Iniziamo il mese di settembre con “Stereotomy” una canzone molto particolare estratta dall’album omonimo. Siamo in dirittura di arrivo con il Tributo Artistico ad Eric Woolfson, e ci soffermiamo se un’altro dei brani cantati e probabilmente scritti da lui, anche se stavolta la voce principale del brano è quella di John Miles.
Stereotomy è stato, nel 1985, il penultimo album di Alan Parsons Project.
La traduzione del testo in Italiano è sempre a cura di Fernando Simoni, ed è estratta sempre del sito italiano dedicato al mondo di Alan Parsons (http://www.webalice.it/davidbellotti/index11.html, purtroppo non più esistente) , che Fernando ha curato, a suo tempo, in collaborazione con David Bellotti e Luca Berrafato.
Buona lettura, ascolto ed approfondimento
Mario Benenati
Introduzione e Commento di Fernando Simoni
estratto dal link: http://www.webalice.it/davidbellotti/stcomm.html (non più esistente)
<<“Stereotomy”, a mio avviso, è il più rock tra i dieci album del Project. Ascoltandolo, conviene alzare un po’ il volume per udire le mille sfumature della chitarra di Bairnson e della batteria di Elliott, senza dimenticarci del buon vecchio David Paton al basso e di Trix Cottle ai sintetizzatori e al sax. In particolare, il brano che dà il titolo all’album e “Where’s the Walrus?” ci portano in una nuova dimensione musicale. “Stereotomy” ebbe un discreto successo in Italia, tanto che riuscì ad entrare, sia pure per poche settimane, nella Hit Parade di “TV Sorrisi e Canzoni“. Il brano che fu maggiormente apprezzato fu sicuramente “Limelight“, di cui si servì l’Ariston per una nota campagna pubblicitaria. A proposito di “Limelight”: una citazione d’obbligo per il cantante, il grande Gary Brooker, fondatore dei “Procol Harum” (tra i loro maggiori successi, ne ricordiamo almeno cinque: “A Whiter Shade of Pale”, “Homburg”, “A Salty Dog”, “Pandora’s Box”, “Conquistador”). “Stereotomy” vede comunque John Miles come protagonista indiscusso, con tre pezzi in cui canta come lead vocal.
Stereotomy (il brano): Per anni mi sono chiesto che cosa significasse il testo di questa canzone. La parola “Stereotomia” si trova in un racconto di Edgar Allan Poe ed ha a che fare con il “taglio delle pietre”. Ma l’indicazione più importante per spiegare il testo di questa canzone è data dalle parole dello stesso Eric Woolfson, il quale, in un’intervista di parecchi anni fa, ha affermato che il testo descrive “l’erezione del pene..”. tenendo conto di ciò, dobbiamo leggere tutto il testo cercando di capire dove l’erezione abbia inizio.. e già ai primi due versi leggiamo: “Occhi di diamante / che mi incendiano e mi rendono di pietra”. Notate che “turn me to stone” si potrebbe anche tradurre con “impietriscono”; ma poichè gli occhi scintillanti di diamante di una donna possono provocare un certo effetto nel corpo maschile, penso che solo una parte del corpo stesso sia divenuto di pietra.. Non vi è mai capitato di osservare una bella gnoccona e di essere tramortiti da un suo sguardo, magari accondiscendente, e di sentire qualcosa, sotto di voi, divenire duro come una pietra?
Ma questi occhi di diamante “cristallizzano / e mi congelano in un monocromo chiaro”: come mai? Forse il protagonista è rimasto deluso perchè, oltre al bello sguardo, la donna non gli ha concesso nulla? Forse no, visto che nella seconda strofa leggiamo: “Rendimi di pietra: fai ciò che vuoi con me… / Possiamo farlo insieme.. / Fai ciò che vuoi”.
Nella terza strofa andiamo sul pesante: le “menti scarlatte” dell’undicesimo verso rappresentano forse la sfrenata lussuria di due amanti (il colore rosso, si sa, è il colore della passione). Il verso 12 è davvero significativo: “Possiedimi e non proverò vergogna”. I “coltelli silenziosi” del verso successivo potrebbero anche essere le unghie della donna, che “dissect” (“anatomizzare”, “esaminare attentamente”, ma qui starebbe bene anche: “toccare”) l’uomo, il quale ovviamente non prova dolore (“And I feel no pain”: xiv verso). La quarta strofa costituisce, più o meno, il ritornello della canzone. Nel verso 20 il narratore auspica che “possiamo farlo per sempre”: cosa possano fare per sempre si intuisce dalle parole di Eric Woolfson sopra riportate. Diciamo che ciò che il protagonista vorrebbe fare è, normalmente, un lavoro che richiede la cooperazione di una seconda persona (preferibilmente di sesso diverso dalla prima).
Nella quinta strofa, leggiamo: “Raggi stellari / mi proiettano in rosso, blu e verde. / Sogni di velluto / mi proteggono quando colpisco lo schermo”. Non è affatto facile riuscire a spiegare questi 4 versi. Probabilmente, si deve intendere un incontro notturno in cui i protagonisti, dopo aver “giocato”, si abbandonano ad un meritato riposo.
Segue una strofa poco significativa. Chiude la canzone la settima strofa, cantata da Eric Woolfson e non da John Miles, in cui leggiamo: “Coprimi gli occhi, / non c’è null’altro che abbiano bisogno di vedere. / Rendimi di pietra / prima che non rimanga nulla di me. / Fammi diventare una roccia / e non ciò che sembro essere”: che “Stereotomy” sia un inno all’omosessualità?
Nota per i puristi di lingua inglese: la parola “chrystalise”, al terzo verso, in realtà dovrebbe essere scritta “crystallize”. >>
1. Stereotomy
lead vocal John Miles, basic vocal Eric Woolfson
Diamond eyes
That burn me and turn me to stone
Crystalise
And freeze me in clear monochrome
Turn me to stone; do anything you want with me
Turn me to stone; do anything you want
Stereotomy
We can make it together
Do anything you want with me
Do anything you want
Scarlet minds
Possess me and I feel no shame
Silent knives
Dissect me and I feel no pain
Stereotomy
We can make it together
Do anything you want with me
Do anything you want
Stereotomy
We can make it forever
Do anything you want with me
Do anything you want
Starlight beams
Project me in red blue and green
Velvet dreams
Protect me when I hit the screen
Stereotomy
We can make it together
Do anything you want with me, do anything you want
Stereotomy
We can make it forever
It’s always the same, it’s always the same
Stereotomy, we can make it
We can make it, do anything you want
Turn me to stone
Do anything you want with me
Cover my eyes
There’s nothing more they need to see
Turn me to stone
Before there’s nothing left of me
Make me a rock
And not what I appear to be
Turn me to stone
Turn me to stone
Stereotomia
lead vocal John Miles, basic vocal Eric Woolfson
Occhi di diamante
che mi incendiano e mi rendono di pietra.
Cristallizzami
e congelami in un chiaro monocromo.
Rendimi di pietra, fai ciò che vuoi di me.
Rendimi di pietra, fai ciò che vuoi.
Stereotomia,
possiamo farlo insieme.
Fai ciò che vuoi di me.
Fai ciò che vuoi.
Menti scarlatte,
possiedimi, non provo alcuna vergogna.
Coltelli silenziosi,
esaminami attentamente, non provo dolore.
Stereotomia,
possiamo farlo insieme.
Fai ciò che vuoi di me.
Fai ciò che vuoi.
Stereotomia,
possiamo farlo per sempre.
Fai ciò che vuoi di me.
Fai ciò che vuoi.
Raggi stellari
mi proiettano in rosso, blu e verde.
Sogni di velluto
mi proteggono quando colpisco lo schermo.
Stereotomia,
possiamo farlo insieme.
Fai ciò che vuoi di me, fai ciò che vuoi.
Stereotomia,
possiamo farlo per sempre.
E’ sempre la stessa cosa, è sempre la stessa cosa.
Stereotomia, possiamo farlo.
Possiamo farlo, fai ciò che vuoi.
Rendimi di pietra,
fai ciò che vuoi di me.
Copri i miei occhi,
non c’è nient’altro che abbian bisogno di vedere.
Rendimi di pietra,
prima che non rimanga più niente di me.
Fammi diventare una roccia
e non ciò che sembro essere.
Rendimi di pietra,
rendimi di pietra.
in un altro luogo ed in un altro tempo.
ENGLISH VERSION
Begin the month of September with “Stereotomy” a very peculiar song extracted from the album of the same name. We are in the finishing straight with the Artistic Tribute to Eric Woolfson, and if we look at another of the songs sung and probably written by him, though this time the vocals of the song is that of John Miles.
Stereotomy was, in 1985, the penultimate album by Alan Parsons Project.
The Italian translation of the text is edited by Fernando Simoni, always pulled the Italian site dedicated to Alan Parsons (no longer existing), who has curated in collaboration with Fernando, David Bellotti and Luca Berrafato.
Good reading and good listening.
Mario Benenati
Introduction and Comment by Fernando Simoni
text extract by url http://www.webalice.it/davidbellotti/stcomm.html (no longer existing)
<< “Stereotomy“, in my opinion, is the rock among the top ten albums of the Project. Listening to him, it should raise a little ‘the volume to hear the many shades of guitar Bairnson and battery Elliott, without forgetting the good old David Paton on bass and Trix Cottle synths and sax. In particular, the song that gives title track and “Where’s the Walrus?” lead us to a new musical dimension. “Stereotomy” had some success in Italy, and he could get in, even if only for a few weeks, the Hit Parade of italian magazine “TV Sorrisi e canzoni“. The song that was most appreciated was certainly “Limelight“, which he used for a note Ariston advertising campaign. About “Limelight”: a quotation must for the singer, the great Gary Brooker, founder of “Procol Harum” (among their biggest hits, we will mention five: “A Whiter Shade of Pale”, “Homburg” , “A Salty Dog”, “Pandora’s Box”, “Conquistador”). “Stereotomy” can always see John Miles as the undisputed leader, with three pieces in which she sang as lead vocalist.
Stereotomy (the song): For years I wondered what it meant to the lyrics of this song. The word “Stereotomy” is a short story by Edgar Allan Poe, and has to do with the “cut of the stones.” But the most important indication to explain the lyrics of this song is given by the words of the same Eric Woolfson, who, in an interview several years ago, said that the text describes “the erection of the penis”.. Taking this into account, we have to read all the text trying to figure out where the erection begins .. and already the first two verses read: “Diamond eyes/ That burn me and turn me to stone.” Note that “turn me to stone” could also be translated as “impietriscono”, but as his eyes sparkling diamond of a woman can cause a certain effect in the male body, I think that only a part of the body has become stone .. There has never happened to see a beautiful gnoccona and be stunned by his look, perhaps condescending, and feel something, below you, become as hard as a rock?
But these diamond eyes “Crystallize /And freeze me in clear monochrome.”: why? Maybe the protagonist is disappointed because, in addition to look beautiful, she has not granted anything? Perhaps not, because in the second verse we read: “Turn me to stone; do anything you want with me./ Turn me to stone; do anything you want.”
In the third verse we go on heavy: the “scarlet minds” eleventh to perhaps represent the unbridled lust of two lovers (the color red, you know, is the color of passion). Verse 12 is very significant: “Possess me and I feel no shame. ” The “silent knives” in the next verse may also be the nails of a woman who “dissect” (“dissect”, “examine carefully”, but here would be fine also, “touch”) man, which of course is not in pain (“And I feel no pain” to XIV verse). The fourth verse is, more or less, the chorus of the song. In verse 20 the narrator hopes that “We can make it forever.”, what they can do for you always can see from the words of Eric Woolfson above. Let’s say that what the protagonist wants to do is normally a job that requires the cooperation of another person (preferably of the opposite sex from the first).
In the fifth verse, we read: “Starlight beams / Project me in red blue and green. Velvet dreams / Protect me when I hit the screen..” It is not easy to be able to explain these four verses. Probably, it is understood to mean a night meeting in which the protagonists, having “played” succumb to a well deserved rest.
Below is a verse insignificant. Closes the song the seventh verse, sung by Eric Woolfson and John Miles, in which we read: “Cover my eyes, /There’s nothing more they need to see. Turn me to stone/Before there’s nothing left of me. “that” Stereotomy “is an ode to homosexuality?
Note for the purists of the English language, the word “chrystalise,” the third verse, it really should be written “crystallize”.
1. Stereotomy
lead vocal John Miles, basic vocal Eric Woolfson
Diamond eyes
That burn me and turn me to stone
Crystalise
And freeze me in clear monochrome
Turn me to stone; do anything you want with me
Turn me to stone; do anything you want
Stereotomy
We can make it together
Do anything you want with me
Do anything you want
Scarlet minds
Possess me and I feel no shame
Silent knives
Dissect
me and I feel no pain
Stereotomy
We can make it together
Do anything you want with me
Do anything you want
Stereotomy
We can make it forever
Do anything you want with me
Do anything you want
Starlight beams
Project me in red blue and green
Velvet dreams
Protect me when I hit the screen
Stereotomy
We can make it together
Do anything you want with me, do anything you want
Stereotomy
We can make it forever
It’s always the same, it’s always the same
Stereotomy, we can make it
We can make it, do anything you want
Turn me to stone
Do anything you want with me
Cover my eyes
There’s nothing more they need to see
Turn me to stone
Before there’s nothing left of me
Make me a rock
And not what I appear to be
Turn me to stone
Turn me to stone