SUL FILOBUS DEI RICORDI, un racconto di Nadia Cortese

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100+1, i festeggiamenti del centenario di Gianni Rodari continuano …

Dopo l’immenso materiale grafico messo a disposizione dal Comitato Ricerche Pionieri d’Italia (della settimana scorsa) riprendiamo il nostro viaggio, nella celebrazione di Gianni Rodari, con un racconto di una giovane scrittrice originaria di Bergamo, Nadia Cortese, che si presentò così lo scorso 9 ottobre:
<<Buongiorno Mario, grazie a Filippo Ferrucci de ‘Il Foglio Letterario’ sono venuta a conoscenza del progetto relativo a Gianni Rodari. La mia favola preferita è sua, opera che mi ha portata per mano verso l’ età adulta e formata come lettrice e autrice. Per questo non posso che amare questo figura fondamentale del panorama letterario italiano. Mi piacerebbe molto dare un contributo a questa iniziativa, se possibile.>>

Grazie per la partecipazione di Nadia e Buona lettura a tutti.
Mario Benenati , ideatore dei progetti culturali di “Fumettomania Factory”

NOTA BENE:

Ricordo a chi ci legge che questo SPECIALE sostituisce la mostra espositiva che non abbiamo potuto allestire ad ottobre, presso il Villino Liberty della nostra città, a causa delle continue restrizioni degli ultimi dpcm del Governo Conte, valide (al momento) fino al 3 dicembre.


Logo Fumettomania a colori

GIANNI RODARI A FUMETTI,

logo ufficiale del centenario dalla nascita di Gianni Rodari

L’ottava opera che ‘esponiamo’ sulla nostra bacheca virtuale
è un breve racconto:

SUL FILOBUS DEI RICORDI

di NADIA CORTESE

Introduzione

STORIE SENZA TEMPO

Filobus 75 è un inno bizzarro all’arrivo della primavera, capace di regalare qualche momento di spensieratezza alla monotonia quotidiana. Tra le strade di una Roma fiorita, il tempo si ferma. I passeggeri annoiati di un autobus impazzito si ritrovano a dimenticare i doveri mattutini e a godere delle meraviglia della nuova stagione sbocciata. 

 La protagonista del racconto “Sul filobus dei ricordi” ritrova la spensieratezza perduta tra le pagine ingiallite che raccontano proprio di quella follia primaverile, capace di donare sollievo alla noia della consuetudine. 

Rodari torna a dare vivacità dal passato, con le sue storie semplici, ma dense di significati intensi. Si scopre così che quelli sono brani senza tempo, che abbracciano ogni epoca possibile perché toccano il cuore. Allora sono perfetti per essere ancora riletti, perché le corde sfiorate sono vive e attuali.

Nadia Cortese

Copertina del libro "il filobus numero 75" di Gianni Rodari, EMME EDIZIONI

SUL FILOBUS DEI RICORDI

Oggi è il giorno in cui l’estate si arrende alla decadenza romantica dell’autunno. Tutta la rigogliosa bellezza della natura inizia a perdere ogni sua sfumatura, insinuando il mio solare umore.

Osservo la pioggia attraverso la finestra, che raccoglie incessantemente le lacrime del cielo. Distratta sfoglio il libro, ormai consunto, che la mia bisnonna leggeva, tanti anni fa, durante le mie lunghe degenze ospedaliere e casalinghe. Ero spesso malata, costretta a periodi di sosta forzata che trascorrevo a volte nel reparto di pediatria dell’ospedale Gemelli di Roma, altre in solitudine nella mia cameretta color glicine, trasformata in una sorta di castello delle fiabe da mio padre. Una moltitudine di libri occupava la gran parte dello spazio intorno al sontuoso letto a baldacchino sul quale vivevo. Ovunque c’erano libri colorati, veri inni alla gioia e alla voglia di vivere. Delle oasi dove dissetarmi e tuffarmi senza freni, inebriata da storie fantastiche, luoghi impossibili e parole nelle quali cullarmi.

Osservo la sedia a dondolo sulla quale la mia narratrice preferita recitava le favole a me care, e le filastrocche che tanto adoravo imparare a memoria. Ora arreda il mio moderno appartamento, situato all’ultimo piano di un palazzo signorile a Milano. Seduta su quel cimelio riesco a sentire una moltitudine di sensazioni, le stesse che provavo, trent’anni fa, quando ascoltavo, adrenalinica, ciò che io ritenevo la mia fuga dalla realtà.

“Una mattina il filobus numero 75, in partenza da Monteverde Vecchio per Piazza Fiume, invece di scendere verso Trastevere, prese il Gianicolo, svoltò giù per l’Aurelia antica e dopo pochi minuti correva tra i prati fuori Roma come una lepre in vacanza”. L’incipit della mia storia prediletta mi appare tra le pagine della raccolta di favole, appoggiata sulle mie ginocchia infreddolite. Un sorriso irrompe improvviso, come quando una vecchia conoscenza ti tocca una spalla tra le strade frenetiche della città.

Il profumo di casa si sprigiona libero nell’ aria. Amavo immensamente quella piccola storia di Gianni Rodari, perché toccava la mia vena gioviale; una frizzante pausa dalla noia del dolore.

Chiudo gli occhi, immagino ancora quel piccolo bus che prende vita tra le strade romane. Una lacrima di follia dall’infinito e i comandi del mezzo non rispondono più a nessuno. Come una scheggia impazzita, il filobus prende altre strade, verso destinazioni ignote. Ridevo sempre fino a singhiozzare quando, fanciulla, immaginavo quella scena assurda: la monotonia di una banale mattina lavorativa, infranta da chissà quale magia. Lo scompiglio dei passeggeri, ora però, lo sento più vivo e pulsante. Da piccola mi stupiva la loro reazione di fastidio a quel diversivo sorprendente; tutti grigi e impettiti, invece che esultare per una gita imprevista, pensavano al ritardo sulla loro tabella di marcia. Che noia! Oggi, probabilmente, reagirei come loro, sarei arrabbiata e presa dall’ansia della frenesia umana. Dove si è nascosta la bimba che sognava di vivere avventure fantastiche? Ho davvero ripudiato la mia parte viva, quella che l’immaginazione di Gianni Rodari riusciva ad animare?

Ormai non sento neppure i tuoni, che rimbombano funesti contro le tapparelle: io sono altrove. Sono su quel filobus impazzito che a un certo punto decide di sostare. Tra i ciclamini sbocciati e il profumo della natura pronta alla rinascita, i passeggeri prendono una pausa da se stessi e si abbandonano al fanciullo dentro di loro. C’è chi raccoglie fiori, chi si spoglia del rigore formale e gioca con una palla di carta e chi improvvisa uno spuntino sull’ erba.

La felicità arriva senza che la si aspetti, irrompe e travolge con passione verso lidi inaspettati. A volte è solo un piccolo istante che una mattina qualsiasi ti regala, per sottrarti dal dovere di una vita monotona. Ferma su quel letto, tanti anni fa, aspettavo che arrivasse il mio filobus, pronto a donarmi la felicità che tanto sognavo. Quando sarebbe arrivato?

A un certo punto il piccolo bus riparte e i passeggeri sono costretti a tornare alle loro vite. Con stupore, scoprono che neppure un minuto era trascorso. Il tempo ha avuto clemenza e ha volto lo sguardo altrove; è il 21 marzo, tutto è possibile! Il primo giorno di primavera sparge polvere di stelle e può ogni cosa, anche aprire il portale del mondo della fantasia tra le strade in fiore di Roma. Per me quella data è, col tempo, diventata simbolo di speranza, quella a cui mi aggrappavo con le unghie e con i denti perché guidasse il filobus da me.

Mi accorgo che la pioggia ha finito la sua discesa e il mio viaggio nei ricordi non è finito, è solo iniziato. Oggi è il primo giorno di autunno, ma dentro sento che è ora di riacciuffare quella bimba sognatrice e tingere di primavera ogni singolo istante.

Prendo la penna, il mio quaderno e le parole diventano graffi sul foglio: “Oggi è il giorno in cui l’estate si arrende alla decadenza…”

Nadia Cortese


BIOGRAFIA/BIOGRAPHY

FOTO RECENTE DI NADIA CORTESE

Mi chiamo Nadia Cortese e sono nata una fredda nevosa mattina di dicembre del 1978 a Bergamo.
L’amore per la scrittura, al passo con quello per il disegno, si è manifestato in tenera età. Agli inizi erano poesie: fotografie di stati d’animo e voli dell’anima. In seguito, durante l’adolescenza, la scoperta del mondo dei fumetti è stata basilare per l’approccio al racconto. Dylan Dog in primis ha alimentato l’interesse verso alcuni autori come Edgar Allan Poe, Lovecraft e Stephen King, anche se comunque gli studi classici hanno contribuito alla conoscenza di autori di ogni tipo.
Negli ultimi anni ho curato la passione per la sceneggiatura, grazie alla collaborazione di disegnatori e artisti conosciuti nei collettivi con i quali ho pubblicato piccoli fumetti horror.
Attualmente sto realizzando una raccolta di piccoli racconti illustrati, sto sceneggiando un romanzo scritto da altri e realizzando dei fumetti indipendenti.


NOTE EXTRA

Ringraziamenti

Ringrazio tutti coloro che hanno accolto l’invito di Fumettomania e che ammireremo nelle prossime settimane, e cioè:
Lele Corvi di Codogno (LO), Gordiano Lupi di Piombino (PI), Donatella Manna di Santa Lucia del Mela (ME), Antonio Barreca di Milazzo, Riccardo Guardone di Catania, Damiano Gallinaro da Roma, Morena Moretti di Bologna del Comitato Ricerche Pionieri d’Italia, Nadia Cortese di Bergamo (protagonista del racconto che pubblichiamo oggi), Mariella Chiaramonte e La Biblioteca Oasi sez. Ragazzi di Barcellona Pozzo di Gotto, Davide Peddis di Oristano, le classi di I, II e III media dell’Istituto comprensivo “B. Genovese” di Barcellona P.G., coordinate dal prof. Santino Raimondo, Filippo FerrucciEnrico Guerrini e Vincenzo Trama de “Il Foglio Letterario“, Lorenzo Barruscotto di Asti.

E tra alcune settimane ci saranno altri ringraziamenti perché sono in arrivo altri 5 (forse 6) contributi disegnati, tra cui quelli di Maurizio Ribichini, di Roberto Irace, di Ester Cardella, di Giulia Beatrice Fiumara (già collaboratrice del “Il Foglio Letterario“) ed il materiale da parte di Gabriella Strino del Parco della fantasia Gianni Rodari ad Omegna e tanti altri artisti.


Gli altri articoli su Rodari pubblicati nel nostro web magazine:

03-12-2020: settima opera:
https://www.fumettomaniafactory.net/le-vignette-e-le-storie-a-fumetti-de-il-pioniere/

26-11-2020: Sesta opera
https://www.fumettomaniafactory.net/rodari-il-pioniere-e-il-partito-cronaca-di-una-scoperta/

19-11-2020: Quinta opera
https://www.fumettomaniafactory.net/omino-dei-sogni-di-riccardo-guardone/

12-11-2020: Quarta opera
https://www.fumettomaniafactory.net/il-mago-delle-comete-illustrazione-di-antoniobarreca/

07-11-2020: Terza opera
https://www.fumettomaniafactory.net/gianni-rodari-fiabe-e-fantasia-di-gordiano-lupi-speciale-gianni-rodari-a-fumetti/

30-10-2020: Seconda opera
https://www.fumettomaniafactory.net/ai-giovani-e-vecchi-gamberi-di-questo-mondo-di-donatella-manna-speciale-gianni-rodari-a-fumetti/

23-10-2020: Prima opera
https://www.fumettomaniafactory.net/lele-corvi-celebra-gianni-rodari-nella-prima-puntata-dello-speciale-di-fumettomania-factory/

Comunicato stampa del 14-09-2020
https://www.fumettomaniafactory.net/fumettomania-e-biblioteca-oasi-lanciano-un-grande-progetto-dedicato-a-gianni-rodari/

articolo del 07-04-2020
https://www.fumettomaniafactory.net/gianni-rodari-cipollino-e-i-fumetti-anteprima-del-nuovo-speciale-di-fumettomania-factory/


PRINCIPALI SPAZI VIRTUALI
DEDICATI A GIANNI RODARI

Nel 2020 festeggiamo il centenario della nascita di Gianni Rodari con https://100giannirodari.com/

Centro Studi Gianni Rodari
Istituto di Ricerca su Rodari a Orvieto

Parco della fantasia Gianni Rodari ad Omegna

https://centro-studi-gianni-rodari-orvieto.business.sit

https://www.rodariparcofantasia.it/

Sito ufficiale (http://www.giannirodari.it/)

La Torta in Rete (http://www.bdp.it/Rodari/)

Rodari in Letteratura.it (http://www.letteratura.it/giannirodari/index.htm)

Biografia di Rodari in Italialibri.net (http://www.italialibri.net/autori/rodarig.html)

L’associazione de “Il Pioniere”, una buona testata fumettistica degli anni ‘50 nella quale Rodari fu Direttore Responsabile. 
http://www.ilpioniere.org

afNews.infoagenzia di stampa di settore, gestita come un blog giornalistico curato da Gianfranco Goria
http://www.afnews.info/wordpress

http://www.afnews.info/wordpress/2020/03/14/rodari-per-divertirci-insieme-ai-bambini/

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