‘Nuvole a Cremona’ seconda parte: la rivista MONDO NAIF (da Fumettomania n.11, 1998)

0
110

FUMETTOMANIA STORY: Anche se con lentezza sto trasferendo in digitale tutti gli articoli tratti della nostra fanzine cartacea (1990-2012).

L’articolo-intervsita di oggi è estratto dal n. 11, della nostra amata pubblicazione cartacea, che risale a dicembre 1998; con quel numero l’associazione iniziava un lungo percorso (l’idea di base era quella di dedicarsi a temi specifici), che durò fino al 2010. Con il n. 11 ci fu il ritorno ad una copertina vera e propria, le pagine passavano da 20 a 32, anche se la tiratura rimase invariata (cioè circa 350 copie).

Cremona: 1998, durante la nona edizione di “Nuvole a Cremona” che era un bel festival organizzato dal Centro fumetto “Andrea Pazienza. Oggi le parole trascritte sono quelle di Massimiliano De Giovanni,Otto Gabos e Vanna Vinci, ed anche se risalgono a 26 anni fa, possono essere valide in linea di massima anche oggi .
Questo articolo ed il prossimo sono dedicati a Michele Ginevra e a tutti gli amici che ho incontrato a Cremona (in particolare a coloro che non ci sono più).

Come sempre, buona lettura
Mario Benenati, curatore del sito Fumettomania Factory Magazine

Per chi ci legge la prima volta, i precedenti articoli tratti dal n. 11 cartaceo hanno riguardato: l’incontro con Stefano Ricci e Giovanna Anceschi, una recensione-panoramica sui racconti di guerra realizzati negli anni 90 da un grande autore indipendente, Aleksandar Zograf, pseudonimo del serbo Sasha Rakezic, una riflessione sulla produzione Marvel de fine anni novanta, una riflessione sul Cavaliero Oscuro, The Batman (che fece il suo esordio nel marzo-maggio del 1939, cioè 85 anni fa, NdR), un testo legato alla Bonelli editore, un articolo sulle varie autoproduzioni del 1997-98, tra cui spiccavano le produzioni the Bonerest (con l’esordio di Matteo Casali e Giuseppe Camuncoli) e quelli della Factory; e l’intervista agli autori messinesi di The Funky.

Il sommario del n. 11 è riportato di seguito

DA NUVOLE A CREMONA: SECONDA PARTE
chiacchierate con, Massimiliano De Giovanni, Otto Gabos, Vanna Vinci,

(ottobre 1998)

Mondo naif 3 _seconda serie_ cover

MONDO NAIF

Andrea Fenti presenta Otto Gabos , Vanna Vinci, Giovanni Mattioli e Massimiliano De Giovanni

Andrea Fenti: Sta per uscire la seconda serie di Mondo Naif (eravamo nell’ottobre del 1998, NdR), questo è sinonimo di un successo che c’è stato, al di là delle vostre previsioni.

Massimiliano De Giovanni: Senza voler scomodare il successo, come piccola case editrice, siamo più interessati a portare avanti un progetto piuttosto che imporsi sul mercato come editore di successo. Siamo reduci da due esperienze, quella giapponese ancora viva per me e per gli altri Kappa Boys e l’esperienza ch’era in parte Dinamite, cresciuta poi con Mondo Naif (ed. STAR Comics) con qualche nuovo inserimento. Da questa esperienza abbiamo dato origine a questo ‘mondo naif”, che da miniserie è diventata prima una collana di libri e poi questo nuovo progetto.

Immagine 1 MONDO NAIF_De Giovanni e Accardi

L’IMPORTANTE è che crediamo, dopo aver imposto un certo modo nuovo di intendere fumetto, con un’ambientazione quotidiana, di eliminare gli eccessi dei supereroi o dell’avventura popolare della tradizione italiana, e di fare un lavoro, come succede magari in Giappone, adattandolo al pubblico che legge il fumetto in Italia, che è più giovane e che può essere inserito in quella generazione che noi chiamiamo adolescenza, però più allargata, dai 15 ai 30 anni.

La cosa importante era fare storie di ragazzi, di sentimento, con connotazioni magari più avventurose, più fantastiche, più comiche, ma alla base di questo c’era e c’é un discorso su questo universo giovanile. Una volta usciti con una serie di libri e aver potuto definire la nostra linea editoriale, era necessario pensare adun discorso nuovo.

Crediamo veramente che in un momento in cui la produzione in Italia è povera, crediamo che la rivista sia l’organo più importante per far crescere il fumetto, farlo crescere qualitativamente, ma soprattutto come esperienza corale di un gruppo di autori che si trovano a confrontarsi, a conversare sulla rivista che avrà un taglio doc: ugualmente un parte scritta ed una parte di fumetto.

Prima uscita a ottobre (lo abbiamo già acquistato, n.d.r.), sarà trimestrale e non sarà una rivista di vecchia concezione, d’autore con serie finite, ma sarà una sorta di “Kappa Magazine italiano”, tre fumetti autoconclusivi per numero, non necessariamente serie che continuano, con un ricambio continuo di personaggi e di autori.

gente di notte_cover volume

Gabos: Il volume ‘I camminatori’ (in libreria, n.d.r.) è stato interamente rimontato, come si fa con un film, cambiando l’ordine di alcune sequenze, ma senza togliere nulla.
E’ stato un lavoro divertente, un modo diverso di proporre una storia già edita dando più spazio e più respiro a certe cose. Inoltre ho aggiunto una serie di diari personali, legati al personaggio principale, Alessandro, che fungono da intermezzo fra un episodio e l’altro e che raccontano le parti della storia disegnata non hanno trovato spazio o non avevano senso tramite immagini. Sono scritti molto istintivi. Alla fine ho scritto anche una lettera del personaggio femminile Algida. I libro è diventato così da 48 a 96 pagine.

Immagine 2 MONDO NAIF - VANNA  VINCI

Vanna Vinci: ‘Lillian Browne’ era inizialmente di 4 episodi (su Dinamite); il personaggio è una ragazzina di 16/17 anni che lascia Dublino e va in un collegio fuori città, per dimenticare un tizio; è un malessere che lei sconfigge scoprendo quel regno incantato che è sta fuori la città ed imbarcandosi in una serie di fantasie; l’altro personaggio protagonista è il ragazzo di cui lei è innamorata, che è alle prese con un malessere prettamente metropolitano, l’ago della bilancia tra i due è un genio, che non ha caratteristiche umane ma da fiaba.

Quello che mi interessava era mettere in gioco il rapporto tra personaggi, il mondo assolutamente fiabesco legato ad una ragazzina, che vive dentro una situazione quotidiana assurda, dall’altro lato il malessere che è dentro la città, con questo personaggio che si muove come mi muoverei anch’io dentro una città: le feste, le incomprensioni con gli amici, ecc. La serie dovrebbe essere un inseguimento tra i due con in mezzo
questo essere fantastico.

MDG.: Siamo arrivati al paradosso, dalla non produzione all’iperproduzione, nel senso che sia-mo coinvolti in più progetti e Mondo Naif vuole essere un laboratorio dei ‘i nostri progetti, anche perché la rivista non esclude le uscite dei volumi. Vanna sta disegnando ‘Lilliana Brown’ per la rivista, ma insieme a Mattioli sta preparando le origini della storia ‘Guarda che Luna’, ad esempio, etc. La cosa che ci interessa è che esistessero dei personaggi delle serie e che gli autori tornassero a produrre non solo i libri, ma anche di riappropriarsi dei personaggi, che possono arrivare realmente dove spesso un semplice racconto non arriva.

Ci interessa che i vari personaggi, di ‘Guarda che Luna’, de ‘i Camminatori’, possano vivere vite a volte diverse, a volte stati diversi della propria vita, e questo ci permette di lavorare alla rivista. E’ nostra intenzione, in ultima analisi, dare spazio a nuovi autori, ragazzi che non hanno molti territori su cui confrontarsi, né tra loro, né con l’autore professionista, né con il pubblico e, quindi, di porre al rivista in un ruolo di presentazione di nuove leve, che possano un giorno arrivare ad avere una loro identità e possano lavorare in questo ambiente.

Domanda dal pubblico: Volevo chiedere qualcosa del gruppo di Mondo Naif, che è molto affiatato. Ora anche Baldazzini ne fa parte, c’è una richiesta di nuovi elementi…

Giovanni Mattioli: E’ vero che ai tempi di Dinamite si era creato un gruppo affiatato, e da lì si è visto che su certi temi c’era dietro una progettualità. Le persone che abbiamo coinvolto così come altre a cui abbiamo chiesto una collaborazione alla quale poi non erano interessati, non sono mai state una forzate. Fra le persone che hanno partecipato, c’è un interesse comune, un’affinità nella voglia di raccontare, che continua tutt’ora. E’ chiaro che una volta che nasce una collana, prima ancora una casa editrice, questa ha i suoi progetti anche a lunga scadenza, con autori più o meno in linea, con proposte più o meno varie, ma sempre omogenee. C’è da dire che il panorama delle produzioni italiane, degli autori che potrebbero pubblicare delle cose non è enorme. Non è facile trovare delle affinità su come vedere il fumetto.

PIERA degli SPIRITI_e altre STORIE -volume. copertina

Facciamo un sacco di cose, io sono indietro in tutti i racconti, ‘Piera’ continua, siamo contenti che il personaggio è piaciuto, che ha avuto successo, ci ha dato sicurezza. Una volta che c’è il personaggio e che ci sono anche dei lettori, però non puoi presentarlo come vuoi, bisogna cercare di svilupparlo bene. La direzione sarà quella di riprendere i personaggi del primo libro e vedere dove sono andati, nel senso psicologico del termine, oltre che fisicamente e, quindi, immaginarli dopo un periodo di tempo, che poi sarà lo stesso tempo che é passato dal libro di Piera, un anno circa.

I personaggi sono cresciuti e stanno facendo delle scelte diverse e in questo senso il tipo di lavoro è lo stesso di quello che abbiamo fatto nel primo libro, cioè farli muovere autonomamente. Invece, l’altra cosa più a breve termine, entro l’anno, sarà il libro ‘Guarda che luna’ (uscito sempre a Ottobre 1998, N.d.R.), che raccoglierà la storia uscita su ‘Mondo Naif‘ più un’altra storia, che anziché essere il seguito è l’antefatto, vedremo i due personaggi prima che si conoscano, lì l’elemento fondamentale, uno dei protagonisti è Bologna e lo sarà sempre, anche la nuova storia che faremo, questa città che può esser comunque un’idea anche astratta, in cui si muovono i personaggi, una sorta di città labirinto.

Fumettomania: Perché Mondo Naif, sarà una rivista da libreria e non edicola? E non vi sembrano troppi tre mesi tra un numero e l’altro?

MDG.: La rivista è da libreria. Noi in questo momento, come Kappa Edizioni, stiamo facendo un passo alla volta per arrivare a qualcosa di importante. La rivista parte trimestrale per far nascere una redazione viva, in cui si produce qualcosa pensato per Mondo Naif, sia per proporre autori come Baldazzini, assolutamente in linea con il nostro progetto, ‘Sweet Susy” è Mondo Naif, non voglio pensare che l’autore perché ha un nome e cognome sia lontano o vicino alla nostra produzione. Non faremo tutti i libri di certi autori, qualora non fossero vicini. Vanna Vinci, ad esempio, sta lavorando per il mercato giapponese e per Bonelli, quando Vanna è in linea con le nostre cose li facciamo insieme. La cosa che ci interessa è di partire in libreria con la rivista, uscire ad avvicinare altri autori sia affermati che giovani, e un domani quando saremo più forti potremmo pensare ad una periodicità più stretta ad una distribuzione in edicola o altrove.

Mondo naif 2 _seconda serie_ cover

Poi gli autori hanno risposto ad una serie di domande in maniera collettiva.

Gabos: Vorrei ribadire che in Mondo Naif non c’è del giovanilismo solo perché nelle storie i protagonisti sono tardo-adolescenziali, quest’ultimi erano i protagonisti più indicati per quel tipo di storia, sono storie che hanno avuto a che fare con degli argomenti, con un momento della vita, quello tardo adolescenziale.

Immagine 3 MONDO NAIF_D.Toffolo e G. Mattioli

Vanna Vinci: io per esempio in ‘Lillian Browne’, rappresento dei personaggi umani allo stato embrionale, non hanno delle caratteristiche molto definite come può averle un essere umano adulto, e come se fossero delle cose che si stanno aprendo e che hanno tutta una serie di potenzialità che magari non verranno mai fuori, ad un adulto è più difficile proporre una cosa del genere. Un genio che viene fuori da una lampada per un adolescente è un sogno; ho fatto una storia ambientata a Roma che è una storia di bambini, sono tutti mondi, quello degli adulti, quello degli adolescenti, quello dei bambini, situazioni che sono interessanti.

M. De Giovanni: Io non riuscirei a scrivere di cose che non ho vissuto, non vicine alla mia età, che vanno da 0 a 27 anni. Storie adolescenti perché sono più vicine al sentimento, al cuore, piuttosto che alla testa. Non riuscirei a scrivere una storia sentimentale, emozionale, intima così come può essere vissuta da un cinquantenne, perché ci sono egli aspetti ella vita che non conosco, che non ho vissuto.

Domanda: Qual’è la tua concezione di città nella storia a fumetti?
MDG: Per me l’ambientazione è molto importante nella storia, anche in Piera, dove l’ambientazione è abbastanza inventata, ma c’è anche l’ambientazione studiata ad hoc, in ‘Guarda che Luna’ c’è Bologna. Un’ambientazione che ricorda un Vecchio sceneggiato televisivo che vedevo da bambino, ho messo la città nel racconto La cosa continua, la città non è una fotografia sociologica ma una cosa vera.

IMMAGINE 4 MONDO NAIF - VANNA VINCI

Per apprezzare meglio la storia editoriale della rivista Mondo Naif, vi consigliamo l’ottimo articolo di Michele Ginevra, pubblicato sul sito di Fumettologica nel 2021.

BIOGRAFIE

Massimiliano De Giovanni - foto

Massimiliano De Giovanni (Bologna, 1970) è autore, sceneggiatore e docente di scrittura creativa. A lui si deve lo sbarco dei manga in Italia nel 1990. Ha esordito come autore nel 1994 con una storia di Lupin III intitolata Alis Plaudo, disegnata dal maestro giapponese Monkey Punch. Per la serie Lupin III Millennium ha scritto gli episodi Nella camera a gas (2002) e Nei panni di Zazà (2003), ristampati da Mondadori nel volume Pupe, yen e pallottole e nei Classici del Fumetto Serie Oro del quotidiano «La Repubblica».

È autore di svariati graphic novel, tra cui Matteo e Enrico (2014, Kappalab) e Le semplici cose (2019, Feltrinelli), e del romanzo Torneranno gli sguardi (2021, Kappalab).

Apprezzato foodblogger, ha firmato In cucina con gli anime giapponesi (2022, Kappalab) e In cucina con gli anime dello Studio Ghibli (2023, Kappalab) e la guida di viaggio In Giappone con gli anime (2023, Kappalab). I suoi libri sono tradotti in Francia, Spagna e Brasile.

Giovanni Mattioli - foto

GIOVANNI MATTIOLI

Nato il 20 gennaio 1964 a Sacile (Pordenone) Gianni Mattioli risiede a Bologna.

Ha iniziato a scrivere nel 1989, per le matite di Davide Toffolo; tra le storie realizzate dai due, ricordiamo “Animali” e “Piera degli Spiriti”. Al 1995 risale il sodalizio con Vanna Vinci, per cui scrive un episodio della miniserie “Mondo Naïf”, intitolato “Guarda che luna”.

Nel 1996, si aggiudica il premio “Lo Scultone” come miglior sceneggiatore, poi l’arruolamento nel gruppo di autori che dà vita alle imprese dell’agguerrita Legs e in quello al servizio del suo collega Nathan Never. Mattioli ha scritto la sua prima storia per Agenzia Alfa n. 6: “L’astronave fantasma”.

vanna vinci - foto

VANNA VINCI

Vanna Vinci è nata a Cagliari. Dopo essersi diplomata all’Istituto Europeo di Design di Cagliari, ha lavorato nel settore della grafica pubblicitaria per alcuni anni. Ha pubblicato due storie brevi su Fumo di China di Marcello Toninelli. Poi, alla fine degli anni Ottanta, folgorata sulla via di Bologna dall’apertura della Granata Press di Luigi Bernardi e Roberto Ghiddi, ha deciso di dedicarsi al fumetto ed ha pubblicato la sua prima vera storia (L’Altra parte) su Nova Express, a cui è seguito il volume. Da allora non ha mai smesso di fare fumetti.

Dopo l’esperienza di Granata, ha continuato il suo percorso di autrice con Kappa Edizioni, pubblicando storie a episodi sulla seminale rivista Mondo Naif e poi in volumi monografici. Ai romanzi a fumetti si è affiancata la produzione di strisce e vignette della sulfurea Bambina Filosofica, una sorta di alter ego sardonico uscita in sordina prima su Mondo Naif, poi su Linus e infine in fortunati volumi monografici.

Sono seguite pubblicazioni e collaborazioni con Rizzoli Lizard, Bao Publishing, Feltrinelli Comics e 24 Ore Cultura con cui ha pubblicato la biografia: Frida, operetta amorale a fumetti, vero best seller ristampato più volte in Italia e venduto in diverse lingue tra cui inglese e coreano, che ha venduto più di quaranta mila copie tra uscite italiane e straniere.

Dopo aver creato storie con a tematica quotidiana e intimista, con incursioni nel fantastico, nel racconto di fantasmi e altri aspetti del soprannaturale, ha inaugurato una serie di biografie a fumetti (la prima uscita nel 2013 per Dargaud) analizzando la figura e la questione femminile: La Casati, Tamara de Lempicka, Frida Kahlo, Maria Callas e le sette grandi libertine della Parigi della Belle Epoque di Parle-moi d’amour.

I suoi libri sono stati tradotti in Francia, Germania, Regno Unito, Spagna, Corea, Polonia. In questo momento sta lavorando a una miniserie dal titolo Viaggio notturno, per la Sergio Bonelli Editore. Il primo volume, La casa, è uscito novembre 2023.

Ha collaborato con diversi editori per ragazzi e come autrice ha pubblicato alcuni libri per Mondadori Ragazzi, tra cui la bambina giurassica.
Ha vinto lo Yellow Kid come miglior disegnatore nel 1999 e il gran Guinigi nel 2005. Nel 2001, il suo libro L’Età Selvaggia, scritto da Giovanni Mattioli, ha vinto il premio Romics come miglior opera di scuola europea. Nel 2015 ha ricevuto il premio Boscarato come miglior autore, nel 2016 il premio della Satira e nel 2021, il libro Parle-moi d’amour ha vinto il premio Coco come miglior libro dell’anno.
Nel 2024 è stata insignita del Romics d’Oro.

Vive e lavora tra Bologna, Milano e Cagliari. Il suo personaggio più ribelle rimane la bambina filosofica.


L’INTERO NUMERO UNDICI DI FUMETTOMANIA

https://www.fumettomaniafactory.net/wp-content/uploads/2024/06/FM_11_1998-1999.pdf

L’Associazione FUMETTOMANIA FACTORY – APS, che opera dal 1991 a livello nazionale – senza mai dimenticare le attività svolte nel territorio della propria sede operativa a Barcellona P.G., – ha come finalità la promozione, la divulgazione e la valorizzazione delle tematiche correlate al linguaggio del fumetto.
La “mission” di Fumettomania, è quella di attrarre ragazzi di tutte le età promuovendo progetti a loro dedicati, che parlino di argomenti attuali e coinvolgenti, utilizzando il fumetto, che si profila come forma d’arte autonoma che contiene in sé il codice linguistico della letteratura (le parole), le sue modalità di fruizione, ma anche la sequenzialità del cinema e l’attenzione figurativa delle arti visive tradizionali.
L’impegno dell’Associazione – a 33 anni dalla fondazione – è quello di diffondere la cultura del Fumetto e, fra i nostri obiettivi, c’è la volontà di continuare i progetti culturali e sociali sul territorio con laboratori rivolti a giovani appassionati e alle scuole, mostre personali e collettive dedicate al fumetto, all’illustrazione e affini, presentazioni di fumetti ed incontri con gli autori


NOTE EXTRA

FUMETTOMANIA INDEX 1990 – 2012

ovvero, tutte le informazioni e tutti i contenuti relativi ai 20 numeri pubblicati della rivista cartacea Fumettomania.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.