L’attivissimo D. A. (socio dell’ass. culturale Fumettomania) mi ha inviato questa mail: <<un mio amico mi ha invitato a vedere il nuovo film di Godzilla che è stato disponibile in Italia solo per tre giorni e ne ho approfittato per scrivere una piccola recensione>>.
Buona lettura
Mario Benenati
“SHIN GODZILLA”
Registi: Hideaki Anno, Shinji Higuchi
Con Satomi Ishihara, Hiroki Hasegawa, Yutaka Takenouchi, Nicolas Reillabahc, Jean Laurent Oibur.
Titolo originale: Godzilla Resurgence
Genere Fantastico – Giappone, USA, 2016, durata 120 minuti.
Uscito al cinema lunedì 3 luglio 2017 distribuito da Minerva Pictures Group.
Dati estratti dal sito http://www.mymovies.it
di D.A.
Per soli tre giorni (3-4-5 Luglio) è stato possibile vedere il film “Shin Godzilla” nei cinema italiani.
Il famoso kaiju giapponese ritorna in grande stile con una regia di Hideaki Anno (“Neon Genesis Evangelion”) e una forma tutta nuova e tutta da scoprire.
Il mostrone non ha perso il suo fascino in tutti questi anni riuscendo ad impressionare ancora oggi con una nuova “strategia” di attacco infatti saranno diversi stadi evolutivi che ne aumenteranno la potenza e la portata a farlo sovrastare sopra i cieli della metropoli.
La cosa bella di questo film è che mescola azione e fantapolitica, horror e dramma; la nuova guerra non si combatte più direttamente contro la bestia bensì all’interno degli uffici del primo ministro e della difesa nazionale che hanno pure il compito di salvaguardare la minaccia atomica da parte di altre nazioni che desiderano (giustamente) eliminare il prima possibile Godzilla.
Un’ argomento pesante e che ci costringe a riflettere sul mondo attuale: sempre in guerra ma mai apertamente.
Godzilla sembra stare fermo ad osservare gli umani muoversi per sconfiggerlo: una sorta di simbolo a ricordarci quanto la frenesia e la produttività di tutti giorni possa essere sfumata da un’ improvviso ed inaspettato momento di debolezza.
La critica migliore che si possa fare a questo film è che esso sembra prendere in giro una situazione politica mondiale traballante ed insicura, povera di umanità e guidata da fattori economici e di potere.
Il film non critica apertamente questo aspetto ma lo spettatore attento e informato può cogliere queste sfumature e riflettere sulle grandi problematiche dei nostri tempi-
La vera domanda rimane: perché Godzilla non riesce ad essere combattuto con efficacia?
Perché i problemi sono interni, il problema sono gli uomini non il mostro.
E lui è la che se la ride delle nostre debolezze.
Godzilla diventa una figura importante in questo film: più importante dei precedenti.
La sua origine è dovuta all’esplosione di una bomba atomica e l’idea originale prevedeva che Godzilla fosse la conseguenza terribile degli errori commessi dell’uomo.
Stavolta invece l’uomo sembra essere la conseguenza terribile di se stesso: perché dopo tanto progresso non riesce ancora a sconfiggere il mostro?
Scrisse il filosofo Hobbes nel Leviatano: ”perché potere ha già vinto” e questa è l’unica cosa che Godzilla sembra volerci ricordare ogni volta che risale dagli abissi degli oceani.
Lui sa già di aver vinto.
Non puoi sconfiggere qualcosa che hai creato, puoi nasconderla, dimenticarla, scalfirla, smussarla, ma mai eliminarla definitivamente fa parte di te e devi accettarlo, sta sempre li, in mezzo ai palazzi, distruggendoli con il suo raggio atomico.