Il Vascello, il Fiume ed il Vagabondo … le avventure narrate nella rivista Pilot

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Mentre l’Italia del calcio stava per vincere il suo terzo Campionato del Mondo con i gol del compianto Paolo Rossi, nel luglio del 1982, usciva nelle edicole il Settimo numero della rivista Pilot.

Dopo il tradizionale articolo di resoconto dell’anno precedente e di ringraziamento ai tanti collaboratori, iniziamo il 2021 (che speriamo sia l’anno del rilancio delle nostre attività culturali) con il quinto appuntamento con ‘Pillole di PILOT‘, e con le parole di Luigi Bernardi, estratte dal n. 7 della rivista PILOT (che Luigi coordinò tra dicembre 1981 e febbraio 1983, quasi in contemporanea alla mitica rivista Orient Express).

Anche in questa puntata alterno parole di Bernardi con quelle di altri collaboratori, uno dei quali anche un nostro vecchio amico.

Buona lettura e benvenuti “a bordo”, se ci scoprite per la prima volta
Mario Benenati, ideatore dei progetti culturali di “Fumettomania Factory”


Copertina del n. 7 della rivista PILOT (EDIZIONE ITALIANA), luglio 1982.
Copertina del n. 7 della rivista PILOT (EDIZIONE ITALIANA), luglio 1982.
Immagine © degli aventi diritti. immagine utilizzata solo a fini divulgativi

L’onere della copertina, del Settimo numero della rivista Pilot, toccava a Jonathan Cartland, ed alla bella storia western di Harlé e Blanc-Dumont, iniziata nel n. 5; così, come sempre nel n.5, era iniziata “Il vascello di Pietra” di Christin-Bilal; sono due storie che meriterebbero di essere riscoperte dal lettore di fumetti.

Bernardi, lo ricordiamo all’interno di questo spazio per i suoi testi (pochi) , e per il suo apporto editoriale alla rivista. Oggi ho scelto lo speciale approfondimento su P. K. Dick che portava la firma di Diego Gabuttin, pubblicato per ricordare la scomparsa del grande scrittore di romanzi di fantascienza, e mentre si attendeva per ottobre l’uscita di un film intitolato Blade Runner, del giovane regista Ridley Scott, adattamento del romanzo “Il cacciatore d’androidi”, proprio di P.K. Dick.

Sappiamo tutti che film si sarebbe poi rivelato un capolavoro, diventando un film di culto. ma questa è un’altra storia.

Dick è stato un grandissimo Autore che magari viene ricordato principalmente per il romanzo “Il cacciatore d’androidi” oppure per “The Man in the hig Castle“, anche lui andrebbe riscoperto dalle nuove generazioni.

Le idi di marzo

A pag. 77 e 78 del n. 7 di Pilot, all’interno della rubrica Supermarket , insieme a “Le idi di marzo”, di BrutusBernardi, con una panoramica su alcune produzioni fumettistiche, veniva pubblicato il secondo articolo di un nostro caro amico, anche lui scomparso qualche anno fa, Carlo Scaringi che si occupava di attualità televisiva. Rileggiamoli entrambi.

L’articolo di Bernardi dopo un’introduzione su Oreste Del Buono, sul suo essere passionale <<quando impugna la penna>>, che ai tempi dirigeva la rivista L’Eternauta, Luigi si soffermava sulla vena fumettistica statunitense inaridita, e sulla produzione argentina (sia della rivista diretta da O.d.B., sia delle riviste Lanciostory e Skorpio. Il suo pezzo si chiude con le segnalazione sulle due riviste amatoriale pregevoli: Nostalgia Comics (di Firenze) ed Exploit Comics (sempre di Firenze) e .. udite udite su Fumo di China fanzine del gruppo giovanile comicdom, di Bologna.
Altri tempi oggi è rimasta solo la rivista FdC, giunta al 301° numero che si trova tutti i mesi in edicola.

La pagina 77 del n. 7 di Pilot con l'articolo di Carlo Scaringi ...
e la pagina 78, del n. 7 di Pilot, con la conclusione dell'articolo di Carlo Scaringi  e l'articolo di Luigi Bernardi, con lo pseudonimo di Brutus.

Per scaricare tutte le pagine contenute in quest’articolo ad alta risoluzione ed in formato PDF:

Se volete rintracciare i 12 numeri di Pilot, curati da Luigi Bernardi, li trovate ancora acquistare sul portale Fumetto-ONLINE

5 – Appuntamento tra 14 giorni


NOTE EXTRA

<<Pilot è stata una rivista di fumetti edita dalla casa editrice romana Nuova Frontiera di Roberto Rocca. Figlia di un accordo diretto dell’editore romano con il colosso francese Dargaud, Pilot si aggiunse nel dicembre 1981 alle altre riviste di Bande Dessinée già pubblicate da Nuova Frontiera, ovvero Metal Hurlant (dodici numeri dal marzo 1981 al maggio 1983, con varie serie di supplementi), anch’essa una licenza diretta dall’omonima rivista francese, e soprattutto Totem (39 numeri dal febbraio 1980 all’ottobre 1984, poi riesumata in altre versioni fino a metà anni novanta).

Dopo che un primo contatto lavorativo con una collaborazione saltuaria su Totem, Rocca offrì a Luigi Bernardi la direzione editoriale di Pilot.

Per Bernardi si è quindi trattata, dopo la sua prima esperienza di direzione editoriale del supplemento fumetto della Città Futura, del primo lavoro in una casa editrice>>
Estratto dall’articolo Approfondimenti/1: Pilot di Marco Bernardi (che ringrazio, per avermi permesso di utilizzare questo testo) pubblicato il 10 gennaio 2018 sul blog Non temerai altro male, Blog dell’Associazione Culturale “Luigi Bernardi”.

Gli altri articoli di questo piccolo progetto sono:

Quarta puntata (doppia) del 18-12-2020
https://www.fumettomaniafactory.net/il-vascello-fumettistico-e-redazionale-di-pilot/

Terza puntata del 27-11-2020
https://www.fumettomaniafactory.net/la-rivista-pilot-con-valerian-luomo-di-carta-e-le-falangi-era-unapoteosi-di-belle-storie/

Seconda puntata del 14-11-2020
https://www.fumettomaniafactory.net/manara-e-bilal-i-colori-di-pilot/

Prima puntata del 30-10-2020
https://www.fumettomaniafactory.net/pillole-di-pilot-le-belle-storie-della-bande-dessinee-pubblicate-in-italia/

Nuovo articolo del 16 ottobre 2020
https://www.fumettomaniafactory.net/pillole-di-pilot-ricordando-luigi-bernardi-insieme-ad-alessandro-di-nocera/

Appunti per un’autobiografia che non scriverà

Luigi Bernardi è stato un editore, scrittore, saggista, sceneggiatore, traduttore e critico fumettistico. È nato l’11 gennaio 1953 a Ozzano (Bo) e ha vissuto a Bologna, dove è morto il 18 ottobre del 2013. Ha creato alcune case editrici di fumetti (L’Isola Trovata, Glénat Italia, Granata Press) e diretto case editrici, riviste e collane editoriali (“Orient Express”, “Mangazine”, “Nova Express”, “Stile Libero Noir”, “Perdisa Pop”).

I fumetti

Comincia a lavorare nel 1978, indipendentemente dagli studi universitari in filosofia, e subito si occupa di fumetti. Per Tuttifrutti, una cooperativa culturale di Ravenna, realizza un paio di opuscoli didattici: uno sulla storia dei comics, l’altro sulle produzioni emiliano-romagnole. Contemporaneamente, gli è affidata la cura del supplemento fumetti di “La città futura”, il settimanale della Federazione Giovanile Comunista Italiana, allora diretto da Ferdinando Adornato. Nello stesso anno, crea anche la sua prima casa editrice, si chiama L’Isola Trovata e va avanti per qualche tempo a sfornare album a fumetti per il mercato delle librerie. In catalogo, opere di Alberto Breccia, Jesè Munoz, Carlos Sampayo, Lorenzo Mattotti, Laura Scarpa, Cinzia Ghigliano, Giancarlo Berardi, Renzo Calegari, Ivo Milazzo, Georges Pichard, Jacques Tardi, Gérard Lauzier, Altan, Massimo Cavezzali, Daniele Panebarco, e altri ancora.

Nel 1982, L’Isola Trovata manda in edicola una rivista che molti rimpiangono ancora, “Orient Express”. Ci sono belle rubriche, i fumetti di Roberto “Magnus” Raviola, Vittorio Giardino, Attilio Micheluzzi, Giuseppe Ferrandino, Franco Saudelli, Ugolino Cossu, Massimo Rotundo, Roberto Baldazzini, Anna Brandoli, Renato Queirolo, Silvio Cadelo e parecchi altri. Fra soci che entrano ed escono, nel 1984 la casa editrice è inglobata nel gruppo di Sergio Bonelli. Bernardi se ne va l’anno successivo, quando esce l’ultimo numero della rivista.

Nel 1985, con le francesi éditions Glénat e l’italo-argentina agenzia Quipos, fa nascere la Glénat Italia, con la quale si rilancia un grande personaggio del fumetto italiano, il Lupo Alberto di Silver, si costruisce una rivista intorno alla Pimpa di Altan, e ci si toglie lo sfizio di pubblicare altri libri e albi, fra cui molti fumetti storici e un paio di deliziose opere di Copi. Bernardi ancora una volta se ne va, meno di due anni dopo. La seconda parte di esistenza de L’Isola Trovata e la Glénat Italia lo forzano a risiedere gran parte del tempo a Milano, lui invece ha voglia di restarsene a Bologna.

Piccoli lavori crescono

Dal 1987 al 1989 traduce molti fumetti francesi, scrive articoli per le testate del gruppo Vogue, collabora alla rivista “Dolce Vita”, di cui è redattore, cura alcune mostre per il “Salone dei comics di Lucca”, per “Trevisocomics” e partecipa alla realizzazione della “Biennale Giovani Artisti del Mediterraneo”, a Bologna nel 1988. In quel periodo scrive e pubblica il suo primo libro, “Destinazione utopia” (Eleuthera, 1988). È un saggio su “l’evasione impossibile di tre personaggi a fumetti”, si occupa di Corto Maltese, Graziano Frediani di Mister No e Luca Boschi di Ken Parker. Per quel libro scrive anche l’introduzione, “Verso un paese lontano”, un testo che ancora emoziona.

Nel 1989, con Luca Boschi (che se ne andrà dopo pochi mesi) e Roberto Ghiddi crea Granata Press. Per il primo anno è solo service editoriale, poi arrivano le prime pubblicazioni, i manga, le riviste “Nova Express” e “Nero”, i fumetti americani, quelli italiani, i romanzi, i saggi, infine i video degli anime giapponesi. Nel 1996 Granata Press finisce, e per Bernardi tutto cambia.

… Continua nella breve biografia contenuta nelle pagine del sito a lui dedicato.

Per chi ci legge per la prima volta.

Noi di Fumettomania abbiamo realizzato già due progetti su Luigi Bernardi:

GLI SCRITTI di LUIGI BERNARDI su “COMIC ART” (1985-1990)

Iniziato il 15 ottobre 2016, è stato terminato il 17 luglio del 2017, dopo 48 articoli più due introduttivi, contiene tutti i suoi articoli estratti dalla rivista Comici Art,

A seguire quell’estate del 2017 sono riuscito ad unire un gruppo di amici (Daniele Barbieri,  Vittorio Giardino, Onofrio Catacchio, Otto Gabos, Roberto Baldazzini e Sergio Rossi) che hanno scritto alcuni ricordi legati a Luigi.


LUIGI BERNARDI, da “Nova Express ad Orient Express”

(costituito da 49 puntate): le prime 19 puntate le ho pubblicate tra l’11 gennaio ed il 14 luglio 2018. Questa la pagina del sito con l’elenco della Prima Serie di articoli dedicate ai 18 numeri della rivista Nova express più un’introduzione.

Alla prima serie di articoli sono seguiti un nuovo gruppo di ricordi amici di Luigi. I Ricordi sono stati dello scrittore Sacha Naspini , dell’editor Panini  Andrea Plazzi (curatore delle collane dedicate a Ratman), dell’autore ed editor Massimiliano De Giovanni (uno dei quattro mitici Kappa Boys, fondatore della Kappa Edizioni) e di Michele Ginevra, responsabile del Centro Fumetto “Andrea Pazienza” di Cremona, ed infine di Alessandro Di Nocera, Giornalista, Critico di fumetti ed Insegnante di materie letterarie e Storia dell’Arte, di origine Campana. 

Il progetto filologico di ripubblicazione degli scritti dell’editore, critico, giornalista, scrittore e talent scout di Bologna, è poi CONTINUATO dal 24 ottobre 2018 fino al 23 ottobre 2019 con tutti gli scritti estratti dalla storica rivista di fumetti italiana: Orient Express.

Anche questa seconda parte di articoli si è conclusa con dei nuovissimi ricordi di alcuni suoi amici e conoscenti.
Gli interventi sono stati nell’ordine di: Loriano Macchiavelli, Massimo Rotundo, Franco Saudelli, Laura Scarpa e Alessandro Di Virgilio

E ne mancano ancora tre che pubblicheremo al termine del nuovo progetto PILLOLE DI … PILOT

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