Martedi c’è stata una piccola ricorrenza, 11 anni fa (12 settembre 2012) la parola Fumettomania diventava il nome ufficiale della nostra associazione, e da quel momento intensificammo i progetti sul territorio.
In attesa della nuova programmazione, che è stata approvata ieri sera durante l’assemblea dei soci, continuano ad essere gli articoli tratti dal n. 10 della nostra fanzine cartacea (che risale a dicembre del 1997).
Oggi approfondiamo Dago, uno dei più bei personaggi delle historietas argentine e che ha un bel seguito in Italia, con un intervento del 1997 del socio Domenico Cutrupia.
Buona lettura
Mario Benenati, curatore del sito Fumettomania Factory Magazine
Per chi vuole saperne di più sulle nostre attivittà: la settimana scorsa abbiamo inviato la nuova newsletter (bi-mensile) ai nostri contatti, ecco il link per poterla leggerla https://associazione-fumettomania.voxmail.it/p/yqdqtb/c-c1c15aeb . Potete diffonderla anche voi.
Il sommario del n. 10 è riportato di seguito
- 3 Fu vera gloria?… Meglio le edicole o le librerie? – di Mario Benenati
- 4 Comic Art ritorna in edicola – di Mario Benenati
- 4 Dago. Le avventure di Cesare Renzi – di Domenico Cutrupia (pubblicato oggi)
- 6 Selen, dalla TV al fumetto – intervista di Gianluca Piredda
- 6 Passeggiate nei boschi – di Ambrogio Isgrò
- 8 Martha Washington, Goes to war – di Salvatore Bonanzinga
- 9 Nato morto: arriva. il vampiro del 2000! – di Michele Ginevra
- 10 Portfolio – vari autori esordienti
- 12 Napoleone parte bene – di Lucio Sottile
- 12.Eppure sento che soffia – di Lucio Sottile
- 13 Mangasaurus Rex – di Ambrogio Isgrò
- 14 Gianluca Piredda presenta Whinny – di Jacopo Bonistalli
- 14 Memo Comics – di Mario Benenati
- 16 Schizzo Presenta – di Mario Benenati
- 16 Primi dieci del cuore – di Domenico Cutrupia
- 17 Ade Capone – Intervista di Gianluca Piredda
- 18 Lucca e Roma, breve reportage – di Michele Ginevra
- 18 Sulle Tracce di Fumettomania di Mario Benenati
- 19 Internet e dintorni, notizie dal mondo dei fumetti – di AA.VV.
DAGO
LE AVVENTURE DI CESARE RENZI
di DOMENICO CUTRUPIA
E’ vero, le historietas non sono molto commerciali. Di questi tempi, la gente compra solo i fumetti che vanno di moda, che fanno tendenza, lasciandosi sfuggire autentiche gemme. I ragazzi, tradizionalmente il grosso del pubblico, tendono ad accumulare i fumetti in collezioni nelle quali prevalgono criteri da raccolta di schede telefoniche piuttosto che la qualità oggettiva delle storie. Così è tanto quello che non si prende in considerazione perché non si ha tempo per leggere altro, o non si hanno soldi.
E non parlo del Maus di Art Spiegelman o dello Spirit di Will Eisner, fondamentali principi della storia del fumetto mondiale. Parlo del più recente fumetto argentino, che ha un su o costante pubblico ma ha anche le potenzialità per piacere al grande pubblico. E’ nei tardi anni sessanta che, grazie alleditore genovese Florenzo Ivaldi, le historietas si fanno conoscere dagli italiani.
Nel modo migliore, con le storie del grande Hector Germar Oesterheld che nella mitica rivista Sgt. Kirk avevano i disegni del nostro Hugo Pratt. Quasi a simboleggiare il legame che storicamente e culturalmente lega l’Italia all’Argentina e del quale ci rendiamo torse conto solo quando ci accorgiamo di qualche calciatore argentino сhe porta il cognome italiano.Ricca di capolavori è la terra di Mafalda, capolavori che, dopo la parentesi della MILANO Libri, hanno avuto spazio grazie all’opera meritoria dell’EURA editoriale (oggi Aurea Editore, NdR) che dai primi anni settanta ci regala la possibilità di conoscere autori come Trillo, Meglia, Saccomanno, Bernet, Mandrafina.
Per citarne solo alcuni e dei più recenti: nessuno, neanche il più superbo di loro, vuole e può paragonarsi al genio di Oesterheld, il padre di tutti gli sceneggiatori argentini, l’autore dell’Eternauta che qui, in Italia, ispirò il nome di una bella rivista di fumetti d’autore. Ma una fulgida stella brilla nel mondo delle historetas: è Robin Wood. Egli è certamente il più prolifico sceneggiatore argentino, autore di capolavori come “Helena” “Savarese” “Nippur“. “Gilgamesh“, “Mojado“, “Martin Hel” e molti altri.
Voglio segnalare l’importanza di Wood, non per una, pur lodevole, lezione di storia del fumetto, ma per ricordare che già da qualche anno nelle edicole, con un suo periodico, c’è quello che è il suo personaggio più longevo e popolare: Dago.
La prima storia di Dago, in Argentina, risale al 1981. Da allora Alberto Salinas, il disegnatore che affianca Wood in questa favolosa epopea, ha realizzato oltre un centinaio di capitoli, più di 2000 pagine.
In Italia esce su Lanciostory, su Eura-comix e, dal gennaio 1995, nella collana Nuovi fumetti che lo presenta bimestralmente alternandolo a Martin Hel (ricordiamo che l’articolo è stato scritto nell’autunno del 1997, NdR). Robin Wood, novello Dumas, nelle sue storie di Dago riesce a ricreare la vera dimensione dell’avventura. Non ci sono armi spaziali, né misteri ufologici o atlantidei.
Dago è avventura allo stato puro. un’esplorazione dell’uomo attraverso vicende verosimili e ambientazioni diligentemente documentate. Dago è Cesare Renzi, nobile veneziano del XVI secolo, sfuggito allo sterminio della sua famiglia e sopravvissuto ad innumerevoli vicissitudini grazie ad un indomito coraggio alimentato da un forte sentimento di vendetta nei confronti di chi ha distrutto la sua famiglia.
Fu chiamato Dago dai saraceni che lo trovarono mentre galleggiava, svenuto nell’Adriatico., con una daga conficcata nella schiena da quello che il nobile Renzi chiamava amico ( in “Ritorno a Venezia, Dago 1/95). Nel prosieguo nelle storie di Wood vediamo Dago al servizio del sultano come giannizzero e poi ancora in giro per l’Europa.
E sempre in storie toccanti, come quando incontra Maria De ‘Medici e il suo complotto per unificare l’Italia (in ‘sogni Fatali’. D. 4/97) o divertenti come quando incontra Benvenuto Cellini, il famoso orato e scultore che realizzò la superba saliera di Francesco I ora nel museo di Vienna o del Perseo che la mostra di se nella piazza della Signoria di Firenze (in ‘Spadaccino e artista’ , D. 5/97).
Storie intelligenti ed avventurose che piacciono sia al lettore di Tex e di Dylan Dog sia a chi non conosce altro che Alan Moore o Masamune Shirow. Ma Dago come tutte le historietas, tutti i fumetti argentini, non è una moda e non ha case editrici miliardarie che lo sostengono. Nondimeno, chi voglia leggere belle storie. e voglia la certezza di non dover rimpiangere i soldi spesi, dia fiducia a Dago e non resterà deluso. Anche se troppe riviste specializzate parlano solo di lmage, Marvel e Manga e anche se non ci si potrà vantare con l’amico ignorantello che conosce solo Dylan Dog e l’Uomo Ragno.
L’INTERO NUMERO DIECI DI FUMETTOMANIA
NOTE EXTRA
FUMETTOMANIA INDEX 1990 – 2012
ovvero, tutte le informazioni e tutti i contenuti relativi ai 20 numeri pubblicati della rivista cartacea Fumettomania.