RITORNO AL PASSATO! Ovvero la riscoperta delle storie a fumetti dell’Editoriale Corno

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Ogni due/tre anni mi prende la “smania” di sistemare i fumetti nel mio archivio (situato in due stanze a casa dei miei genitori). Fumetti Marvel, DC, Vertigo, Martin Mystère, Nathan  Never, Dylan Dog, Jon Doe, RatMan, volumi francesi, italiani, qualche manga, riviste d’autore degli anni ’80, tanti cataloghi di mostre, i carpettoni dell’associazione culturale, per un totale di 5000-6000 fumetti; che sono tanti per me, pochi rispetto alla moltitudine di fumetti pubblicati dal 1977  ( l’anno in cui cominciai a leggere comics) ad oggi.

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Ogni volta scopro che mi manca quel tal numero di una serie oppure  che se ne è sgualcito qualcuno e mi capita pure di riprendere qualche fumetto da rileggere.
Quest’anno ho voluto sistemare in maniera definitiva (???) tutte le collane dell’Uomo Ragno, proprio in occasione del cinquantesimo anniversario della sua esistenza editoriale (ed anche perché ho dovuto rileggere un centinaio di albi per poter scrivere un articolo dignitoso per lo speciale sui 50 anni dell’Uomo ragno che il sito LO SPAZIO BIANCO inizierà a presentare ad ottobre). Dopo alcuni giorni di sudore, sono riuscito a sistemare negli scaffali centrali più alti (nella mia libreria a muro), la prima serie dell’Editoriale Corno, a seguire il settimanale dell’Uomo Ragno (serie completa e rilegata in volumi) e la seconda serie di UR (anch’essa completa e rilegata in volumi); nella colonna sinistra, che alterna scaffali con sportelli e senza sportelli, dall’alto verso il basso ho sistemato  la terza serie, quella della Star Comics iniziata nel 1987. Questa serie  (quasi completa, mancano  una trentina di numeri), si conclude con il n. 140, continuando con il n.141 come Marvel Italia, serie che tutt’ora compro e leggo.

In mezzo a tutto questo materiale scopro che i numeri rilegati in volumi della prima serie (quella della Corno) sono mezzi sgualciti e andrebbero ricomprati quasi tutti, e che numeri sfusi ne ho pochi. Per cui dopo tante riflessioni mi decido che è arrivato il momento tanto rimandato, cioè acquistare (nel giro di due annetti) tutti i numeri dell’Uomo Ragno dell’Editoriale Corno; e dopo a poco a poco completerò anche le altre collane cominciando Capitan America, l’incredibile Devil, Hulk e i Difensori, I Difensori, di cui posseggo molti albi già rilegati in volumi.
Sarà un salasso da 2000,00-2500,00 euro! Peggio per me che ho dato via questi albi quand’ero ragazzino!

Ma perché questo ritorno al passato?

Il motivo di questa mia decisione, oltre che affettiva ( che anche altri amici  hanno maturato in questi ultimi anni), è che ognuno di noi vuole recuperare quell’atmosfera che si viveva negli anni ’70 e ’80, quella magia che ci colpiva quando leggevamo un fumetto.
Inoltre negli ultimi anni, tranne qualche raro caso, molti fumetti li ho comprati quasi meccanicamente,  li ho letti in maniera rapida senza aver trovato delle belle storie da rileggere, rivedere, di quelle che restano impresse nella memoria. Solo qualche volume brossurato o cartonato l’ho letto con un’attenzione maggiore e poi l’ho riposto nella mia biblioteca quasi fosse un tesoro.

Sfogliare i fumetti della Corno è  come tornare indietro nel tempo. In questo ritorno al passato hanno avuto una ottima influenza un sito ( una comunity), che oso definire incredibile, dove si parla di tutte le minuzie legate ai super eroi Marvel (tipo le citazioni nei film, i vari tipi di statuine, di figurine, etc.), ma dove la parte preponderante è un database sulle edizioni Italiane marvel)  e sulle edizioni originali Marvel), e nel contempo un gruppo su facebook.

Il sito in questione è LA ZONA BLU (della luna).

Il database di questo sito,  è un’universo infinito ed affascinante di foto, copertine, informazioni, nel quale mi sono perso; l’unica nota negativa è l’aver notato:  sia una certa lentezza, commisurata alla quantità di informazioni contenuti (però è un sito amatoriale per cui si perdona questa leggera lentezza), sia una grafica della home page ed un’interfaccia che andrebbe aggiornata.  Qualche mese fa ho posto questo quesito sul forum e mi è stato risposto da uno dei suoi fondatori che :  << Quando ho pensato di mettere online il database, alla fine degli anni novanta, ho dovuto imparare tutto dalle basi, e – come aggravante – ho scelto senza volerlo la strada più difficile.

Infatti il sistema che regge il database e le pagine che ne scaturiscono è piuttosto raro e complesso: solo pochissimi siti al mondo utilizzano il sistema di pagine scritte in ASP (nel vecchio ASP) agganciato a un database ACCESS che viene “nutrito” costantemente da multipli database EXCEL. La difficoltà di imparare l’ASP per me è stata enorme, ho dovuto sbatterci la testa per oltre un anno, con grande difficoltà nel reperire risposte alle mie domande specifiche.
Tutti i siti che conosco sono in PHP con database SQL, e non gestiscono 6 milioni di celle come quelle presenti in Blue-Area.
Il sistema che utilizza BLUE-AREA ha i suoi pregi e i suoi difetti: tra i pregi c’è la flessibilità (che ci dà la possibilità di cambiare i codici a volontà, di EVOLVERE inglobando nuove idee per nuovi database); tra i difetti invece c’è il fatto che non è possibile a nuovi utenti accreditati intervenire online per aggiungere o modificare i contenuti.
Come ulteriore handicap, adesso il vecchio linguaggio ASP è stato messo in cantina, e il nuovo ASP – per quando sono riuscito a capirne – non mi dà più la possibilità di avviare alcune funzioni che mi servivano. Dovrei aggiornarmi e studiare un nuovo sistema, ma sinceramente mi manca il tempo (e l’energia).>>

Alla luce di quanto sopra mi sono reso conto di quanto lavoro e di quanto energia ci sono voluti per questo organizzare un sito di questo tipo e come sia complicato aggiornarlo ai nuovi modelli di database.

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Il sito  è diviso in 3 sezioni principali, di seguito meglio descritte:

a) le sezioni di Blu-Area : L’archivio della Marvel comics e MARVEL STORY (la storia della casa delle idee) ;

b) le risorse di Blu-Area : OMNIVERSO (rivista di studi sull’universo supereroistico), leggibile online; il Blog La Zona Blu (con articoli e recensioni) e Marvels’ Chronicle, anche questa leggibile online ( una rivista che simula un giornale esistente DENTRO l’Universo Marvel, pubblicato all’epoca in cui è avvenuto ciò di cui si racconta. Si focalizza sui fatti che accadono intorno ai super-umani, e su ogni numero riporta ciò che è accaduto in un determinato mese fra le collane “in Continuity);

c) la comunity di Blu-Area (il forum ), quest’ultima suddivisa in aree (MARVEL ARCHIVE & TIMELYNE / MARVEL STORY, Il database Blue-Area e le Cronologie Marvel, COMICS & MERCHANDISING Lo spazio dedicato al collezionismo di fumetti; OMNIVERSO, MARVELS’ CHRONICLE & IL BLOG DI BLUE-AREA Le risorse di Blue-Area!; PLANET EARTH & MOON BASE Chiacchiere sulla Marvel e non solo. )

La Zona Blu (della Luna) – Punto di osservazione sul Multiverso marvel, quindi, è un sito ricco ed articolato, nel quale la mia passione per la Marvel e per l’Editoriale Corno, la mia “fame” sia per le storie inedite collegate serie pubblicate ai tempi dalla casa editrice milanese, sia per altre serie marvel mai viste in Italia può essere finalmente saziata.

Il gruppo su facebook

Questa fame e questo senso di appartenenza ad un passato, coinvolgente, qual’è stato quello delle mie letture supereoristiche-Corno, ha trovato sfogo anche in un gruppo su facebook chiamato C’ERA UNA VOLTA l’EDITORIALE  CORNO A MILANO.

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Mi sono avvicinato a questo gruppo (chiuso) grazie alla mai troppo compianta Maria Grazia Perini (MGP), e non passa giorno che il mio stupore e la passione non vengono alimentati da questi ex-giovinotti (hanno quasi tutti tra i 40 e 55 anni), che postano copertine, albi, foto delle loro collezioni, videoclip, tutto lo sciibile sulla casa editrice che 42 anni fa ci fece conoscere l’universo marvel. Giuseppe Reina, Tony Ros, Pietro Zerella, Bruno Marcotulli, Massimo Polacco, Antonio Marangi, Roberto Coltro, Sandro Teritti, Max TheMax, Tony G. Isola, Marco Starita, Lello Primavera, Daneile Tarlo Tarlazzi, Luca Mencaroni, Alessandro Paulon e tantissimi altri, sono ormai una cerchia di amici che seguo quotidianamente nell’esaltazione e nella condivisione di tutto ciò che è stato l’Editoriale Corno e di quello che rappresentò negli anni ’70 e 80 per una intera generazione (forse due generazioni) di lettori di fumetti.

In conclusione non possiamo dimenticare le nostre radici fumettistiche, quindi, ben venga questo ritorno al passato.

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