L’associazione Fumettomania Factory APS ha chiuso il 2024 con l’ennesimo grande evento!
Il 28 e 29 novembre gli studenti delle scuole di Barcellona Pozzo di Gotto, hanno avuto l’opportunità di partecipare a 2 incontri formativi in compagnia di autori di livello nazionale e internazionale: Lelio Bonaccorso, Paola Cannatella, Giuseppe Galeani, Damiano Gallinaro e Marco Bernardi, che hanno dialogheranno con loro e con gli insegnanti, sui temi di legalità, di lotta alla mafia, di identità civica, di libertà, di giornalismo libero, di azioni per affrontare situazioni di bullismo, avendo come riferimento le opere a fumetti da loro scritte e disegnate.
L’evento ha avuto anche una sua unicità; per la prima volta Marco Bernardi, figlio di Luigi Bernardi (una delle figure più importanti del fumetto italiano degli anni 80 e 90) è stato in Sicilia per raccontare come l’associazione dedicata a “Luigi Bernardi sta svolgendo l’opera di divulgazione e diffusione dell’immenso patrimonio cartaceo del padre, scomparso nel 2016.
Ecco il testo dell’intervento di Marco, avvenuto la mattina, con le classi: II Cat e II Cat legno, del’ITET “E. Fermi”; IV BL dell’ITT – LSSA “Copernico”; e IIC dell’I.S. Verga, dell’IC “Capuana”) ed il pomeriggio del 29 novembre.
Desidero, infine, esprimere un immenso GRAZIE all’amico Giuseppe Pollicina ed ai suoi allievi dell‘Associazione “Tanti Amici ETS APS”, perché hanno dato vita venerdì sera, 29 novembre, a due performance recitative molto emozionanti, quella tratta da “Lettera a un bambino mai nato” di Oriana Fallaci ed il monologo “La conta” di Luigi Bernardi (del quale potete vedere alcune foto in fondo all’articolo), molto apprezzati dal pubblico.
Nei prossimi giorni pubblicheremo, invece, il testo dell’intervento di Damiano Gallinaro (del 28 novembre), sul bullismo e fumetti.
Mario Benenati, presidente di Fumettomania Factory APS
NOTA A MARGINE:
Fra 32 ore termina il crowdfunding per il progetto dell’associazione Fumettomania, per “Un Nuovo Spazio per la Biblioteca del Fumetto a Barcellona Pozzo di Gotto”.
Continuate a sostenerci!
Tra le ricompense, oltre metà si riferiscono alle 60 opere originali cartacee di autori professionisti. Fatevi oppure fate un bel regalo di Natale !
Il link per accedere alla campagna di crowdfunding è https://www.produzionidalbasso.com/project/barcellona-pozzo-di-gotto-un-nuovo-spazio-per-la-biblioteca-del-fumetto
Introduzione
L’evento, parte del progetto “Diffusione della Legalità e della educazione civica nelle scuole”, promosso dal Comune di Barcellona P.G., si è svolto nella sala Auditorium del Parco “Maggiore La Rosa” il 28 e il 29 novembre.
Nella seconda giornata, il primo intervento è stato di Paola Cannatella disegnatrice della Graphic novel “Oriana, una donna libera” (Rizzoli) che ha raccontato gli studenti delle scuole superiori ed una seconda classe dell’I.Comprensivo “Capuana-Verga”, insieme alla pubblicista Katia Trifirò,la genesi del volume e del suo rifiuto iniziale a lavorare su questo fumetto, ha sottolineato come la prima opinione su una persona, magari sulla base di una frase detta in un contesto particolare o alla fine della sua vita, non può e non deve impedirci di approcciarci al suo pensiero e a volerne conoscere delle sfumature inaspettate.
Alle 11, appena arrivato in terra sicula, è toccato a Marco Bernardi, presidente dell’associazione “Luigi Bernardi” che, basandosi sull’attività del padre Luigi (figura importante del fumetto italiano degli anni ‘80 e ’90), e del suo ruolo nella narrativa crime, ha trattato di due romanzi molto conosciuti dal pubblico “Falange armata” di Carlo Lucarelli e “Romanzo criminale” di Giancarlo De Cataldo.
E nel pomeriggio gli autori si sono ripetuti in un incontro aperto alla cittadinanza, con Paola Cannatella c’è stato anche Giuseppe Galeani (sceneggiatore di “Oriana, una donna libera”).
L’evento è stato arricchito dagli interventi recitativi a cura di Giuseppe Pollicina e dell‘Associazione “Tanti Amici ETS APS”, che hanno dato vita a due performance recitative molto emozionanti, quella tratta da “Lettera a un bambino mai nato” di Oriana Fallaci ed il monologo “La conta” di Luigi Bernardi, molto apprezzati dal pubblico.
INTERVENTO DI MARCO BERNARDI DEL 29 NOVEMBRE A BARCELLONA P.G.
nell’ambito dell’evento “I Fumetti raccontano Storie di Legalità e di Libertà“
Quando Luigi Bernardi cominciò la sua carriera di operatore editoriale il fumetto e la narrativa crime erano pubblicazioni reiette, non presenti nelle librerie generaliste ma solo reperibili in edicola o in negozi specializzati. Cinquant’anni dopo invece la situazione si è ribaltata e ritroviamo fumetti e libri gialli ai posti più alti di tutte le classifiche di vendita delle librerie generaliste: questo fenomeno relativamente recente è uno dei tanti esempi del carattere visionario del lavoro di Bernardi.
Sfortunatamente però a riscontrare il favore del pubblico sono le opere più “semplici” e di facile consumo: infatti la narrativa popolare, spesso erroneamente considerata “di genere”, è stata storicamente suddivisa in due grandi categorie: la letteratura di evasione e quella di anticipazione.
Nel primo caso, si tratta di narrativa che intrattiene il lettore, regalandogli un momento di “evasione” dai problemi della vita reale, con una storia semplice che ha una fine consolatoria. In questa categoria rientra la maggior parte della classica letteratura gialla, fatta di “buoni” e “cattivi”, con i “buoni” che alla fine vincono.
La letteratura di anticipazione, che ha trovato storicamente un maggior sviluppo nella fantascienza, ha lo scopo di delineare scenari ipotetici, spesso disturbanti, che abbiano lo scopo di fare riflettere e mettere in guardia il lettore.
Nell’ambito di questo dualismo, il fumetto come linguaggio piuttosto che come genere si posiziona perfettamente al servizio dell’uno o dell’altro; la convinzione di Luigi Bernardi è che il fumetto però rappresentasse meglio la possibilità di fornire al giallo o, più in generale, al genere crime, un appoggio per la sua narrazione di anticipazione, dove il fumetto fantascientifico, dopo la rivoluzione “francese” degli Umanoidi, era diventato principalmente di evasione.
Fin dalle sue primissime esperienze, Bernardi ha cercato di fare dialogare fumettisti e scrittori: l’esempio più lampante è la rubrica autogestita “FZ Terminal” che Bernardi ospitò sulle pagine della rivista Orient Express e che era espressione di SIGMA, Scrittori del Giallo e del Mistero Associati, l’Associazione fondata a Bologna dal romanziere Loriano Macchiavelli.
Sempre Orient Express, nei suoi numeri 28 e 29, ospitò la versione a fumetti del romanzo di esordio di Macchiavelli, “Le piste dell’attentato”, per i disegni di Gianni Matarazzo.
Successivamente Bernardi continuò in questa sua linea editoriale, e due romanzi da lui pubblicati rappresentano sicuramente ottimi esempi della sua volontà e della sua eredità culturale.
Il primo è “Falange Armata” di Carlo Lucarelli, pubblicato per Granata Press nel 1993, mentre il secondo è “Romanzo Criminale” di Giancarlo De Cataldo, uscito nel 2002 nella collana Stile Libero di Einaudi, diretta da Bernardi con lo stesso Lucarelli.
Il primo aspetto importante di questi due libri rispetto a Bernardi è quello più superficiale ed è legato a ricordare come non sia stato solo un grande talent scout, ma un grande “allenatore” di talenti: sia Lucarelli che De Cataldo non erano al loro primo libro quando Bernardi lavorò con loro su quei due romanzi. Però il lavoro insieme permise ai due autori di crescere, diventando dei maestri della narrativa crime italiana, e a quei libri di rimanere come pietre miliari.
Il secondo aspetto è più legato a quello che i libri raccontano. “Falange Armata”, che è peraltro l’esordio del personaggio di Coliandro, scritto da Lucarelli nei primi anni ’90 e pubblicato nel 1993, è ispirato ai fatti della Banda della Uno Bianca, un gruppo criminale che insanguinò Bologna e la Romagna in quegli anni: il romanzo spicca per avere, non in maniera profetica ma analitica, anticipato quella che sarebbe stata la scoperta reale, ovvero che i membri della banda non erano “stranieri” ma poliziotti. Lucarelli non era un mago ma, lavorando anche come giornalista e frequentando le questure, aveva immaginato uno scenario verosimile basandosi sui fatti accaduti. Questo è uno dei ruoli della narrativa crime per Bernardi, quello di delineare scenari verosimili che possano mettere in guardia la società.
Allo stesso modo “Romanzo Criminale” ha svolto un ruolo simile, perché ha riportato in auge la storia della Banda della Magliana, anticipando quella sarebbe stata l’indagine di Mafia Capitale, che aveva sostanzialmente mostrato come alcuni membri della Banda si fossero “istituzionalizzati”, continuando il loro lavoro criminoso senza soluzione di continuità e in maniera discreta rispetto alle cronache giornalistiche.
Interessante anche notare come entrambi i libri abbiano dato vita a fenomeni mediatici, sotto forma di serie televisiva, che confermano il talento di Bernardi nell’indirizzare i suoi scrittori verso narrazione con potenziale multimediale anche se, in entrambi i casi, la transizione dalla carta alla celluloide ha sostanzialmente tradito il carattere originario delle storie.
Il lavoro di Bernardi legato alla divulgazione dei crimini proseguì negli anni 2000 nella sua svolta autoriale, prima come saggista, con la pubblicazione delle due edizioni de “Il Libro dei Crimini” e di altri volumi, fino alla rielaborazione nella narrativa e in altri settori, come quello del teatro.
L’associazione “Tanti Amici APS ETS”
nell’ambito dell’evento “I Fumetti raccontano Storie di Legalità e di Libertà“
ha presentato, il 29 novembre, il monologo “La conta” di Luigi Bernardi tratto da “Entropie per voce sola“
La conta di Luigi Bernardi: Con Tania Alioto, Nella Maggio, Nino Pollicina, Silvana Salvadore, Sergio Zingales
Mentre “Lettera ad un bambino mai nato” di Oriana Fallaci,
ha visto la partecipazione di: Giusy Alosi, Marta Bonanno, Gabriele Boni, Elena Bucca, Giorgia Chianese, Enrico Gentile, Salvo Il Grande, Alice Maiori, Viviana Mazzeo, Alfio Munafò, Sofia Russo, Josephine Scarpaci, Federico Scolaro, Sophia Sottile, Michele Rappazzo, Santina Maiorana.
Insegnante di Dizione: Tania Alioto
Insegnante di recitazione e regia: Giuseppe Pollicina del laboratorio teatrale Tanti Amici