Diciassettesimo articolo dello speciale Licence to kill – 70 YEARS OF 007 (dedicato al settantesimo anniversario di James Bond, creato da Ian Fleming, ed apparso per la prima volta nel romanzo “Casino Royale” del 1953, NdR).
Per la prima volta (dopo il comunicato stampa della Mostra “I disegni salvano il Mondo“, del 2023, a firma comune), ospitiamo Claudio Ferracci, direttore della Biblioteca delle Nuvole di Perugia (in coda potete leggere al sua biografia-curriculum).
Claudio, sempre molto impegnato (ed il sottoscritto, che lo ha conosciuto di persona, lo sa bene) ci aveva promesso un pezzo sugli illustratori italiani di James Bond e ci è riuscito al fotofinish!
Porgiamo i nostri ringraziamenti a lui per il bell’articolo e alla Ian Fleming Pubblication per la loro liberatoria che ci permette l’utilizzo dei vari nomi, e per il banner dello speciale.
Questo progetto è in dirittura d’arrivo. Cosa ci riserveranno le prossime ultime settimane?
Forse un articolo sulla colonne sonore dei film di 007? Forse un articolo sulle Bond Girl? Forse qualche altra nuova illustrazione tributo a James Bond? Seguiteci e lo scoprirete.
Mario Benenati, curatore di Fumettomania Factory Magazine
P.S.: vi diamo appuntamento a giovedi per un nuovo articolo per l’altro progetto speciale, che stiamo realizzando in parallelo a questo, sui 60 anni della serie televisiva Doctor Who.
OO7: S’ILLUSTRA SOLO DUE VOLTE (o poco più)
gli illustratori italiani e James Bond.
(Claudio Ferracci direttore della Biblioteca delle Nuvole di Perugia)
Negli anni ‘60, con l’uscita in Italia delle pellicole cinematografiche dedicate al più famoso (e quindi meno segreto?) agente segreto del mondo, esplode anche da noi la grande popolarità del protagonista dei romanzi di Ian Fleming. Ne consegue il successo anche dei romanzi, che a dire il vero senza il boom mediatico indotto dal cinema non avevano avuto un gran riscontro neanche in Inghilterra.
Per quanto riguarda le copertine dei romanzi editi in Italia in quegli anni meritano senz’altro di essere ricordate quelle realizzata per la collana tascabile da edicola Garzanti per tutti – I romanzi famosi in quegli anni dal notevole grafico e illustratore Fulvio Bianconi, che tornerà nel decennio successivo ad impreziosire anche quelle dei Gialli Garzanti, alcuni dei quali ancora riproponenti le avventure di James Bond. Una singolare eccezione è l’illustrazione di copertina per “Thunderball Operazione Tuono” (traduzione di Oreste Del Buono) sempre nella collana Garzanti per tutti che viene realizzata nientemeno che da Guido Crepax.
Sarà Aldo Di Gennaro a realizzare nel 1965 la copertina dell’inserto della serie I Gialli di Amica (allegato all’omonima rivista femminile) dal titolo “007: il grande slam della morte”. Il 7 febbraio 1965 d’altronde James Bond arriva anche alla Domenica del Corriere: “007 arriva alla Domenica” titola infatti in copertina il prestigioso settimanale, annunciando la pubblicazione a puntate del romanzo “Diamond Are Forever “, tradotto malamente in “Una cascata di diamanti”.
In copertina come di consueto un’illustrazione di Walter Molino a commento di una notizia (che sa un po’ di bufala) circa l’assalto di fans all’Aston Martin superaccessoriata del nostro eroe, parcheggiata davanti al Duomo di Milano a fini pubblicitari, con la pretesa di “provarla”. L’illustrazione è, come negarlo, sempre notevole, stiamo parlando del più grande illustratore italiano, ma lascia a bocca asciutta chi sperava di vedere un ritratto del Bond di allora, l’inimitabile Sean Connery.
La pubblicazione serializzata nella rivista proseguirà a lungo, senza avere ancora l’onore della prima pagina, e le illustrazioni sono commissionate ad un altro grande artista del pennello, Giorgio Tabet. Nato a Genova il 4 febbraio 1904 dall’ingegnere livornese Guido e dalla piemontese Luisa Treves, entrambi di ascendenza ebraica, Tabet a soli quattro anni aveva già una spiccata propensione per il disegno, tanto da indurre i genitori a iscriverlo alle lezioni private del pittore e illustratore Giuseppe Mazzoni. Dopo la laurea in giurisprudenza presso l’Università di Genova, si occupò prevalentemente di illustrazione editoriale per la stampa periodica. Fondamentali le sue collaborazioni con L’Illustrazione italiana, L’Ambrosiano, la Domenica del Corriere, la Gazzetta dello sport e il Guerin Meschino, tra le cui pagine diede prova di un’inedita vena caricaturale. Ma è indimenticabile la collaborazione ventennale con Mondadori nelle collane Le Scie e I Gialli, e soprattutto, dal 1937, la produzione delle circa ottanta sovraccoperte per gli Omnibus.
Dal 1940, con l’inasprirsi dei provvedimenti antiebraici, Tabet fu costretto a lasciare Milano e a trasferirsi dapprima a Bolgheri e quindi a Castelluccio di Norcia, per giungere infine, nel 1944, a Roma. Qui avviò la collaborazione con Salani, che sarebbe durata fino al 1958, e con molti altri editori italiani ed esteri, tra cui Rizzoli e Garzanti. Le sue illustrazioni per “Una cascata di diamanti” sono in parte a colori ed in parte a mezzatinta di grigio, a seconda delle esigenze editoriali della rivista, che come molte altre all’epoca per contenere i prezzi di copertina stampava un lato del “sedicesimo”( il foglio di stampa che contiene 16 pagine di cui otto per lato) a colori ed uno in bianco e nero. Nonostante ciò, e nonostante siano quasi mai scene d’azione, riesce a rendere con grande maestria l’atmosfera del romanzo. Ovviamente il suo Bond non può che avere l’effige di Connery.
Intanto in quegli anni le avventure di 007 vengono considerate “per adulti”, complice certo l’atteggiamento libertino del protagonista, e non trovano spazio nelle riviste per ragazzi dell’epoca. Al punto che, quando sul celeberrimo Corriere dei Piccoli, dal numero 29 del 17 luglio 1966, inizia la pubblicazione di “Citty Citty Bang Bang” (“un romanzo PER VOI di Ian Fleming, l’autore di 007” recita lo strillo in copertina) la redazione si sente in dovere di presentare così l’autore: “ Ian Fleming, l’inventore del famoso James Bond, era un bravissimo scrittore, anche se i libri di 007 non sono fatti per voi.” In questo modo sembra darsi per scontato che i giovani lettori conoscano l’agente segreto, ma che in qualche modo non dovrebbero averlo né letto né visto al cinema!
Le puntate delle avventure della magica automobile (“Chitty Chitty Bang Bang” nell’originale), scritte da Fleming espressamente per il proprio figlioletto, sono arricchite nell’edizione del Corrierino da belle illustrazioni a colori di Iris De Paoli. Non è ormai più consuetudine illustrare internamente romanzi destinati ad un pubblico adulto, era una modalità molto diffusa prima della seconda guerra mondiale, ma con l’alfabetizzazione in corso si ritiene ormai che i lettori non abbiano più bisogno di un supporto grafico simile, che rimarrà relegato alla stampa per ragazzi. Risulta quindi difficile incontrare degli illustratori che si siano cimentati con James Bond, sarà incredibilmente la rivista cattolica Il Giornalino delle edizioni San Paolo che, nell’inserto “Conoscere Insieme” (una specie di inserto enciclopedico staccabile e da raccogliere in appositi contenitori ad anelli) pubblica una scheda dedicata proprio all’agente al servizio di Sua Maestà Britannica.
La scheda sommaria (allegata al numero 14 dell’aprile 1978) è abbinata ad una specie di riassunto illustrato di “Missione Goldfinger”. Ovviamente nella descrizione del personaggio non si fa cenno dei suoi successi con il gentil sesso. La scheda è illustrata dal pittore Nino Musio, che fu anche illustratore, in particolare nel circuito delle testate cattoliche (edizioni Paoline e Opera Don Bosco, soprattutto). Per le Paoline, oltre ad illustrare alcuni classici per ragazzi, ad esempio di Salgari, realizzò anche alcune storie a fumetti per Il Giornalino.
L’anno prima, nella famosa collana Segretissimo di Mondadori, era uscito “007: solo per i tuoi occhi” con una suggestiva copertina di Carlo Jacono. In tutte queste interpretazioni di 007 il “modello” usato dagli artisti è ancora Connery, quasi a dimostrare come la costruzione di questa icona del nostro immaginario sia fondata soprattutto sulla produzione cinematografica.
BIOGRAFIA
CLAUDIO FERRACCI — presidente dell’Associazione UmbriaFumetto
Nel 1988 insieme a quattro amici crea il Gruppo Flit, che si occupa della promozione del fumetto e dell’illustrazione, pubblica una rivista e organizza seminari nelle scuole di ogni ordine e grado;
Dal 1992 è fondatore e presidente dell’associazione culturale Umbria Fumetto, e dallo stesso anno fino al 2000 organizza il Festival Internazionale omonimo;
Negli anni 1995 e 1996 insegna Storia del Fumetto presso l’Istituto Europeo di Arti Operative di Perugia;
Dal 1996 al 2000 cura la direzione artistica del festival SalentoFumetto di Lecce;
Dal 1997 al 2002 dirige la Scuola Perugina dei Fumetti;
Nel 2007 e nel 2010 è docente nei corsi di fumetto all’interno di “Atelier della Creatività” e “Vitamine creative”, corsi di formazione per adulti finanziati dalla Provincia di Perugia.
Realizza fumetti ed illustrazioni per libri, tra cui:
- pubblicazioni destinate a studenti stranieri, casa editrice Guerra;
- pubblicazione “Adotta un diritto”, per il Comune di Perugia;
- “Sicurezza baby”, guida illustrata alla sicurezza dei bambini in ambienti domestici, commissionata da diverse associazioni di consumatori;
- “Consumo critico”, in collaborazione con Monimbò Bottega del Commercio Equo e Solidale di Perugia;
- illustra il “Pinocchio in Perugino” e l’audiolibro “Cappuccetti rosci” per Morlacchi editore
Nel 2002 fonda la Biblioteca delle Nuvole, Centro Umbro della narrativa disegnata; nel 2007 la biblioteca diviene comunale, seppure sempre gestita dall’Associazione UmbriaFumetto (unica biblioteca comunale di fumetti in Italia); la biblioteca che dirige in qualità di direttore, organizza eventi legati alle proprie finalità istituzionali, tra i quali vale la pena ricordare i più importanti:
- nel 2003 la mostra “Ritratto dell’eroe – iconografia di Giuseppe Garibaldi”, in occasione della restituzione alla città del monumento all’eroe nizzardo dopo il restauro;
- nel 2005 la mostra “Little Nemo — omaggio al genio grafico di Winsor McCay nel centenario del suo Little Nemo in Slumberland — 1905/2005”
- nel 2008 la mostra “I sogni della città – visioni metropolitane di Giuseppe Palumbo e Daniele Brolli”
- nel 2009 la mostra “Coltrane – A biographic novel”, in occasione di UmbriaJazz 09;
- nel 2009, nell’ambito del Festival dell’Immaginario, la mostra “SuperHeroArt Mitologia del fumetto americano” nella cornice del Museo di palazzo della Penna; l’esperienza con Immaginario festival si ripete nel 2010 con la mostra “Tutti i colori del buio”- disegni inquieti di Miguelanxo Prado e Dave McKean” e quindi negli anni successivi, con ospiti come Lorenzo Mattotti, Leo Ortolani, Maccox, Gipi, Lillo&Greg ;
Nel 2003 e nei due anni successivi l’Istituto Professionale di Città della Pieve, per il quale coordina tali attività, vince il premio nazionale per la realizzazione di un fumetto sulIa sicurezza nei luoghi di lavoro;
Tiene seminari sulla tecnica del fumetto presso scuole di ogni ordine e grado.
Negli anni dal 2013 al 2016 organizza “Perugia Comics” festival perugino dedicato al disegno abbinato alla mostra “Drawing Masters”; collabora alle ultime edizioni di Orvieto Comics e all’edizione 2016 e 2017 di Tiferno Comics. Partecipa anche all’organizzazione di Montefiascomix , Vitercomix e Trasimeno Fumetto.
Nel 2014 fonda il gruppo “FumettistisuRai3”, che interviene settimanalmente alla trasmissione BuongiornoRegione realizzando vignette in diretta sui fatti di attualità.
Nel 2015 lancia il progetto ancora in corso “Kepler 452b – un altro mondo è possibile”.
NOTE EXTRA
L’Associazione FUMETTOMANIA FACTORY – APS, che opera dal 1991 a livello nazionale – senza mai dimenticare le attività svolte nel territorio della propria sede operativa a Barcellona P.G., – ha come finalità la promozione, la divulgazione e la valorizzazione delle tematiche correlate al linguaggio del fumetto.
La “mission” di Fumettomania, è quella di attrarre ragazzi di tutte le età promuovendo progetti a loro dedicati, che parlino di argomenti attuali e coinvolgenti, utilizzando il fumetto, che si profila come forma d’arte autonoma che contiene in sé il codice linguistico della letteratura (le parole), le sue modalità di fruizione, ma anche la sequenzialità del cinema e l’attenzione figurativa delle arti visive tradizionali.
L’impegno dell’Associazione – a 33 anni dalla fondazione – è quello di continuare a diffondere la cultura del Fumetto, e di continuare i progetti culturali e sociali sul territorio con laboratori rivolti a giovani appassionati e alle scuole, mostre personali e collettive dedicate al fumetto, all’illustrazione e affini, presentazioni di fumetti ed incontri con gli autori.
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https://www.fumettomaniafactory.net/licence-to-kill-70-years-of-007-i-fumetti-prima-parte/
2023-10-26:
2023-10-18: PRIMO ARTICOLO
ARTICOLO INTRODUTTIVO
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ARTICOLO INTRODUTTIVO
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ARTICOLO DI LANCIO DEL PROGETTO
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Fumettomania Factory – APS in short form
The Cultural Association Fumettomania Factory – APS, which has been operating nationwide since 1991, without ever forgetting the activities carried out in the territory of its operational headquarters, in Barcellona P.G. (Siciliy, Italy) – has as its purpose the promotion and enhancement of issues related to the language of comics.
The “mission” of Fumettomania is to attract children of all ages by promoting projects which talk about current and engaging topics. We have chosen to use comics, which contains in itself the code of literature (words) and traditional visual art (images), but also the mechanics of cinema (which is why it is also referred to as sequential art).
The commitment of the Association – 34 years after its foundation – is to spread the culture of Comics: we want to promote cultural and social projects with workshops aimed at young enthusiasts and schools, exhibitions and presentations dedicated to comics, illustration and similar, without forgetting meetings with authors!