SPECIALE “LE DONNE NEL FUMETTO”. GRAZIA NIDASIO E IL FUMETTO AL SUO MEGLIO

0
443

Come “un fulmine a ciel sereno” è rimbalzata sul web la triste notizia della scomparsa di Grazia Nidasio, avvenuta nella notte tra il 24 ed il 25 dicembre.
Non ho conosciuto personalmente quest’autrice, così importanate per il fumetto italiano, ed ho letto solo qualche sua opera di recente grazie alle pubblicazioni curate da Laura Scarpa (Coniglio editoreComicout); però all’interno dello speciale che stiamo dedicando alle Donne nel Fumetto pubblicammo un bell’articolo, nell’ottobre del 2017, a cura di Loris Cantarelli (direttore della rivista Fumo di China). Quindi in Memoria dell’autrice ri-pubblico l’articolo in questione.
Condoglianze ai familiari di Grazia Nidasio.
Mario Benenati

Banner dello speciale “Le Donne nel fumetto”

SPECIALE “LE DONNE NEL FUMETTO”:
QUATTORDICESIMA PUNTATA

Bozza del Sommario del n. 21 della rivista Fumettomania

Si continua a pubblicare la prima parte dello speciale “Donne nel fumetto” che, come già scritto la settimana scorsa, è composta da una serie di articoli di ‘taglio’ storico.
Dopo tanti articoli interessanti su: Betty Boop, sui primi personaggi femminili dei fumetti),  su Miss America , sulle compagne di Superman e Batman, e sulla diversità di genere nel fumetto supereroistico, oggi l’attenzione è su Grazia Nidasio, con un testo ben scritto dal mitico direttore della rivista Fumo di China, Loris  Cantarelli.
Buona lettura

Mario Benenati​, direttore culturale del web magazine Fumettomania

NOTA BENE: Ricordo a chi ci legge, per la prima volta, che questo speciale dedicato alle Donne nel fumetto è iniziato l’8 marzo 2017 e, pubblicando i 14-16 interventi che ancora mancano, dovrebbe terminare a giugno del 2019


Copertina del Corriere dei rRagazzi dedicata aVALENTINA MELAVERDE

Grazia Nidasio e il fumetto al suo meglio

Un esempio umano e professionale che non finisce di stupire

di Loris Cantarelli

La più grande fumettista italiana di tutti i tempi, e non è un’esagerazione. A volte, in un Paese sempre più smemorato e ancora molto maschilista, ogni tanto fa bene ribadire l’ovvio.

L’interessata in genere sminuisce le lodi sperticate con cortese modestia (meravigliosamente fuori moda), eppure si contano sulle dita di una mano gli autori italiani che possono vantare una carriera come la sua, che in oltre mezzo secolo non ha mai avuto cadute di tono, in un lavoro immenso anche soltanto per estensione (“L’avverto: è impossibile radunare tutto quello che ho fatto: non lo so nemmeno io…”, mi disse l’anno scorso) e sempre pervaso da un’allegra ventata di freschezza, intelligenza e buon cuore.

Tiziano Sclavi ha scritto che quando ha visto “le tavole originali del Dottor Oss forse per la prima volta (o almeno per la seconda, dopo Little Nemo) ho capito quanto poteva essere grande il fumetto”, mentre Andrea Plazzi l’ha definita “un pezzo di storia del nostro costume e Valentina Mela Verde – per quanto ampiamente storicizzata – è la sua opera più rappresentativa per respiro, continuità e carica innovativa. Fumettisticamente, è un florilegio di inventiva e soluzioni originali, in anticipo di anni su Will Eisner, unico possibile paragone”.

Certi nomi altisonanti non sembrino affatto fuori luogo. Basta ad esempio riguardare i recentissimi, benemeriti volumi di ristampe di Valentina Mela Verde (quattro, uno più bello dell’altro), dimostrando quanti graphic novel settimanali potevano godere in particolare i lettori delle Mele Verdi (il club di appassionati lettori della scanzonata Valentina Morandini con la sorellina Stefi, tuttora vignetta settimanale sul Corriere della Sera): non soltanto le avventure di ragazzi adolescenti fuori e dentro le proprie famiglie e la vita di tutti i giorni, ma anche il confronto continuo con la scuola, la vita interiore e quella dell’Italia che cambia, i continui stimoli sul creare un club, fare teatro, organizzare un giornale… Non a caso, ha notato l’autrice, “quando incominciò era nata da poco la Apple Records dei Beatles e Valentina si chiuse proprio quando nasceva il primo Apple Computer laggiù, nella Silicon Valley”. Il successo fu inaudito, con lettori significativamente unisex (come e più di Dylan Dog, unico caso simile almeno in parte nelle proporzioni, oltre dieci anni dopo).

Copertina del volume 1 di Valentina Melaverde (ed. comicout)

Nata a Milano il 9 febbraio 1931, “la Nidasio” vive da anni a Certosa di Pavia. Dopo gli studi al Liceo Artistico e all’Accademia di Brera (dove studia scultura con Francesco Messina), contribuisce dal 1953 fino alla sua malinconica conclusione al celebre settimanale Corriere dei Piccoli, realizzando decine di personaggi: la fatina Alibella (su testi di Franco Bianchi, 1953) e il ladruncolo Gelsomino (1954), la striscia Micino Film (1955-61), Il diario di Gigi (1956-57) e Nonno Roby (1957-59), Nicoletta (1964-65) e la famosa Violante Rock (1965-67), nonché il verniano Dottor Oss scritto da Mino Milani (1966-69), Valentina Mela Verde (1970-76) e la Stefi (dal 1968). Fin dall’iniziale affiancamento nel 1949 alla sorella Gigliola, Grazia si appassiona all’illustrazione, contribuendo a libri per l’infanzia editi da Marzocco, AMZ, Edizioni BRI, Morano, Einaudi, Elle, Edizioni Armando, De Agostini, Rizzoli, Fabbri, Salani, Giannino Stoppani Edizioni, Cartacanta e altri ancora compresa la Mondadori, per la quale è direttore artistico del periodico Mondo Junior. Ha collaborato a programmi televisivi Rai e Mediaset, e da sempre all’agenda Smemoranda. Da oltre vent’anni, ogni martedì, la sua Stefi commenta i fatti della settimana nella pagina delle Opinioni sul Corriere della Sera. Nel 1984-87 è stata presidente dell’Associazione Illustratori italiani e nel 2000-2001 primo presidente dell’Anonima Fumetti.

Illustratrice geniale, ha lasciato contributi originali anche alla pubblicità come nel 1981 il Piccolo Mugnaio del Mulino Bianco per Barilla (disegnato, animato e nel merchandising, dal 1982 al 1990) ed è intervenuta anche nell’editoria scolastica e in molte campagne sociali.

Nel 2009-10 su Rai Tre, Il mondo di Stefi è divenuta una serie animata di Rai Fiction in 52 episodi da 13 minuti, prodotta in HD ed esportata in Francia (il numero zero ha vinto il Pulcinella Award come miglior pilota).

Copertina del volume 4 di Valentina Melaverde (ed. comicout)

Per il suo lavoro ha ricevuto numerosi riconoscimenti: il Premio Andersen come miglior autore nel 1987, menzione speciale alla carriera nel 2001 e miglior libro di divulgazione dell’anno nel 2006 (L’universo di Margherita, di Margherita Hack e Simona Cerrato, con sue illustrazioni per l’Editoriale Scienza) da lei illustrato. Per i fumetti ha vinto lo Yellow Kid al Salone di Lucca nel 1972 e la Palma d’Argento al Salone dell’Umorismo di Bordighera nel 1984. Non mancano le tesi universitarie, che hanno evidenziato il valore artistico e sociale delle opere di Grazia Nidasio.

Tralasciando (a malincuore e per mere ragioni di spazio) gli oltre cento volumi di romanzi, fiabe, guide per ragazzi e libri illustrati dal 1949 a oggi, su Fumo di China n.181 dell’aprile 2010 è apparso l’elenco più completo mai assemblato dei volumi realizzati interamente da questa grande artista, da Giacobbe cammello con tre gobbe (AMZ 1963) a Valentina Mela Verde voll.1-2 (Coniglio 2009-2010), ma già vanno aggiunti i conclusivi altri due (2011-2012), con alcune splendide pagine inedite, e Alfabeto ebraico. Storie per imparare a leggere la meraviglia del mondo (Salani 2012). Tra gli altri articoli di approfondimento, segnaliamo le oltre 30 pagine di Roberta Occhi su Schizzo Idee n.8 (gennaio 2000), il bel saggio di Walter Fochesato sull’annual degli Illustratori italiani 2006 (rintracciabile anche sul web), Scuola di Fumetto n.13 (luglio 2003) e n.64 (gennaio 2009), Animals n.12 (maggio 2010) e le interviste su Fumetto n.66 (maggio 2008) e Ink n.48 (settembre 2008). Da non perdere infine su Portfolio n.1 (aprile 1981) un suo contributo ampio e documentato, che invita a “un’analisi attenta, serena e completa dell’illustrazione” di quel tempo (“Un’analisi che. manco a dirlo, continua a essere assente ancor oggi”, chiosa Fochesato).

Copertina del volume Valentina Melaverde - il club delle Mela verdi (Salani Editore

Loris Cantarelli
NOTE BIOGRAFICHE

Nasce a Milano (Italia) nel 1970. Dal 1995 si occupa professionalmente di fumetti, illustrazione e cinema d’animazione, scrivendo e curando saggi, recensioni e interviste sul mensile Fumo di China, di cui nel marzo 2012 diventerà direttore editoriale.
Pubblica inoltre sul bimestrale Nostro Cinema (1998-1999), sulla rivista in CD-ROM Shot! Magazine (1999-2000), sull’annuale If – immagini & fumetti (2001-2006) e sul trimestrale InformaVitt (2003-2004).
Scrive per Vitt & Dintorni (dal 2005), per la prozine Fumettomania (dal 2008), per l’annuale Manga Academica (dal 2008), e per il settimanale a fumetti il Giornalino (dal 2009).
Partecipato a diversi volumi collettivi tra cui “Batman. La leggenda” (Cartoon Club, 1999), “La fede a strisce. L’elemento religioso nel fumetto” (Cartoon Club, 2000), “DiversAbili. Figli di una nuvola minore?” (Cartoon Club, 2001), “DizioNoir del Fumetto” (Delos Books, 2008), “La Valle dei Fumetti” (Il Pennino, 2009), “Aldo di Gennaro. Il maestro, il disegno e l’avventura” (Comicon, 2011), “La Diabolika Astorina. 50 anni con il Re del Terrore” (Comicon, 2012), “Alfredo Castelli. Storie e mysteri di un grande narratore” (Comicon, 2012), “Spider-Man. 50 anni di un mito” (Wow Spazio Fumetto, 2012).
Nel 2002 sulle molteplici interazioni tra musica e fumetto scrive la maggioranza dei contributi nel volume “Carta canta – I fumetti nella musica, la musica nei fumetti” (Cartoon Club, 2002), opera che vince il Premio Franco Fossati 2003.
Per un anno tiene una rubrica settimanale sulla milanese Radio Popolare e collabora da consulente culturale per diversi saloni fieristici del fantastico: Riminicomix (dal 1998), Napoli Comicon (dal 2007), BilBOlbul (dal 2009), Moncalieri Comics (nel 2009) e FullComics&Games (dal 2010).
Collabora con riviste digitali specializzate come drivemagazine.net (dal 2001), fantascienza.com (dal 2003), bilbolbul.net (dal 2009) e lospaziobianco.it (dal 2009).
Con Paolo Guiducci cura i volumi “Nel mezzo del cammin di una vignetta… Dante a fumetti” (Cartoon Club, 2004) e “Fumetti subacquei” (Editrice La Madragora, 2010).
Insieme allo staff di Napoli Comicon collabora alla realizzazione dei volumi “Attilio Micheluzzi – Architetto d’avventure” (Black Velvet, 2008) e “L’Audace Bonelli. L’avventura del fumetto italiano” (Comicon 2010).
Dal 2010 cura il blog divulgativo-enciclopedico sugli illustratori italiani illustrautori.blogspot.it e dal 2012 l’account twitter.com/loriscantarelli con segnalazioni quotidiane di arte e cultura popolare tra secondo e terzo millennio.
In ambito musicale pubblica i volumi “U2” (Editori Riuniti, 2003), “U2 – 1979-2004: 25 anni d’inquietudine rock” (Editori Riuniti, 2005) ed “Eric Clapton” (Editori Riuniti, 2006), oltre a realizzare un quarto del,le schede del ponderoso volume curato da Ezio Guaitamacchi “I 1000 concerti che ci hanno cambiato la vita” (Rizzoli 2010).


SPECIALE LE DONNE NEL FUMETTO

SOMMARIO WEB

INTRODUZIONE

http://fumettomaniafactory.net/2017/03/02/introduzione-allo-speciale-fumettomania-n-21-le-donne-nel-fumetto/

COPERTINA E SOMMARIO

http://fumettomaniafactory.net/2017/03/08/8-marzo-inizia-lo-speciale-le-donne-nel-fumetto/

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.