Ricominciano gli articoli su Lara Croft. Sono passati sette mesi dal precedente articolo di questo approfondimento su Lara Croft, the Tomb Raider, dai videogiochi ad altri media. (fumetti, cartoni, film).
Questi mesi sono serviti al nostro super esperto Fabio Ciaramaglia per accumulare ore di gioco in Dungeons & Dragons, del quale sta realizzando un ricchissimo approfondimento, e per comprendere cosa scrivere di interessante su Tomb Raider.
Così leggerete fra poco: <<Ci sarà un cambiamento rispetto al piano originale di questo speciale, poiché faremo un grande balzo in avanti rispetto all’ultimo articolo -che riguardava l’inserimento di Tomb Raider all’interno della continuity narrativa della Top Cow-Image-, saltando, temporaneamente, proprio quasi tutto quel decennio per arrivare alla cosiddetta “Survivor Trilogy”, ovvero i tre videogiochi del 2013-2018 e tutto il materiale a essi correlato (fumetti Dark Horse, un nuovo film e una imminente serie animata per Netflix). >>
Per chi ci legge oggi per la prima volta, ricordiamo che tutti gli articoli di Fabio, sono bilingue, in italiano ed in inglese, a beneficio degli amici stranieri che ci seguono.
Nota bene: gli articoli di Tomb Raider, per alcuni mesi verranno pubblicati tra il primo sabato e domenica del mese, negli altri 3 sabati continuerà l’approfondimento sui 50 anni dall’uscita del primo gioco Dungeons & Dragons (e vi possiamo annunciare che siamo già coperti fino a giugno 2024).
Buona lettura
da Mario Benenati, curatore del sito Fumettomania Factory Magazine
APPROFONDIMENTO:
Lara Croft, the Tomb Raider, dai videogiochi ad altri media (fumetti, cartoni, film).
Tomb Raider: il nostro grande balzo in avanti
di Fabio Ciaramaglia
Premessa:
A distanza di mesi dall’ultimo articolo pubblicato (del 15 luglio 2023, NdR) sul franchise di Tomb Raider, è il momento di tornare a trattare della nostra Lara Croft.
Ci sarà un cambiamento rispetto al piano originale di questo speciale, poiché faremo un grande balzo in avanti rispetto all’ultimo articolo -che riguardava l’inserimento di Tomb Raider all’interno della continuity narrativa della Top Cow-Image-, saltando, temporaneamente, proprio quasi tutto quel decennio per arrivare alla cosiddetta “Survivor Trilogy”, ovvero i tre videogiochi del 2013-2018 e tutto il materiale a essi correlato (fumetti Dark Horse, un nuovo film e una imminente serie animata per Netflix).
Sebbene da parte di chi scrive sussista sempre il desiderio di essere il più filologicamente accurato, l’esigenza di trattare di Tomb Raider è nata dalla volontà di dimostrare una tesi, ovvero di come il personaggio di Lara Croft si sia evoluto nel corso degli anni non solo da un punto di vista grafico ma anche per ciò che riguarda lo spessore psicologico. Pertanto è mia decisione di andare dritto al punto, prima di tornare a essere filologico.
Come già scritto nei precedenti articoli, sussiste un certo gap tra le prime apparizioni di questo personaggio e quelle più recenti. Nell’analisi c’eravamo fermati ai primi fumetti del ciclo di John Ney Rieber del 2002, ovvero al numero 24 della serie regolare che è poi seguito dal 25 che è inserito all’interno di un crossover con altri personaggi Top Cow-Image.
La serie poi prosegue, con altri sceneggiatori e disegnatori, fino al numero 50 pubblicato nel marzo del 2005. Essa è stata accompagnata anche da una serie parallela in sole dodici uscite intitolata Tomb Raider: Journeys (2001-2003) e alcuni one-shot con team-up con altri personaggi Image. Nel 2007 Top Cow aveva nei piani di proseguire la serie regolare (ripartendo con la numerazione), ma ciò non avvenne, forse anche per il fatto che il franchise era entrato in crisi nel triennio 2006-2008 con il poco successo dei giochi pubblicati in quel periodo (Legend, Anniversary e Underworld) e anche del secondo film con Angelina Jolie (The Cradle of Life, 2003).
Frattanto, sempre nel 2007, a livello crossmediale Lara Croft fu protagonista di una serie animata in dieci brevi episodi di carattere antologico, Revisioned: Tomb Raider, in cui Lara è doppiata dall’attrice Minnie Driver e che ha molti grandi nomi tra gli autori (Jim Lee su tutti). Torneremo in futuro su questo tribolato periodo che consta, riassumendo, di tre videogiochi, circa quaranta fumetti e una serie animata di dieci episodi.
A quel punto la crisi fa sì che ci sia un lungo gap di cinque anni prima della decisione di operare un reboot del personaggio. La decisione chiaramente può avere avuto la sua origine per motivi prevalentemente economici (c’è l’acquisizione dei diritti Eidos da parte di Square Enix) e per dare nuova linfa a un personaggio che sembrava ormai aver dato tutto quello che poteva. Ma da un punto di vista macronarrativo e crossmediale è stata anche l’occasione per dare ordine ripartendo, per l’appunto, da zero e quindi con la possibilità di maggiore indipendenza creativa: infatti, lo abbiamo rilevato anche nei precedenti articoli, la continuity narrativa dei primi giochi così come quella dei fumetti Top Cow-Image a volte ha delle falle, con cambiamenti di nomi (per esempio del padre di Lara) o avvenimenti fondanti che hanno delle discrepanze cronologiche.
A onor del vero, il periodo Top Cow ha tentato di mettere ordine a sua volta, però con la complicazione dell’integrazione del personaggio all’interno della continuity narrativa del proprio universo più che altro.
Con il reboot operato con il gioco dal secco titolo Tomb Raider del 2013 abbiamo il tentativo di uniformare la continuity ma anche di seguire le vicende di Lara Croft come se fossero un bildungsroman, ovvero a partire dalla sua primissima esperienza come avventurosa e acrobatica razziatrice di tombe. Non è più quindi ultratrentenne e scafata, ma giovane e insicura con tanto da imparare.
Nell’ottica crossmediale vengono poi pubblicati fumetti per Dark Horse (circa trenta albi) che fanno da prequel al gioco del 2013, ma che servono anche come ponti narrativi con i due seguiti, Rise of the Tomb Raider (2015) e Shadow of the Tomb Raider (2018), utilizzando lo stesso cast di comprimari (uno su tutti Jonah) e la stessa organizzazione antagonista (Trinity). Affettuosamente i tre giochi sono chiamati “Survivor Trilogy”, proprio perché l’elemento primario della sopravvivenza, soprattutto nel primo della serie, ne è molto caratterizzante. Aggiungo anche due romanzi che si inseriscono in questa continuity, quello di Dan Abnett e Nik Vincent Tomb Raider: The Ten Thousand Immortals (2014) e quello di Stephani Danelle Perry Shadow of the Tomb Raider: Path to Apocalypse (2018).
Un discorso a parte è il film Tomb Raider del 2018 che è un libero adattamento dell’avventura del gioco del 2013, ma non possiamo considerarlo parte della continuity. Infine nel corso del 2024 dovrebbe finalmente essere trasmessa su Netflix la serie animata Tomb Raider: The Legend of Lara Croft che, a quanto pare, segue le vicende dell’archeologa dopo gli eventi della intera “Survivor Trilogy”.
Nei prossimi mesi, sebbene lentamente e con questo grande balzo in avanti, riprenderemo a trattare di Lara Croft, a partire dalla “Survivor Trilogy”, con la promessa di tornare, filologicamente, a ciò che era stato prodotto precedentemente. Per dirla con i Guns ‘N Roses, “All we need is just a little patience”.
fine articolo n. 12
Bibliografia minima
A.A.V.V.: Tomb Raider, Crystal Dynamics/Square Enix, 2013
A.A.V.V.: Rise of the Tomb Raider, Crystal Dynamics/Square Enix, 2015
A.A.V.V.: Shadow of the Tomb Raider, Crystal Dynamics/Square Enix, 2018
Non aggiungiamo altro in questo articolo di raccordo, ma evidenziamo i tre videogiochi di riferimento.
Biografia dell’autore
FABIO CIARAMAGLIA
Con una laurea in letteratura inglese con una tesi su Shakespeare nei fumetti (2000) e con un dottorato con una tesi su Shakespeare nella televisione italiana (2004), ho sempre cercato di occuparmi della relazione tra letteratura e altri media.
Ho collaborato con varie riviste di fumetti, da Fumo di China a Fumettomania nella sua precedente incarnazione, ma ho anche tradotto due fumetti per la Magic Press e alcune poesie inglesi.
Ho poi iniziato a insegnare inglese nelle scuole superiori prima a Roma e poi, dal 2015, a Trieste.
Non ho perso l’animo nerd nemmeno da insegnante, ma a partire dal 2006 ho virato più sul versante dei videogiochi, in alcuni dei quali, forse per deformazione professionale, ho riscontrato elementi degni di analisi che però prima di ora non avevo avuto il coraggio di affrontare con maggiore serietà.
English version
Lara Croft, the Tomb Raider, from video games to other media (comics, cartoons, films).
Tomb Raider: our long leap forward
Fabio Ciaramaglia
A premise:
Several months after the last published article on Tomb Raider franchise, it is the moment to go back dealing with our Lara Croft. Something is going to change from the original plan of this special cycle of articles, because we are leaping forward from that last article – which dealt with the full integration of Tomb Raider within the narrative continuity of Top Cow-Image-, skipping temporarily all that decade to reach the so-called “Survivor Trilogy”, that is the three video games of 2013-2018 and all the materials related to it (Dark Horse comics, a new film and an incoming animated series for Netflix).
Though as far as I am concerned there is always a wish for philological accuracy, the need to deal with Tomb Raider spawned from another reason, that is to make the point on the development of the character of Lara Croft from a visual point of view and, above all, from her insight and psychological representation. Thus, I have decided to go straight to those points, before going back to the philological approach.
As we wrote in the previous articles, there is a big gap between the first appearances of this character and the most recent ones. In the analysis we had stopped at the first comics of John Ney Nieber’s storyline of 2002, that is issue 24 of the regular series, while issue 25 is part of a crossover with other characters Top Cow-Image.
The series then keeps on, changing writers and artists, until issue 50, published in March 2005. That series had also a spin-off of twelve issues whose title is Tomb Raider: Journeys (2001-2003) and some more one-shot team-ups with other Image characters. In the plans of Top Cow the series was meant to start again from number 0 in 2007, but that did not happen, maybe also because meanwhile the franchise had entered a deep crisis in 2006-2008, marked by the low success of the video games released in that period (Legend, Anniversary and Underworld) and also of the failure of the second film starring Angelina Jolie (The Cradle of Life, 2003).
In 2007, however, Lara Croft was crossmedially protagonist of an anthology animated series made of ten short episodes, Revisioned: Tomb Raider, where the protagonist is dubbed by actress Minnie Driver and which features many known artists (Jim Lee being one of them). We shall come back to this troubled period which, summarising, is made of three video games, about forty comics and a ten-episode animated series.
At that time the crisis caused an extended break of five years before the decision to plan a complete reboot of the character. The decision clearly was due to economical reasons (Square Enix had just acquired the copyrights of Eidos) but maybe also to provide new blood to a character who, apparently, had given everything she could so far. From a macro-narrative standpoint and with a crossmedial strategy, however, that was also the chance to start again from scratch and in a more ordered way, providing in this way more creative independence: as a matter of fact, the narrative continuity of the first games and of Top Cow-Image sometimes has flows, with unexplained changes of names (for instance that of Lara’s father) or basic fundamental past events with a messed chronology.
To be fair, the Top Cow period tried to provide order, but their main goal was to integrate that continuity within that of its own comics universe, adding in this way complications.
The reboot which starts with the game whose simple title is Tomb Raider (2013) we see the attempt to uniform the continuity but also to follow Lara’s adventures as if they were a bildungsroman, that is by starting with her very first experience as a brave and acrobatic raider of tombs. She is not any more that mature and expert more than thirty-year-old woman, but a young girl who is not that confident and she has much to learn yet.
In the crossmedia strategy comics have been published by Dark Horse (about thirty episodes) which work as prequel of the game of 2013, but also as narrative bridges with the two sequels, Rise of the Tomb Raider (2015) and Shadow of the Tomb Raider (2018), using the same cast of companions (mainly Jonah) and the same clear enemy (the secret organization Trinity).
The three games have been lovingly nicknamed the “Survivor Trilogy”, because the element of surviving, especially in the first of the series, is definitely one of the most important. Adding to this, also two novels contribute to this continuity, that by Dan Abnett and Nik Vincent Tomb Raider: The Ten Thousand Immortals (2014) and that by Stephani Danelle Perry Shadow of the Tomb Raider: Path to Apocalypse (2018). The film Tomb Raider of 2018 is another matter since it is only a free interpretation of the game of 2013 and we cannot consider it as part of the narrative continuity. Finally, it is in the plans for 2024 the animated series Tomb Raider: The Legend of Lara Croft for Netflix which, apparently, should be a follow-up of the whole “Survivor Trilogy”.
In the next months, though slowly and with this long leap forward, we shall resume dealing with Lara Croft starting from the “Survivor Trilogy”, and with the promise of coming back, philologically, to what has been released previously. To say it with Guns ‘N Roses, “All we need is just a little patience”.
end of article 12
Further readings
Several authors: Tomb Raider, Crystal Dynamics/Square Enix, 2013
Several authors: Rise of the Tomb Raider, Crystal Dynamics/Square Enix, 2015
Several authors: Shadow of the Tomb Raider, Crystal Dynamics/Square Enix, 2018
We are not adding much else in this “fill in” article, but we stress only the three video games which pave the way to it.
Biography
FABIO CIARAMAGLIA
With an M.A. degree in English Literature, with a dissertation on Shakespeare and comics (2000) and a Ph.D. with a dissertation on Shakespeare and Italian TV (2004), I have always tried to deal with the complex relationship between literature and other media.
I have written for comics magazines, such as Fumo di China and Fumettomania (in its previous printed version), but also translated into Italian a couple of American comics for the publisher Magic Press and some poems. Meanwhile I have begun teaching English language at High School, at first in Rome and then, after 2015, in Trieste.
I have never lost the nerdy attitude even as a teacher, but since 2006 videogames have attracted me more and in some of them, maybe for a personal inclination, I have found several elements which are worth of being analysed, though before this year I had never dared approaching more seriously.
NOTE EXTRA
Tutti gli articoli precedenti dello speciale approfondimento: Lara Croft, the Tomb Raider.
15-07-23
23 giugno 2023
2 giugno 2023
10 maggio 2023
https://www.fumettomaniafactory.net/tomb-raider-approccio-al-ciclo-conclusivo-di-dan-jurgens/
21 aprile 2023
6 aprile 2023
16 marzo 2023
24 febbraio 2023
7 febbraio 2023
Seconda puntata del 21 gennaio 2023
Prima puntata del 30 dicembre 2022
Nel 2022 Fabio ha pubblicato il lungo ed interessantissimo approfondimento dedicato a “DRAGON AGE dal videogame ai fumetti!“.
Sotto riportiamo l’ultimo articolo (il 27°) pubblicato da Fabio del 28 dicembre 2022
e la PAGINA DEL SITO DEDICATA A FUMETTI E VIDEOGIOCHI