L’indiscutibile Supremazia di Alan Moore (da Fumettomania n.11, dic. 1998)

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FUMETTOMANIA STORY
Ultimo articolo estratto dal n. 11 della nostra pubblicazione cartacea, che risale a dicembre 1998, dedicato ad un personaggio che venne scritto da Alan Moore. Ed in coda anche un breve testo relativo ad un evento realizzato a Reggio Calabria del dicembre 1998.
Entrambi i testi (articolo n.7 per lui) sono del nostro socio sostenitore Domenico Cutrupia, giornalista e pubblicista, già collaboratore in passato di varie testate giornalistiche locali.

Con quel numero l’associazione iniziava un lungo percorso che durò fino al 2010 (l’idea di base era quella di dedicare ogni numero ad un tema specifico, e si concretizzò meglio con il n. 12 e con i seguenti).
Con il n. 11, inoltre, ci fu il ritorno ad una copertina vera e propria, le pagine passavano da 20 a 32, anche se la tiratura rimase invariata (cioè circa 350 copie).

Gli articoli tratti dalla fanzine cartacea Fumettomania continuano la prossima settimana con quelli estratti dal n. 12 del dicembre 199-gennaio 2000.
Come sempre, buona lettura
Mario Benenati, curatore del sito Fumettomania Magazine on line

Per chi ci legge la prima volta, i precedenti articoli tratti dal n. 11 cartaceo hanno riguardato: le recensioni di due Manga (Ushio&Tora, e Berserk), due testi su Tex e Martin Mystère; un’intervista a Alex Bertani (Panini-Disney), un incontro-intervista con Massimiliano De Giovanni, Otto Gabos e Vanna Vinci; l’incontro con Stefano Ricci e Giovanna Anceschi, l’intervista al compianto Carlo Ambrosini (morto il 3 novembre del 2023) e a Claudio Chiaverotti (del 1998, NdR), una recensione-panoramica sui racconti di guerra realizzati negli anni 90 da un grande autore indipendente, Aleksandar Zograf, pseudonimo del serbo Sasha Rakezic, una riflessione sulla produzione Marvel de fine anni novanta, una riflessione sul Cavaliero Oscuro, The Batman (che fece il suo esordio nel marzo-maggio del 1939, cioè 85 anni fa, NdR), un testo legato alla Bonelli editore, un articolo sulle varie autoproduzioni del 1997-98, tra cui spiccavano le produzioni the Bonerest (con l’esordio di Matteo Casali e Giuseppe Camuncoli) e quelli della Factory; e l’intervista agli autori messinesi di ‘The Funky‘. fine

Il sommario del n. 11 è riportato di seguito

L’indiscutibile Supremazia di Alan Moore

di Domenico Cutrupia (ottobre 1998)

Supreme 01_ PHOENIX_aprile 1998.jpg

Oggigiorno si rivaluta di tutto; tra non molto sentiremo rivalutare Rob Liefeld. L’abbiamo odiato per come ha maltrattato i portafogli di tanti appassionati facendosi pagare bene tanta cartaccia scarabocchiata. Ma ha dimostrato tanta passione per il fumetto quando non si è arreso alla chiusura delle sue etichette (‘Extreme’ e ‘Maximum Press’) e anche adesso che la sua ‘Awesome’ sta boccheggiando. Liefeld ha avuto l’umiltà (i maligni diranno: la necessità) di lasciare le sceneggiature a gente che ne capiva davvero. Rob ci ha regalato Supreme, e questo lo apprezziamo.

Supreme è un sogno per chi, come tanti, ritiene che l’unico vero supereroe sia Superman ma non riesce ad amarlo perché è fatto in modo troppo sciocco.

Creando Supreme, Rob Liefeld ha reso un omaggio alla creatura di Siegel e Shuster soprattutto rendendola più efficace e plausibile. Già nelle prime storie di Supreme c’erano le potenzialità di un grande personaggio, limitate però dalle scarse capacità di chi scriveva. Poi è arrivato Alan Moore. Potreste dire che ‘il Pardo’ sarebbe capace di rendere eccezionale qualunque personaggio, qualunque idea ed io potrei essere d’accordo. Ma non è questo il punto: l’idea Supreme ha un alto potenziale esplosivo che finalmente Alan Moore ha saputo innescare.

Dopo aver avuto la sensibilità e l’intelligenza offese dal pattume fumettistico che masochisticamente, ci costringiamo ogni mese a comprare, leggere una storia di Alan Moore da una sensazione indescrivibile di appagamento. ‘V for Vendetta‘, ‘Miracleman‘, ‘Swamp Thing‘, ‘Batman: the killing Joke‘ sono ciò che noi avremmo voluto e grazie ad A. Moore abbiamo potuto leggere. Partito da Northampton, in Inghilterra, Moore si e costruito una fama tale che in ogni angolo del globo ogni appassionato di fumetti ha, nel suo cuore di fumettomane, un altarino dedicato a lui. Ma con Supreme ha aggiunto un tassello in più all’ammirazione che proviamo per lui.

Dopo la sua prima storia, “Il paese dei mille Supreme“, non possiamo che guardare tutti gli altri fumetti con occhi diversi. Non c’è più la solita insofferenza per chi non riesce a esprimere neanche la metà di quanto fa Moore, nasce paradossalmente un sentimento positivo. Dopo aver letto quella storia, con la quale Moore ci presenta il suo Supreme, non guarderemo più con fastidio le revisioni e i mutamenti cui sono continuamente sottoposti i nostri personaggi preferiti a causa di valutazioni commerciali e pseudo-artistiche spesso, a dire il vero, fuori misura. Dopo Moore, potremo sognare un paese dei mille Flash o una dimensione piena zeppa di simpatiche versioni alternative del nostro mutante preferito.

Alan Moore, con la sua Supremazia (davvero indiscutibile) ci ha fatto un bellissimo regalo: ha appagato la nostra sensibilità e intelligenza di lettori e ha alimentato tantissimo la nostra fantasia, facendo raggiungere all’immaginazione vette ancora più alte. Sia lode a lui e alla PHOENIX (l’editore che nel 1998 pubblicò un albo con due storie di Supreme, NdR) , che ha portato in Italia tutto questo ben di Dio.

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Il volume “Supreme” con le storie scritte da Alan Moore (Renior, 2013)

NOTA A MARGINE

L’Albo cui faceva riferimento Domenico Cutrupia fu l’unico pubblicato dalla Phonenix.
Supreme di Alan Moore fu pubblicato per intero alcuni anni dopo in tre volumi, “Supreme: The story of the year“, tra marzo 2003 e febbraio 2004. Il primo volume è stato pubblicato dalla Lexy mentre i restanti due volumi dalla Free Comics.

Molti anni, nel 2013, L’editore Renoir ristampò in volume del primo ciclo di storie di Alan Moore su Supreme in formato ridotto (16×24 cm), l’immagine è riprodotta sopra.

Mario B.


Ricordi di Fiere passate:

Comics&Comics: luci su Reggio

di Domenico Cutrupia

Il 15 dicembre (del 1998, NdR) abbiamo fatto un salto in Calabria per visitare la tappa reggina dell’Hackernet Tour. In un angolo illuminato da mille fumetti, nell’immenso Centro Direzionale di Reggio C., ha avuto luogo la preziosa iniziativa.
Tra una decina di stand era facile incontrare volti ricorrenti in fiere e mostre varie: in primis la Max Comics, simpaticissima fumetteria ambulante.

E se qualcuno era rimasto un po’ perplesso di fronte alla spartana semplicità di Comics and Comics si è sicuramente rinvigorito con l’arrivo degli attesissimi ospiti. C’era Ade Capone, un tipo che sprizza carisma 3000 giri al minuto; Alessio Fortunato, tanto restio a prendere una matita in pugno quanto affabile e passionato conversatore su cinema (da Blade Runner a Murnau), letteratura (Eco e Bergonzoni) e dintorni; dulcis in fundo Alessandro Nespolino, straordinario e pazientissimo artista che ha donato deliziosi saggi di bravura a tutti e non si è scomposto di fronte a chi, incantato dalla sua abilità, gli ha chiesto il bis (o era un tris?).

Lunga vita e prosperità alle tre stelle della Star Comics. a Morgan e Goccianera che non potevano trovare più efficaci numi tutelari e un grazie a chi li ha invitati a Reggio, così vicini a casa.


Domenico CUTRUPIA

Nato a Milazzo nel 1971 vive da sempre a Barcellona Pozzo di Gotto.
Insegnante di Filosofia e Storia nei Licei dal 2002, giornalista pubblicista iscritto all’Odg Sicilia dal 2006, appassionato di fumetti da sempre. Per qualche anno ha insegnato su posto di sostegno; attualmente insegna nell’Istituto Superiore “Giovan Battista Impallomeni” di Milazzo e collabora con la testata giornalistica online “24live”. In precedenza aveva collaborato per alcuni anni col settimanale regionale Centonove.

Legge di tutto. I suoi generi preferiti sono quello storico e la fantascienza, meglio quando si incrociano (viaggi nel tempo, ucronia, universi paralleli), nei fumetti, nei libri o nelle serie televisive.
Segue Netflix (ultime serie seguite Star Trek e Altered Carbon), Primevideo (Star Trek: Picard), possiede un Kindle (pieno zeppo di titoli) ma preferisce i tradizionali libri e fumetti di carta.
Fa parte del consiglio direttivo dell’associazione ndi promozione sociale e culturale Fumettomania.


L’INTERO NUMERO UNDICI DI FUMETTOMANIA

PER SCARICARLO SU PROPRIO COMPUTER

https://www.fumettomaniafactory.net/wp-content/uploads/2024/06/FM_11_1998-1999.pdf

L’Associazione FUMETTOMANIA FACTORY – APS, che opera dal 1991 a livello nazionale – senza mai dimenticare le attività svolte nel territorio della propria sede operativa a Barcellona P.G., – ha come finalità la promozione, la divulgazione e la valorizzazione delle tematiche correlate al linguaggio del fumetto.
La “mission” di Fumettomania, è quella di attrarre ragazzi di tutte le età promuovendo progetti a loro dedicati, che parlino di argomenti attuali e coinvolgenti, utilizzando il fumetto, che si profila come forma d’arte autonoma che contiene in sé il codice linguistico della letteratura (le parole), le sue modalità di fruizione, ma anche la sequenzialità del cinema e l’attenzione figurativa delle arti visive tradizionali.
L’impegno dell’Associazione – a 33 anni dalla fondazione – è quello di diffondere la cultura del Fumetto e, fra i nostri obiettivi, c’è la volontà di continuare i progetti culturali e sociali sul territorio con laboratori rivolti a giovani appassionati e alle scuole, mostre personali e collettive dedicate al fumetto, all’illustrazione e affini, presentazioni di fumetti ed incontri con gli autori


NOTE EXTRA

FUMETTOMANIA INDEX 1990 – 2012

ovvero, tutte le informazioni e tutti i contenuti relativi ai 20 numeri pubblicati della rivista cartacea Fumettomania.

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