
Lone Ranger: Seconda stagione
La prima parte di questa nuova stagione, dedicata ai Pym Space (ovvero aneddoti e curiosità), termina con un sestetto niente male.
I protagonisti di oggi sono: lo spettacolare Uomo Ragno (primo esempio di graphic novel), il concetto di Reboot, il primo eroe Marvel, l’uomo che uccise Adam Warlock, Iron Man, ed infine John Romita.
La prossima settimana tornano gli articoli corposi di Dario Janese.
Per ora, Buona lettura e se l’articolo vi piace condividetelo, grazie.
Mario Benenati, curatore di Fumettomania Web Magazine
“GIANT-SIZE” PYM SPACE: QUINTA PARTE
Reboot, graphic novel e marketing della Marvel degli anni ’60.
(estrapolati da post su FB tra il 14 novembre ed il 26 dicembre 2016)
PYM SPACE 020:
LO SPETTACOLARE UOMO-RAGNO
(1968-1969)
C’è chi attribuisce la nascita della Graphic Novel a Will Eisner, con TO THE HEART OF THE STORM (1978). Senza nulla togliere al Maestro dei Maestri, è un errore perché questo onore spetta a Stan Lee, che 10 anni prima varava con THE SPECTACULAR SPIDERMAN (1968) a tutti gli effetti il genere del racconto lungo grafico, con un coraggioso formato king-size in bianco/nero (per promuoverlo al grande pubblico contenendone i costi). L’artista di entrambi i numeri che sarebbero usciti fu il Maestro John Romita.
“Lo, This Monster” (UR 59/60) , titolo shakespeariano che in Italia Corno come è noto avrebbe “Lo, il Mostro” era un viaggio in un fanta-noir a tinte crude sulla corruzione politica e sull’ipocrisia di una certa agenda conservatrice, privo di lieto fine e con un tono poco adatto al serial mensile del personaggio. L’accoglienza non fu esaltante, ma l’anno seguente Lee decise di riprovare con una saga a colori sul ritorno di Goblin, di nuovo in versione forte e acida (UR 64/65), con un Osborn dalla lucida e contenuta follia che picchia Peter allo stomaco in pubblico ma di spalle rispetto agli amici, e battuto dalla sua stessa psicosi amplificata dal suo gas psichedelico.
L’albo andò meglio, ma non abbastanza, e con il passaggio di consegne da Lee a Roy Thomas il terzo numero del 1970 – dal titolo “Mystery of the TV Terror“, già annunciato sulla splash in ultima pagina del magazine numero 2 – non fu mai realizzato.
John Romita, che aveva già realizzato il layout del villain della storia, lo concesse al collega Buscema che vi si ispirò per la creazione di Prowler in AMAZING SPIDERMAN 78, a cui a sua volta il futuro disegnatore di Spidey Todd McFarlane si sarebbe basato per il suo hit planetario, SPAWN.
PYM SPACE 021:
DA COSA NASCE COSA
L’operazione di re-editing commerciale chiamata “reboot” non è stata inventata in tempi recenti: tutti ricordano le epocali riprese da parte di Stan Lee delle icone Timely dei primi anni ’40, Torcica Umana-Sub-Mariner-Capitan America. Ma non tutti sanno, ad esempio, che la Visione non è stata creata da Roy Thomas nel ’66 ma da Joe Simon e Jack Kirby nel 1940 in MARVEL MYSTERY COMICS 13, come giustiziere alieno sulla Terra. Così come Ghost Rider non è stato creato da Gary Friedrich nel 1972, ma (l’attribuzione è incerta) da Bob Davis nel 1941 in MYSTIC 5, come avatar guerriero della giustizia.
Lo stesso Daredevil di Lee/Everett del 1964 deve molto a un personaggio omonimo dell’estinta Lev Gleason, nato nel 1941 su SILVER STREAK 6 grazie a Jack Binder come orfano reso muto dallo shock dell’uccisione del padre, e divenuto quindi per vendetta un vigilante acrobata armato di boomerang. Ogni confronto con un altro acrobata cieco orfano di padre ucciso è proficuo e non casuale.
Chi desiderasse riprendere oggi il personaggio, tra l’altro, potrà scriverne liberamente le avventure, essendo intanto divenuto legalmente di Pubblico Dominio.
PYM SPACE 022:
IL PRIMO EROE MARVEL
E’ il Febbraio del 1960 quando su STRANGE YALES 73, la serie ammiraglia della Atlas di Stan Lee e Steve Ditko a cui si è da poco riunito Jack Kirby, compare quello che diventerà il primo vero eroe della futura Marvel: l’avventuriero e cacciatore di mostri Ulysses Bloodstone, in cui per via di retro continuity si trasformerà il Frank di questa storia sci-fi. Il quale è il prototipo di un venturo scienziato domatore di formiche, dall’aspetto del tutto analogo, di nome Hank Pym: e che è qui contrapposto a un’enorme formica mutata da una fonte di radioattività.
ST 93 esce oltre un anno prima dell’esordio del mistico Dottor Droom in AMAZING ADVENTURES 1 (6/1961), e quasi due prima di FANTASTIC FOUR 1 (11/1961). Anche il mostruoso Grottu è stato successivamente ripreso e inserito nella continuity Marvel.
PYM SPACE 023:
L’UOMO CHE UCCISE ADAM WARLOCK
“I Am One of Six”.
Questa la fatidica frase con cui nel 1976 la Gemma dell’Anima si rivelava a Warlock, cercando di prenderne il controllo. E questo doveva essere il preludio a una nuova, grande saga di Jim Starlin, che non è mai stata scritta.
Il plot, che JS non ha mai voluto svelare, fu cancellato dallo scontro tra Jim e il nuovo editor Gerry Conway, che chiuse la serie col numero 15 insieme ad altre la cui bassa vendita non dava un profitto sufficiente a fronte del recente rialzo del prezzo della cellulosa. Un numero 16, già in parte disegnato da Alan Weiss, andò perso in un taxi a New York con le tavole originali.
Fu poi il subentrante Archie Goodwin a convincere Starlin a dare un epilogo alla lunga vicenda Warlock/Thanos, mettendogli a disposizione due Annual – cioè storie da 34 pagine – a sua scelta per esaurire le varie sottotrame. Fu così che il plot delle Gemme venne cestinato per un loro uso del tutto triviale (su cui molti anni dopo lo stesso Thanos tornerà con un certo meta-testuale imbarazzo: “At the time I hadn’t realized their full potential“), e Warlock fu ucciso dal Titano in AVENGERS ANNUAL 7 per poi rendergli il favore in MARVEL 2 IN 1 ANNUAL 2 (1977).
I problemi tra Starlin e lo staff Marvel venivano da lontano, cioè dall’opposizione che il suo nuovo approccio narrativo a Warlock in STRANGE TALES (appoggiato dal solo Roy Thomas, da cui aveva preso il testimone sul personaggio) aveva suscitato, e che aveva portato all’acre satira con cui nel famigerato numero 181 Jim bersagliò Stan Lee, John Romita, Len Wein e Marv Wolfman, dipinti come cinici aziendalisti senz’anima.
Ma questa, è un’altra storia.
PYM SPACE 024:
IL CAVALIERE IN ARMATURA
LA NASCITA FRAMMENTATA DI IRON MAN
Uno e quaterno, Tony Stark è stato ideato da Stan Lee e creato dal fratello Larry Lieber, l’uomo più sottovalutato della Storia Marvel, mentre Iron Man è stato disegnato da Jack Kirby: ma entrambi sono stati rivisti e ridefiniti fin dall’inizio da Don Heck.
Il concetto di base di Lee, alquanto vago, era fare di un eccentrico miliardario un eroe della tecnologia, sul modello dell’industriale e regista Howard Hawks, fanatico progettista di aeroplani, e di renderlo afflitto e problematico come da marchio di fabbrica “superpoteri e superproblemi”.
Lieber progettò un carattere brillante e solare, uno spensierato Casanova e mercante di armi, rovesciandolo nel dramma del Vietnam e ponendolo in uno stato di dipendenza dalla sua stessa armatura.
Kirby derivò il primo aspetto robotico di IM dal layout di una sua creazione precedente, il possente Metallo del numero 16 della stessa TALES OF SUSPENSE, mentre Heck recuperò ribaltandola l’idea di un suo villain visto nel n.7, un automa travestito da uomo che qui diventa un uomo che nasconde sotto i vestiti una corazza metallica.
Il nome Tony Stark venne da Lieber, già autore dei nomi e di parte dei caratteri di Don Blake/Thor ed Henry Pym/Ant Man, il cui animo schivo e pacifico lo prevenne sempre dall’innescare dispute tra creatori del tipo che vide poi opposti Lee e Kirby; ma, dopo l’esordio di IM nel 39 di SUSPENSE, venne ingenerosamente accantonato a favore dello sceneggiatore a progetto Robert Bernstein, rimpiazzandolo anche sulle storie di Thor che aveva scritto sino al numero 90 (introducendo Loki, Odino, Balder, il ponte Bifrost e il metallo Uru). Dai parenti ci guardi Iddio…..
PYM SPACE 025.
STORIE DI MARKETING STRAORDINARIO:
IL RITORNO DI JOHN ROMITA (1965-1966)
Nel 1965 Jazzy John Romita ne aveva piene le tasche del fumetto, e dopo anni di storielle romantiche e trame adolescenziali, aveva deciso di smettere.
Lo scaltro Stan Lee, con la complicità di Jack Kirby, adducendo vari ritardi gli chiese a titolo di favore di rifinire la copertina di AVENGERS 23, e di chinare i disegni interni di Don Heck.
Finito il lavoro, Romita ammise di essersi divertito: a quel punto Lee e Kirby gli proposero di contribuire più corposamente a una sequenza di storie che su DAREDEVIL il Re, supplente dopo il dimissionario Wood, era troppo impegnato per finire da solo.
La storia riguardava “casualmente” il grande rientro di Ka-Zar, l’eroe della Golden Age ispirato a Tarzan e il prediletto da ragazzo da JR, dopo una comparsata su X-MEN 10.
La trappola tesa sortì il suo effetto, i numeri 12-14 di DD furono un successo di vendita e, forte delle richieste dei fans, Lee offrì al malcapitato di proseguire con la serie: cosa che fece, illustrando la più bella storia di Stan sul Diavolo Rosso (il n.15)) e poi sino al 19, facendo esordire il Gladiatore e il Predone Mascherato, nonchè siglando lo sconclusionato ma vendutissimo team-up con Spidey, che costituiì la prova generale per la sua leggendaria gestione del Ragno: l’Età di Romita.
5 – FINE
I Pym Space, ovvero gli aneddoti e curiosità, per lo più legati alla Marvel, sono terminati.
La prossima settimana si continua con un gruppo di articoli sulle rarità.
BREVE BIOGRAFIA
Dario Janese, torinese, 1964, sociologo e storico americanista, dall’infanzia cultore del Fantastico in tutte le sue forme espressive. Scrittore, saggista e curatore di laboratori letterari e di informazione civile, ha tenuto cicli di divulgazione dell’opera di Lovecraft, Ballard e Pasolini e di lettura storica delle Scritture. Da vari anni conduce un blog (Lone Ranger) di storia critica del fumetto e vari gruppi Facebook sulle espressioni del Fantastico nella cultura popolare.
NOTE EXTRA
Una precisazione, per chi ci legge:
TUTTI gli articoli sono estratti dalla pagina FB chiamata Lone Ranger (Appunti di Storia del Fumetto dalle Origini a Oggi. Disney, Marvel, DC, Bonelli e i grandi autori e personaggi indipendenti nell’Arte Grafica Sequenziale), e vengono ri-pubblicati, a distanza di oltre sei-cinque anni, nel nostro web magazine con alcune piccole modifiche, impaginati diversamente, e completati con l’aggiunta di immagini.
Gli altri articoli di Dario, che possono rientrare nella “famiglia” degli aneddoti e delle curiosità sono:
l’articolo del 09-11-2020
https://www.fumettomaniafactory.net/da-luomo-che-invento-il-fumetto-a-steve-ditkovich/
l’articolo del 02-11-2020
https://www.fumettomaniafactory.net/arcinemici-fratelli-cattivi-e-genesi-curiose-delluniverso-marvel/
l’articolo del 26-10-2020
https://www.fumettomaniafactory.net/pym-space-dai-mostri-giganti-della-atlas-a-carnage/
l’articolo del 17-10-2020
https://www.fumettomaniafactory.net/pym-space-fatti-poco-noti-o-sorprendenti-inerenti-il-marvel-universe/
l’articolo del 10-10- 2020
https://www.fumettomaniafactory.net/disney-e-marvel-sviste-e-curiosita-a-confronto/
l’articolo del 03-10-2020 (prima puntata della seconda stagione di Lone ranger)
https://www.fumettomaniafactory.net/incredibile-ma-assurdo-alcun-aneddoti-e-curiosita-sui-supereroi-marvel-lone-ranger-stagione-2/
l’articolo del 17-08-2020
https://www.fumettomaniafactory.net/flashfact-cose-che-vi-stupiranno-del-fumetto-parte-seconda/
l’articolo del 10-08-2020
https://www.fumettomaniafactory.net/flashfact-cose-che-vi-stupiranno-del-fumetto/
l’Articolo 32° del 06-07-2020
https://www.fumettomaniafactory.net/marvel-numero-speciale-forse-non-tutti-sanno-che/
e infine l’Articolo 29° dell’01-06-2020
https://www.fumettomaniafactory.net/evento-zero-lincredibile-storia-dei-prototipi-marvel/