Oggi viene inaugurata a Pordenone, al PAFF una grande mostra dedicata a CHRIS WARE, l’autore statunitense considerato tra i più influenti fumettisti degli ultimi anni! Dalle immagini, che vedrete sotto, si configura come una mostra spettacolare che avrà tanti visitatori.
Dopo la conferenza stampa, di presentazione della mostra “CHRIS WARE – La prospettiva della memoria“, che si è svolta giovedì 7 marzo nell’auditorium del PAFF, ecco il comunicato stampa dell’inaugurazione del mostra che diffondiamo con molto piacere.
Invito i nostri amici e le nostre amiche, e i nostri collaboratori, specialmente quelli che risiedono nella parte settentrionale della nostra penisola a visitarla, tra l’altro rimarrà aperta fino al 12 maggio.
Auguro a Laura Venerus, dell’Ufficio stampa PAFF! – International Museum of Comic Art, ed allo staff del PAFF, il miglior risultato possibile per questa loro nuova proposta culturale legata al Fumetto.
Mario Benenati, Presidente “Fumettomania Factory – APS”
IL MAESTRO DEL FUMETTO CHRIS WARE PROTAGONISTA AL PAFF!
CON LA MOSTRA “LA PROSPETTIVA DELLA MEMORIA”
Chris Ware è il protagonista della nuova mostra allestita al PAFF! – International Museum of Comic Art di Pordenone, “La prospettiva della memoria” dal 9 marzo al 12 maggio 2024.
Autore tra i più acclamati dalla critica di fumetto mondiale, Ware è considerato da esperti e colleghi come uno dei cartoonist più influenti degli ultimi venticinque anni, pluripremiato copertinista del New Yorker e vincitore dei maggiori premi di fumetto internazionale.
Nato a Omaha, nel Nebraska, il 28 dicembre 1967, vive a Chicago. La sua carriera comincia negli anni Ottanta quando pubblica i primissimi lavori sul giornalino scolastico, venendo poi notato da Art Spiegelman e da Françoise Mouly che pubblicano i suoi fumetti sulle pagine di Raw, la rivista in cui nacque il celeberrimo “Maus” di Spiegelman (vincitore del premio Pulitzer).
Dagli anni Novanta avvia il sodalizio con l’editore americano Fantagraphics con il progetto ACME Novelty e ACME Library. Con la pubblicazione nel 1995 di “Jimmy Corrigan, il ragazzo più in gamba sulla terra”, Ware crea un personaggio di una tristezza e una goffaggine sconfortanti, in una storia ampiamente autobiografica, che viene accolta dal mondo della cultura statunitense come una novità sorprendente, ricevendo premi importanti negli Stati Uniti e in Gran Bretagna. La versione francese riceve il premio della critica e quello per il miglior libro al Festival del Fumetto di Angoulême.
Pur nel solco di quello che è uno stile diffusamente riconoscibile, gli altri libri di Ware sono sempre frutto di un enorme lavoro di ricerca e sperimentazione, tra rappresentazione del reale e interpretazione cartoonesca del reale (come in Quimby the Mouse, ispirato graficamente ai personaggi dei cartoni animati americani).
In Building Stories (2012), Ware amplia ulteriormente il confine del fumetto: l’opera si presenta come una scatola di grande formato, contenente quattordici oggetti stampati di diverse dimensioni, che il lettore è invitato a ricomporre, reinventandolo come un puzzle. Al di là dell’aspetto materiale, emerge il ritratto di una donna di Chicago, fiorista disabile, i suoi desideri, le sue emozioni e le perdite di una vita.
Nel suo più recente lavoro, Rusty Brown, pubblicato nel 2019, Ware mostra la fragilità del mito americano attraverso una serie di personaggi indecisi e vulnerabili, affrontando temi urgenti e caratterizzanti la società contemporanea: il razzismo, il femminismo, l’ecologia, le nuove tecnologie, la crescente violenza della società. I punti di vista si moltiplicano, i personaggi si diversificano e molti dei protagonisti sono donne, a partire da Joanne Cole, insegnante afroamericana che ha passato l’esistenza a combattere i pregiudizi razziali.
LO STILE
Ware è un nuovo, riconosciuto Maestro del fumetto, capace di rivoluzionarne il linguaggio. È l’inventore di un nuovo stile, grazie al quale entra nei suoi personaggi, scoprendone fino in fondo la loro intimità, il loro pensiero segreto. Non a caso è stato accostato a James Joyce, lo scrittore irlandese che ha saputo raccontare i personaggi attraverso il flusso di coscienza. Ware fa lo stesso, ma con disegni e parole, nella libera rappresentazione dei pensieri dei suoi personaggi così come egli stesso (con un’incredibile capacità di immedesimazione) immagina che compaiano e si sviluppino nella loro mente. Il presente si unisce così ai ricordi e il tempo tra le vignette trascorre attraverso minimi particolari, dettagli che il lettore non può che riconoscere come veri.
LA MOSTRA
L’esposizione pordenonese è la quarta versione internazionale della mostra dedicata al Maestro Chris Ware dopo Angoulême, Parigi e Basilea.
La scoperta di questo straordinario autore comincia già dalle grafiche, realizzate appositamente da Ware per il PAFF!: i riferimenti alla città di Pordenone sono evidenti, con chiari rimandi al municipio, al campanile cittadino e a Villa Galvani. Assieme ai collegamenti locali, la rappresentazione della mostra pordenonese propone chiaramente il punto di vista di Ware, fatto di tratti netti, urbani e grafiche definite, schematiche, dettagliate.
Nei due piani della mostra al PAFF! viene svelato il sorprendente mondo di Ware attraverso circa 200 tra tavole originali delle sue più importanti opere (Building Stories, Jimmy Corrigan, Rusty Brown e Quimby the Mouse), copertine del Newyorker da lui illustrate, schizzi, prove, pubblicità e oggetti.
Tra le peculiarità della mostra, la maestosa riproduzione del palazzo di Building Stories che accoglie il pubblico, immergendolo fin dall’inizio della visita nel fantastico mondo di Ware e delle sue suggestive rappresentazioni.
L’INAUGURAZIONE
La mostra apre sabato 9 marzo alle 11:00 con il vernissage aperto al pubblico nelle sale espositive del PAFF! alla presenza di Chris Ware, atteso a Pordenone proprio per questo appuntamento.
Si ringraziano per la collaborazione Galerie Martel di Parigi e Cartoonmuseum di Basilea.
IL CATALOGO
Valore aggiunto dell’esposizione è il catalogo originale edito dal PAFF! di 128 pagine che raccoglie le immagini delle opere in mostra accompagnate da una raccolta di interventi di importanti critici italiani e internazionali specializzati nel lavoro di Ware. I contributi inseriti in catalogo sono dei curatori Luca Raffaelli, Valerio Bindi e Marco Dabbà, di Benoît Peeters, sceneggiatore e specialista di fumetti, Benoît Crucifix, docente di Studi Culturali alla Katholieke Universiteit Leuven e ricercatore alla Royal Library, Nina Eckhoff-Heindl, ricercatrice post-doc all’Università di Colonia, fondatrice della German Society for Comics Studies (ComFor), componente del gruppo di lavoro Comics Studies nell’ambito della German Society for Media Studies (GfM) e della Comics Studies Society, Lorenzo Di Paola, ricercatore alla Ghent University, professore a contratto di Teorie e sociologie del fumetto dalla stampa al digitale dell’Università di Salerno, componente del gruppo di ricerca internazionale sul fumetto italiano “Studying‘n’Investigating Fumetti” (SnIF) e del Centro Studi Media Culture Società dell’Università di Salerno, Enrique Bordes, architetto museografo, dottore di ricerca e docente specializzato nella narrativa visuale, spaziale e urbana.
Il catalogo rappresenta un documento fondamentale nello studio di Chris e ha ricevuto dall’autore stesso un supporto operativo nonché i complimenti per il lavoro realizzato.
Nota Bene: in fondo potrete leggere la Scheda relativa al catalogo
DICHIARAZIONI
“Attraverso il suo uso abile della composizione, della colorazione e della narrazione, Chris Ware riesce a creare storie che toccano le corde più profonde dell’animo umano. Le sue opere sono un raffinato mix di ironia, surrealtà e dramma, sono capaci di catturarci e condurci in un viaggio emotivo e intellettuale. Nella mostra abbiamo la possibilità di immergerci nel mondo affascinante e intricato di Chris Ware, esplorando le sue opere più celebri e scoprendo nuovi lati della sua personalità artistica e coinvolgente umanità”
Marco Dabbà, presidente del PAFF!, co-curatore del catalogo
“Ho sempre pensato che il fumetto sia soprattutto un luogo alternativo in cui vivere. Nei territori di Chris Ware si compiono esperienze misteriose: si vive l’attesa, il dolore, l’empatia, la solitudine, il vortice dei pensieri e tanto altro ancora. E lo si fa protetti dalla bellezza di un’arte potente e consapevole”
Luca Raffaelli, direttore artistico del PAFF! e co-curatore del catalogo e della mostra
“C’è una tridimensionalità intrinseca nel mondo piatto di Chris Ware. Una tridimensionalità che coinvolge le dimensioni di memoria, tempo ed emozioni. Ma anche una tridimensionalità che sperimentiamo nella tensione dell’oggetto libro, nel nostro avvicinarci e allontanarci continuo dalla stessa pagina per leggerla”.
Valerio Bindi, co-curatore del catalogo e della mostra
“È un onore per Pordenone ospitare un mostra di questo livello. Chris Ware è uno dei fumettisti più interessanti degli ultimi decenni e grazie al PAFF! la nostra città potrà conoscere da vicino la sua straordinaria produzione. Tra l’altro Ware ha voluto omaggiare Pordenone realizzando delle grafiche dedicate alla nostra città, che raffigurano il Municipio, il campanile e la stessa Villa Galvani, sede del PAFF! e della mostra. Siamo certi che anche questa straordinaria esposizione saprà coinvolgere e attrarre in città un grandissimo numero di appassionati e curiosi. Insomma, un’altra mostra che conferma il PAFF! quale punto di riferimento del fumetto a livello internazionale”
Alessandro Ciriani, Sindaco di Pordenone
“La mostra di Chris Ware è l’emblema dello spirito del PAFF! e del modello di proposta culturale che meglio identifica Pordenone: la ricerca, la sperimentazione, l’invenzione di nuovi stili e di nuove formule. È la conferma che il PAFF! è unico. Una realtà così “metropolitana” ci si aspetterebbe di trovarla a New York, Berlino, Milano. E invece la troviamo a Pordenone, e non è un caso. Ecco perché è una carta fondamentale che dobbiamo giocarci verso la candidatura di Pordenone a capitale della cultura 2027”
Alberto Parigi, Vicesindaco e Assessore alla Cultura
LA BIOGRAFIA
Chris Ware è nato a Omaha, nel Nebraska, il 28 dicembre 1967. Ora vive a Chicago. Dopo aver pubblicato sul giornale dell’Università del Texas, che allora frequentava, viene scoperto da Art Spiegelman e da Françoise Mouly che pubblicano i suoi fumetti sulle pagine di Raw, la loro rivista (su cui nacque il “Maus” di Spiegelman). La pubblicazione nel 1995 di “Jimmy Corrigan, il ragazzo più in gamba sulla terra” (storia ampiamente autobiografica di un ragazzo timido e impacciato che non ha mai conosciuto il padre) viene accolta dal mondo della cultura statunitense come una novità sorprendente, ricevendo premi in tutto il mondo.
Pur nel solco di quello che è uno stile diffusamente riconoscibile, gli altri libri di Ware sono sempre frutto di un enorme lavoro di ricerca e sperimentazione, tra rappresentazione del reale e interpretazione cartoonesca del reale (come in Quimby the Mouse, ispirato graficamente ai personaggi dei cartoni animati americani). Con Rusty Brown (pubblicato in volume nel 2019), Ware mostra la fragilità del mito americano attraverso una serie di personaggi indecisi e vulnerabili (tra cui l’insegnante di colore Joanne Cole, che ha passato l’esistenza a combattere i pregiudizi razziali) mentre in Building Stories (2012) racconta la vita di una donna di Chicago utilizzando diversi formati del fumetto. Ware è un pluripremiato copertinista del New Yorker e vincitore di tutti i maggiori premi di fumetto internazionali.
Laura Venerus
Ufficio stampa PAFF! – International Museum of Comic Art
348 7834466
SCHEDA DEL CATALOGO
titolo – Chris Ware: La prospettiva della memoria
formato 22,5×30
pagine 128
colore
ISBN 978-88-909401-9-4
Indice testi
LE INFINITE VITE DI UN VISSUTO DA VIVERE
Marco Dabbà
L’ATTESA, IL DOLORE, L’EMPATIA,
LA SOLITUDINE, IL VORTICE DEI PENSIERI
Luca Raffaelli
OMAGGIO A CHRIS WARE
Benoît Peeters
PICCOLI ARCHIVI
Benoît Crucifix
LA TATTILITÀ NEI FUMETTI DI CHRIS WARE
Nina Eckhoff-Heindl
CHRIS WARE. LE STORIE PIÙ RIZOMATICHE SULLA TERRA Lorenzo Di Paola
ARCHITETTO DELLA MEMORIA FUTURA
Enrique Bordes
PICCOLE FINESTRE BIANCHE NEL NERO TOTALE
Valerio Bindi
600 PAROLE SUL FUMETTO
Chris Ware
A questi seguono le riproduzioni di tutte le opere originali in mostra.
Abstract
Nella sua introduzione Marco Dabbà si sofferma sulla polifonia dell’opera di Ware, sul teatro di personaggi che percorrono i suoi libri e che di volta in volta emergono per una pubblicazione solista.
Luca Raffaelli nel suo intervento analizza il flow, il fluire delle memorie nelle storie di Chris Ware, una narrazione fatta di sentire e vivere, di dettagli emotivamente pieni di significati, nella complessità del suo narrare.
Benoît Peeters traccia il percorso artistico di Chris Ware, usando le stesse parole dell’autore come contrappunto delle tematiche che affronta nelle sue opere, che hanno sempre spinto oltre, reinventandoli, i confini del fumetto.
Benoît Crucifix studia la connessione fra il concetto di archivio e il fumetto. Nel suo lavoro Chris Ware recupera e vivifica le opere della storia del fumetto attraverso riedizioni e reinterpretazioni.
Nina Eckhoff-Heindl evidenzia il rapporto che l’osservatore leggente dei libri di Chris Ware è portato a sviluppare con la sua propria tattilità, dove si viene chiamati al gioco e all’interazione.
Lorenzo Di Paola analizza il sistema della scrittura in Ware, richiamando il rapporto con il concetto di rizoma di Deleuze. Nei suoi fumetti sfruttano strutture e meccanismi del digitale calandoli nella materialità.
Enrique Bordes amplifica la struttura del rapporto con l’architettura, tipica del lavoro di Ware, attraverso quattro ordini: la rappresentazione assonometrica, la memoria dello spazio quotidiano, il modello teatrale e il disegno sintetico.
Valerio Bindi analizza la poetica dello scarto in Ware, i salti spazio-temporali, le disconnessioni e i fuori sincrono della narrazione, e come una griglia di pagina mutevole sfrutti lo spazio della storia come una struttura urbana.
Chris Ware infine ragiona sul fumetto come forma super alfabetizzata che fonde le esperienze e la memoria di queste, per ricostruirle in una finzione che sia in grado di alludere alle strutture in cui le abbiamo vissute, donandoci una sensazione sinestetica ed empatica.
Libri più recente pubblicati dagli autori del catalogo:
Luca Raffaelli autore di – Cos’è un fumetto (2021)
Benoît Peeters è autore di – Chris Ware, la bande dessinée réinventée (2010)
Benoît Crucifix autore di – Drawing from the Archives:Comics Memory in the Contemporary Graphic Novel (2023)
Enrique Bordes autore di – Còmic, Arquitectura Narrativa (2017)
Nina Eckhoff-Heindl autore di – Comics Begreifen: Asthetische
Erfahrung Durch Visuell-taktiles Erzahlen (2023) (Comics in maturazione, Esperienza estetica attraverso la narrazione visiva e tattile – caso di studio Building Stories)
Lorenzo Di Paola autore di – L’inafferrabile medium (2019)
Valerio Bindi autore di – Cos’è un fumetto (2021)
NOTE EXTRA
Insieme al PAFF fanno parte dei LUOGHI CULTURALI del FUMETTO, network che si è riunito la prima bel marzo del 2022, le seguenti realtà Associative/Enti di valorizzazione del fumetto
– Anonima Fumetti – Torino (Piemonte)
– Archivio del Fumetto d’Alta Quota “Paolo Cossi” – Andreis (Friuli Venezia Giulia)
– Biblio-museo del fumetto Demetrio Mafrica. – Morgex (Valle Aosta)
– Biblioteca delle Nuvole – Biblioteca di fumetti – Perugia (Umbria)
– Centro Fumetto “Andrea Pazienza” – Cremona (Lombardia)
– Centro Internazionale del Fumetto – Cagliari (Sardegna)
– Fondazione Franco Fossati – Monza (Lombardia)
– Fondazione Marco Montalbano – Viagrande – CT (Sicilia)
– Fumettomania Factory – Barcellona Pozzo di Goto (Sicilia)
– Fumettoteca Regionale Alessandro Callegati ‘Calle’ – Forlì (Romagna)
– Museo del Fumetto di Cosenza – Cosenza (Calabria)
– Museo del Fumetto Xanadu – (Sicilia)
– Splash Archivio “Andrea Pazienza” San Severo – Foggia (Puglia)
– WOW Spazio Fumetto – Museo del Fumetto – Milano (Lombardia)