SERENO SU GRAN PARTE DEL PAESE – Una favola per Rino Gaetano – Recensione

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Copertina del libro. Per gentile concessione
Copertina del libro. Per gentile concessione

SERENO SU GRAN PARTE DEL PAESE
collezione Biografie, 112 pagine, brossura cucita, quadricromia, 17 euro
Testi e disegni: Andrea Scoppetta

La casa editrice Beccogiallo, che negli anni si è fatta notare per i suoi volumi a fumetti dedicati a temi di grande rilevanza sociale come la Mafia e il terrorismo, nonché a vari fatti di cronaca degni di restare nella memoria storica (ultimamente spesso infausta) del nostro Paese, da qualche tempo ha scelto di allargare i temi trattati, realizzando delle interessanti monografie dedicate anche a personaggi della musica italiana. Dopo un’ottima biografia di Luigi Tenco e la ballata per Fabrizio De Andrè, è ora il turno di uno degli autori più sinceramente originali e fuori dagli schemi della musica italiana: Rino Gaetano.

Ancora una volta, come già successo per De Andrè, l’inserimento del volume nella collana dedicata alle biografie è solo una convenzione classificatoria, visto che ci si ritrova in realtà di fronte ad una storia originale ispirata alla figura dell’istrionico cantautore, che vi compare ma non come protagonista assoluto, e alle sue canzoni, che in fondo anticiparono di 15-20 anni temi che oggi la musica sceglie di affrontare con più frequenza.

L’opera è stata realizzata da Andrea Scoppetta, autore napoletano di innegabile talento, noto soprattutto per i suoi lavori in collaborazione con Alessandro Rak. Per brevità citiamo soltanto il recente A Skeleton Story, per i tipi del GG Studio, di cui purtroppo da oltre un anno si attende l’albo conclusivo.

La narrazione scorre leggera, gradevole, agevolata da un layout di tavola molto libero ed istintivo. La scelta di utilizzare due tipi differenti di bicromia (nero-grigio per le scene più urbane e opprimenti, e nero-celeste per le sequenze più visionarie in cui il protagonista si lascia rapire dal senso di libertà che era nelle canzoni di Rino) diventa a sua volta un escamotage narrativo che agisce sul lettore ad un livello quasi inconscio, proiettandolo immediatamente negli stati d’animo che le varie sequenze vogliono comunicare.

La ricerca iconografica e i testi sono infarciti di rimandi più o meno espliciti alle canzoni di Rino Gaetano, e l’autore apre un vero e proprio gioco col lettore, sfidandolo a cogliere tutti i riferimenti.

Il minuzioso lavoro di documentazione si evince anche grazie all’appendice del libro, un completissimo “making of” con tutti i dettagli di lavorazione e i cambiamenti avvenuti in corso d’opera.

Si segnala anche una bonus track, ovvero una breve storiellina conclusiva, slegata dalla trama principale, che però appare un po’ troppo come un mero riempitivo.


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