Filippo Marzo (nostro inviato a Monterrey) ha deciso, alcune settimana fa, di affrontare questa quarantena provocata dal Covid-19 facendo quattro chiacchiere con alcuni grandi cartoonist. E noi di Fumettomania lo appoggiamo e lo incoraggiamo a continuare a farlo.
Oggi Filippo ha al microfono un grande autore italiano…
Mario Benenati, curatore di Fumettomania Web Magazine
Siamo arrivati a – 3 per un evento che festeggeremo il prossimo 30 aprile
DAL NOSTRO INVIATO A MONTERREY (MESSICO):
QUATTRO CHIACCHIERE CON L’AUTORE… NICOLA MARI
di Filippo Marzo
Filippo Marzo : Amici di Fumettomania, abbiamo il piacere di incontrare il grande artista italiano Nicola Mari. Ciao Nicola, come stai?
NICOLA MARI: Buongiorno a te, per il momento sto bene e di questi tempi è già una conquista.
GLI INIZI
FM: Cominciamo con una domanda classica, raccontaci i tuoi inizi di carriera, quando e come sei entrato a far parte del mondo del fumetto.
NM: Ho cominciato professionalmente nel 1987, facendo delle illustrazioni pubblicitarie, e invece in ordine alla mia vocazione di ciò che volevo fare, perché quello del “fumettaro” è un mestiere vocazionale, è stato con la produzione di fumetti eufemisticamente chiamati “ per adulti” , in realtà si trattava di fumetti pornografici per la Edifumetto di Milano, lavoravo nella studio di Germano Bonazzi, e con Emanuele Taglietti, un grandissimo illustratore, scenografo a Cinecittà, che fu mio insegnante all’istituto d’arte, fu lui a introdurmi in qualche modo in quel ambiente dei fumetto che io già amavo.
Da li conobbi Giovanni Romanini, qui colgo l’occasione per ricordarlo, era un mio grande amico, e come sappiamo purtroppo è venuto a mancare recentemente, personalmente è stata una grandissima perdita, come amico e come punto di riferimento.
Questa prima esperienza mi ha permesso di imparare ed entrare nel mondo del fumetto professionale, fatto di scadenze, consegne e mantenendo una certa qualità, il discorso quantità-qualità non l’ho mai trascurato nella mia carriera.
Poi sono passato, ad un periodo intermedio, prima del rapporto con la Bonelli, lavorai per la Acme di Roma, con l’editore Coniglio, per la quale disegnai tre o quattro racconti brevi.
NATHAN NEVER E DYLAN DOG
Dopodiché mi presentai alla Sergio Bonelli, con delle tavole di prova di Dylan Dog, perché avevo già deciso di fare fumetti all’età di quattro anni, ma ciò che mi fece decidere definitivamente di disegnare fumetti, fu il mio innamoramento per Dylan Dog, ebbi poi la fortuna di coronare questo sogno. Entrando alla Bonelli, incontrai quasi subito Sergio Bonelli, fu un incontro bello, Sergio Bonelli è stata una delle persone più importanti della mia vita. Alla Bonelli mi misero alla prova per un personaggio di fantascienza che stava nascendo, Nathan Never. Venni a far parte dello staff di questa nuova testata. Ho uno splendido ricordo, perché grazie a Nathan Never entrai a far parte del mondo del fumetto non più in maniera anonima, come era accaduto in precedenza.
Visto il mio stile un pò gotico, gli autori mi diedero storie di tipo horrorifico, basta ricordare il numero intitolato “Vampyrus”, scritto da Michele Medda, e come ben sappiamo, mi trovai benissimo, fantascienza e horror sono generi che dialogano tra di loro. Dopo tre anni, mi ripropongo come disegnatore Dylan Dog, diventarlo rimaneva il mio sogno, pur amando Nathan Never, la mia vocazione era quella di fare Dylan, e in questa occasione fui accontentato.
Iniziai la mia collaborazione su Dylan con il numero 123 “Phoenix”, con la sceneggiatura di Tiziano Sclavi, quindi un inizio quello su DD folgorante e di grande responsabilità, da allora non più smesso di disegnare Dylan Dog.
FM : Molto apprezzato dai lettori, folgorante anche per noi, il tuo stile inconfondibile, senza nulla togliere agli altri maestri come Stano, Casertano, Castellini, il tuo tratto si distingue immediatamente. A proposito del tuo stile, potresti darci qualche nome di quei disegnatori ai quali ti sei ispirato? Oltre al nostro caro Mike Mignola.
NM: Tu prima hai già citato Stano, Casertano, loro restano i miei riferimenti, soprattutto per quanto riguarda i primi lavori su DD, come artisti Bonelli, Piero Dall’Agnol, Carlo Ambrosini, Angelo Stano, ma se all’epoca ci fosse stato Gigi Cavenago, sarebbe stato tra questi. Nonostante io sia, ahimè, già “formato”, continuo a trarre linfa dal lavoro degli altri, lavorando con tanti albi aperti sul mio tavolo.
Altri “maestri spirituali” provengono dal mondo del fumetto supereroistico degli anni 70’, io mi innamorai dei fumetti in quell’epoca, dove in Italia i supereroi erano pubblicati dall’Editoriale Corno, e dai fumetti della Bonelli come “La storia del west”, dove c’erano disegnatori strepitosi, amavo moltissimo Alan Ford, quindi Magnus, fu con lui che scoprì negli anni 70 il fumetto adulto, inteso come fumetto d’autore. Poi disegnatori di supereroi appunto come Jack ”the king” Kirby, John Buscema, Gil Kane, poi Gene Colan…
FM : Possiamo aggiungere Bernie Wrightson all’elenco?
NM: Certamente, anche Bernie Wrightson, Jeffrey Jones, illustratore e fumettista eccezionale, Frank Frazetta. Frazetta e Jones “parlavano la stessa lingua”, il primo totalmente americano per stile, mentre Jones era più “mitteleuropeo”. Altre influenze vengono dal mondo dell’illustrazione, questo è stato determinante e decisivo per quel che riguarda la mia formazione di disegnatore, quindi non posso prescindere dalla citazione dell’immenso Ferenc Pinter, grande illustratore di origini ungheresi, che illustrò praticamente 40 anni di copertine della Mondadori, parliamo di un titano secondo me.
Un’altro artista che apprezzo tantissimo è Aldo Di Gennaro, io di Di Gennaro amo e invidio, oltre alla capacità di disegnare e illustrare, soprattutto la maniera di dipingere e realizzare l’acqua, ineguagliabile! Incredibile! Tornando al fumetto, autori che io amo e che sono miei riferimenti assoluti, sono tanti, ma sicuramente metterei Jean Giraud “Moebius”, un autore imprescindibile per chi fa questo mestiere.
FM: Ho avuto il piacere di conoscerlo personalmente.
NM: Moebius è parte del nostro DNA
PROGETTI ATTUALI E FUTURI

FM: Nicola, ultima domanda, potresti parlarci dei tuoi progetti, attuali e futuri sempre nell’ambito lavorativo.
NM: Ho inviato da poco, un mese fa circa, l’ultimo Dylan Dog in edicola questo mese, e sto lavorando su Old Boy.
FM: Ti sei divertito a disegnare Daryl Zed? Tra l’altro colorato dall’amico Sergio Algozzino …
NM: Che ha fatto un ottimo lavoro, colgo l’occasione per complimentarmi con lui. Riguardo a Daryl Zed mi sono divertito moltissimo, perché DZ ,mette insieme quattro cose che mi appassionano, il mondo di Dylan Dog, l’horror, la fantascienza e i vampiri. Sono grato a Roberto Recchioni di avermi fatto fare questo personaggio e a Tito Faraci che mi ha scritto la storia, per me è stata un’esperienza molto positiva, che ripeterei, questo per farti capire quanto mi è piaciuto farlo.
E’ stata una delle poche deroghe da DD che ho fatto con piacere, di solito sono un po’ riluttante a far parte di progetti alternativi a Dylan, un’altro progetto alternativo a DD che ho fatto senza riluttanza ma con assoluto slancio e piacere, è appunto “Racconti di domani” scritto da Tiziano Sclavi (immagine sottostante), ma perché è sempre interno al mondo di DD.
FM: Ti ringraziamo per il tempo che ci hai concesso per realizzare questa chiacchierata , noi che siamo fans del fumetto e fans della tua strepitosa arte. Ti ringraziamo e ti salutiamo, da parte dell’associazione e del Web Magazine Fumettomania.
NM: Grazie a voi dell’attenzione, della gentilezza e anche delle domande, che sono giustamente le domande che appassionano i lettori, e ogni volta è come se rispondessi per la prima volta, e questa è una cosa che mi fa riflettere e pensare, quindi vi ringrazio e vi saluto e grazie di nuovo!
FM: Grazie a te Nicola.
BIOGRAFIA BREVE DI NICOLA MARI

Nicola Mari è nato a Ferrara, il 26 maggio del 1967
Dopo aver studiato all’istiuto d’arte di Milano, ha mosso i suoi primi passi nel mondo del fumetto, attraverso la pubblicazione di alcune storie a fumetti di genere erotico, editi dalla casa editrice Edifumetto di Milano. Collabora per un breve periodo anche per la casa editrice Acme di Roma, occupandosi anche d’illustrazione grafica per la pubblicità. Nel 1989 l’incontro con l’editore Sergio Bonelli e l’inizio della realizzazione di qualche numero di Nathan Never. Nel 1996 corona il suo sogno, realizzando il suo primoalbo della serie Dylan Dog. Collabora con Tiziano Sclavi, con il quale realizza” I racconti di domani”, nel 2020 firma le matite per il personaggio Bonelli Daryl Zed. Illustratore dal tratto inconfondibile, molto apprezzato dal pubblico internazionale.
NOTE EXTRA
LA VIDEO-INTERVISTA A NICOLA MARI
Nel caso non appaia l’anteprima del video ecco il link da digitare e/o cliccare per vederlo sul canale You Tube di Comics Reporter:
BIOGRAFIA/BIOGRAPHY

Filippo Marzo nasce nel 1975, grande appassionato fin da piccolo di cartoni animati e fumetti, da Topolino a Sturmtruppen fino a Beetle Bailey. Crescendo i suoi gusti si spostano verso i super eroi e il connubio durerà per moltissimi anni.
Collaboratore con fanzine locali, diverse fan page e siti con contenuti cinematografici, visto che il cinema è un’altra sua passione. Piccolo collezionista di opere originali è curatore di due mostre di sketchbook di disegnatori di comics negli anni ’90, sposta ancora una volta i suoi interessi verso il fumetto maturo e dai contenuti artistici sopraffini, con un occhio di riguardo alle case editrici indipendenti, come Eclipse, Tundra, Fantagraphics e Dark Horse.
Fan delle opere di Bill Sienkiewicz, Mike Mignola e John Byrne.
Da qualche anno reporter e corrispondente dall’estero per quanto riguarda Comic Convention che hanno luogo in Messico e negli Stati Uniti.
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