La stella di Morgan ed il volo di Giuseppe Palumbo (da Fumettomania n.12, dic. 1999-gen. 2000)

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FUMETTOMANIA STORY
Stiamo pubblicando i testi tratti dal n. 12 (dicembre 1999-gennaio 2000), con il quale festeggiammo dieci anni di vita editoriale, era di 32 pagine, formato comic book, in B/N e con una tiratura di circa 350 copie. La copertina era di Luca Bertelè con la partecipazione di un certo Michele Duck (alias Zero Calcare).

Dopo la lunga intervista e dopo la panoramica sulla produzione della etichetta FACTORY (di Luca Bertelè e Diego Cajelli e&Co.), del 1998-99, torna Domenico Cutrupia, socio dell’ass. Fumettomania .
Oggi è la volta di due recensioni due fumetti italici, la miniserie Morgan (formato bonelliano) e ed un prodotto molto particolare di Giuseppe Palumbo, artista pluripremiato e plurinoto (e grande amico dell’associazione). Ritroveremo i testi di Cutrupia a fine agosto.

Gli articoli tratti dalla fanzine cartacea Fumettomania continuano…
Come sempre, buona lettura
Mario Benenati, curatore di Fumettomania Factory APS Magazine

logo-scritta per l'anniversario dei dieci anni della fanzine

Il sommario del n. 12 è riportato di seguito

  • 3 c’è vita oltre le edicole. di Michele Ginevra
  • 5 La Factory dei talenti – Intervista a Luça Bertelé e Diego Cajelli. di Domenico Cutrupia
  • 5 Zelda e i suoi compari – recensione di D. Cutrupia
  • 8 Spazio esordienti: Giuseppe Bellavia e Silvano Callegari
  • 9 Morgan di Domenico Cutrupia (che stiamo pubblicando oggi)
  • 9 Dove vola il Palumbo di Domenico Cutrupia (che stiamo pubblicando oggi)
  • 10 Perché Ortolani è unico!: intervista a Leo Ortolani. di Maurizio Pustianaz
  • 12 Continua… C’è vita oltre le edicole… di M. Ginevra
  • 14 Spazio esordienti: L. Casalanguida – C. Rossi – G. Fratini
  • 15 Spazio esordienti: Otello Castellani – Adriano Belfiore
  • 16 Bastard !!, un manga nell’arte. di Margherita Biondo
  • 17 Lo stregone gentiluomo. di Giuseppe Maio
  • 18 L’inizio di tutte le storie – intervista a S. Ciantini e A . Camerini. di Ambrogio Isgrò
  • 20 Tardi ovvero l’arte della copertina. di Mario Benenati
  • 20 Comics USA. di Giorgio Cambini
  • 22 Bonerest: intervista agli autori: Casali e Camuncoli. di A. Isgrò
  • 24 Gea, Sprayliz e tutto il resto – intervista a Luca Enoch. di D. Cutrupia
  • 26 Spazio esordienti: Anna Leotta – Giovanni Freri
  • 27 Fumetto: Le cento giornate di Djustine di Enrico Teodorani e AntonioConversano
  • 31 Aspettando… Dampyr
  • 32 Le news di Voltapagina – News da internet di E.&T. di Mario e Domenico

La stella di Morgan

Recensione di Domenico Cutrupia – autunno 1999

copertina del n. 0 di Morgan - La sacra ruota (editore Star comics), settembre 1998


Nel cuore della Star albergano due anime, una grintosa e intraprendente (nel settore italiano è indubbiamente Ade Capone) l’altra timorosa e remissiva (chi tiene i conti? Bovini?). Per l’ennesima volta ha sfornato un personaggio che presto verrà dimenticato soffocato dai brontolii di un mercato inquieto. Dopo Hammer e Samuel Sand (e i vari tascabili pocket) lo staff creativo della Star Comics aveva sfornato un altro personaggio, un altro universo narrativo originale che aveva tutti i numeri per sfondare ma che alla prova dei fatti si è arenato.

Il problema principale è che la Star ha scarsa visibilità ed un’immagine troppo legata alla produzione giapponese: si crea così un curioso paradosso per cui il lettore medio (di fumetti d’avventura di tipo bonelliano) non compra il fumetto popolare italiano targato Star perché non si fida di una casa editrice che non associa al fumetto italiano e la Star Comics non insiste nel far sopravvivere testate italiane che viaggiano poco sopra il punto di pareggio perché il lettore medio non compra il fumetto popolare italiano targato Star.

Perché Lazarus Ledd funziona?
Sostanzialmente Lazarus Ledd è un tipo d’avventura classica, tipo action-movie su carta che piace anche ad un pubblico un po’ tradizionalista (la maggioranza). C’è da dire che Lazarus meriterebbe ben più ampio successo.

Morgan era davvero interessante. L’ambientazione australiana notevolmente affascinante: nulla è più alieno alla cultura dominante del nostro pianeta della cultura aborigena e l’Australia è un luogo dell’immaginario fantascientifico già dal romanzo di Erle Cox del 1925 “Out of Silence”, nel quale una super-razza, ritenuta estinta, si risveglia dall’animazione sospesa e cerca di riprendere l’antico dominio sull’Australia. I personaggi della serie sono molto giovani come nei manga e questo sembra essere un’apertura verso i ragazzi che leggono solo le pubblicazioni nipponiche della Star. Ma i manga hanno ambientazioni più solari e spensierate delle cupe atmosfere del futuro post-apocalittico di Morgan. Graficamente gli albi sono stati eccezionali con quella delizia del codino dei balloon reso in modo così nuovo, ma quel cupo futuro sembra proprio la quarta acqua del caffè di P.K. Dick.

foto con i 4 numeri della serie Morgan, (settembre 1998 - maggio 1999)
Ade Capone (script) / Alessandro Nespolino (art dei n.ri 0, 1 ) / Ivan Cappiello (art del n. 2) / Fabio Mantovani (art del n. 3) / Alfredo Orlandi (art del n.4)

C’è tanta azione in Morgan ma forse la narrazione andava troppo veloce con quel pot-pourri di luoghi comuni dell’immaginario fantascientifico; nell’editoriale al n.1 si legge… “in Morgan abbiamo messo davvero tutto ciò che più amiamo: dalle tecnologie del futuro agli androidi, dalle armature senzienti ai pirati telematici, dai varchi dimensionali alle matrici numeriche, dai mutati ai cattivoni giunti dallo spazio, condendo questi ingredienti con un sughetto a base di mitologia aborigena”.

Quest’affermazione fa capire la passione e il divertimento che Ade (e, immagino, anche Leo Ortolani) ha messo nel suo progetto ma forse era un po’ troppo, troppo pesante e indigesto quel piatto così ricco. La fantascienza classica, quella degli anni ’40 e ’50, da tanto ha fatto il suo tempo; adesso il pubblico vuole leggere roba alla Connie Willis (vincitrice di tantissimi premi Hugo e Nebula), alla Franco Ricciardello (Premio Urania 1998), alla Luca Masali (anch’egli Premio Urania ed autore del bellissimo “La perla alla fine del mondo”).

Morgan non è nato sotto una buona stella ma sono certo che l’indomito Ade riuscirà a creare un personaggio vincente, che Bovini capirà che deve sostenere un po’ di più la produzione italica della sua casa editrice e auguro al bravissimo Alessandro Nespolino di diventare l’osannato disegnatore di punta della Star del nuovo millennio.
Prosit!

NOTE A MARGINE:

Qualche informazione sulla serie, che si può trovare ed acquistare su e-bay, su fumettio-on line, e su altri siti che vendono fumetti.

Morgan # 0 – 4 (settembre 1998 – maggio 1999)
Ade Capone (script) / Alessandro Nespolino (art dei n.ri 0, 1 ) / Ivan Cappiello (art del n. 2) / Fabio Mantovani (art del n. 3) / Alfredo Orlandi (art del n.4)
96 pagine , B/N

Ristampa: Morgan – La sacra ruota # 1 e 2, GP Publishing (Gen 2010)

Dove vola il Palumbo

di Domenico Cutrupia – autunno 1999

Ci sono autori ed artisti sul cui valore si può discutere ed artisti che mettono d’accordo tutti, nessuno escluso. Uno di questi è Giuseppe Palumbo, bandiera della Phoenix (casa editrice fondata da Daniele Brolli, fine anni 90, NdR) le cui opere hanno trovato nelle più importanti case editrici. E’ ovvio quindi che l’appassionato di storie a fumetti debba guardare con attenzione tutto quello che porta la sua firma. Capita così di fare la conoscenza della Super Records di Firenze.

La Super Records nasce come negozio nel 1996, come etichetta editoriale nel 1997. Guidata dalla passione di Nicola Buccolieri,uomo dagli interessi davvero poliedrici, ricerca nelle sue produzioni un punto d’unione tra i media più fecondi dal punto di vista creativo (musica, fumetto, cinema). Un progetto certo ambizioso ma fondato su solide basi se ha potuto attirare l’attenzione di un autore del calibro di Palumbo.

albetto disegnato da Giuseppe palumbo per un cd dei ‘Traumfabrick’

La prima produzione è stata un cd dei ‘Traumfabrick’ (il nome del gruppo è chiaramente ispirato al lavoro di Scozzari e Pazienza) con un pezzo ‘Città violenta’ che è una cover di Ennio Morricone che sta a rappresentare la linea editoriale della SR di rendere un comune omaggio al cinema, alla musica e al fumetto. Il cd e il progetto della SR è piaciuto a Palumbo che ha voluto produrre un albetto da allegare al disco (una storiella poi raccolta nell’antologico Jumbo). Se volete saperne di più telefonate alla SR allo 055-2349526.


L’INTERO NUMERO DODICI DI FUMETTOMANIA

FM#12 – 2000

PER SCARICARLO SU PROPRIO COMPUTER

https://www.fumettomaniafactory.net/wp-content/uploads/2024/06/FM_12_1999-2000.pdf

L’Associazione FUMETTOMANIA FACTORY – APS, che opera dal 14 maggio 1991 a livello nazionale – senza mai dimenticare le attività svolte nel territorio della propria sede operativa a Barcellona P.G., – ha come finalità la promozione, la divulgazione e la valorizzazione delle tematiche correlate al linguaggio del fumetto.
La “mission” di Fumettomania, è quella di attrarre ragazzi di tutte le età promuovendo progetti a loro dedicati, che parlino di argomenti attuali e coinvolgenti, utilizzando il fumetto, che si profila come forma d’arte autonoma che contiene in sé il codice linguistico della letteratura (le parole), le sue modalità di fruizione, ma anche la sequenzialità del cinema e l’attenzione figurativa delle arti visive tradizionali.
L’impegno dell’Associazione – a 34 anni dalla fondazione – è quello di diffondere la cultura del Fumetto e, fra i nostri obiettivi, c’è la volontà di continuare i progetti culturali e sociali sul territorio con laboratori rivolti a giovani appassionati e alle scuole, mostre personali e collettive dedicate al fumetto, all’illustrazione e affini, presentazioni di fumetti ed incontri con gli autori


NOTE EXTRA

FUMETTOMANIA INDEX 1990 – 2012

ovvero, tutte le informazioni e tutti i contenuti relativi ai 20 numeri pubblicati della rivista cartacea Fumettomania.

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