Finito il terzo progetto dedicato ai testi di Luigi Bernardi, estratti dalla rivista Pilot (che Bernardi coordinò tra dicembre 1981 e febbraio 1983), pubblicheremo per alcune settimane alcuni nuovissimi ricordi di suoi amici, che lo hanno conosciuto ed apprezzato.
L’ospite di oggi è Davide Castellazzi (che ringrazio per aver partecipato), che ci racconterà un momento importante dell’editoria italiana.
Buona lettura
Mario Benenati, ideatore dei progetti culturali di “Fumettomania Factory”
RICORDI DI PRIMAVERA
Quando cominciai a collaborare con Luigi, sulle sue testate manga, ero un giovane virgulto con poca esperienza in editoria. Certamente avevo già scritto per varie testate, ma arrivavo dal giornalismo di cronaca e non conoscevo bene i meccanismi dietro la produzione di una o più testate. Luigi, senza volere, fu una sorta di mentore e mi fece comprendere molte cose, insegnamenti che misi in pratica anni dopo.
Luigi non era un semplice editore, era uno stratega dell’editoria, pianificava ogni passo. Quando pubblicò i primissimi manga, quasi nessuno gli avrebbe dato un soldo bucato. Chiunque pensava che i fumetti giapponesi fossero inadatti al nostro mercato. Sentii personalmente un operatore del settore, che pure era appassionato di manga, dire che quelle testate sarebbero durate pochi mesi. Luigi non si curava di questo, aveva avuto un’intuizione ed era determinato a trasformarla in strategia editoriale. Un giorno mi trovavo in redazione e, casualmente, mi resi conto che aveva comprato le licenze di tutti i manga all’epoca pubblicati negli Usa. Peccato che la maggior parte di quei titoli non intendeva pubblicarli. Allora gli chiesi: “perché li hai acquistati se non vuoi pubblicarli?” Rispose: “per sbarrare la strada agli altri.” Aveva già pianificato il passo successivo, supposto che i manga avrebbero avuto successo, e che altri lo avrebbero inseguito su quella strada, tolse a questi ultimi il carburante. E mentre faceva questo secondo passo stava già lavorando al terzo: acquistare le licenze direttamente dai giapponesi. Detto ora sembra facile, ma all’epoca trattare coi giapponesi era complicatissimo. Ne ebbi prova anni dopo, quando toccò a me fare scouting e chiudere contratti coi nipponici, lentissimi, diffidenti, irremovibili. Parlando con un agente giapponese scoprii che Luigi era anche più testardo dei nippo. L’agente mi spiegò che la collaborazione con la Shueisha (uno dei più importanti editori di fumetti del Giappone) si concretizzò solo per l’insistenza di Luigi. Un responsabile di Shueisha si era presentato tempo prima in agenzia con una pila enorme di fax (sì, esisteva ancora il fax) che Luigi gli mandava tutti i giorni per chiedere di acquistare licenze di manga. La Shueisha non rispondeva, Luigi mandava più fax. Alla fine, esasperati, i dirigenti Shueisha diedero mandato all’agenzia di stipulare un contratto con il fastidioso italiano.
Luigi non si sedette sugli allori …
Ma Luigi non si sedette sugli allori, mentre i manga andavano bene e molti editori italiani erano ormai al suo inseguimento, lui stava già lavorando al nuovo, difficile, passo: voleva realizzare in Italia il seguito di Ken il Guerriero, al tempo il manga più venduto nel nostro Paese. Non ci riuscì, probabilmente perché la Granata Press stava già scricchiolando e presto avrebbe chiuso i battenti. Ancora oggi mi domando dove sarebbe arrivato, se la Granata Press avesse superato quel difficile momento e fosse sopravvissuta.
Dal canto mio, ho fatto tesoro di quegli insegnamenti e, quando tratto coi giapponesi, sono testardo, metodico e fastidioso. Inoltre, cerco di aprire nuove strade, non battute da altri, arrivare primo e difendere il territorio. Da quell’uomo silenzioso (come me, forse per questo andavamo d’accordo) ho imparato molto e mi sono anche divertito. Ci sarebbero altri aneddoti da svelare, come il fatto che sono stata l’unica persona che ha lavorato per due Granata Press contemporaneamente: la Granata Press editrice di fumetti e la Granata Press Service agenzia fotografica. Ma questa è un’altra storia e magari un giorno ve la racconterò.
Davide Castellazzi

Matto in attesa di certificazione, Davide Castellazzi è nato a Milano il 15 dicembre del 1966, ma vive sulle tranquille colline parmensi e passa buona parte del suo tempo nella caotica Tokyo.
Da sempre appassionato di fumetto ed editoria, a partire dall’inizio degli anni Novanta se ne occupa a livello professionale, prima come articolista poi come consulente, direttore di riviste, “progettista” di intere collane e linee editoriali. Inoltre, scrive libri e si occupa dei social di alcune aziende.
Si avvale dell’assistenza di numerosi cani e gatti.
I suoi libri:
“GATTI RITRATTI” scritto insieme a Natascia Mora,
“LADY OSCAR. Amori, segreti ed epiche battaglie”
NOTE EXTRA
Gli articoli di questo progetto sono:
Nona ed ultima puntata del 27-02-2021
https://www.fumettomaniafactory.net/quei-reduci-grotteschi-e-patetici-ultima-puntata-di-pillole-di-pilot/
Ottava puntata del 28-01-2021
https://www.fumettomaniafactory.net/rileggere-pilot-la-rivista-di-fumetti-francesi-a-cura-di-luigi-bernardi/
Settima puntata del 28-01-2021
https://www.fumettomaniafactory.net/linvasione-pacifica-di-fumetti-franco-belgi-in-italia-da-pilot-n-9/
Sesta puntata del 16-01-2021
https://www.fumettomaniafactory.net/mezzatinta-e-resa-tipografica-nei-fumetti-di-bernardi-da-pilot-n-8/
Quinta puntata del 02-01-2021
https://www.fumettomaniafactory.net/il-vascello-il-fiume-ed-il-vagabondo-le-avventure-narrate-nella-rivista-pilot/
Quarta puntata (doppia) del 18-12-2020
https://www.fumettomaniafactory.net/il-vascello-fumettistico-e-redazionale-di-pilot/
Terza puntata del 27-11-2020
https://www.fumettomaniafactory.net/la-rivista-pilot-con-valerian-luomo-di-carta-e-le-falangi-era-unapoteosi-di-belle-storie/
Seconda puntata del 14-11-2020
https://www.fumettomaniafactory.net/manara-e-bilal-i-colori-di-pilot/
Prima puntata del 30-10-2020
https://www.fumettomaniafactory.net/pillole-di-pilot-le-belle-storie-della-bande-dessinee-pubblicate-in-italia/
Nuovo articolo del 16 ottobre 2020
https://www.fumettomaniafactory.net/pillole-di-pilot-ricordando-luigi-bernardi-insieme-ad-alessandro-di-nocera/
LUIGI BERNARDI
Appunti per un’autobiografia che non scriverà
Luigi Bernardi è stato un editore, scrittore, saggista, sceneggiatore, traduttore e critico fumettistico. È nato l’11 gennaio 1953 a Ozzano (Bo) e ha vissuto a Bologna, dove è morto il 18 ottobre del 2013. Ha creato alcune case editrici di fumetti (L’Isola Trovata, Glénat Italia, Granata Press) e diretto case editrici, riviste e collane editoriali (“Orient Express”, “Mangazine”, “Nova Express”, “Stile Libero Noir”, “Perdisa Pop”).
I fumetti
Comincia a lavorare nel 1978, indipendentemente dagli studi universitari in filosofia, e subito si occupa di fumetti. Per Tuttifrutti, una cooperativa culturale di Ravenna, realizza un paio di opuscoli didattici: uno sulla storia dei comics, l’altro sulle produzioni emiliano-romagnole. Contemporaneamente, gli è affidata la cura del supplemento fumetti di “La città futura”, il settimanale della Federazione Giovanile Comunista Italiana, allora diretto da Ferdinando Adornato. Nello stesso anno, crea anche la sua prima casa editrice, si chiama L’Isola Trovata e va avanti per qualche tempo a sfornare album a fumetti per il mercato delle librerie. In catalogo, opere di Alberto Breccia, Jesè Munoz, Carlos Sampayo, Lorenzo Mattotti, Laura Scarpa, Cinzia Ghigliano, Giancarlo Berardi, Renzo Calegari, Ivo Milazzo, Georges Pichard, Jacques Tardi, Gérard Lauzier, Altan, Massimo Cavezzali, Daniele Panebarco, e altri ancora.
Nel 1982, L’Isola Trovata manda in edicola una rivista che molti rimpiangono ancora, “Orient Express”. Ci sono belle rubriche, i fumetti di Roberto “Magnus” Raviola, Vittorio Giardino, Attilio Micheluzzi, Giuseppe Ferrandino, Franco Saudelli, Ugolino Cossu, Massimo Rotundo, Roberto Baldazzini, Anna Brandoli, Renato Queirolo, Silvio Cadelo e parecchi altri. Fra soci che entrano ed escono, nel 1984 la casa editrice è inglobata nel gruppo di Sergio Bonelli. Bernardi se ne va l’anno successivo, quando esce l’ultimo numero della rivista.
Nel 1985, con le francesi éditions Glénat e l’italo-argentina agenzia Quipos, fa nascere la Glénat Italia, con la quale si rilancia un grande personaggio del fumetto italiano, il Lupo Alberto di Silver, si costruisce una rivista intorno alla Pimpa di Altan, e ci si toglie lo sfizio di pubblicare altri libri e albi, fra cui molti fumetti storici e un paio di deliziose opere di Copi. Bernardi ancora una volta se ne va, meno di due anni dopo. La seconda parte di esistenza de L’Isola Trovata e la Glénat Italia lo forzano a risiedere gran parte del tempo a Milano, lui invece ha voglia di restarsene a Bologna.
… Continua nella breve biografia contenuta nelle pagine del sito a lui dedicato.
Per chi ci legge per la prima volta.
Noi di Fumettomania abbiamo realizzato già due progetti su Luigi Bernardi:
GLI SCRITTI di LUIGI BERNARDI su “COMIC ART” (1985-1990)
Iniziato il 15 ottobre 2016, è stato terminato il 17 luglio del 2017, dopo 48 articoli più due introduttivi, contiene tutti i suoi articoli estratti dalla rivista Comici Art,
A seguire quell’estate del 2017 sono riuscito ad unire un gruppo di amici (Daniele Barbieri, Vittorio Giardino, Onofrio Catacchio, Otto Gabos, Roberto Baldazzini e Sergio Rossi) che hanno scritto alcuni ricordi legati a Luigi.
LUIGI BERNARDI, da “Nova Express ad Orient Express”
(costituito da 49 puntate): le prime 19 puntate le ho pubblicate tra l’11 gennaio ed il 14 luglio 2018. Questa la pagina del sito con l’elenco della Prima Serie di articoli dedicate ai 18 numeri della rivista Nova express più un’introduzione.
Alla prima serie di articoli sono seguiti un nuovo gruppo di ricordi amici di Luigi. I Ricordi sono stati dello scrittore Sacha Naspini , dell’editor Panini Andrea Plazzi (curatore delle collane dedicate a Ratman), dell’autore ed editor Massimiliano De Giovanni (uno dei quattro mitici Kappa Boys, fondatore della Kappa Edizioni) e di Michele Ginevra, responsabile del Centro Fumetto “Andrea Pazienza” di Cremona, ed infine di Alessandro Di Nocera, Giornalista, Critico di fumetti ed Insegnante di materie letterarie e Storia dell’Arte, di origine Campana.
Il progetto filologico di ripubblicazione degli scritti dell’editore, critico, giornalista, scrittore e talent scout di Bologna, è poi CONTINUATO dal 24 ottobre 2018 fino al 23 ottobre 2019 con tutti gli scritti estratti dalla storica rivista di fumetti italiana: Orient Express.
Anche questa seconda parte di articoli si è conclusa con dei nuovi ricordi di alcuni suoi amici e conoscenti.
Gli interventi sono stati nell’ordine di: Loriano Macchiavelli, Massimo Rotundo, Franco Saudelli, Laura Scarpa e Alessandro Di Virgilio.