“Sono passato dall’umidità della palude all’acqua del fondale oceanico …”: Intervista a Marco Santucci

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Swamp Thing_ New Roots #1 (2020) - Page 1d

Siamo arrivati alla seconda intervista di agosto, a cura di Filippo Marzo, che si destreggia tra grandi autori statunitensi e grandi autori italiani .
Oggi abbiamo il piacere di leggere l’intervista ad un’artista italiano che sta riscuotendo grandi successo negli USA: Marco Santucci, che è appena uscito in USA con un bel numero di Aquaman.
Siamo felicissimi di essere la vetrina privilegiata per questo questo grande artista.

Mario Benenati, curatore di Fumettomania Web Magazine


DAL NOSTRO INVIATO A MONTERREY (MESSICO):

banner promozionale dell'intervista al disegnatore Marco Santucci

Intervista a Marco Santucci

di Filippo Marzo (in collaborazione con Fabio Butera)

Filippo Marzo: Salve a tutti amici di Comics Reporter e Fumettomania, oggi per il nostro appuntamento con l’intervista all’Autore abbiamo come ospite il disegnatore Marco Santucci che ha lavorato per la Sergio Bonelli, per la Soleil, per la Marvel Comics, e che attualmente sta lavorando per la DC Comics.

Salve Marco come stai?

Marco Santucci: Ciao Filippo bene grazie, come stai te?

FM: Bene, grazie.
Cominciamo immediatamente con la prima domanda che riguarda il tuo ultimo lavoro, come disegnatore di Swamp Thing, il pubblico ci chiede:
“ti abbiamo visto recentemente all’opera su Swamp Thing New Roots, parlarci di questo progetto, quanto hanno influito e storie classiche quanto la nuova serie TV?”

MS: Swamp Thing è un progetto che è stato pubblicato sui “Giant” e venivano pubblicati dalla DC Comics e distribuiti nei Walmart americani e penso anche in tutto il mondo; fondamentalmente era una serie di sei numeri, con storie brevi da 16 pagine, che ho iniziato a fare durante il periodo in cui stavo ancora lavorando su Shazam con i testi di Geoff Johns (che da oggi troverete nelle librerie italiane, NdR).

Copertina del volume Shazam! "I sette regni della magia!", disegnato da Marco Santucci (edizione italiana di Panini Comics, agosto 2020)

Ho iniziato a lavorare su Swamp Thing perché i ritmi di lavorazione di Shazam si erano veramente rallentati a causa degli impegni lavorativi come sceneggiatore che ha Geoff, il quale a parte scrivere per i fumetti scrive anche per serie TV e per i film; in quel periodo lui stava lavorando a Stargirl la serie uscita in questo periodo, fra l’altro i ritmi di lavoro si erano veramente dilatati in una maniera tremenda tanto che a un certo punto non è stato un problema fare, oltre che Shazam, anche qualcos’altro per riuscire a riempire il mio tempo lavorativo.

Ho avuto la fortuna di avere assegnato questo lavoro e di questo devo ringraziare la mia Editor Marie Javins che mi ha affidato questa serie di storie brevi di Swamp Thing New Roots; Swampy era un personaggio che non conoscevo nemmeno benissimo, devo essere sincero, lo conoscevo semmai per i lavori che sono stati fatti sulla serie non tanto dei disegnatori classici come Bernie Wrightson e compagnia, ma soprattutto dell’artista collega e anche amico Yanick Paquette che ha realizzato una bella run di questo personaggio un po’ di anni fa.

Il suo lavoro ha influenzato quello che ho fatto per Swamp Thing, lui ha preso il personaggio e gli ha ridato un’interpretazione molto più personale e io a mia volta ho ripreso questa sua interpretazione e ho cercato di farla mia.

Cover del n. 1 della miniserie "Swamp Thing New Roots"  (DC Comics),  disegnato da Marco Santucci

E’ stata veramente divertente come esperienza perché innanzitutto le paludi della Louisiana sono divertenti da disegnare, un’ambientazione naturale che non mi è nuova perché tra l’altro l’avevo già disegnata nel 2008 almeno su una storia di Tex, quindi ho ritrovato una cosa che già conoscevo; e poi è stato veramente divertente affrontare questo personaggio che ho imparato a conoscere mentre ci stavo lavorando.

Mi sono documentato con un sacco di materiale, di storie soprattutto quelle di Yanick che è stato davvero entusiasmante, è come se fosse una sorta di mini-serie di sei numeri con un inizio e una fine ben definita, quindi sarebbe bellissimo se la DC la raccogliesse in un unico volume da 96 pagine quasi come un albo Bonelli, secondo me funzionerebbe benissimo, speriamo che lo facciano.

Copertina del volume 2 de "LA Mandragore" (edition Soleil), disegnato da Marco Santucci

FM: Speriamo. speriamo ed attendiamo di vederlo raccolto in un paperback.
Seconda domanda Marco. Visto che tu hai lavorato in Italia con la Sergio Bonelli e in Francia con la Soleil, dopo con la Marvel e la DC, quanto e come cambia il tuo metodo di lavoro in funzione delle case editrici?

MS: Tutte queste case editrici ed esperienze lavorative che hai riassunto, sono state fatte nel corso di 25 anni di carriera.
Ho iniziato con la SBE, dopo sono passato alla Marvel, poi ho lavorato per Soleil, sono tornato alla Bonelli e poi ho iniziato a lavorare per DC Comics, come sto facendo adesso; posso dirti che, ogni volta, più che un cambiare il sistema di lavoro c’è stata un’evoluzione nel sistema di lavoro, perché mentre lavoravo per la Bonelli, ad esempio, ho lavorato principalmente come matitista, lavoravo con l’inchiostratore e quindi mi occupavo soprattutto della parte della matita.

Sono stati anni formativi, in cui ho lavorato in maniera piuttosto tradizionale, vecchio stile, ancora non c’erano nemmeno i programmi per disegnare come si fa adesso come Photoshop, che ti permettono di andare più veloce se vuoi; dunque, ho iniziato nella maniera più tradizionale con la carta e la matita. Poi piano piano nel tempo, anche e soprattutto a seconda delle esigenze editoriali, mi sono trovato a modificare questa tipologia di metodo di lavoro.

illustrazione con Spiderman, di Marco Santucci

Attualmente sono arrivato ad un punto, che sto lavorando in parte digitalmente, una scelta dovuta alle tempistiche, ed in parte su carta (quella che preferisco). La parte digitale prevede la lavorazione del layout, e della matita, la faccio totalmente digitale per una motivazione molto semplice, perché in quella fase capita più spesso di fare i cambiamenti che poi magari l’Editor stesso richiede, quindi è più facile e più veloce modificare quello che stai facendo.

Una volta che ho definito la lavorazione della matita riporto tutto su carta e inchiostro nella maniera tradizionale perché sono tuttora molto convinto che la lavorazione che chiamiamo “vecchio stile”, la “lavorazione classica” della tavola con la china con il pennello e con i pennarelli ha un calore che è molto differente da quello del prodotto digitale; si possono fare delle cose molto belle anche con il digitale, ma alla fine, magari lettore non se ne accorge (ma un professionista si), si vede comunque sempre la differenza, preferisco sempre l’imperfezione dei mezzi analogici…

FM: Il lavoro “Artigianale”.

MS: Sì perché questo mestiere fondamentalmente è nato in quel modo, poi è giusto che si sia evoluto nel tempo cioè che si sia appoggiato completamente al digitale; c’è chi è nato come professionista completamente in digitale, c’è chi magari come me fa una cosa a metà e c’è invece chi continua imperterrito a lavorare in tradizionale, sono scelte lavorative.

Sono abbastanza contento di quello che sto facendo perché riesco ad avere il meglio delle due cose, la velocità del digitale, la freschezza, l’immediatezza, l’imprecisione, l’imperfezione della china su carta, per quanto riguarda appunto la fase della china.

FM: Raccontaci dei tuoi progetti presenti e futuri se non sono confidenziali.

MS: Al momento, dopo che ho terminato questa mini-serie di Swamp Thing, mi hanno offerto di lavorare su Aquaman di cui realizzerò i numeri 62 e 63, purtroppo non posso mostrare niente al momento, però posso dire che ci sto lavorando perché ormai è stato annunciato; sono passato dall’umidità della palude all’acqua del fondale oceanico e mi sto divertendo molto.

Aquaman è un personaggio che non avevo mai affrontato, un’ambientazione che non avevo mai disegnato (per lo meno non così a lungo), sto realizzando già il numero 63 che uscirà poi a settembre, il 62 ad agosto.

Frame  con un momento lavorativo di Marco Santucci su Aquaman

È un’ambientazione completamente nuova e mi sono veramente divertito a trovare delle soluzioni grafiche per rendere le profondità dell’oceano, rendere anche chiamiamola “prospettiva aerea” anche se c’è l’acqua al posto dell’aria però la “prospettiva acquatica”, far scomparire le forme nella distanza utilizzando varie texture e vari sistemi, ho giocato molto con i chiariscuri e ho visto che vengono molto apprezzati dalla DC, effetti di luce, insomma mi sto veramente divertendo.

Posso tranquillamente affermare che sarà una delle migliori storie che ho fatto a livello grafico, nonché è una delle più complicate perché succederanno una serie di cose che veramente mi hanno spinto a disegnare una quantità di personaggi, di particolari, che difficilmente ho trovato in altre storie, e devo dire che c’è tanto lavoro ma anche tanto divertimento.

Pagina a china disegnata da Marco Santucci, tratta dall'albo Aquaman #62, appena pubblicato negli USA

In questa storia che sto realizzando in questo momento, contrariamente a quello che mi hanno chiesto, le volte che stavo lavorando con la scrittrice ufficiale della serie, sto realizzando due albi che fanno parte di una sotto trama della serie principale e che vengono invece scritti da Jordan Clark, che è uno scrittore esordiente, molto bravo e preciso nel modo di scrivere.

Lui ha scritto una sceneggiatura veramente divertente da realizzare dal punto di vista grafico, quindi nei prossimi agosto e settembre leggerete questi due numeri di Aquaman realizzati da me; e sono molto contento, per ultimo ma non meno importante, del fatto che mi stanno dando delle scadenze veramente buone per il mercato americano, non mi piace lavorare né di fretta né troppo sintetico, quindi mi piace dedicare molto lavoro e tempo a quello che faccio perché voglio che quando il lettore veda il risultato finale ci veda un bel lavoro, una bella sostanza; per esempio: devo disegnare un esercito, faccio un esercito, non tante piccole sagome che non si capisce cosa siano, mi piace molto lavorare sul particolare e spero che i lettori apprezzeranno.

Stessa pagina di prima nella versione  colorata tratta dall'albo Aquaman #62, appena pubblicato negli USA

FM: A proposito di apprezzare possiamo mostrare qualcosa che hai già fatto Swamp Thing per il nostro pubblico?

MS: Assolutamente, queste sono alcune delle tavole originali, un altro vantaggio di lavorare con il tradizionale è avere gli originali, realizzate per la serie, poi fra l’altro questa è una storia particolare perché si vede la progenie di Swamp Thing per la prima volta, almeno non in questo modo, ripeto la storia veramente carina, scritta bene ha delle connotazioni secondo me oltre che fantastiche anche ecologiste e anche politiche, lo scrittore Mark Russell credo che tenda molto spesso a trattare di temi politici nelle sue storie e attuali… una bella storia!

Una delle tante belle pagine disegnate da Marco Santucci, tratta dalla miniserie Swamp Thing New Roots.

Swamp Thing New Roots;

FM: Grazie Marco, siamo rimasti veramente di stucco per la bellezza dei tuoi disegni e delle tue tavole. Ultima domanda un po’ simpatica che ci pone il pubblico: sappiamo che sei sposato con una disegnatrice (Maria Laura Sanapo, Ndr), quanto vi confrontate tu e tua moglie dopo aver terminato, o durante, la produzione di un lavoro?

MS: Innanzitutto devo dire che avere incontrato mia moglie è una delle mie più grosse fortune, oltre ad essere una donna straordinaria e anche un’autrice che si sta veramente costruendo giorno per giorno sta diventando sempre più brava.

FM: Maria Laura Sanapo, non l’abbiamo nominata scusa.

MS: Maria Laura, mia moglie è un’autrice molto brava sta diventando un’ottima disegnatrice, fra me e lei chiaramente ci sono un po’ di anni di differenza di carriera, lei ha iniziato a lavorare da pochi anni, sta crescendo veramente tanto.

Dicevo prima che è stata una delle più grandi fortune incontrarla, sia dal punto di vista umano che dal punto di vista professionale; ci confrontiamo moltissimo. Tieni in considerazione che noi lavoriamo a casa; abbiamo due studi nella nostra casa, ognuno ha il proprio e, dunque, ci confrontiamo continuamente.

Immagine promo del progetto Miss Fury, disegnato da Maria Laura Sanapo, per Dynamite.

Per lei sono stato all’inizio soprattutto un mentore, il fatto di avere una persona che comunque fa il tuo lavoro e alla quale puoi mostrare i tuoi lavori e i materiali ed avere un suo giudizio, che non è un semplice giudizio di gusto, ma è un giudizio professionale; come io dico a lei alcune cose. lei le dice a me, mi sa spiegare perfettamente cos’è che non va nelle cose che faccio, mi aiutato molte volte da questo punto di vista, per me è una grandissima fortuna.

Siamo quindi continuamente il contatto durante la giornata anche se lavoriamo in due stanze differenti, farà ridere ma comunichiamo via Skype e mentre lavoriamo ci scambiamo consigli su quello che stiamo facendo, è veramente molto bella questa cosa e devo dire che sono anche molto orgoglioso del lavoro che sta facendo.

In questo periodo stava lavorando su un progetto con Billy Tucci per la Dynamite che funziona con Indigogo e che sta andando veramente molto bene, un progetto che si chiama Miss Fury e stanno realizzando insieme a Billy una bellissima storia ambientata negli anni della seconda guerra mondiale su questo personaggio che è stato pubblicato originariamente proprio in quegli anni, è stato uno dei primi personaggi femminili supereroistici in America, stanno facendo veramente un gran lavoro, sono veramente orgogliosissimo del lavoro che sta facendo mia moglie e non ho dubbi in futuro salirà ancora, anzi spero di ritrovarmela il prima possibile come collega alla DC per la quale fra l’altro ha fatto un lavoro ancor prima di me, anni fa su BombShell. Come avrete capito insomma sono molto contento di essere sposato con lei da tanti punti di vista.

FM: Non abbiamo nessun dubbio a parte che abbiamo visto i lavori tua moglie, veramente eccezionali.

FM: Marco da parte di Comics Reporter e Fumettomania ti ringraziamo e ti salutiamo, ti facciamo davvero i nostri complimenti, il pubblico apprezza moltissimo il tuo il tratto, il tuo stile si distingue e speriamo sempre lo sia di più, siamo veramente orgogliosi di avere tantissimi italiani che finalmente sono diventati professionisti per la Marvel la DC e ce ne sono davvero tanti, da appassionato da oltre trent’anni ti dico che il tuo tratto lascia davvero il segno!

MS: Grazie.

FM: Grazie a te Marco e alla prossima.


BIOGRAFIA di MARCO SANTUCCI

Classe ’74, esordisce per la prima volta a 20 anni sulle pagine di una miniserie supereroistica chiamata Nembo, edita dalla Phoenix di Daniele Brolli. Poco tempo dopo, entra nei ranghi della Star Comics per la quale realizza un paio di numeri della serie a fumetti Samuel Sand. Successivamente, Marco inizia una lunga esperienza lavorativa come matitista nella serie bonelliana Mister No. Della serie realizza circa una decina di albi.

Un'altra delle belle pagine disegnate da Marco Santucci, tratta dalla miniserie Swamp Thing New Roots.

Divenuto collaboratore fisso della Sergio Bonelli Editore, l’autore toscano entra a far parte dello staff della Scuola Internazionale di Comics di Firenze dove tiene lezioni di fumetto e di grafica 3D dal 2000 al 2008.

Come co-creatore del progetto Termite Bianca, Marco ha la possibilità di cimentarsi in quella che è un’altra sua passione: la sceneggiatura Dal 2006 al 2008, entra a far parte dello staff della serie bonelliana più famosa, Tex ( sempre come matitista), realizzandone 3 albi. Terminata l’esperienza texiana, Santucci inizia a collaborare con Marvel comics per la quale realizza la miniserie di tre numeri Secret Invasion: The amazing Spider-man, alcuni numeri di X-factor, lo speciale Siege: Spider-man e la miniserie Captain America: forever allies.

Marco ha poi la possibilità di lavorare anche per il mercato francese con Soleil, casa editrice per la quale ha realizzato i due volumi “ La Mandragore” come creatore grafico, oltre che come artist. Parallelamente agli impegni esteri, l’autore continua la sua collaborazione con la Sergio Bonelli Editore sulla serie Dampyr fino al 2016.

Negli ultimi tempi ha la possibilità di cimentarsi con i personaggi di un’altra major del fumetto statunitense, la DC Comics, per la quale realizza, fra gli altri, alcuni albi di Superman, Injustice: Gods among us, Wonder Woman, Green Lanterns, Batman Beyond.Come cover artist ha realizzato covers per DC Comics ( Injustice 2), Titan Comics ( Assassin’s Creed, Tekken) e Dynamite ( Sheena, Red Sonja)

http://www.marcosantucciart.com/it/chi-sono-marco-santucci-art



NOTE EXTRA

Il Video dell’Intervista a Marco Santucci

Nel caso non appaia l’anteprima del video ecco il link da digitare e/o cliccare per vederlo sul canale You Tube di Comics Reporter:

https://youtu.be/bqEWee_K-vI


LE ALTRE “QUATTRO CHIACCHIERE”

Prima intervista – https://www.fumettomaniafactory.net/quattro-chiacchiere-con-ariel-olivetti/

Seconda intervista  – https://www.fumettomaniafactory.net/quattro-chiacchiere-con-nicola-mari/

Terza intervista  https://www.fumettomaniafactory.net/ann-nocenti-scambia-quattro-chiacchere-con-filippo-marzo/

Quarta intervista — https://www.fumettomaniafactory.net/quattro-chiacchiere-con-howard-chaykin/

Quinta intervista – https://www.fumettomaniafactory.net/quattro-chiacchiere-con-walt-simonson/

Sesta intervista – https://www.fumettomaniafactory.net/intervista-a-sal-velluto/

Settima intervistahttps://www.fumettomaniafactory.net/il-fantasy-di-charles-vess-intervista/

Ottava intervista – https://www.fumettomaniafactory.net/250-volte-savage-dragon-intervista-a-erik-larsen/

Nona intervista – https://www.fumettomaniafactory.net/dal-bianco-e-nero-al-colore-intervista-a-lucio-parrillo/

Decima intervistahttps://www.fumettomaniafactory.net/lintervista-bob-mcleod-un-vero-gentiluomo-del-fumetto/

Undicesima intervista – https://www.fumettomaniafactory.net/intervista-allo-scrittore-peter-david/


BIOGRAFIA/BIOGRAPHY

Filippo Marzo nasce nel 1975, grande appassionato fin da piccolo di cartoni animati e fumetti, da Topolino a Sturmtruppen fino a Beetle Bailey. Crescendo i suoi gusti si spostano verso i super eroi e il connubio durerà per moltissimi anni.

Collaboratore con fanzine locali, diverse fan page e siti con contenuti cinematografici, visto che il cinema è un’altra sua passione. Piccolo collezionista di opere originali  è curatore di due mostre di sketchbook di disegnatori di comics negli anni ’90, sposta ancora una volta i suoi interessi verso il fumetto maturo e dai contenuti artistici sopraffini, con un occhio di riguardo alle case editrici indipendenti, come Eclipse, Tundra, Fantagraphics e Dark Horse.

Fan delle opere di Bill Sienkiewicz, Mike Mignola e John Byrne.

Da  qualche anno reporter e corrispondente dall’estero per quanto riguarda Comic Convention che hanno luogo in Messico e negli Stati Uniti.

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