di ogni schiatta: il fattore umano.
ITALIA – GIUGNO 1953: IL CAVALIERE NERO
Il 23 Giugno di 70 anni fa debuttava la prima di due serie western all’insegna di un team artistico imponente, con Gianluigi Bonelli ai testi e il team EsseGesse (Sinchetto, Guzzon & Sartoris) alla parte grafica. A varie copertine e interni collaborò Virgilio Muzzi da Codogno, nel cast Bonelli dall’inizio e frequente disegnatore di Tex ad ausilio di Galep. Il titolo si esaurì dopo 34 numeri.
USA – GIUGNO 1993: IL NUOVO SUPERBOY
30 anni fa su ADVENTURES OF SUPERMAN debuttava il nuovo Superboy, alias Kon-El, alias Conner Kent, clone di Kal-El ma anche no, morto per mano di un altro Superboy (il folle e assassino Prime) ma anche risorto, resettato più volte sino all’eccesso e specchio un pò di tutta l’identità incerta e oscillante della DC recente.
USA – GIUGNO 1983: LA NUOVA TEMPESTA
40 anni fa Chris Claremont iniziava il suo lavoro psicologico su Ororo “Storm” Munroe, figura cardinale dei nuovi X-Men e in breve tempo, da qui in poi, passata dal rango di distaccata e naif deità africana in spietata guerriera, quindi privata dei suoi poteri, gettata in un tormentoso rapporto col geniale ma depressivo Forge e poi rinata come avventuriera a 360° gradi. E
d è qui, con il duello mortale tra lei e la leader dei Morlocks Callisto, che un X-Man per la prima volta non esita a uccidere (la perdente sarà salvata solo dai poteri del guaritore della sua tribù). “Niente sarà più come prima”, davvero.
USA – GIUGNO 1973: L’AVVENTO DI MANTIS
50 anni fa Don Heck dava forma grafica a una delle idee meno chiare di Steve Englehart: sin dalle origini Mantis, telepate vietnamita figlia di un criminale tedesco, allevata da monaci di una setta segreta e destinata al ruolo di Madonna Celestiale, appare un personaggio schizomorfo (che tra l’altro si invaghisce di Visione, sposa un vegetale e capisce di amare lo Spadaccino solo quando lui muore), tratto che il suo uso successivo a fianco di Silver Surfer chiarirà, scindendola in entità separate e autonome.
Ovviamente nulla a che fare con la macchietta vista nel MCU.
ITALIA – GIUGNO 1963: ADDIO AL PIONIERE
Fondato nel 1950 da un’associazione di scout romana, il Pioniere, diretto da Gianni Rodari per il primo triennio, fu la rivista a fumetti per ragazzi ufficiosa dell’area politica del PCI.
Sebbene non fece mai realmente politica, le sue storie e i suoi corsivi furono sempre improntati al volontarismo e all’ottimismo pacifisti e solidali del comunismo italiano del dopoguerra. Il grande Vinicio Berti di “Chiodino”, Argilli, Bracaglia, Onesti, Cedroni, Macciocchi furono le firme portanti della testata, che dal 13 Giugno 1963 lasciava le scene per diventare un semplice allegato all’Unità.
USA – MAGGIO 1973: WORLDS UNKNOWN
50 anni fa Roy Thomas, general editori Marvel e appassionato di fantascienza, lanciava un’interessante serie di adattamenti a fumetti di celebri storie del genere. Hamilton, Van Vogt, Brown, Sturgeon, De Camp e vari altri incontravano John Buscema, Ross Andru, Dan Adkins, Gil Kane etc. Ma il grande pubblico di quegli anni associava Marvel più che altro ai supereroi, e il progetto durò per soli otto numeri.
USA – MAGGIO 1973: WARLOCK IN ITALIA
50 anni fa usciva da noi MARVEL PREMIERE #1, con un nuovo e fascinoso supereroe che ridisegnava una creazione orfana di Lee e Kirby: Lui, essere sintetico creato da una loggia criminale come fase successiva dell’evoluzione umana, che rinnegato il suo destino di arma distruggeva i suoi padri e andava a cercare il suo posto nel cosmo.
Sparito dalle scene dopo un immaturo tentativo di farsi una compagna rubando Sif al collerico Thor, Lui fu ripreso da Roy Thomas per un ambizioso progetto di upgrade filosofico dell’eroismo. Il nuovo Warlock diventò uno smarrito profeta di pace in un mondo devoto a ogni tipo di conflitto. La serie “the power of warlock“, carica di simbologia cristica, non avrebbe però trovato sponda nel pubblico, nè in America nè in Italia, dove per di più il tratto geometrico di Gil Kane non suscitava entusiasmo. Il personaggio fu poi ucciso nella serie di Hulk, per conoscere nuova vita e impianto per mano di Jim Starlin.
ITALIA – MAGGIO 1973: ZAGOR ZENITH 146
Il terrificante epilogo della lunga suite caraibica di Bonelli & Ferri, che come in ogni variazione fantastica alla serie firmano pagine memorabili: il colonialista e la sua truppa decimati dalla folla dei non vivi, silenziosa e implacabile, rimangono impressi come la fine di Molok e del suo creatore, come la morte del vampiro e la tragica parabola dell’uomo lupo.
USA – MAGGIO 1983: JASON TODD

40 anni, dopo due fugaci e marginali apparizioni, su DETECTIVE COMICS #526 faceva il suo pieno debutto Jason Todd, uno tra i più controversi personaggi della DC Comics.
Pensato e preparato come rimpiazzo del primo Robin, ormai cresciuto e cardine dei Teen Titans, fu commissionato da Len wein a Gerry Conway che fece un pedestre riciclaggio delle origini di Grayson. L’idea convinse pochi, e fu resettata da zero grazie a crisis in BATMAN #408, dove Jason, ricreato da Max Alan Collins e consegnato a Jim Starlin, divenne un ladruncolo di strada, scaltro e dotato ma avventato e di tendenze violente.
Non entrò nel cuore del pubblico, che attraverso un discusso sondaggio telefonico lo giustiziò nel celebre episodio 427 (“Morte in Famiglia”). Un suo falso ritorno nel 2003 durante il celebre ciclo “Hush” di Loeb & Lee ispirò il subentrante autore Judd Winick a riportarlo in vita veramente 2 anni dopo, in “Red Hood”. E da allora Jason, divenuto una sorta di versione gothamita del Punitore, è rimasto nel cast fisso delle Bat-serie, suscitando di nuovo più di una discussione.
USA – MAGGIO 1963: NICK FURY
60 anni debuttava, in seguito a una sorta di sfida tra Stan Lee e l’editore Martin Goodman, un difficile tentativo di recupero del genere bellico tramontato dopo gli anni della guerra in Corea.
L’idea non era in sè originale e doveva sia all’eroe del 1951 Combat Kelly che al Sergente Rock della DC, che aveva debuttato già nel 1959 (e a cui si era ispirato Jack Kirby per un progetto abbozzato più tardi quell’anno, cosa su cui il Re si basò poi per sostenere che l’idea fosse sua, come anche per il bastone di Devil, giorno del Giovedì e la pioggia dopo l’autolavaggio).
La serie serviva in primis a Lee come veicolo per i suoi principi di idealismo pacifista e quella che oggi, con maggior pretestuosità e retorica, si chiamerebbe inclusività – Gabe Jones fu il primo comprimario di colore nella storia Marvel, tanto che il numero 1 vide il colorista farlo rosa di default in copertina. Le incisive caratterizzazione dei personaggi resero presto la serie di culto, e il passaggio da Kirby a un Dick Ayers al suo unico apice non vide flessioni di vendita.
Celebri i numeri 5, 8 e 13 per gli esordi del Barone Strucker, di Zemo nel solo episodio a volto scoperto e per il primo, storico incontro tra Fury e Cap. Il numero 3 vedeva invece la comparsata di un ufficiale di nome Reed Richards, fatto richiamato poi nel team-up su FANTASTIC FOUR #21, che la retcon dovrà poi resettare per ringiovanire Ben e Reed, in origine eroi della Seconda Guerra Mondiale, mentre l’età apparente di Nick sarà spiegata con una sorta di analogo del siero usato su Cap, chiamato Infinity Formula.



USA – Maggio 1993: ADDIO A LYMAN ANDERSON

Oggi pochi lo ricordano, ma questo artista nato il 5 Maggio 1907 fu uno dei pochissimi maestri dell’illustrazione pulp a osare il transito a un genere giovane, incerto e disprezzato da letterati e accademici come il Fumetto, che faticava a passare dal consumo immediato delle strip quotidiane alla serie autonoma.
Dal 1935, l’anno dopo l’apripista FAMOUS FUNNIES (allora “comics” era ancora parola per pochi, il “fun” era la battuta in 3-4 vignette che era il formato-tipo delle dominanti strisce umoristiche), firmò con lo scrittore Sheldon Stark INSPECTOR WADE, serie noir basata sui gialli dell’inglese Edgar Wallace, e che curiosamente finì a causa di ritardi vari – il primo numero era previsto per il Dicembre 1934 – per esordire prima in Italia sugli albi del Cerchio Verde qualche settimana prima che sui titoli della King Features americana.
Anderson lasciò poi la serie nel 1938 per dedicarsi all’illustrazione pubblicitaria e delle grandi riviste come “Cosmopolitan” e “Reader’s Digest“.
BIOGRAFIA DELL’AUTORE
DARIO JANESE
Dario Janese, torinese, 1964, sociologo e storico americanista, dall’infanzia cultore del Fantastico in tutte le sue forme espressive. Scrittore, saggista e curatore di laboratori letterari e di informazione civile, ha tenuto cicli di divulgazione dell’opera di Lovecraft, Ballard e Pasolini e di lettura storica delle Scritture. Per vari anni ha condotto un blog (Lone Ranger) di storia critica del fumetto e vari gruppi Facebook sulle espressioni del Fantastico nella cultura popolare.
NOTE EXTRA
Gli ultimi articoli precedenti di Dario
30 giugno 2023
03 maggio 2023
28 agosto 2022
https://www.fumettomaniafactory.net/per-asgard/
La prima stagione di Lone Ranger (articoli di approfondimenti scritti da Dario) la potete approfondire in questa pagina del web magazine:
mentre la seconda stagione la potete rileggere in quest‘altra pagina del web magazine: