IVO MILAZZO & GIANCARLO BERARDI AD ETNACOMICS 2016

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Anche se dal 23 aprile, stranamente, non arrivano più i comunicati stampa (da parte dello staff di EtnaComics), il sottoscritto appena ha qualche minuto libero, dagli attuali impegni di Fumettomania nella città di Barcellona Pozzo di Gotto, va a scovare le varie belle news direttamente sul sito ufficiale del Festival Siciliano e poi le copia e le incolla qui.
Per cui, mi scuso del ritardo, e porto a conoscenza dei tanti appassionati a fumetti della presenza ad EtnaComics di due grandi autori italiani: Ivo Milazzo & Giancarlo Berardi.
Mario B.

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Ivo Milazzo, l’eleganza di uno stile!

Come ormai da tradizione consolidata, Etna Comics continua il suo percorso di incontri con i maestri che hanno scritto pagine indelebili nella storia del fumetto. Fra questi, senza alcun dubbio, trova posto Ivo Milazzo, disegnatore e illustratore sopraffino, che del suo stile elegante ha fatto un’autentica firma, rendendo immediatamente riconoscibili le sue opere.

Nasce a Tortona nel 1947 e inizia la sua carriera fumettistica nel 1971. Il 1974 è già l’anno della svolta grazie al personaggio Ken Parker su testi di Giancarlo Berardi. La serie, inizialmente edita dalla Cepim (l’attuale Sergio Bonelli Editore), stravolge immediatamente gli stilemi classici degli eroi dei fumetti, con la figura di un antieroe dalla personalità ben delineata, con i suoi punti di forza ma anche i suoi punti deboli, tratteggiata sapientemente con quella capacità di sintesi che lo ha reso celebre. Le copertine acquerellate della serie restano impresse nei ricordi dei lettori, sia nella prima vita editoriale del personaggio che in quella ancora più autorale del Ken Parker Magazine del 1992. Dopo una lunga attesa, nel 2015, si rinnova il sodalizio con Berardi con la realizzazione dell’ultimo episodio dal titolo Fin dove arriva il mattino.

Sempre sui testi di Berardi, realizza altri lavori come Tiki, Welcome to Springville, L’uomo delle Filippine, Marvin, Tom’s Bar, Giuli Bai e storie brevi raccolte nei volumi Fantasticheria e Luci e ombre. Dal 1998 al 2010 si dedica alla didattica insegnando ‘Tecniche di Fumetto e di lettura immagini’ presso l’Accademia di Belle Arti di Carrara.

In una nutrita sequela di altre pubblicazioni, Ivo Milazzo dimostra il suo indiscutibile talento, come Il Boia Rosso, il volume Baden-Powell, la grande avventura (incentrato sulla storia del fondatore dello scoutismo), Garibaldi e la graphic-novel Uomo Faber dedicata a Fabrizio De Andrè, giusto per citarne qualcuna. Di rilievo anche il sodalizio artistico con il regista Ettore Scola col quale realizza Un drago a forma di nuvola, un concentrato di emozioni, raffigurato con assoluta padronanza dagli acquarelli del maestro.

Supportato da colleghi, associazioni, politici ed intellettuali, dal 1998 Ivo Milazzo è promotore in Parlamento di un’integrazione alla Legge sul Diritto D’Autore nr.633/41 inerente il Cinema di Animazione e il Fumetto.

Dal 2011 ricopre anche il ruolo di Presidente dell’Associazione Illustratori, evoluta nel gennaio 2014 in Associazione Autori di Immagini, comprendendo in essa anche gli scrittori che rendono possibili le “opere composte” di Fumetto e Animazione. Associazione le cui finalità saranno divulgate anche a Etna Comics perché la tutela dei diritti di chi lavora in questo ambito è fondamentale per far sì che ci si possa nutrire ancora dei sogni e delle intuizioni artistiche che autori come Ivo Milazzo riescono a imprimere alle loro opere, alcune delle quali, i visitatori di Etna Comics, potranno apprezzare proprio durante la prossima edizione della kermesse etnea.

La presenza al festival di Ivo Milazzo è frutto di una felice partnership con l’ANAFI< (www.amicidelfumetto.it), la più prestigiosa associazione culturale dedita all’analisi, alla critica e allo studio del fumetto, grazie ad un incessante lavoro di ricerca e proposizione di avvenimenti legati alla nona arte, come incontri con autori e mostre mercato.

I fan potranno dunque incontrare il Maestro anche presso lo stand dell’ANAFI, per sessioni di firme e cogliere al tempo stesso l’occasione per iscriversi alla storica associazione.

(Fonte: Marco Grasso – Responsabile Artistico Area Mostre)

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Giancarlo Berardi… l’arte dello storytelling

Lo staff di Etna Comics è lieto di annunciare la presenza di una delle “penne” più apprezzate nel panorama fumettistico italiano, uno di quelli che ha stravolto gli schemi della narrazione dei fumetti seriali, consegnando autentici capolavori alla storia delle nuvole parlanti.

Le doti narrative di Giancarlo Berardi sono ben note al pubblico già dal 1977, quando in edicola giungeva il primo numero di Ken Parker, la celebre serie che ha scardinato il collaudato schema di eroe tutto d’un pezzo in favore della figura di un “antieroe” che non teme di mostrare debolezze e sconfitte.

Nel narrare le vicende di Ken Parker, Berardi riesce a offrire una visione inusuale e moderna del west, fino a quel momento appannaggio dell’immaginario consegnatoci dai cosiddetti Spaghetti Western o dai fumetti ispirati alla concezione classica delle storie della frontiera americana. Già nella grafica la serie si presentava ai lettori con una veste rivoluzionaria: logo del personaggio sempre fisso in alto, cover acquerellate che si estendevano fino alla quarta di copertina e soprattutto albi autoconclusivi, autentica novità per il periodo e soluzione adottata solo più tardi in altre serie. Ma è sicuramente la narrazione uno degli elementi cardine della serie, tanto da superare indenne i rigori del tempo, conferendo ai testi di Ken Parker un sapore sempre moderno. Il tutto percorrendo una felice strada in compagnia degli eleganti ed efficaci disegni di Ivo Milazzo (creatore grafico del personaggio e gradito ospite di Etna Comics). Fra le pagine della serie fanno capolino argomenti purtroppo ancora oggi lontani dall’essere un ricordo del passato, come i diritti dei lavoratori (storico l’albo Sciopero con una copertina ispirata al Quarto stato di Pellizza da Volpedo), la segregazione e l’odio razziale fino alle nefaste incoerenze della guerra.

Ma la mano di Berardi non si è certo arrestata con il successo di Ken Parker. Prima ancora si era scaldata con altri personaggi come Tarzan, Diabolik e Il piccolo ranger, fino ad arrivare a Tiki, prima collaborazione col disegnatore Ivo Milazzo. Seguiranno altri capolavori come Welcome to Springville, L’Uomo delle Filippine e il detective Marvin. Nel 1986 sceneggerà alcuni episodi di Sherlock Holmes, illustrati da Giorgio Trevisan per poi approdare a Tex con una storia fuori serie dal titolo Oklahoma! A Giancarlo Berardi si devono anche un episodio del poliziesco Nick Raider e i racconti brevi raccolti in Fantasticheria e Luci e ombre.

Dopo aver dato l’avvio a Tom’s Bar e a Giuli Bai & Co., nel 1989 fonderà la Parker Editore che, oltre a ristampare i vecchi episodi del personaggio, ne produrrà di nuovi per il Ken Parker Magazine, formula ripresa dalla Sergio Bonelli Editore fino al 1996; dopodiché la serie tornerà al formato “bonelliano”, con cadenza semestrale, chiudendo nel gennaio 1998.

Sempre del 1998 è nuovo successo editoriale, Julia, misurandosi questa volta con le atmosfere noir e soprattutto con la psicologia di un personaggio femminile che si divide fra gli impegni di criminologa e di docente universitaria. Una serie sorretta dalla conclamata dote di Berardi di caratterizzare personaggi ideando comprimari di varia estrazione e indole, che interagiscono fra di loro con dialoghi sempre brillanti. Una protagonista ancora oggi in piena forma in edicola e alla quale Berardi ha voluto conferire le fattezze di Audrey Hepburn,  suo primo amore cinematografico. Proprio sul personaggio Julia è incentrata la quinta edizione del concorso Cover Reloaded di Etna Comics per il quale Giancarlo Berardi riveste il ruolo di giurato.

Fra i riconoscimenti ricevuti, lo Yellow Kid è sicuramente quello più prestigioso, coronando così una straordinaria carriera ancora non paga dei successi di critica ottenuti.

Per i visitatori di Etna Comics sarà quindi un’imperdibile occasione per ascoltare direttamente dalla sua voce il “dietro le quinte” dei suoi celebri figli di carta.

(Fonte: Marco Grasso – Responsabile artistico Area Mostre)

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