Terzo appuntamento con ‘Pillole di PILOT‘ , con le parole di Luigi Bernardi estratte dal n. 3 e dal n. 4 della rivista PILOT (che Luigi coordinò tra dicembre 1981 e febbraio 1983, quasi in contemporanea alla mitica rivista Orient Express). Oggi le parole sono poche ma ci rifaremo la prossima volta.
Buona lettura e benvenuti “a bordo”, se ci scoprite per la prima volta
Mario Benenati, ideatore dei progetti culturali di “Fumettomania Factory”
Quel terzo numero della rivista Pilot, con Valerin, L’uomo di carta, e Le falangi era un’apoteosi di belle storie.
Ricordare Bernardi per me significa anche ricordare l’intera rivista, compresi alcuni redazionali tra cui un bel saggio breve di Jean-Marc Thévenet su Pierre Christin, che ripubblico, anche se non era a firma di Luigi.
Mentre nella rubrica L’occhio insonne, di Bernardi ma firmata con lo pseudonimo di Dominique Del Dongo, trovavano spazio alcune riviste amatoriali all’epoca molto interessanti. Rivediamole
Immagine © degli aventi diritti. immagine utilizzata solo a fini divulgativi
Con il quarto numero della rivista Pilot si conclusero le belle storie, che abbiamo esaltato ad inizio articolo. Questo primo mini ciclo della rivista fu l’occasione per Bernardi per dialogare con i lettori nella pagina del Sommario e dare qualche anticipazione dei numeri a venire.
Se volete rintracciare i 12 numeri di Pilot, curati da Luigi Bernardi, li trovate ancora acquistare sul portale Fumetto-ONLINE
3 – Appuntamento tra 14 giorni
NOTE EXTRA
<<Pilot è stata una rivista di fumetti edita dalla casa editrice romana Nuova Frontiera di Roberto Rocca. Figlia di un accordo diretto dell’editore romano con il colosso francese Dargaud, Pilot si aggiunse nel dicembre 1981 alle altre riviste di Bande Dessinée già pubblicate da Nuova Frontiera, ovvero Metal Hurlant (dodici numeri dal marzo 1981 al maggio 1983, con varie serie di supplementi), anch’essa una licenza diretta dall’omonima rivista francese, e soprattutto Totem (39 numeri dal febbraio 1980 all’ottobre 1984, poi riesumata in altre versioni fino a metà anni novanta).
Dopo che un primo contatto lavorativo con una collaborazione saltuaria su Totem, Rocca offrì a Luigi Bernardi la direzione editoriale di Pilot.
Per Bernardi si è quindi trattata, dopo la sua prima esperienza di direzione editoriale del supplemento fumetto della Città Futura, del primo lavoro in una casa editrice>>
Estratto dall’articolo Approfondimenti/1: Pilot di Marco Bernardi (che ringrazio, per avermi permesso di utilizzare questo testo) pubblicato il 10 gennaio 2018 sul blog Non temerai altro male, Blog dell’Associazione Culturale “Luigi Bernardi”.
Gli altri articoli di questo piccolo progetto sono:
Nuovo articolo del 16 ottobre 2020
https://www.fumettomaniafactory.net/pillole-di-pilot-ricordando-luigi-bernardi-insieme-ad-alessandro-di-nocera/
Prima puntata del 30-10-2020
https://www.fumettomaniafactory.net/pillole-di-pilot-le-belle-storie-della-bande-dessinee-pubblicate-in-italia/
Seconda puntata del 14-11-2020
https://www.fumettomaniafactory.net/manara-e-bilal-i-colori-di-pilot/
Appunti per un’autobiografia che non scriverà
Luigi Bernardi è stato un editore, scrittore, saggista, sceneggiatore, traduttore e critico fumettistico. È nato l’11 gennaio 1953 a Ozzano (Bo) e ha vissuto a Bologna, dove è morto il 18 ottobre del 2013. Ha creato alcune case editrici di fumetti (L’Isola Trovata, Glénat Italia, Granata Press) e diretto case editrici, riviste e collane editoriali (“Orient Express”, “Mangazine”, “Nova Express”, “Stile Libero Noir”, “Perdisa Pop”).
I fumetti
Comincia a lavorare nel 1978, indipendentemente dagli studi universitari in filosofia, e subito si occupa di fumetti. Per Tuttifrutti, una cooperativa culturale di Ravenna, realizza un paio di opuscoli didattici: uno sulla storia dei comics, l’altro sulle produzioni emiliano-romagnole. Contemporaneamente, gli è affidata la cura del supplemento fumetti di “La città futura”, il settimanale della Federazione Giovanile Comunista Italiana, allora diretto da Ferdinando Adornato. Nello stesso anno, crea anche la sua prima casa editrice, si chiama L’Isola Trovata e va avanti per qualche tempo a sfornare album a fumetti per il mercato delle librerie. In catalogo, opere di Alberto Breccia, Jesè Munoz, Carlos Sampayo, Lorenzo Mattotti, Laura Scarpa, Cinzia Ghigliano, Giancarlo Berardi, Renzo Calegari, Ivo Milazzo, Georges Pichard, Jacques Tardi, Gérard Lauzier, Altan, Massimo Cavezzali, Daniele Panebarco, e altri ancora.
Nel 1982, L’Isola Trovata manda in edicola una rivista che molti rimpiangono ancora, “Orient Express”. Ci sono belle rubriche, i fumetti di Roberto “Magnus” Raviola, Vittorio Giardino, Attilio Micheluzzi, Giuseppe Ferrandino, Franco Saudelli, Ugolino Cossu, Massimo Rotundo, Roberto Baldazzini, Anna Brandoli, Renato Queirolo, Silvio Cadelo e parecchi altri. Fra soci che entrano ed escono, nel 1984 la casa editrice è inglobata nel gruppo di Sergio Bonelli. Bernardi se ne va l’anno successivo, quando esce l’ultimo numero della rivista.
Nel 1985, con le francesi éditions Glénat e l’italo-argentina agenzia Quipos, fa nascere la Glénat Italia, con la quale si rilancia un grande personaggio del fumetto italiano, il Lupo Alberto di Silver, si costruisce una rivista intorno alla Pimpa di Altan, e ci si toglie lo sfizio di pubblicare altri libri e albi, fra cui molti fumetti storici e un paio di deliziose opere di Copi. Bernardi ancora una volta se ne va, meno di due anni dopo. La seconda parte di esistenza de L’Isola Trovata e la Glénat Italia lo forzano a risiedere gran parte del tempo a Milano, lui invece ha voglia di restarsene a Bologna.
Piccoli lavori crescono
Dal 1987 al 1989 traduce molti fumetti francesi, scrive articoli per le testate del gruppo Vogue, collabora alla rivista “Dolce Vita”, di cui è redattore, cura alcune mostre per il “Salone dei comics di Lucca”, per “Trevisocomics” e partecipa alla realizzazione della “Biennale Giovani Artisti del Mediterraneo”, a Bologna nel 1988. In quel periodo scrive e pubblica il suo primo libro, “Destinazione utopia” (Eleuthera, 1988). È un saggio su “l’evasione impossibile di tre personaggi a fumetti”, si occupa di Corto Maltese, Graziano Frediani di Mister No e Luca Boschi di Ken Parker. Per quel libro scrive anche l’introduzione, “Verso un paese lontano”, un testo che ancora emoziona.
Nel 1989, con Luca Boschi (che se ne andrà dopo pochi mesi) e Roberto Ghiddi crea Granata Press. Per il primo anno è solo service editoriale, poi arrivano le prime pubblicazioni, i manga, le riviste “Nova Express” e “Nero”, i fumetti americani, quelli italiani, i romanzi, i saggi, infine i video degli anime giapponesi. Nel 1996 Granata Press finisce, e per Bernardi tutto cambia.
…
… Continua nella breve biografia contenuta nelle pagine del sito a lui dedicato.
Per chi ci legge per la prima volta.
Noi di Fumettomania abbiamo realizzato già due progetti su Luigi Bernardi:
GLI SCRITTI di LUIGI BERNARDI su “COMIC ART” (1985-1990)
Iniziato il 15 ottobre 2016, è stato terminato il 17 luglio del 2017, dopo 48 articoli più due introduttivi, contiene tutti i suoi articoli estratti dalla rivista Comici Art,
A seguire quell’estate del 2017 sono riuscito ad unire un gruppo di amici (Daniele Barbieri, Vittorio Giardino, Onofrio Catacchio, Otto Gabos, Roberto Baldazzini e Sergio Rossi) che hanno scritto alcuni ricordi legati a Luigi.
LUIGI BERNARDI, da “Nova Express ad Orient Express”
(costituito da 49 puntate): le prime 19 puntate le ho pubblicate tra l’11 gennaio ed il 14 luglio 2018. Questa la pagina del sito con l’elenco della Prima Serie di articoli dedicate ai 18 numeri della rivista Nova express più un’introduzione.
Alla prima serie di articoli sono seguiti un nuovo gruppo di ricordi amici di Luigi. I Ricordi sono stati dello scrittore Sacha Naspini , dell’editor Panini Andrea Plazzi (curatore delle collane dedicate a Ratman), dell’autore ed editor Massimiliano De Giovanni (uno dei quattro mitici Kappa Boys, fondatore della Kappa Edizioni) e di Michele Ginevra, responsabile del Centro Fumetto “Andrea Pazienza” di Cremona, ed infine di Alessandro Di Nocera, Giornalista, Critico di fumetti ed Insegnante di materie letterarie e Storia dell’Arte, di origine Campana.
Il progetto filologico di ripubblicazione degli scritti dell’editore, critico, giornalista, scrittore e talent scout di Bologna, è poi CONTINUATO dal 24 ottobre 2018 fino al 23 ottobre 2019 con tutti gli scritti estratti dalla storica rivista di fumetti italiana: Orient Express.
Anche questa seconda parte di articoli si è conclusa con dei nuovissimi ricordi di alcuni suoi amici e conoscenti.
Gli interventi sono stati nell’ordine di: Loriano Macchiavelli, Massimo Rotundo, Franco Saudelli, Laura Scarpa e Alessandro Di Virgilio.
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