QUARTA ed ULTIMA PARTE delle NOTE a GRANDVILLE BETE NOIRE.

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Con quest’articolo terminano le note a Grandville Bête Noire, graphic novel steampunk disegnato da Bryan Talbot e pubblicato nel 2012, ed ancora inedito in Italia!
Le note sono tradotte ed adattate da Cesare Giombetti, collaboratore freelance di Fumettomania, esperto traduttore e promotore del fumetto e della narrativa in lingua inglese in Italia, migrato dalla Sardegna in Inghilterra per lavoro.

Ricordo a chi ci legge per la prima volta che, per esigenze tecniche e logistiche, abbiamo pubblicato in ordine: la prima, la terza e la seconda parte (rispettivamente il 31 luglio il 29 agosto ed il 7 novembre), ed oggi chiudiamo con la quarta ed ultima parte.
Le note torneranno a fine dicembre con Grandville Nöel quarto volume dedicato all’ispettore LeBrock.
Buona lettura
Mario Benenati

BENVENUTI NELLE NOTE DI GRANDVILLE

di James Robertson e Bryan Talbot.

James Robertson, che è il curatore del sito del sito ufficiale dedicato a Bryan Talbot, ha iniziato a pubblicare le varie puntate di “Grandville Annotation” nell’estate del 2018 ed ha completato l’intera saga; noi di Fumettomania abbiamo iniziato a farlo (nella versione in italiano), dal 16 novembre 2018 con blocchi di 4 puntata (ogni 14/15 giorni nello stesso ordine degli articoli in lingua inglese), siamo arrivati al terzo blocco.

EDIZIONE ITALIANA
di Cesare Giombetti, Alberto Conte e Mario Benenati

Pagina di apertura delle note al terzo volume di Grandville (Bête Noire), nel sito ufficiale di bryan talbot

Questo delle Note (Annotation) è un concetto simile a quello di
DirectorsCut of Heart of Empire creato da Bryan e James Robertson: si tratta di un tentativo di rispondere all’eterna domanda “da dove prendi le tue idee?”, ed è un modo  per  presentarvi le influenze e le immagini che fanno parte della creazione dei 5 libri in cui è stato pubblicato Grandville. Mario Benenati


Le note a Grandville: Bête Noire,
PARTE QUARTA

a cura di Cesare Giombetti

(articolo originario: http://www.bryan-talbot.com/grandvilledirectorscut/gbn-4.php )

Pagina 60

Vignetta 1
Citoyenneté (scritto non correttamente sullo striscione!): Cittadinanza..

Vignetta 2
I due personaggi sulla sinistra sono i protagonisti del fumetto belga Tif e Tondu (artisti vari, 1938 -1997), una coppia di investigatori privati.

I due personaggi sulla sinistra sono i protagonisti del fumetto belga Tif e Tondu (artisti vari, 1938 -1997), una coppia di investigatori privati.
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Accanto a loro c’è un personaggio ispirato al popolare Spirou, protagonista del fumetto franco-belga, che abbiamo visto per la prima volta in Grandville.

Accanto a loro c'è un personaggio ispirato al popolare Spirou, protagonista del fumetto franco-belga, che abbiamo visto per la prima volta in Grandville.

Vignetta 4
Questo è l’ingresso di Ladurée, un vero caffè sugli Champs-Élysées costruito nel 1861 e situato più o meno dove si trova in questa scena. 

Pagina 61

In questa tavola, possiamo vedere vari personaggi di fumetti ipocriti, fra cui il primo personaggio di un fumetto regolare britannico, ovvero Ally Sloper, creato da Charles H Ross e da sua moglie, sotto lo pseudonimo di Marie Duval nel 1867. Lo possiamo vedere qui, disegnato da WG Baxter, l’ultimo artista a occuparsi del personaggio.

In questa tavola, possiamo vedere vari personaggi di fumetti ipocriti, fra cui il primo personaggio di un fumetto regolare britannico, ovvero Ally Sloper, creato da Charles H Ross e da sua moglie, sotto lo pseudonimo di Marie Duval nel 1867. Lo possiamo vedere qui, disegnato da WG Baxter, l'ultimo artista a occuparsi del personaggio.

Accanto a lui troviamo Bette Noir, un personaggio creato da Chrissie Harper,  che ha lavorato a molte delle campiture di colore per questo volume. Purtroppo però non sono riuscito a trovare nessuna immagine di Bette online. 
E ancora Blondin e Cirage, un’altra striscia belga (1939 – 1963). Da en.wikipedia:
Blondin et Cirage è notevole perché presenta il primo personaggio nero titolare di testata in un fumetto belga. Benché Cirage abbia ancora una certa apparenza stereotipata, il personaggio è comunque più intelligente e compassionevole di molti neri rappresentati dai media occidentali dell’epoca”. 

Blondin et Cirage è notevole perché presenta il primo personaggio nero titolare di testata in un fumetto belga. Benché Cirage abbia ancora una certa apparenza stereotipata, il personaggio è comunque più intelligente e compassionevole di molti neri rappresentati dai media occidentali dell'epoca

 Qui un murale che li ritrae a Bruxelles.

 Qui un murale che ritrae Blondin et Cirage a Bruxelles.

Una manciata di personaggi umani, ma puffeschi e  Little Lulu, un personaggio molto popolare fra i bambini americani , creato da Marjorie Henderson Buell nel 1935.

Una manciata di personaggi umani, ma puffeschi e  Little Lulu, un personaggio molto popolare fra i bambini americani , creato da Marjorie Henderson Buell nel 1935.

Next to Lulu are Archie Andrews and Jughead Jones from the well-known, long-running series of Archie Comics.

Next to Lulu are Archie Andrews and Jughead Jones from the well-known, long-running series of Archie Comics.

Vignetta 10
Hello Kitty”: il disgustosamente carino e cinico esercizio di marketing multimilionario giapponese. E per questo no, non vi do un link. 

Pagina 65

Vignetta 2

Il cliente in questa vignetta è vestito da Marsupilami.  Una prostituta è vestita allo stesso modo nello sfondo della vignetta 6 a pagina 33 di Grandville Mon Amour. La gatta è invece vestita da Gatto con gli stivali.

Il cliente in questa vignetta è vestito da Marsupilami, il personaggio popolarissimo del fumetto francese creato da André Franquin. Viene interrotto mentre sta urlando “Houba!”, la tipica frase del personaggio. Una prostituta è vestita allo stesso modo nello sfondo della vignetta 6 a pagina 33 di Grandville Mon Amour. La gatta è invece vestita da Gatto con gli stivali. 

Pagina 66

Vignetta 2
Il quadro sullo sfondo è adattato da La Maja desnuda di Francisco Goya (1746 -1828).

Il quadro sullo sfondo è adattato da La Maja desnuda di Francisco Goya (1746 -1828).
Il quadro sullo sfondo è adattato da La Maja desnuda di Francisco Goya (1746 -1828).

Vignetta 3
I Gemelli Cray: per il pubblico non britannico, I gemelli Kray, Ronnie e Reggie Kray, erano violenti gangster dell’East End di Londra negli anni ’50 e ’60. Raggiunsero una certa notorietà al punto che furono creati diversi film e programmi televisivi su di loro. 

I Gemelli Cray: per il pubblico non britannico, I gemelli Kray, Ronnie e Reggie Kray, erano violenti gangster dell'East End di Londra negli anni '50 e '60. Raggiunsero una certa notorietà al punto che furono creati diversi film e programmi televisivi su di loro.

Eugene Cray è una figura chiave in Grandville Force Majeure.

Pagina 69

Vignetta 3
Questa carrozza a vapore ha uno stemma della Alfa Romeo

Vignetta 4
“Le mie piccole cellule grigie”: il leitmotiv del popolare investigatore belga inventato da Agatha Christie Hercule Poirot. Il nome “Poirot”, tra l’altro, è un gioco di parole: suona infatti esattamente come “Poireau” (“porro”).

Vignetta 6
Qui LeBrock attraversa il Pont Alexandre III sulla Senna, e si dirige verso “Waterloo Boulevard” (gli Champs-Élysées), dove si trova la Krapaud Tower. L’edificio sulla destra è il Grand Palais, che troviamo anche in Grandville Noël. Di fronte ad esso troviamo il Petit Palais.

Qui LeBrock attraversa il Pont Alexandre III sulla Senna, e si dirige verso “Waterloo Boulevard” (gli Champs-Élysées), dove si trova la Krapaud Tower. L'edificio sulla destra è il Grand Palais, che troviamo anche in Grandville Noël. Di fronte ad esso troviamo il Petit Palais.

Pagina 70

Vignetta 1
Boulevard Saint-Michel: sullo sfondo troviamo la fontana Saint Michael Fountain, creata dall’architetto Gabriel Davioud (1824 -1881).

Boulevard Saint-Michel: sullo sfondo troviamo la fontana Saint Michael Fountain, creata dall'architetto Gabriel Davioud (1824 -1881).

Pagina 71

Vignetta 5
Questa è la fine del Boulvard Saint-Michel. Gli automi stanno per attraversare il ponte Saint-Michel e vanno verso l’Hotel de Ville (il municipio). Sullo sfondo vediamo la Préfecture, quartier generale di Rocher, e la cattedrale di Notre-Dame.

Pagina 74

Vignetta 6
Questo suricato è chiaramente un immigrante di seconda generazione, che parla senza accento del Kalahari.

Pagina 75

Vignetta 8
Questa strana creatura è una scimmia: il Tamarino imperatore.

Questa strana creatura è una scimmia: il Tamarino imperatore.

“La Corte dei Miracoli”: questo termine deriva dai sobborghi di Parigi che si svilupparono sotto Luigi XIV, nei quali molte persone che mendicavano in centro, simulando cecità o altre disabilità, ritornavano la notte, per essere lì “miracolosamente” guariti. Queste aree esistettero fino al diciannovesimo secolo. Un mito popolare li vede essere governati da dei re, con culture e leggi proprie. Questo ispirò Victor Hugo per Il gobbo di Notre-Dame e per I miserabili

Pagina 76 e 77

Scopriamo come Billie abbia acquisito le competenze in tema di motociclette in Grandville Force Majeure, così come per altre competenze di dubbia natura.

Pagina 80

Il municipio di Parigi, l’Hôtel de Ville. Eccolo, sullo sfondo, in una pagina di The Red Virgin and the Vision of Utopia, la mia terza graphic novel in collaborazione con Mary

Il municipio di Parigi, l’Hôtel de Ville. Eccolo, sullo sfondo, in una pagina di The Red Virgin and the Vision of Utopia, la mia terza graphic novel in collaborazione con Mary.

Pagina 82

Vignette 3 e 4
“Maledetta scimmia!”: Un verso chiave di Charlton Heston dal film Il pianeta delle scimmie (1968).

Pagina 87

Nel caso in cui crediate che il piano di Krapud di sovvertire l’arte figurativa sia una fantasia totale e che nel mondo reale non possa accadere, qui c’è un estratto dalla postfazione di Grandville Bête Noire:

Nel 1933 il mecenate artistico Nelson Rockefeller commissionò all’artista messicano Diego Rivera un grande murale per il Rockefeller Center a New York City. Nonostante Rivera non avesse tenuto segrete le sue simpatie comuniste, Rockefeller fu sorpreso dall’inclusione nell’opera del leader sovietico Vladimir Lenin con un design che apertamente contrapponeva l’ideologia socialista contro quella capitalista. Rivera rifiutò di cambiare il soggetto, portando così alla cessazione del lavoro sul progetto. Nel 1934 il murale fu demolito con quello che Rivera descrisse come “un atto di vandalismo culturale”. Dopo questo evento Nelson Rockefeller promosse attivamente l’espressionismo astratto, uno stile che non avrebbe potuto portare un messaggio politico esplicito. 

Per due decenni durante la Guerra Fredda, l’arte astratta era vista come un’arma culturale contro l’Unione Sovietica. La CIA spese milioni di dollari nella promozione di mostre internazionali di ciò che Rockefeller aveva chiamato “Pittura della Libera Impresa”. Nella propaganda della guerra. Lavori come quelli di Jackson Pollock, Mark Rothko e Robert Motherwell erano considerati la prova della libertà intellettuale  e del potere culturale degli Stati Uniti, nonostante l’arte astratta fosse molto poco popolare fra i cittadini americani. La CIA influenzò giornali, riviste e istituzioni artistiche, finanziando segretamente pubblicazioni che si avvalessero dell’apporto di critici che supportavano il movimento. Paragonando il mondo a un jukebox, si diceva che quando la CIA premeva un bottone si potesse sentire ciò che voleva che il mondo sentisse. Fu una teoria cospirazionista per decenni quella della CIA che finanziava l’impressionismo astratto, ma ora è un dato diffuso pubblicamente. 

Pagina 88

Una delle mie vignette preferite!

Pagina 91-94

Questa macchina volante è basata su un vero progetto di un giroplano, adattato in stile art nouveau. 

Pagina 94

Vignetta 4
La Cluny Crêperie: La Crêperie de Cluny è un vero ristorante in Rue de la Harpe, a circa 10 minuti di cammino dall’Hôtel de Ville, le spalle alla riva meridionale. 

Pagina 96

Vignetta 4
“Avremo sempre Grandville”: come molte persone sanno, la famosa frase di Bogart rivolta alla Bergman in Casablanca (1942) è “Avremo sempre Parigi”.

Con questo finiscono le annotazioni a Grandville Bête Noire.

© Bryan Talbot and James Robertson 2009-19. All rights reserved.
Per gentile concessione di Bryan Talbot e James Robertson

Cesare Giombetti

Laureato a Cagliari nel 2006 in Lingue e Culture europee ed extraeuropee con una tesi sul tema della diversità del supereroe nel fumetto statunitense. È stato responsabile editoriale Green Comm Services. Si occupa da anni di traduzione dall’inglese e diffusione del fumetto statunitense in Italia. Ha tradotto Bloody Mary di Ennis (2008), L’ira dello spettro di Fleisher (2008), JSA Classic 5 di Thomas (2009) per la Planeta DeAgostini, tradotto e curato le pubblicazioni Archivi del fumetto 1-2-3 (Daniele Tomasi Editore) e co-tradotto Cruel and unusual di J. Delano (2012, Green Comm Services).

Si è occupato inoltre della cura editoriale di 2020 Visions di Delano (2011, Green Comm Services). Ha curato la rubrica “Seriali sul serio”, sull’uso del seriale come strumento narrativo, per la rivista Continua… (2010/11, Daniele Tomasi Editore). È stato ideatore e organizzatore della rassegna di incontri con autori e operatori del fumetto Crêpes Dessinées, che si è tenuta a Cagliari fino al 2011 raggiungendo le 5 edizioni annuali. Attualmente, nel poco tempo libero a disposizione tra un cambio pannolino e l’altro (non perché nel frattempo sia invecchiato così tanto da diventare incontinente) scrive qualche breve saggio sul fumetto per Fumettomania, per European Comics Journal, traduce libri, London Macabre di Savile e un libro di ricette e si è anche dato alla scrittura di un radiodramma, Problems , ed all’attività di agente letterario. Per Dana editore sarà  infatti pubblicato il primo romanzo di J. Delano.

Le note torneranno … a fine dicembre 2019
con Grandville Noël, quarto volume della saga!

Le note al terzo libro di Grandville:

Prima parte delle note di Grandville Bete-Noire – pagine 1-20

Seconda parte delle note di Grandville Bete-Noire – pagine 21-40

Terza parte delle note di Grandville Bete-Noire – pagine 41-60

Quarta ed ultima parte delle note di Grandville Bete-Noire – pagine 60-96

Le note al secondo libro Grandville:

Copertina del volume Grandville Mon Amour.

prima parte delle note di Grandville Mon Amour – pagine da 1 a 20

seconda parte delle note di Grandville Mon Amour – pagine da 21 a 40

terza parte delle note di Grandville Mon Amour – pagine da 41 a 60

quarta ed ultima parte delle note di Grandville Mon Amour

Le note al primo libro Grandville:

prima parte delle note di Grandville – pagine da 1 a 20

seconda parte delle note di Grandville – pagine da 21 a 37

terza parte delle note di Grandville – pagine da 40 a 60

parte quarta delle note del primo libro – pagine 61 – 100

SOME IMPORTANT LINKS:

http://www.mary-talbot.co.uk (author’s website)

http://www.bryan-talbot.com/ (The Official Bryan Talbot fan page)

Le edizioni italiane dei primi due volumi di di Grandville, tra cui Mon Amour, sono acquistabili presso il sito di Comma 22, presso il sito Fumetto-online, su Amazon, e credo anche altrove, basta cercarli.

Recenti Articoli in questo sito, dedicati a Mary e a Bryan Talbot.

http://fumettomaniafactory.net/anche-fumettomania-e-contro-la-violenza-sulle-donne/

http://fumettomaniafactory.net/con-marybryan-talbot-barcellona-p-g-scopre-le-graphic-novel-i-romanzi-a-fumetti/

http://fumettomaniafactory.net/leggendo-un-romanzo-a-fumetti-ovvero-marybrayn-talbot-a-barcellona-pozzo-di-gotto-me/

https://fumettomaniafactory.net/2012/10/06/grandiville-mon-amour-di-bryan-talbot/

NOTE BIOGRAFICHE

Per leggere  l’intera biografia di Bryan Talbot cliccare QUI


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