Ai microfoni di Filippo ecco un’altra grande firma del fumetto, che ama il fumetto italiano, Sergio Toppi in particolare, e che è rimasto affascinato dalla sua venuta a Lucca nel 2018.
A pochi giorni dall’uscita del suo nuovo volume “An Unkindness of Ravens (La vendetta dei Corvi)”, pubblicato in Italia dalla Saldapress, del quale l’artista dice nel corso dell’intervista : <<Sono sempre stato affascinato dalle storie delle “streghe di Salem” che si sono verificate nel mio paese secoli fa.>>, Filippo Marzo ha chiacchierato con l’artista, scrittore e autore Dan Panosian.
Buona lettura da Mario Benenati,
curatore del sito Fumettomania Web Magazine
DAL NOSTRO INVIATO DA MONTERREY (MESSICO)
Quattro chiacchiere con ...
(di Filippo Marzo & Vanessa Molina)
FILIPPO MARZO: Salve a tutti amici di Comics Reporter e Fumettomania, in occasione dell’uscita a settembre del nuovo volume “An Unkindness of Ravens-La vendetta dei Corvi” pubblicato in Italia dalla Saldapress, abbiamo invitato l’artista, scrittore e autore Dan Panosian. Benvenuto Dan.
DAN PANOSIAN: Grazie per l’invito.
FM: Puoi raccontarci di questa tua creazione “An Unkindness of Ravens” ? Illustrato dalla nostra artista, l’italiana Marianna Ignazzi e colorato da Fabiana Mascolo, che verrà distribuito in Italia dalla Saldapress il 23 settembre del 2021. (Con il titolo di “La vendetta dei Corvi” NdR)
DP: Sono sempre stato affascinato dalle storie delle “streghe di Salem” che si sono verificate nel mio paese secoli fa. Quando impiccavano e bruciavano le streghe o presunte tali, e ho pensato che sarebbe stato molto interessante vedere cosa è successo alle persone che sono sfuggite a quei processi, e non sono stati solo i processi alle streghe di Salem, c’erano tutti i tipi di processi alle streghe che hanno avuto luogo e, ovviamente, ci sono state per fortuna persone che sono riuscite a fuggire.
Ho pensato che sarebbe stato molto interessante vedere come avrebbero tramato la loro vendetta, cosa farebbero, se avessero la possibilità, le generazioni successive, di potersi vendicare delle persone che hanno visto distrutte le loro vite e le vite delle loro famiglie.
FM: Parlando di “The Original Drink & Draw Social Club” in onda sul canale Youtube, i giovedì, insieme a Dave Johnson, Jeff Johnson e Joe Quesada, sfociato in seguito nella pubblicazione di due volumi (Editi dalla Image NdR) puoi raccontarci quanto è importante la complicità tra diversi artisti nel vostro mestiere.
DP: All’inizio era una scusa per uscire. Io sono sposato e il mio amico Jeff johnson è anche sposato e Dave Johnson è scapolo, e voleva andare al bar con noi. Dave disse: “Se torniamo a casa con i disegni le mogli non si arrabbieranno.” Io andavo ai bar e disegnavo mentre c’era una band che stava suonando.
Penso che molti artisti di fumetti in generale probabilmente disegnavano nelle taverne e nei bar, quindi abbiamo deciso che avremmo potuto anche incontrarci e l’abbiamo chiamato Drink & Draw. Abbiamo iniziato a Los Angeles, era solo un piccolo gruppo, dopo abbiamo avuto tanti Drink & Drawers in tutto il mondo, abbiamo realizzato molti episodi, è davvero interessante da vedere.
In seguito la Image Comics ci ha contattati e ci ha chiesto se volevamo mettere insieme i disegni in un volume, una raccolta di tutti i lavori. Ne abbiamo realizzati due e presto probabilmente uscirà ne un terzo.
Per me è stato molto divertente, voglio dire, tutto ciò ha cambiato il modo in cui disegno, il mio approccio all’illustrazione, perché sai che stai bevendo ti “perdi” un po’. Puro divertimento, senza scadenze, nessun editore, nessuno ti dice cosa disegnare, tu disegni solo perché sei te stesso, perché ti diverti.
FM: Totalmente rilassati.
DP: Totalmente rilassati. forse troppo rilassati con tutti quei drink. (risate NdR)
FM: A proposito della tua lunga carriera, hai lavorato per la Marvel, per la DC, per Image, Skybound, solo per citarne alcune. Com’è cambiato secondo te il mondo dei comics dai tuoi esordi ad oggi?
DP: Ho iniziato molto giovane avevo probabilmente 16 anni disegnando fumetti per piccoli editori. Quando avevo 21 anni mi sono trasferito a New York City e ho iniziato a lavorare per Marvel Comics e DC Comics, stavo solo inchiostrando in quel periodo.
Prima si usavano dei retini, tagliandoli con una lama di precisione, ora, invece sai che è tutto fatto al computer, io ancora inchiostro a mano…Ma sì, i fumetti sono cambiati parecchio e ho provato a cambiare anche il mio stile è cambiato abbastanza radicalmente.
Ho disegnato un po’ quando avevo 20 anni per i fumetti Marvel e Image Comics, ho disegnato questo fumetto chiamato Prophet per Rob Liefeld presso gli Extreme Studios. Ho lavorato molto alla Wildstorm ma stavo cercando di disegnare il più simile possibile a uno come Jim Lee , di cui sono rimasto molto impressionato come disegnava ed ero un suo grande fan, e cercavo di disegnare proprio come lui.
Poi sono stato fuori dal mondo dei fumetti per circa 10 anni, ho lavorato nei videogiochi e quando sono tornato ho deciso che non l’avrei più fatto quel errore. Troppe persone hanno disegnato come Jim Lee e inoltre Jim Lee è l’unico che può disegnare alla Jim Lee, non puoi disegnare meglio di lui così. In quel modo, quindi ho iniziato il mio stile di disegno.
Le prime influenze quando ero un bambino sono stati artisti come John Buscema , Sergio Toppi è stata una grande influenza, mio padre amava il suo lavoro.
FM: Anche Walt Simonson, ne è un grande fan di Toppi, come ci ha raccontato qui durante la nostra intervista (clicca qui) .
DP: Nella parete del mio studio, sul ripiano superiore trovi molti lavori di Sergio Toppi. In Italia ci sono degli artisti molto bravi. Mi piacciono quegli artisti, con loro riesci a scoprire uno stile diverso. Immagino che lo stile si sia insinuato nel mio lavoro e ora disegno in modo molto diverso.
Ho sempre voluto scrivere storie e scrivere e disegnare le mie proprio come molti autori e illustratori americani, ad esempio come Frank Miller, Walt Simonson e John Byrne, la lista non è una lunga, mi riferisco a persone che hanno lasciato il segno in questo settore. Di solito se sei un artista vogliono che tu sia un artista, o se scrivi, scrivi fumetti e basta, lascia colorare chi colora. Quindi volevo cambiare e l’ho fatto.
FM: Nel 2018 sei stato ospite a Lucca Comics & Games, invitato dalla Saldapress, per la presentazione del volume “Slots”. Che impressione hai avuto dell’Italia?
DP: A Lucca è stato fantastico. Ho portato tutta la mia famiglia, mio figlio era molto piccolo, mia moglie è greca, quindi sembra un po’ italiana.
Ci siamo divertiti molto, gli italiani sono stati così amabili con noi che non vediamo l’ora di tornare, e Marco (Marco Marastoni Ndr) della Saldapress, che ci ha fatto da anfitrione, ho anche disegnato alcune opere d’arte per il suo olio d’oliva.
Lucca era come qualcosa uscita da un sogno, la città era così meravigliosa…ero entusiasta di essere lì, non ci sono convention del genere in America.
FM: Ti abbiamo visto su Slots anche nei panni di sceneggiatore, raccontaci questa esperienza.
DP: Il progetto di Slots è nato perché Robert Kirkman è un grande fan dei vecchi fumetti come i fumetti della Wildstorm, degli Extreme Studios, e mi aveva chiesto di lavorare con lui un paio di volte, a proposito, me lo disse proprio a Lucca.
Mi ha passato un sacco di sceneggiature che ho continuato a rifiutare per qualche folle ragione. Alla fine ha detto: “Bene, cosa vuoi fare?” Gli risposi che mi sarebbe piaciuto scrivere e disegnare delle mie storie, così ho inviato un sacco di idee quella che volevo fare. Esaminò Slots e gli piacque. Non si tratta del tipico fumetto americano, non è un fumetto di supereroi, non è un fumetto horror, è più di un “crime noir drama”.
Per me è stata una grande esperienza perché l’ho scritto l’ho disegnato l’ho colorato e anche il lettering è il mio. Comic Craft, la grande compagnia di lettering ha creato il font basandosi sulla mia calligrafia. Quindi è un lavoro molto personale.
Mio padre era un artista, ma prima di essere un artista era un pugile professionista. Per questo motivo amo la boxe e le arti marziali miste. Sono cresciuto con quello. Amo Las Vegas, è una città molto interessante perché c’è tutto quel gioco d’azzardo tutto quel bere, tutto è terribile e cattivo ma sai le persone del posto che vivono lì non vanno necessariamente nelle stesse aree in cui vanno tutti i turisti, loro se giocano d’azzardo vanno nel centro di Las Vegas, e il centro di Las Vegas è molto diverso da quello che possiamo immaginare, non è così appariscente, intendo ci sono sempre molte luci ed è affascinante ma è più “aggressivo” è uno spaccato molto interessante di persone.
Ho pensato che sarebbe stato un posto perfetto, perché ci sono un sacco di eventi di boxe che si svolgono a Las Vegas, tantissimo gioco d’azzardo e io amo queste due cose. Volevo creare una storia per i più giovani, quindi penso che sia un bel mix.
Sono stato felice di averci lavorato, penso che ci fossero due pagine dell’intero libro che lo hanno fatto sembrare un lavoro per me, tutto il resto era solo per divertimento, quindi mi sono divertito moltissimo e sono davvero grato a Robert Kirkman per avermi permesso di scrivere quella storia ed sono grato che faccia il giro del mondo e sia stato stampato dalla Saldapress. ricordo un manifesto a Lucca con il protagonista in grande, questo personaggio chiamato Stanley Dance e quando l’ho visto in questo formato grande è stato magnifico, ne ero molto felice.
FM: Puoi parlarci dei tuoi progetti presenti e futuri, se non sono confidenziali?
DP: Vorrei tanto poter mostrare qualcosa, ma non so perché i fumetti siano così riservati per le aziende, ma tutto quello su cui sto lavorando in questo momento è quasi pronto per essere comunicato dalla stampa.
Per questo non posso parlarne, ma posso dire che ho già parlato con Marco della Saldapress, e il prossimo progetto sarà pubblicato da loro, ma questa volta non lo scrivo, io mi sto occupando dei disegni.
Ma vi anticipo che si tratta di uno degli scrittori di fumetti americani più importanti in questo momento, uno dei miei preferiti. E immagino che non ci siano problemi dicendo che è un fumetto horror western.
C’è un altro artista italiano, una donna, lei è super super talentuosa e io e io spero che gli editori la scelgano per disegnarlo, non vedo l’ora di lavorare con lei. É stata una gran bella esperienza lavorare con Marianna Ignazzi su La Vendetta dei Corvi e Fabiana (Mascolo Ndr) ai colori…Non vedo l’ora di tornare in Italia e in particolare Lucca e si spera, che quando questa pandemia sia finita, le fiere del genere possano tornare e si potrà vedere tutti gli appassionati.
FM: Grazie Dan e alla prossima.
DP: Grazie mille per l’intervista. Non vedo l’ora di poter tornare in Italia e incontrarvi entrambi, sarebbe bello.
IL VIDEO DELL’INTERVISTA a DAN PANOSIAN
In inglese con i sottotitoli in italiano
Nel caso non appaia l’anteprima del video, ecco il link da digitare e/o cliccare per vederlo sul canale YouTube di Comics Reporter:
https://youtu.be/W0RYoOeynN8
BIOGRAFIA di DAN PANOSIAN
Dan Panosian è un fumettista armeno-americano con una vasta carriera come fumettista e inchiostratore, nonché artista di storyboard nel mondo della pubblicità. È nato a Cleveland, Ohio, da genitori artisti. Secondo lo stesso autore in un’intervista, Panosian ha deciso di diventare un fumettista all’età di 14 anni, dopo che suo padre lo ha portato al cinema per vedere il film Conan il barbaro, e subito dopo gli ha portato una copia di The Savage Sword of the rivista Conan, disegnato da John Buscema.
All’età di 14 anni, Panosian ha inviato un portfolio di presentazione alla Marvel Comics, che hanno prontamente accettato. Anni dopo, ha mostrato il suo lavoro alla New York Comic Convention, ai fumettisti Neal Adams e Walt Simonson.
Adams gli offrì una posizione presso la sua agenzia pubblicitaria Continuity Graphics e Simonson chiamò il suo editore, Ralph Macchio, alla Marvel Comics. In poco tempo, Panosian ha lavorato per entrambe le società. Entrato per la prima volta negli uffici Marvel, è stato accolto dal curatore delle presentazioni, Len Kaminski, che già conosceva l’arte del giovane Panosian.
Dopo un inizio come artista di riserva per Captain America, The Amazing Spider-Man e The Mighty Thor, Panosian fa il salto nel franchise degli X-Men, dove era un normale inchiostratore. Quando i disegnatori di punta di allora lasciarono la Marvel per formare la Image Comics, Panosian è diventato un fumettista regolare e un disegnatore di copertine su molti titoli che vendevano milioni di copie al mese.
Panosian ha anche lavorato per Dark Horse Comics, Image Comics, DC Comics, Boom! Studios, per la Skybound, di Kirkman, con Mark Waid, e Dynamite Entertainment. Ha illustrato anche una serie di graphic novel per Le Lombard/Dargaud intitolata John Tiffany. Come discendente dei sopravvissuti al genocidio armeno, Panosian ha anche contribuito a una graphic novel su questo tragico evento chiamato Operazione Nemesis: A Story of Genocide & Revenge.
Panosian ha fondato Dan Panosian Inc., attraverso la quale ha iniziato a lavorare per il settore pubblicitario. Presto ha anche lavorato con studi cinematografici e pubblicitari, offrendo design e storyboard; tra questi, per la serie televisiva Big Bang Theory. Inoltre, ha lavorato su illustrazioni per libri e riviste, linee di abbigliamento e design di giocattoli. È stato il capo progettista di un videogioco DreamWorks sugli animali che incarnano lo spirito del Kung-Fu. Il gioco ha attirato l’attenzione di Steven Spielberg ed è diventato il trampolino di lancio per il film di successo Kung-Fu Panda. Poco dopo, Dan è stato incaricato di progettare il videogioco di successo Duke Nukem.
Nel 2006, Tashkeel Media Group ha contattato Panosian per disegnare i primi personaggi originali per il controverso fumetto The 99, creato dal Dr. Naif Al-Mutawa.
Considera sua moglie un’influenza positiva sul suo lavoro. Nelle stesse parole di Panosian: “Mia moglie non sa disegnare. Ma sa quando e se un disegno sa trasmettere qualcosa. Ha un buon occhio e sa perfettamente quando un disegno deve essere ritoccato o essere direttamente l’oggetto.
Le critiche non sono mai divertenti da ascoltare, ma nel momento in cui le supero e guardo in modo nuovo ciò che è stato criticato, penso che il cambiamento sia sempre un miglioramento sostanziale. Panosian vive a Los Angeles con sua moglie e suo figlio. Ha co-creato insieme ai colleghi Jeff Johnson e Dave Johnson il format Youtube “The Original Drink & Draw Social Club”. Tra i suoi ultimi lavori le miniserie “Slots” e “An Unkindness of Ravens” pubblicati in Italia da Saldapress.
LE ALTRE “QUATTRO CHIACCHIERE” di FILIPPO
ANNO 2021
Diciasettesima intervista a MIKE DEODATO JR. (03-09-21)
https://www.fumettomaniafactory.net/western-postapocalittico-sono-due-tipi-di-generi-che-amo-di-piu-intervista-a-mike-deodato-jr/
Sedicesima intervista a RON FRENZ (21-08-21)
https://www.fumettomaniafactory.net/intervista-a-ron-frenz-essere-uno-degli-ultimi-baluardi-in-grado-di-disegnare-con-una-matita-e-un-foglio-di-carta/
Quindicesima intervista: DAN JURGENS (03-08-21)
https://www.fumettomaniafactory.net/intervista-a-dan-jurgens-volevamo-raccontare-una-storia-di-superman/
Quattordicesima intervista: CARMINE DI GIANDOMENICO
https://www.fumettomaniafactory.net/mi-piace-molto-miscelare-il-vecchio-ed-il-nuovo-intervista-a-carmine-di-giandomenico/
Tredicesima intervista: MARK TEXEIRA
https://www.fumettomaniafactory.net/intervista-a-mark-texeira-non-ho-bisogno-di-essere-legato-a-nessun-personaggio-dei-fumetti/
Dodicesima intervista: MARK CHIARELLO
https://www.fumettomaniafactory.net/intervista-a-mark-chiarello-le-persone-non-si-rendono-conto-di-quanto-sia-difficile-disegnare-fumetti/
Undicesima intervista: KLAUS JANSON
https://www.fumettomaniafactory.net/ho-sempre-pensato-che-realizzare-un-buon-fumetto-sia-molto-difficile-intervista-a-klaus-janson/
Decima intervista: KELLEY JONES
https://www.fumettomaniafactory.net/kelley-jones-ci-racconta-il-suo-affettuoso-ricordo-del-maestro-bernie-wrightson/
Nona intervista: DANNY FINGEROTH
https://www.fumettomaniafactory.net/la-marvel-potrebbe-essere-un-posto-grandioso-in-cui-lavorare-ma-anche-un-posto-in-cui-e-terribile-lavorare-intervista-a-danny-fingeroth/
Ottava intervista: LARRY HAMA
https://www.fumettomaniafactory.net/disegnatore-scrittore-musicista-artista-marziale-veterano-e-attore-intervista-a-larry-hama/
Settima intervista: BILL SIENKIEWICZ
https://www.fumettomaniafactory.net/bill-sienkiewicz-amo-tutti-i-fans-italiani-e-tutte-le-opere-che-provengono-dallitalia/
Sesta intervista: GIUSEPPE CAMUNCOLI
https://www.fumettomaniafactory.net/giuseppe-camuncoli-il-segno-progredisce-anche-senza-che-un-autore-lo-controlli/
Quinta intervista: JIM VALENTINO
https://www.fumettomaniafactory.net/intervista-a-jim-valentino/
Quarta intervista: KEVIN VANOHOOK
https://www.fumettomaniafactory.net/intervista-a-kevin-vanhook-co-creatore-di-bloodshot-valiant-comics/
Terza intervista: BART SEARS
https://www.fumettomaniafactory.net/intervista-a-bart-sears/
Seconda intervista: DAVE McKEAN
https://www.fumettomaniafactory.net/italia-il-mio-posto-preferito-dave-mckean/
Prima intervista: JAMIE DELANO –
https://www.fumettomaniafactory.net/con-i-personaggi-che-davvero-ti-interessano-ce-qualcosa-di-te-in-loro-sicuramente-intervista-a-jamie-delano/
ANNO 2020
Ventunesima intervista CHRIS CLAREMONT
Ventesima intervista TOM DeFALCO
https://www.fumettomaniafactory.net/con-tom-defalco-torniamo-a-chiacchierare-della-marvel-degli-anni-80/
Diciannovesima intervista KEVIN EASTMAN
https://www.fumettomaniafactory.net/mi-piacciono-molto-i-periodi-della-storia-dellarte-kevin-eastman-lintervista/
Diciottesima Intervista BOB LAYTON
https://www.fumettomaniafactory.net/siamo-ununica-famiglia-nel-mondo-della-fantascienza-e-dei-fumetti-intervista-a-bob-layton/
Diciasettesima intervista JM DeMATTEIS
https://www.fumettomaniafactory.net/justice-league-tantissimo-divertimento-a-volte-non-sembrava-neanche-di-lavorare-4-chiacchiere-con-jm-dematteis/
Sedicesima Intervista GEOF DARROW
https://www.fumettomaniafactory.net/gli-italiani-hanno-un-grande-senso-dellumorismo-intervista-a-geof-darrow/
Le altre interviste le trovate accedendo alla “stanza-pagina”
QUATTRO CHIACCHIERE DI FILIPPO CON….“
BIOGRAFIA DI FILIPPO MARZO
Filippo Marzo nasce nel 1975, grande appassionato fin da piccolo di cartoni animati e fumetti, da Topolino a Sturmtruppen fino a Beetle Bailey. Crescendo i suoi gusti si spostano verso i super eroi e il connubio durerà per moltissimi anni.
Collaboratore con fanzine locali, diverse fan page e siti con contenuti cinematografici, visto che il cinema è un’altra sua passione. Piccolo collezionista di opere originali è curatore di due mostre di sketchbook di disegnatori di comics negli anni ’90, sposta ancora una volta i suoi interessi verso il fumetto maturo e dai contenuti artistici sopraffini, con un occhio di riguardo alle case editrici indipendenti, come Eclipse, Tundra, Fantagraphics e Dark Horse.
Fan delle opere di Bill Sienkiewicz, Mike Mignola e John Byrne.
Da qualche anno reporter e corrispondente dall’estero per quanto riguarda Comic Convention che hanno luogo in Messico e negli Stati Uniti.