OBIETTIVO SU… Fumettomania numero zero

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-13 giorni
ai TRENT’ANNI DELL’ASSOCIAZIONE CULTURALE FUMETTOMANIA FACTORY

Aggiornamento dell’8 maggio:

La settimana scorsa per un problema tecnico non era stato possibile fare le scansioni OCR delle pagine provenienti dal n. 0 della fanzine cartacea Fumettomania.
Da qualche giorno, finalmente, sto riuscendo a realizzare le scansioni OCR e, dunque posso aggiornare l’articolo e presentare degnamente la prima parte dei testi estratti dalla rubrica Obiettivo Su…

Introduzione dell’1 maggio

“Sotto l’ala protettrice” del nuovo logo per i 30 anni dell’ass. culturale “Fumettomania Factory, inizia oggi la pubblicazione dei testi estratti dal numero zero di Fumettomania (rivista, anzi fanzine) del febbraio 1990.

In questa prima parte di OBIETTIVO SU… troverete testi sulle riviste che venivano pubblicate nel 1989-1990 (Comic Art, L’Eternauta e Corto Maltese, poi a seguire c’erano delle recensioni sulle maggiori collane della Sergio BonellI editore.

Che faremo il 14 maggio?
Bella domanda, che mi sono posto anch’io in questi mesi ‘disgraziati’ di lockdown parziali.

Sicuramente ci sarà un articolo con testi e disegni augurali

Pubblicherò pure un Album fotografico con tante belle foto

Faremo un comunicato stampa

e poi … ho un’idea, però devo trovare qualcuno che mi aiuti… ve ne parlerò la prossima settimana

Mario Benenati, responsabile del Web Magazine Fumettomania.

P.S.: Ci spiace molto, NON POTER realizzare degli incontri con autori di fumetti ed una mostra espositiva nella nostra città, ma i locali pubblici continuano a non essere concessi (a causa delle restrizioni della Pandemia) e non possiamo farci nulla.

Fumettomania da 0 a 30, Trent’anni straordinari!

Copertina del numero zero di Fumettomania (Febbraio 1990)
La COPERTINA di FUMETTOMANIA N.ZERO (FEBBRAIO 1990) © Fumettomania Factory

RICORDI DI OLTRE TRENT’ANNI FA – seconda parte

Torniamo nuovamente nel 1989, fine estate di quell’anno.

Salvatore Bonanzinga, di Messina, lettore ed esperto di comic USA cominciò a consegnare i suoi testi, e lo stesso fece Giorgio Cambini da Livorno.

Mi continuavano ad arrivare, per posta, disegni e fumetti di giovani esordienti da diverse parti d’Italia, quelli di Otello Castellani, di Rieti, in particolare; mentre con una mia amica traducemmo e rifacemmo il lettering di una storia di Giusto Pinelli un giovane autore francese che ci piacque particolarmente.

Giuseppe Orlando di Barcellona P.G. mi disse che stava realizzando una storia fumetti tutta a matita con sorpresa finale…Mentre Giovanni Genovesi, anche lui di Barcellona P.G., stava disegnando una lunga storia della quale avremmo pubblicato le prime pagine…

Anche degli amici di Messina: Gianfranco Arnò e Sasa Neri (al secolo Salvatore Ingegneri), stavano preparando delle storie per la rivista, così come Giuseppe Bonfiglio un giovane di Villafranca T.

Io e Salvuccio Milone, caro amico fraterno (reduce da una pubblicazione con inserti pubblicitari a Reggio Calabria), credevamo sempre più nella rivista Fumettomania, rivista di giovani esordienti.

Mario

Continua la prossima settimana …

Il SOMMARIO di FUMETTOMANIA N. ZERO (FEBBRAIO 1990) © Fumettomania Factory

OBIETTIVO SU… FUMETTO ITALIANO

Rubrica di recensioni sui fumetti segnalati dai nostri collaboratori

Il materiale presentato in queste rubrica può essere americano, francese ed italiano.
In questa prima Apparizione abbiamo messo le mani su una parte della produzione del 1989, da Gennaio a Novembre. Buona lettura a tutti

Copertina del n. 60 della rivista comic art (1989) © degli aventi diritti
Copertina del n. 60 della rivista comic art (1989), dedicata a Sera Torbara, © degli aventi diritti

Le segnalazioni iniziano dall’EDITRICE COMIC ART, con la rivista COMICART. .

Secondo i nostri collaboratori la rivista registra alcuni numeri buoni altri un pò meno; ad altissimo livello è, invece, il dibattito culturale che si è aperto in seguito alle continue richieste dei lettori (quanto Siamo esigenti, NdR), ed agli articoli di Luigi Bernardi 1 (iniziati con una critica a “Garage Ermetico “e terminati con “l’Abecedario dei cattivi pensieri”).

Tra le storie apparse tra Gennaio e Novembre 1989 ricordiamo con piacere: Parque Chas di Barreiro e Risso; mistero, suspense in storie ai limiti dell’impossibile, ben disegnate in b/ n, ambientate in un quartiere di Buenos Aires, dove le stranezze sono di casa.

La Bionda di P. Saudelli, storia in b/n, di un personaggio mascherato che ricalca le gesta di altri abili ladri (della Storia del fumetto, Ndr); molta ironia e colpi di scena in storie dal carattere prevalentemente Bondage.

Cinder e Ashe due Investigatori privati americani, sentimentalmente legali, contro un pazzo criminale; in una storia ottimamente disegnata da J. L Garcia Lopez, autore di origine sudamericana, che è partito dallo stile del mitico Neal Adams, per poi elaborarne uno suo molto ricercato.

Dalla Germania ci è giunto un capolavoro: Il Teorema di Bell , di Schulteiss; storia di un uomo scambiato con un importante scienziato a cui somiglia (nel secondo episodio, appena letto, arriva nella dimora dello scienziato, e riesce a sfuggire più volte da coloro che hanno bisogno di una fantomatica scoperta del defunto scienziato, NdR). Ottime le atmosfere, molto cupe e reali, ben colorata tutta la storia. Myetzko di Sergio Toppi è stato giudicato ottimo per i suoi disegni.

Jan Karta di Dal Pra e Torti, Jan si dimostra ancora una volta un ottimo detective nella Francia dell’ultimo conflitto mondiale. La storia è un po’ al di sotto di quelle precedenti ma sempre buona, ottimi i disegni in mezzatinta,

Ab irato, è una nuova versione di “lui, lei e l’altro”. Lui, Un vecchio ricco ed impotente, lei, bella è desiderata, e l’altro un ex-boxer, in una storia che termina in maniera tragica, come molti fumetti di Abuli e Bernet,

Sera Torbara, ottima storia che ci consegna uno spaccato della società napoletana dell’800 e della nascente Camorra, belli i disegni di Massimo Rotundo.

Hanno deluso invece Rudy X e Keko il mago. Ma ciò che ci ha deluso maggiormente è stato la mancanza (o quasi), del racconto di 48 pagine cui ci aveva abituato bene la rivista; tra i pochi pubblicati citiamo Thorgal di Rosinski, al termine della sua avventura Precolombiana.

La copertina cyber-sexy di Oscar Chiconi per l'albo numero 70 della rivista L'Eternauta.
La copertina cyber-sexy di Oscar Chiconi per l’albo numero 70 della rivista L’Eternauta. © degli aventidiritti

L’ETERNAUTA2, altra rivista a fumetti, va a gonfie vele, tanto che per i nostri collaboratori è la migliore del 1989.

Le segnalazioni riguardano: le divertenti storie di Burton e Cyb di Segura e Ortiz, che ci hanno deliziato in ogni numero con le loro esilaranti truffe.

Il grande potere del Chninkel di Van Hamme e Rosinski ulteriore dimostrazione del valore di questi autori pregevoli, una storia. fantasy che non manca di citazioni e con dei bellissimi disegni in bianco e nero. La trama: le disavventure di un giovane chninkel, che ha il compito di far tornare la pace sul pianeta Daor, dilaniato da una guerra millenaria;’ dopo molti colpi di scena il nostro eroe riuscirà nella sua impresa a costo delta vita.

Perramus di Sasturan e Breccia, un fumetto fuori dai normate, acquarellato in maniera eccezionale, un gran bel fumetto politico che riflette ia cultura dei due autori argentini.

Corben, il noto disegnatore di fantascienza americano ha presentato nel 1989 ben tre storie:

  • Salto nel tempo, storia di un inseguimento fra un malvivente, che fugge.nel passato, ed un poliziotto. Un’avventura mozzafiato, che dopo molti colpi di scena porterà i due avversari uno di fronte all’altro. Il racconto è molto scorrevole e ben disegnato in o/b/n da un Corben in gran forma.
  • Il secondo racconto è a colori: Figli del Fuoco, la storia di alcuni esseri salvatisi in un pianeta che si dimostrerà, per loro, pieno di pericoli.
  • l terzo è Vic e Slood, che riprende temi cari all’autore, la morte, il cannibalismo, le distruzioni post-atomiche, in una storia dì Harlan Hellison, in cui sl racconta dell’amicizia fra un ragazzo e un cane, e delle loro disavventure.

Nel n. 70 dell’E. è stato presentato un racconto, a mio avviso, eccezionale, La Vendetta di Hermann: ambientazione gotica, atmosfere cupe, grande uso del puntinato, per una bella storia di Vampiri, il tutto in 13 pagine. Belle anche alcune storie autoconclusive di Fernandez e di Azpiri.

Interessante anche La Quinta Essenza, seppure sembra essere diventata una telenovela, dove gli ottimi disegni e colorazioni di Moebius risaltano sulla trama un poco scontata.

Anche Pepe Moreno ha usato ottimamente i colori nella storia: Generazione Zero, ancora un’ambientazione post-atomica con le avventure di tre ragazzi alla scoperta di un mondo sconosciuto, che difendono i loro amici; Le torri di BoisMaury: Alda di Hermann è un racconto medioevale con ottimi disegni, semplici e particolareggiati in funzione delle sequenze rappresentate, con quel tratto tipico di Hermann.

Per chi ama la realtà nella sua più cruda e vera rappresentazione avrà apprezzato Immaginaria, storie di ogni giorno riprese da un teleoperatore con tanto sano erotismo, violenza e sesso. Storia ben disegnata e ottimamente colorata come sempre dal sempre ottimo Altuna.

La vera novità del 1989 è stato il racconto La Torre di Peteers e Schuiten, un fumetto in bianco e nero dove metafore, magia, simbolismo, misteri si intrecciano in un racconto dal tratto grafico eccezionale. Un racconto ricco di architetture impossibili. Nei prossimi numeri parleremo ancora di questi due autori, con notizie provenienti direttamente dal nostro collaboratore francese.

pagina estratta da "Il Quarto potere" di Juan Gimenez
pagina estratta da “Il Quarto potere” di Juan Gimenez, pubblicata nel 1989 sulla rivista l’Eternauta © degli aventi diritti

Chiude questa lunga carrellata la miglior storia di Fantascienza del 1989:

QUARTO POTERE di Juan Gimenez, grande autore argentino, che riprendendo spunti dalla letteratura fantastica ci ha regalato 62 pagine favolose per impostazione, cinematografica (inquadrature degne di Geoge Lucas), disegni e colorazioni (è uno dei migliori coloritori del mondo), senza alcuna sbavatura. Bravo Gimenez, continua così.

Corto Maltese n. 76 (anno 8 numero 1) del gennaio 1990.
In copertina un'immagine di Milo Manara tratta da Viaggio a Tulum.
Corto Maltese n. 76 (anno 8 numero 1) del gennaio 1990.
In copertina un’immagine di Milo Manara tratta da Viaggio a Tulum. © degli aventi diritti

CORTO MALTESE

La rivista non ha presentato solo il materiale americano, di cui parleremo qualche pagina più avanti, ma si è completata con altri ottimi lavori: Moebius ha presentato I giardini di Edena, ottimi i disegni, chiari, puliti e particolareggiati e con un testo di buon livello. Questa storia offre una sintesi delle differenti facce dello stile di Moebius: una partenza dalla fattura molto ermetica che si modifica via via nella misura dell’intrigo per terminare con uno spirito molto vicino a quello dell’lncal.

Delizioso e poetico è Storia di Fiore di Nives.

Con Sabotaggio è ritornato in Italia Daniel Torres, inconfondibile autore, dallo stile accattivante, e dalle architetture futuristiche. Storia molto divertente e abbastanza scorrevole.

Viaggio a Tulum di Manara, presenta molte citazioni e si rifà a personaggi reali, in una storia da molti criticata (perché sa di copiato), buoni i disegni e i colori (quando ci sono).

E proprio su C.M. Che ha trovato posto il miglior fumetto italiano del 1989, che è di Attilio Micheluzzi: Siberia. L’artista italiano, che contiamo di poter intervistare nei prossimi mesi, ci ha regalato un altro piccolo capolavoro (dopo Titanic e Roy Mann).

Angoscia, disperazione, principi morali, avvenimenti realmente accaduti sono gli ingredienti di questa storia, d’amore e di sofferenze sullo sfondo della rivoluzione d’Ottobre. Un ottimo affresco storico di un paese ancora poco conosciuto, la Russia.

Pagina tratta da "SIBERIA" di Micheluzzi, il miglior fumetto italiano del 1989.
Pagina tratta da “SIBERIA” di Micheluzzi © degli aventi diritti

BONELLI EDITORE

Continua il successo di vendite delle collane targate Sergio Bonelli, vediamo cosa è successo nell’anno passato:

La copertina di Dylan Dog n. 30, che vide l’esordio di Claudio Castellini © SBE

Tex. I fans di Gallepini hanno festeggiato sicuramente il ritorno del grande maestro nella lunga storia iniziata col n°338 e finita col n°340. Ma se i disegni sono ottimi, altrettanto non lo è la storia che riprende pari pari il film “OMBRE ROSSE“, con l’unica variante di Tex e Kit Carson.

Nel 343 Tex è di nuovo chiamato in Canada per fronteggiare una compagnia che vuol mandare all’aria la costruzione della ferrovia Transcanadiana. L’avventura che terminerà nel n°346, vedrà Tex e Kit Carson in un escalation di colpi di scena e ad una moltitudine di sparatorie avere il sopravvento sugli attentatori del progetto. I disegni di questa storia sono dell’ottimo Fusco con i suoi tipici chiaroscuri e le figure un pò spigolose.

Nel n°349 c’è un altro ritorno, quello di Zhenda la strega, che tenta di abbattere il potere di Tex. Ci sono in questa storia anche dei riferimenti a luoghi già visti (in particolare la voragine all’interno di una grotta, in cui vivono degli indiani primitivi). Il disegnatore è il giovane Civitelli, che denota ancora qualche segno grezzo, ma che si fa forte nelle vignette che raffigurano avvenimenti notturni. L’avventura di Zhenda termina nel n°349.

Nick Rider.
I soggetti polizieschi nascono e muoiono in un ambito ristretto (un albo), quindi non è molto facile proporre cose nuove, ma gli autori di questa serie ci provano ed i risultati si vedono. Ci sono· stati segnalati il duo Fiorenti/Sgattoni che ci hanno proposto due storie il n. 11 “Un nastro che scotta” ed il n. 16 “l’enigma delle bambole”.

La prima storia presenta molto citazioni: è la storia di un Giudice suicida che lascia un nastro che incrimina lui ed un suo assistente, rei di aver aiutato anni prima un criminale in un processo, tutto questo per avanzare di livello nella professione. La morte del giudice innesca una serie di avvenimenti che porteranno l’agente rider a mettersi anche contro la legge a costo di trovare il “bandolo della matassa”; i disegni sono abbastanza buoni sia nelle inquadrature dei personaggi, bel caratterizzati, sia nelle s cene d’inseguimento, e nelle scene notturne.

Lo stesso si può dire nella seconda storia, in cui ci sono delle curiose partecipazioni di personaggi quali un tale Frank Siekiewicz di professione disegnatore di fumetti e testimone di un misfatto, ed un altro di cognome Kirby , di professione disegnatore di identikit presso la Polizia. Il resto dell’operazione aritmetica e fantasiosa fatelo voi.

Col numero 166, Mister No, ha cambiato aria, non è più in America Latina, ma si è trasferito, suo malgrado, in Africa. E’ questa la novità in una serie ch’era scaduta un po’ di tono e che bisognava riportare in vetta, il tutto è iniziato nel n. 166. Nel n. 167 è iniziata, dunque, la prima avventura africana del nostro eroe, che si ritroverà a far da guida nei safari organizzati di tanto in tanto, e che non sempre sono molto limpidi come raccontato nel n. 173 disegnato da Bignotti.

Anche Zagor, secondo i nostri collaboratori naviga in acque poco tranquille, presentando storie ripetitive e poche cose nuove. Nel n. 289 (338) “La Collina Sacra” con i disegni di Ferri, si riprende un tema caro a questo genere, la costruzione di un Fortino sopra un luogo sacro, a questo punto si scatenano una serie di strani eventi che termineranno con il n. 291 (340).

 Comic Art Fans Dylan Dog - La casa infestata, pag.75, in Bruno Tavoledifumetto's Castellini Claudio
Comic Art Fans Dylan Dog – La casa infestata, pag.75, in Bruno
Tavole di fumetto’s Castellini Claudio © degli aventi diritti

Dylan Dog è l’albo che l’anno passato ha avuto più consensi da parte del pubblico, confermandosi per la dinamicità e la freschezza delle sue storie. Queste componenti, rese possibili dalla fonte, praticamente inesauribile, da cui Sclavi&Co. traggono ispirazione per le loro storie, assicurano a Dylan un roseo (tendente al rosso sangue) avvenire. Dylan Dog è la migliore serie “popolare” del 1989.

Delle pubblicazioni di fine decennio, ci sono particolarmente piaciute: il n. 30 pubblicato a marzo, su testi dl Sclavi e disegni dell’esordiente Claudio Castellini. E’ proprio dai disegni molto intensi, che è giunto un contributo notevole alla storia, la quale anche per il tema trattato, e per i classici a cui si è richiamata, dai vari Poltergeist a Shinning, è a nostro avviso. una delle più apprezzabili e da leggere assolutamente {in una casa lnfestata, ovvio!). B

ella e affascinante anche la storia del n. 33, con la presenza di due mostri sacri, il disegnatore, Corrado Roi ed il protagonista, Mr Hyde. Uno dei personaggi classici dell’orrore viene quindi a contatto con l’indagatore dell’incubo, dando così un particolare rilievo a questo episodio.

Citiamo infine il n. 34 , piaciuto non foss’altro·per-la connessione con Nightmare e per lodare i due giovanissimi autori di questa buia avventura: Claudio Chiaverotti (testi), e Piero Dall’Agnol (disegni), ad entrambi vanno i nostri complimenti e auguri di future iniezioni d’acido nell’occhio.

Orrore, mistero , suspence, gli ingredienti di questo personaggio1 trovano quindi, come abbiamo detto da tutte le varie opere (cinematografiche o letterarie, che alano) linfa vitate, per continuare ad avvincere sempre di più. Il fatto poi che Sclavi&Co, affermano spudoratamente che le Ie citazioni sono alla base delle storie per Dylan Dog, non è un voler sminuire il fumetto, anzi riteniamo sia un modo per valorizzarlo, tenendo conto che esso altro che l’elaborazione, la rivisitazione di temi da sempre presenti nella nostra cultura, i quali hanno suscitato l’interesse di veri artisti siano essi autori, basta citare Poe e Lovetcraft, oppure registi, i vari Romero, Argento, lo stesso Bunuel.

Se quindi l’orrore, il ·mistero, l’irreale, la diversità hanno sempre creato non solo paura, ma anche interesse e diletto, bene venga D.D., a riproporci in una nuova veste, quella fumettistica, tale genere.

“La setta degli Assassini “ di Castelli e Roi.jpg
“La setta degli Assassini “ di Castelli e Roi © SBE

Martin Mystere

Nel 1989 questa serie ci na deluso un poco, poche le storie veramente originali, molte avevano il sapore del deja-vu. Se togliessimo la lunga storia della setta degli Assassini non ci sarebbe nell’anno passato nessuna storia nuova, sui misteri archeologici, in senso stretto. Forse è un periodo di leggera stasi, o il preludio ad un periodo di leggera stasi, o il preludio ad un periodo di intense storie, simili, speriamo solo in bellezza a quelle dei primi venticinque numeri. Nonostante tutti la testata vende, ne sono la prova la ristampa integrale, iniziata da pochi mesi e gli Speciali Estivi ed Autunnali.

Dopo gli sconfinamenti ecologistici-fantastici, con “il Canto della Sirena” (n. 82), un anteprima di Zona X (n.83/84), una scappatina a Londra con Peter Pan e Capitan Uncino (n. 85/86), ed un viaggetto abbastanza drammatico in Cina alla ricerca dello Yeti, rivelatosi un discendente degli Atlantidei·(n.87/88) abbiamo finalmente letto “La setta degli Assassini “ di Castelli e Roi (per gli ottimi disegni).

Prendendo spunto dalle leggende intorno ai cavalieri templari, e da una pericolosa setta degli Assassini, la storia ha superato il confine fantastico per calarsi neIla realtà quotidiana, con le gesta di un pazzo, che vuole diffondere il Caos e la pazzia grazie ad uno stimolatore di impulsi collegato collegato ai Network televisivi. Nel n° 90 la storia terminerà con il ritrovamento del segreto dei Templari : la Pietra filosofale, del suo·guardiano (il bafometto), di una delle coppe del san Graal, e la fine del pazzo, il tutto miscelato in una serie di colpi di scena intensi, e di scelte grafiche eccezionali, che solo Roi ci poteva dare.

Buoni gli Speciali estivi, in particolare quelli di Dylan Dog, Martin Mystere, così come il volume gigante di Tex disegnato da Giolitti.

Pagina 40 di Corrado Roi da Martin mystere n. 88
Pagina 40 di Corrado Roi da Martin mystere n. 88 © degli aventi diritti

1 – continua, tra 7 giorni

NOTE:

(1) – Luigi scrisse sulla rivista Comic Art dal 1985 al 199089, precisamente dal n. 15 dell’ottobre 1985 al n. 71 di Settembre 1990. Abbiamo dedicato un intero progetti agli scritti di Bernardi pubblicati su quella rivista. Se volete approfondire, basta digitare questo link https://www.fumettomaniafactory.net/appunti-di-critica-fumettistica/luigi-bernardi-i-suoi-scritti-dal-1982-al-1993/gli-scritti-di-luigi-bernardi-trentanni-dopo/

(2) – Se volete approfondire sulla rivista L’Eternauta, c’è un bel sito, http://www.slumberland.it/ dove troverete tante schede su vari numeri di questa mitica rivista.

POTETE SCARICARE L’INTERO NUMERO ZERO DI FUMETTOMANIA DAL SITO ISSUU.COM

https://issuu.com/fumettomania/docs/fm0_1990

NOTE EXTRA

FUMETTOMANIA INDEX 1990 -2021

DALL’ARCHIVIO DI QUESTO WEB MAGAZINE

Per “gustarsi” l’intero numero zero potete digitare l’articolo sottostante,
che contiene tutte le scansioni di tutto il numero zero)

2020-03-18: Articolo sulla nostra prima volta a Lucca

articolo del 2019-01-19

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