L’ospite che oggi Filippo Marzo ha al microfono è uno dei più grandi artisti USA degli ultimi quarant’anni; amato e odiato dai lettori per le sue opere, alcune emblematiche e controverse.
Signori e Signore abbiamo il piacere di ospitare nella nostra pagine web: HOWARD V. CHAYKIN che presto rileggeremo, anche in Italia, con il primo volume di SATELLITE SAM (Saldapress).
Mario Benenati, curatore di Fumettomania Web Magazine
P.S.: Si ringrazia Alberto Conte che ha supervisionato la video intervista per eliminare, compatibilmente con l’audio, qualche punto critico della traduzione.
DAL NOSTRO INVIATO A MONTERREY (MESSICO):
INTERVISTA A HOWARD VICTOR CHAYKIN
di Filippo Marzo
Filippo Marzo: Salve Amici di Fumettomania.
Oggi abbiamo un altro incontro mitico con l’artista internazionale Howard Chaykin. Non c’è bisogno di tante presentazioni, Chaykin è il disegnatore di Black kiss, the Shadow, American flagg, Time2, The Scorpio Connection con Nick Fury e Wolverine, Power & Glory, eccetera eccetera …
Buongiorno Howard, come stai?
Howard Chaykin: Bene, grazie. È un piacere rivederti, Filippo. Come stai? (parlando in italiano, ndr). Hai detto bene nella presentazione: <<… E così via, eccetera, eccetera>> (sempre ironico Howard, ndr).
FM: Mi ricordo che sei un esperto di cultura e di cucina italiana.
FM: Cominciamo. Raccontaci della tua prima esperienza di lavoro come fumettista.
HC: Nella mia generazione, quando abbiamo iniziato (nei primi anni ’70), il modo in cui abbiamo ottenuto un lavoro è stato quello di trascorrere del tempo nell’area del bar della DC, perché in quel modo eri disponibile quando spuntava qualche lavoretto. Prima di allora, ero un assistente di Gil Kane, Gray Morrow, Wallace Wood, Neil Adams.
Neil mi ha dato il mio primo lavoro per la DC, il che è stato terribile, ma quando aspetti o ciondoli intorno e ti rendi disponibile nel caso in cui qualcosa venisse fuori, o se ci fosse bisogno di qualcosa, ottieni il lavoro; ed è proprio così che ho ottenuto la mia prima pubblicazione di Sword of Sorcery. Di recente mi è capitata sotto gli occhi ed ho capito che ero davvero molto giovane (avevo 21 anni). Faceva schifo, era davvero brutta, tuttavia gli inchiostratori mi hanno salvato (Bernie wrightson, Mike Kaluta, Walt Simonson, ndr), che è ciò che accade di solito ai nuovi talenti, ma ho mantenuto il lavoro e ho lavorato sodo.
A differenza di molti dei miei coetanei, non avevo del talento naturale, non ero naturalmente dotato, ma ho un’etica del lavoro e bisogna lavorare sodo. E per essere bravo come lo sono adesso, ho dovuto lavorare molto duramente, perché non avevo quella “benedizione”. Sono stato benedetto dalla paura, dalla fame e dalla furia cieca.
FM: Cosa ricordi della tua collaborazione con la Malibu Comics per l’etichetta Bravura? Ricordiamo la tua serie “Power and Glory“(Mostro il fumetto sullo schermo) .
H: Power and Glory – Eccolo! – Era il mio tentativo di prendere in giro i fumetti degli anni ’90, perché tutti i fumetti di quegli anni riguardavano esagerazioni e cazzate, nessuna struttura narrativa. È stata la mia prima esperienza nel mondo dei colori digitali nei fumetti, quindi non sapevo cosa diavolo stavo facendo. Mi sono divertito moltissimo a farlo, anche se è affondato come una pietra… (una meteora), perché nessuno li ha comprati (i fumetti), ripeto mi sono divertito molto, e sono ancora oggi un buon amico di molte delle persone che incontrato lì, avevo quarant’anni all’epoca mentre gli altri colleghi erano ragazzini; sono ancora in contatto con Ross, Tom (Mason ndr) e Dave (Olbrich ndr), loro erano quelli che si occupavano ogni giorno della Bravura, e ovviamente ho portato anche Gil (Kane ndr) e parlavo con Walter (Simonson ndr) ogni settimana.
Stiamo invecchiando tutti velocemente, ci stiamo ingobbendo come nello scenario del film “Le ali della libertà”, nel quale viviamo oggi, ma l’esperienza è stata fantastica. L’unico aspetto negativo era che avevo anche un altro lavoro che mi impegnava 60 ore alla settimana, stavo lavorando a una serie TV. Per cinque mesi ho dormito soltanto per circa 5 ore, perché mi svegliavo, disegnavo per quattro ore, andavo nel mio ufficio e passavo la giornata a lavorare per lo show, quel ritmo mi stava uccidendo… mi ha segnato fisicamente, è stata un’esperienza molto stancante. Ero felice quando stavo per finire e promisi a me stesso che non lo avrei mai più fatto, almeno per un po’ di tempo. Ecco perché non ho lavorato molto tempo, dopo quella circostanza. Finché non sono stato licenziato dalla televisione e sono tornato ai fumetti.
La prima cosa che ho fatto, dopo che sono stato licenziato, è stato “Mighty Love” (DC Comics ndr); ancora una volta, provai a giocare con il mondo dei supereroi, senza riuscirci realmente, ho capito che non è la mia specialità, posso farlo, posso farlo bene, ma non è il mio forte. Mi piace disegnare il genere storico, poliziesco, mistero, materiale erotico e mi piace giocare con le cose reali, nel mondo reale, più di cose tipo: la merda che esce dagli occhi della gente, insomma, quel genere di cose.
FM: Qual’è stato l’ultimo libro, fumetto o graphic novel che hai letto?
HC: Di recente ho letto la prima parte del fumetto intitolato “Palomino” di Stephan Franck, che è assolutamente fantastico, è una cosa nuova, è stato appena finanziato attraverso un crowdfunding ed è semplicemente splendido. È un giallo, che si svolge nella San Fernando Valley a Los Angeles negli anni ’80, il suo senso di identità, il suo senso del luogo, dei suoi personaggi sono straordinari… adoro questo libro, che è il primo volume – come ho detto prima. E’ la prima cosa che mi ha davvero ridato speranza nei fumetti da quando ho letto Scalped di Jason Aaron e R.M. Guéra (pubblicato dalla Vertigo, ndr) che era stato l’ultima serie che ho letto regolarmente. Non leggo molti fumetti, adesso sto ascoltando un romanzo su “Audible” e sto leggendo una novella, sto lavorando tanto visto che siamo tutti in “prigione”, e mi sto divertendo.
Dai un’occhiata al libro di Stephan Franck, lo adorerai, è davvero incredibile. Conosci Stephan?
FM: si
HC: è fantastico. Questo libro è un enorme passo avanti, è fenomenale.
FM: Quali sono i progetti attuali o futuri a cui stai lavorando?
HC: Ho consegnato l’ultimo volume di Time Squared, l’ho consegnato mesi fa, e sto ancora cercando di capire (tutto ciò è accaduto prima dell’attuale situazione disastrosa), come pubblicarlo, se in volumi separati o in un volume unico, ma ancora sto decidendo, però è tutto pronto.
Attualmente sto lavorando alla seconda parte del numero 10 di Hey Kids! Comics! (Image Comics ndr). I primi 5 numeri sono stati raccolti in un paperback, l’edizione in lingua spagnola è stata pubblicata dalla Dolmen, penso che stiamo trattando anche per l’edizione italiana, ma non ricordo con quale casa editrice.
Il secondo ciclo di Hey Kids!Comics! va dal numero sei al numero undici, il primo si riferisce alla silver age, il secondo invece va dalla silver age all’inizio dei primi anni ’80 e parla di … se hai letto il primo ciclo, sai che la storia si riferisce alle incomprensioni e alla falsa rappresentazione del lavoro nel mondo dei comics, e della gente che non si rendeva conto che questo era il lavoro della propria vita, in contrapposizione ad un’esperienza di transizione.
Il secondo arco narrativo riguarda le persone che sono entrate a far parte del mondo dei comics, senza aspettative ed hanno accettato quelle condizioni di lavoro, ma riguarda anche l’ascesa e la caduta della breve vita dei fumetti della EC Comics e il suo impatto sulla mia generazione. La grande differenza tra i due cicli è che le persone nel primo arco narrativo sono morte tutte e quelle del secondo, sono vive. Quindi devo andare in punta di piedi, con cautela come un gatto, questo è più o meno il punto.
Sto lavorando anche ad un altro progetto di cui non posso fornire molti dettagli, con uno scrittore e artista (anche se ho detto che non lo avrei mai più fatto). L’ho contattato per scrivere qualcosa che amo davvero … per fare una specie di thriller di spionaggio. Adoro lavorare con questo giovane scrittore; questo è quello che sto progettando. Inoltre, ho realizzato un libro che ho finito un paio di anni fa, che è pronto per essere raccolto, si tratta di un western che si svolge nella Los Angeles nei primi anni del 1900, chiamato “Sunshine Patriots“, della Dark Horse. È un genere romanzesco/fantasia, su due ex membri della cavalleria Rough Riders di Roosevelt, che nel 1911 vengono assunti come mercenari da uno studio di Hollywood durante l’arrivo dei mafiosi siciliani. Riguarda gli affari del mondo del cinema, della California e della costruzione dell’impero americano.
E, infine, nella mia agenda c’è in programma un giallo che voglio fare e scommetto che è stato nella mia libreria da un bel po’. Farò un sequel di Marked Man per un editore che non posso divulgare. Marked Man era un libro che ho realizzato per Dark Horse un paio di anni fa, era un fumetto poliziesco contemporaneo.
Sto anche lavorando, anche, ad un giallo a sfondo storico su un soldato della Prima Guerra Mondiale dell’American Expeditionary Force of Pershing che viene messo sotto processo nel 1917, diserta sotto il fuoco nemico e dirigendosi verso est, attraversando l’Europa per vendicarsi. Ripeto, a nessuno importa di questo genere di cose, nel mondo in cui la gente ama vedere merda che esce dagli occhi e i raggi laser che escono dalle dita, comunque, io preferisco continuare a fare questo tipo di lavoro e cercare di trovare il pubblico adatto. E questo è la mia storia.
FM: Benissimo. Per ora è tutto, grazie. Grazie Howard per il tuo tempo.
HC: Grazie, abbi cura di te.
FM: Amici della fumettomania, per oggi concludiamo questo mitico incontro con il grande maestro Howard Chaykin e alla prossima. Grazie Ciao!
HC: Ciao Filippo.
BIOGRAFIA IN BREVE DI HOWARD VICTOR CHAYKIN
Howard Victor Chayikn è uno scrittore e artista americano. Comincia la sua carriera nel mondo dei fumetti grazie a Neal Adams e a Gil Kane, del quale era l’assistente presso la DC Comics. Inizia alla giovane età di diciannove anni. Il suo debutto avviene con la pubblicazione di Sword of Sorcery per la DC, in seguito passa alla Marvel dove realizza insieme a Neal Adams: Killraven. Il primo successo però arriva nel 1983 quando scrive e disegna la serie American Flagg! per l’etichetta First Comics. Da lì in avanti una serie di lavori che lo rendono noto al pubblico internazionale, grazie alle sue storie per The Shadow, Blackhawk, Time2, Star Wars. Una vastissima produzione la sua, con perle come l’erotico Black Kiss e Batman: Dark Allengiaces del 1996. Oltre ad avere uno stile unico nel disegnare, Chaykin spicca anche per le sue storie scritte per Batman in Batman: Gotham by Gaslight, con Mike Mignola e Batman/Houdini: the Devil’s workshop. Insieme a Mike Mignola ha realizzato la miniserie di Ironwolf. Negli anni 90 ha lavorato per la TV e ha collaborato con la giovane casa editrice Malibu Comics per l’etichetta Bravura, pubblicando la mini serie Power & Glory. Una vastissima produzione che comprende titoli di spessore che sono entrati a far parte dell’immaginario del pubblico un po’ di nicchia se vogliamo, grazie a serie quali Mighty Love, Marked Man , ma soprattutto la mini serie che mette in discussione il mondo dei comics americani dal titolo Hey Kids!Comics! pubblicata dalla Image Comics.
Personaggio dalla grande cultura ed esperienza, sempre fuori dal coro, Howard Chaykin ha dato fortemente impulso e contributo al fumetto, marcando una netta differenza tra fumetto commerciale e fumetto adulto, di un certo spessore grafico narrativo.
Per una biografia dettagliata, seppure aggiornata fino al 2014, vi rimandiamo alla lettura della sua Biografia sul Glamazonia
NOTE EXTRA
IL VIDEO DELL’INTERVISTA (IN LINGUA INGLESE)
Nel caso non appaia l’anteprima del video ecco il link da digitare e/o cliccare per vederlo sul canale You Tube di Comics Reporter:
LE ALTRE “QUATTRO CHIACCHIERE” DI FILIPPO
Prima intervista – https://www.fumettomaniafactory.net/quattro-chiacchiere-con-ariel-olivetti/
Seconda intervista – https://www.fumettomaniafactory.net/quattro-chiacchiere-con-nicola-mari/
Terza intervista – https://www.fumettomaniafactory.net/ann-nocenti-scambia-quattro-chiacchere-con-filippo-marzo/
BIOGRAFIA/BIOGRAPHY
Filippo Marzo nasce nel 1975, grande appassionato fin da piccolo di cartoni animati e fumetti, da Topolino a Sturmtruppen fino a Beetle Bailey. Crescendo i suoi gusti si spostano verso i super eroi e il connubio durerà per moltissimi anni.
Collaboratore con fanzine locali, diverse fan page e siti con contenuti cinematografici, visto che il cinema è un’altra sua passione. Piccolo collezionista di opere originali è curatore di due mostre di sketchbook di disegnatori di comics negli anni ’90, sposta ancora una volta i suoi interessi verso il fumetto maturo e dai contenuti artistici sopraffini, con un occhio di riguardo alle case editrici indipendenti, come Eclipse, Tundra, Fantagraphics e Dark Horse.
Fan delle opere di Bill Sienkiewicz, Mike Mignola e John Byrne.
Da qualche anno reporter e corrispondente dall’estero per quanto riguarda Comic Convention che hanno luogo in Messico e negli Stati Uniti.
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