Lucio Dalla, l’Artista: “Nella tua Piazza Grande” di Donatella Manna

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Quarta puntata dello speciale dedicato a Lucio Dalla.

Accogliamo il testo, molto bello, di Donatella Manna, autrice di S. Lucia del Mela (Messina) che ha nella sensibilità e nella poesia due delle sue maggiori doti e che ritorna sul nostro magazine dopo circa due anni.

Dopo le due illustrazioni-tributo di Lelio Bonaccorso, autore messinese di caratura internazionale e di Antonio Barreca amico e socio sostenitore dell’associazione, e i due articoli, quello di apertura del nostro amico e collaboratore Fabrizio Scibilia (giornalista, autore di testi per il teatro e già direttore di testate giornalistiche nel ventennio scorso), e quello del dott. Salvatore Bonanzinga di Messina, esperto di fumetti USA (uno dei più longevi collaboratori e grande amico di Fumettomania), oggi l’intervento di Donatella impreziosisce questo speciale sull’artista bolognese.

Buona lettura e buon ascolto con le stupende canzoni di Lucio Dalla.

Mario Benenati, ideatore dei progetti culturali di “Fumettomania Factory- APS”

Foto di Lucio Dalla © deglia venti diritti

Nella tua Piazza Grande

di DONATELLA MANNA

Chissà quante, tra le attuali canzoni, resisteranno all’ inesorabile usura del tempo, quante resteranno impresse nella memoria di intere generazioni nella stessa tenace misura di certi brani di Lucio Dalla. Poche, credo. Era il 1972 quando Lucio Dalla e Ron, durante un viaggio per mare che da Napoli li avrebbe condotti in Sicilia, composero “Piazza Grande“.

Più che una canzone, una poesia.

Piazza Grande profuma di libertà, di quello spirito da bohemien che caratterizzava gli artisti in quel periodo.

Ma Piazza Grande esprime soprattutto il bisogno, di ogni essere umano, di essere amato e di amare, di essere accettato e compreso con la propria storia e la propria anima.

La piazza è un luogo fisico e insieme simbolico in cui ogni  emozione, pensiero, ricordo prende vita.

Ognuno di noi può immaginare la propria piazza grande, quel centro della città in cui siamo cresciuti e a cui siamo legati.

Chiudi gli occhi: eccoti nella tua piazza grande. I riferimenti principali sono per lo più i medesimi per tutte le piazze: la chiesa, la fontana, il monumento ai caduti. D’ un tratto vedi il tuo viso riflesso sul finestrino di un automobile: non aver paura, sei sempre tu, solo più giovane.

Neanche l’ombra di un capello bianco, la pelle fresca e levigata, gli occhi accesi e pronti a divorare il mondo, i gesti vigorosi di chi è convinto  di poter compiere grandi imprese. La piazza ha questo potere:  può portare indietro l’ orologio. E non mi riferisco a quello fermo da anni, dimenticato  in certe opere murarie ma a quello interiore degli uomini. Sì, proprio gli uomini che, inevitabilmente, un giorno finiscono per chiedersi: cosa ne ho fatto della mia vita?

Eccola la tua vita ed ecco il luogo in cui tutto è cominciato. Le risate tra amici, le confidenze, gli amori mai dichiarati. Quelli vissuti e finiti male, certe lacrime che non potrai mai asciugare e altre che, a ripensarci, ti saresti potuto risparmiare.

E quanta gente frequenta la tua piazza grande! Anche i più timidi di tanto in tanto ci fanno un salto e non solo per curiosare nelle vite degli altri ma per ritrovare se stessi. A volte è un incontro amaro che induce velocemente alla fuga, altre volte si avverte una dolce malinconia, una tenerezza verso se stessi rispetto alla strada percorsa.

La tua piazza grande ti ripropone anche le giornate di festa in cui c’ erano tutti: nonni, zii, genitori, cugini, l’amica vestita con cura in cerca dell’amore e l’anziano che si lamenta degli acciacchi.

E se solo lo vuoi, l’orologio riesce a riportarti ancora più indietro nel tempo: sei  bambina, le lunghe trecce con gli elastici decorati, le gote rosse e sorridenti.

Quanta luce in quegli occhi ignari che si nutrivano di musica, di colori, di incontri festosi. Quanto amore in quella mano da stringere forte.

Ad un tratto però la magia dell’orologio s’interrompe ed eccoti sempre nella tua piazza grande ma nelle fattezze da adulto. Un ritorno al presente. Essere grandi, però, ha i suoi vantaggi perché puoi decidere cosa fare e chi essere.

Ma è davvero così?

Puoi realmente sognare a modo tuo, amare a modo tuo, credere a modo tuo e soprattutto, vivere a modo tuo?

Forse il mondo non è mai stato il luogo adatto in cui poter dormire sull’erba, in cui cercare carezze, in cui stare tra i gatti senza padrone e in cui donare sogni. Forse il mondo proverà sempre un’insana ostilità verso le persone autentiche, verso coloro che scelgono di essere realmente liberi. Forse certe magie sono possibili solo nella tua piazza grande, sotto le cui stelle potrai pensare orgoglioso: ma la mia vita non la cambio mai, mai, mai. A modo mio quello che sono l’ ho voluto io.

BIOGRAFIA DELL’AUTRICE DEL BREVE SAGGIO

DONATELLA MANNA

Donatella Manna, classe 1983, consegue il diploma presso il Liceo Classico “G.B Impallomeni” di Milazzo e la laurea in Scienze dell’ Educazione e della Formazione presso l’Università degli Studi di Messina.

È autrice del saggio “Crescere insieme-Piccoli passi pedagogici”(Lombardo Edizioni), del libro illustrato per ragazzi “Sotto le stelle anche i bulli”(Lombardo Edizioni)e del libro di poesie “D come dono e come destino”(Libreria Editrice Urso).

I suoi scritti sono presenti nelle seguenti  antologie: ” Rifioriscono i prati in primavera”(Lombardo Edizioni),”M’illumino d’immenso”(Pagine),Agenda Poetica “Memoverso” (G.C.L. Edizioni),  “Poesie sotto l’albero, è sempre Natale (Edizioni Letterarie Il Tricheco), “Verba volant amor manet” (Edizioni Letterarie Il Tricheco).

Ha inoltre scritto contributi letterari, prefazioni e postazioni, per cinque autori differenti.

È stata ospite settimanale della trasmissione “Momenti in Radio” di Francesco Anania su Radio Milazzo, all’interno di una rubrica dedicata alla pedagogia.

Nel 2022, a Roma, è stata ospite del salotto culturale “Poeti e Poesie, Arte e Artisti” del critico Plinio Perilli, in onda su Gold Tv, e nel 2023 è stata presente al Salone Internazionale del Libro di Torino.

Scrive mensilmente per la rivista culturale “Meravigliarsi”.

Relatrice in convegni e moderatrice di eventi, negli anni è intervenuta alla conferenza ” I disturbi del neurosviluppo” presso l’Università degli Studi di Messina” e all’evento “I colori del sè” presso l’Università Pegaso di Messina.
Ha contribuito alla realizzazione di progetti come  “I laboratori creativi del riciclo”, “La domenica dei bambini”, “100 anni di Gianni Rodari”, “Educare al rispetto delle donne”, “La donna nelle arti”, “Quando si scrive delle donne”, “Donne straordinarie”, “Passi di legalità”, “Una sera tra le rime”.

I suoi elaborati “Ai giovani e vecchi gamberi di questo mondo”, “Quella gabbianella e quel gatto che ci insegnano a vivere”, “Spider Man contro i bulli” hanno fatto parte di tre progetti promossi dall’Associazione Fumettomania.

Di recente due suoi componimenti sono stati pubblicati dal giornale “Buonasera Taranto” e dalla rivista “Il Lucano”.

È membro della Rete di Cooperazione Educativa Sicilia.
Oltre ai notevoli riconoscimenti letterari, ha anche ricevuto il Premio alla Cultura dall’Arf Spettacoli.

Vive a S. Lucia del Mela (ME).

Gli articoli di Donatella, pubblicati sul magazine


Note Extra

Ecco alcuni link dove potrete approfondire la figura e la discografia di Lucio Dalla:

http://www.fondazioneluciodalla.it/

http://www.luciodalla.it/

http://www.luciodalla.it/biografia/

https://it.wikipedia.org/wiki/Lucio_Dalla

https://www.premioluciodalla.net/regolamento

Video d’epoca con Lucio Dalla che canta 4 marzo 1943


L’Associazione FUMETTOMANIA FACTORY – APS, che opera dal 1991 a livello nazionale – senza mai dimenticare le attività svolte nel territorio della propria sede operativa a Barcellona P.G., – ha come finalità la promozione, la divulgazione e la valorizzazione delle tematiche correlate al linguaggio del fumetto.
La “mission” di Fumettomania, è quella di attrarre ragazzi di tutte le età promuovendo progetti a loro dedicati, che parlino di argomenti attuali e coinvolgenti, utilizzando il fumetto, che si profila come forma d’arte autonoma che contiene in sé il codice linguistico della letteratura (le parole), le sue modalità di fruizione, ma anche la sequenzialità del cinema e l’attenzione figurativa delle arti visive tradizionali.
L’impegno dell’Associazione – a 34 anni dalla fondazione – è quello di continuare a diffondere la cultura del Fumetto, e di continuare i progetti culturali e sociali sul territorio con laboratori rivolti a giovani appassionati e alle scuole, mostre personali e collettive dedicate al fumetto, all’illustrazione e affini, presentazioni di fumetti ed incontri con gli autori.

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