Inaugurazione a Perugia della mostra: “I disegni salvano il mondo”. Dall’Antropocene al Chtulucene

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Da oggi pomeriggio, Anthropocene, la mostra collettiva legata ai temi dei cambiamenti climatici ( ideata da Mario Benenati, Mariella Chiaramonte e Fumettomania Factory -APS), sarà inaugurata presso il Museo civico di Palazzo della Penna di Perugia.

E’ la Biblioteca delle Nuvole che, ricordiamo è l’unica biblioteca comunale di fumetti della penisola, dopo aver accolto il nostro invito ( fin da subito, nel 2021 , NdR) ha allestito la mostra abbinandola e completandola con altre tre sul tema, e la proponendo le 4 mostre al pubblico fino al 30 giugno.

Ringraziamo Claudio Ferracci, e tutto lo staff e i volontari della Biblioteca delle Nuvole, e lAmministrazione del Comune di Perugia per questa bella opportunità.

Per l’inaugurazione Fumettomania sarà rappresentata da due autori: Federica Manfredi (disegnatrice di fumetti, che lavora prevalentemente per il mercato USA) e Damiano Gallinaro (Antropologo, scrittore, collaboratore di fumettomania nonché socio sostenitore), tutti e due di Roma; e Milena Rigucci (illustratrice di Perugia, che collabora con le edizioni “Il foglio” di Piombino) ognuno di loro ha un’opera esposta alla mostra, anzi Federica e Milena ne hanno due e Damiano è presente con un testo.

Sarà proprio Damiano ad introdurre i visitatori con il bel testo che potete leggere in anteprima sotto.

Buona lettura ed inviateci i vostri commenti relativi alla mostra (per chi la visiterà).

Mario Benenati
ideatore dei progetti culturali di Fumettomania


PRESENTANO:

locandina della mostra "I disegni salvano il Mondo" a Perugia dal 5 aprile al 30 giugno 2023

5 APRILE 2023:
Dall’Antropocene al Chtulucene. La versione degli antropologi.

DI DAMIANO GALLINARO

ANTHROPOCENE2-FUMETTOMANIA-PERUGIA_05 aprile 30 giugno 2023

La mostra che viene inaugurata a Perugia e che già ha avuto la sua premiere a Barcellona Pozzo di Gotto e successivamente tappe importanti a Cremona e a Bologna, è un unicum nel panorama italiano, ben più di settanta tra opere grafiche e contenuti letterari e saggistici ci accompagnano in un percorso che ci deve portare a chiederci: “come possiamo davvero salvare il mondo?“.

Ma è, poi,  davvero questa la vera domanda da porsi? Oppure non è forse più giusto o onesto dire: ” Come possiamo salvarci salvando al contempo anche il mondo naturale dell’Antropocene?“.

Perché diciamoci la verità siamo noi che principalmente rischiamo l’estinzione più di altre specie.

Come ho scritto anche nel mio contributo alla mostra “Elementale Sallis: Chernobyl, l’Uomo Cosa e il Vangelo della Terra”, la natura trova sempre la sua strada per rinascere, se c’è qualcosa di veramente resiliente è la natura che ci circonda nonostante il nostro operato, le nostre manipolazioni.

Ho avuto la fortuna di passare un paio di giorni in un luogo “esclusivo” come la zona rossa di Chernobyl , un luogo in cui la vita antropica non dovrebbe essere possibile se non tra 70.000 anni. Eppure non solo le specie animali sopravvivono, anche se con alcune minime mutazioni, ma anche gli essere umani hanno trovato una via per vivere nonostante le radiazioni. Ci sono o forse è meglio dire c’erano, perché da quando è iniziata la guerra in Ucraina non ne abbiamo più notizia, piccoli nuclei di persone, per lo più anziani, che nonostante tutto hanno deciso di vivere nella zona d’esclusione perché li sono le loro radici.

E’ probabile, quindi, che la natura esisterà anche se noi ci estingueremo, e quindi tocca a noi trovare un modo per essere ancora parte responsabile del pianeta che ci ospita.

Come direbbe Eddie Vedder nella canzone Man of the Hoursla natura ha la sua religione, il vangelo della terra“, e noi dobbiamo trovare la via per rispettare questa parola sacra e scritta nella natura.

Ma cos’è veramente l’Antropocene? E’ davvero l’unica definizione  per  l’era in cui viviamo?

Prima dell’Antropocene, ci raccontano gli esperti, c’era l’Olocene, che in realtà probabilmente non è mai veramente estinta come era geologica. E’ stata l’opera dell’uomo ad agire sulla natura e a dare inizio alla nuova era sul cui inizio però ci sono delle differenti teorie e datazioni.

Il paleoclimatologo William Ruddiman la fa risalire ad 8.000 anni fa, periodo in cui inizia la deforestazione intensiva , l’addomesticamento del bestiame, l’innalzamento della quantità di gas e l’effetto serra. Altri studiosi però spostano il cosiddetto Golden Spike (segnale capace di marcare il confine tra due distinte ere biologiche) alla seconda guerra mondiale.

Il termine Antropocene venne coniato da Eugene Stoelmer negli anni ottanta del novecento e reso popolare dal Nobel per la chimica Paul Crutzen, che individua nel 1789, il golden spike dell’Antropocene con l’invenzione della macchina a vapore e l’inizio della rivoluzione industriale.

Ma allora dove siamo?”si domanderebbe il più grande uomo scimmia del Pleistocene del romanzo omonimo di Roy Lewis.

Può la tecnologia salvare il nostro mondo, o è necessario un ritorno alla “natura”?

Se la colpa è davvero nostra, chi è il “noi” di cui parliamo? Siamo davvero tutti colpevoli o come direbbe Orwell forse c’è qualcuno più colpevole degli altri?

In molte delle opere che vengono presentate oggi c’è una richiesta forte di un nuovo patto (quel vangelo della terra di cui parlavo prima da rispettare) tra noi e la natura, ma è davvero possibile nella realtà?

L’antropologia ci propone tre nuove proposte di lettura che sono sicuro ritroverete rappresentate graficamente in alcune delle meravigliose opere proposte. Ne ho scelte alcune che a mio parere rappresentano ognuna delle proposte.

E’ forse questa l’era del Capitalocene?

illustrazione di Rispoli (studente della Scuola del fumetto/Grafimated di Palermo, nel 2022)

Secondo lo storico e geografo Jason Moore la colpa del disastro che stiamo vivendo sarebbe da individuare della distribuzione ineguale di potere connessa al modo di produzione capitalistico.

Addirittura, Marco Armiero introduce il concetto di Wasteocene (era dei processi e delle relazioni di scarto), vedendo nei rifiuti il simbolo dei guasti dell’Antropocene.

illustrazione di Federica Micali (studentessa della Scuola del fumetto/Grafimated di. Palermo, nel 2022)

O forse la nostra è l’era della Piantagionicene, frutto dell’eredità storica del colonialismo, con i suoi retaggi di violenza razziale di genere e multi specie. Il termine è stato coniato dall’antropologa Anna Tsing, ed è un concetto complesso legato alle dinamiche del lavoro “forzato” all’interno della piantagione. Non è sfruttato solo l’essere umano, quindi, ma la natura stessa con tutte le sue specie viventi con la conseguente rimozione di interi habitat e forme di vita e lo sfruttamento intensivo del suolo.

Opera di maurizio gemelli, illustratore di messina

Sempre secondo l’antropologa il punto di flessione tra Olocene e Antropocene potrebbe essere identificato nell’annientamento dei rifugia, ossia dei luoghi di rigenerazione in cui si formano nuove alleanze multispecie.

La via per salvarci sta nel capovolgimento anti antropocentrico, investendo in ciò che ancora può essere prodotto e discendere dalle relazioni mutualistiche tra natura e uomo.

E se alla fine Olocene e Antropocene non fossero due epoche distinte ma due modelli ecologici opposti e ancora coesistenti?

E se l’era in cui viviamo potesse essere definita a partire da narrazioni fantastiche, e se ci trovassimo in realtà nel Chtulucene?

illustrazione di  Michelangelo-Stassi -terzo-anno (studente della Scuola del fumetto/Grafimated di. Palermo nel 2022)

L’attuale crisi climatica non può essere affrontata senza prescindere da un serio confronto con l’intreccio vorticoso tra vita e non vita, tra poteri biotici e abiotici, sostanze organiche o inorganiche.

Qui ci troviamo più a nostro agio come amanti dei fumetti e del fantastico, e la dimensione spazio tempo si popola di un pantheon fantasmagorico di creature polimorfe, catene tra mito e storia.

Una sorta di Antropocene fantastico che dovrebbe disinnescare la grande distopia apocalittica intorno al collasso ambientale con un linguaggio onirico ma alla portata di tutti.

Uno stile fictionale con cui esplorare il mondo dopo l’estinzione o la vita oltre lo stato di non vita originale.

Quello che si propone questa linea di riflessione è il cercare un linguaggio che possa avere effetti perturbanti sulla coscienza collettiva, una trasposizione creativo narrativa.

E quale arte se non quella del fumetto per la sua immediatezza e per la sua capacità di parlare a tutti, può creare un linguaggio perturbante e incidere sulla coscienza collettiva?

Cver-art - Minamata Story, di Sean Michael Wilson e Akiko Shimojima

La Tsing ci parla dell’urgenza della creazione di storie che non abbiano umani come eroi, ma da cui emerga ad esempio, la distruzione di un formicaio dal punto di vista della formica.

Nel mio breve saggio su Man Thing, ad esempio, mi chiedo: qual è il punto di vista di una pianta? Cosa pensa, cosa sente?

Tra le opere che avrete occasione di ammirare ci sono molte delle controstorie che la Tsing evoca, da contrappore allo storytelling dominante.

E allora che il percorso dall’Antropocene al Chtulucene abbia inizio.

BIOGRAFIA/BIOGRAPHY

Damiano Gallinaro Breve biografia

Antropologo è socio e ricercatore per l’Associazione Nazionale Professionale Italiana Antropologi (ANPIA). Nel 1996 si laurea in Giurisprudenza e  nel 2004 in Teorie e Pratiche dell’Antropologia. Nel 2011, dopo un percorso di ricerca di tre anni ottiene un PhD in Etnologia e Etnoantropologia presso l’Università “La Sapienza” di Roma. Da sempre appassionato di fumetti ha collaborato alla rivista Glamazonia e nelle sue pause dal lavoro di ricerca antropologica si diletta nello scrivere storie che spera un giorno possano diventare fumetti. E’ sempre più convinto che da grandi poteri nascano grandi responsabilità.

Sotto trovate il link per accedere la suo nuovo sito

https://www.damianogallinaro.it/


NOTE EXTRA

“ANTHROPOCENE” PROJECT

70 OPERE IN ESPOSIZIONE ed un VIDEO CLIP
DI 75 ARTISTI PARTECIPANTI
+ una Tribute band

La colonna sonora di Anthropocene: Video musicale a cura di STEREOTOMY – The Alan Parsons Project Tribute Band
(OPERA n. 37: “ANTHROPOCENE un pianeta da salvare”)

ed 2 sponsorizzazioni importanti
(che ci hanno permesso di stampare tutte le opere digitali su carta e su pannelli in forex),


L’incipit del progetto …

“I cambiamenti climatici ormai ci impongono una presa di coscienza: ognuno di noi, levando la propria voce può fare la propria parte per denunciare quello che sta succedendo e contribuire al tentativo di salvare il nostro Pianeta.

Ce lo chiedono i nostri figli, i nostri nipoti, i ragazzi che incontriamo nelle scuole. Ce lo chiedono coloro a cui lasceremo in eredità la Terra.“

… che trae spunto da:

IL FILM DOCUMENTARIO Antropocene – L’epoca umana, che esplora l’impatto dell’uomo sulla Terra
(Fondazione Culturale N. Stensen with Valmyn Distribution),

VIDEO STRATTO DALLA PRIMA MOSTRA ESPOSITIVA A BARCELLONA POZZO DI GOTTO
(CITTA’ METROPOLITANA DI MESSINA)


PER SAPERNE DI PIU’ SULLA COLLETTIVA ANTHROPOCENE

Vi invito a leggere  sul  nostro web magazine qualcuno dei prossimi 5 articoli (anche tutti se fosse possibile), perché vi sono spiegati, in maniera molto dettagliata, il progetto e i nostri obiettivi.

  1. abbiamo presentato il progetto con l’articolo del 12-02-2021
     https://www.fumettomaniafactory.net/fumettomania-ha-lanciato-antropocene-un-nuovo-mega-progetto/
  2. abbiamo iniziato a diffondere la scheda tecnico-informativa (in italiano ed in inglese) per parteciparvi, https://www.fumettomaniafactory.net/antropocene-come-partecipare-al-progetto-scheda-informativa/(Articolo del 26-02-2021)
  3. abbiamo presentato una ricca bibliografia, con l’articolo del 04-03-2021,
     https://www.fumettomaniafactory.net/una-bibliografia-di-supporto-per-partecipare-ad-antropocene/
  4. e l’abbiamo ripresentata aggiornata, insieme alla deadline del progetto, lo scorso 7 agosto 2021
    https://www.fumettomaniafactory.net/anthropocene-progetto-settembre-fumettomania/
  5. ed ancora abbiamo dato un ulteriore aggiornamento sui temi ambientali con l’articolo del 14 agosto 2021 https://www.fumettomaniafactory.net/clima-drammatico-dossier-onu-codice-rosso-per-intera-umanita/

Inoltre

RICORDARSI DI SALVARE IL NOSTRO PIANETA ….

immagine free scaricati da siti liberi da diritti..

ALCUNE DATE UTILI

22 aprile: Earth Day

5 giugno: World Environment Day

8 giugno: World Oceans Day

7 settembre: Giornata mondiale dell’aria pulita

19 settembre: World Cleanup Day

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