Settima puntata per questo speciale approfondimento sui videogiochi di Lara Croft.
Nei due articoli precedenti il super esperto Fabio Ciaramaglia ha iniziato a scrivere dei fumetti di Tomb Raider, con l’Introduzione ai primi fumetti di Tomb Raider tra team-up e one-shot e soffermandosi sulla graduale costruzione del canone di Tomb Raider nei primi fumetti Top Cow-Image.
Oggi, Fabio prosegue nel suo excursus nelle serie regolare di Tomb Raider, con la disamina di “Merlin Stone” (Tomb Raider ##5-6) e di “Dead Center” (Tomb Raider, ##7-10),
Ogni articolo è bilingue, in italiano ed in inglese (The relationship between Lara and Chase and the new members of the cast.), a beneficio degli amici stranieri che ci leggono.
Ci rivediamo tra 15 giorni, con questo che è primo progetto di fumettomania (dei quattro che realizzeremo nel 2023)!
Buona lettura da Mario Benenati,
curatore del sito Fumettomania Factory Magazine
APPROFONDIMENTO:
Lara Croft, the Tomb Raider,
dai videogiochi ad altri media (fumetti, cartoni, film).
Il rapporto tra Lara e Chase e l’introduzione di nuovi comprimari.
di Fabio Ciaramaglia
Dopo la prima ambientazione prevalentemente europeo-mediterranea e poi asiatica (vedi articolo precedente pubblicato il 6 aprile, NdR), i successivi episodi della serie sono ambientati invece nel continente americano.
Non sono storie particolarmente complesse, ma allargano il cast dei comprimari di Lara e anche dei suoi avversari. Facciamo notare qui che normalmente la struttura della serie prevede dei cicli più o meno lunghi come il primo (di tre-quattro storie) intervallati da storie autoconclusive o in sole due parti.
“Merlin Stone” (Tomb Raider ##5-6)
È questo il caso di “Merlin Stone” (Tomb Raider ##5-6), in cui Lara e Chase viaggiano in Nuovo Messico per incontrare una vecchia amica e compagna di studi di lei, Vanessa Fenway, che ha richiesto il suo supporto per un misterioso ritrovamento.
Come si evince poche pagine dopo, la scoperta riguarda ossa di dinosauro perfettamente preservate, quasi fossero di esseri morti solo pochi mesi prima. Il fatto che nel percorso in fuoristrada Lara e Chase siano improvvisamente attaccati da uno pterodattilo conferma che le ricerche di Vanessa l’abbiamo portata davvero a una enorme scoperta.
La storia procede con l’ingresso in un tunnel nella zona degli scavi, caratterizzato da graffiti che rappresentano scene di caccia con uomini e dinosauri. Poco dopo i tre, dopo essere stati avvolti da una misteriosa nebbia, si ritrovano in una specie di valle perduta dove molti dinosauri, ma anche esseri umani, vivono insieme come se nulla fosse.
Questa vasta area è sospesa nel tempo, una sorta di mondo alternativo, e in essa i nostri incontrano Morgana, a sua volta alla ricerca di un catalizzatore per un oggetto che ha sottratto in passato a Merlino, la pietra del titolo. Essa ha infatti il potere di trasferirsi nel tempo e quindi permettere al possessore di fare lo stesso.
Morgana si era unita al gruppo di ricerca di Vanessa affinché potesse trovare questo luogo per poi scatenare il potere della Pietra. In tutto ciò Morgana ha anche posseduto la mente di Carver che quindi collabora con lei, pur inconsciamente. Non aveva però fatto i conti con la tenacia di Lara, che la combatte, riesce a sottrarle la Pietra -quindi liberando anche Carver dal suo giogo mentale- e la distrugge, per poi fuggire, con i suoi amici, attraverso il portale verso il presente prima che esso si richiuda.
La storia, nonostante la presenza dei dinosauri e delle leggende arturiane, è piuttosto fiacca ed è un peccato dopo il ciclo di apertura della serie che la precedeva. Si badi, per ciò che riguarda i disegni il lavoro di Andy Park è sempre eccellente e sicuramente si è anche divertito con le scene alla “Jurassic Park” e con le proprie versioni di dinosauri e uomini primitivi, così come le scene d’azione sono sempre spettacolari e adrenaliniche.
Sebbene in un breve dialogo tra Vanessa e Lara si accenni alla morte di Compton e sul ruolo di possibile partner di Chase, non ci sono altri elementi macronarrativi rilevanti. Peraltro, pur nei cenni di una precedente amicizia con Vanessa, questo personaggio poi sembra completamente sparire di nuovo dalla vita di Lara: è oltretutto scarsamente approfondito, e funge quasi esclusivamente come “quest-giver” per dirla con il linguaggio videoludico.
È sempre un po’ pericoloso parlare di personaggi di fumetti come se fossero reali, tuttavia non si può non rilevare che in questo universo narrativo, la scoperta che esiste un posto dove uomini e dinosauri abbiano vissuto nella stessa epoca (come confermato dai graffiti) viene sì considerata clamorosa e degna di ulteriori ricerche, ma resta completamente fine a sé stessa senza creare ulteriori sviluppi.
Potremmo dire che, considerando che “Merlin Stone” è della prima metà del 2000, è stato coevo alla “prima trilogia” di Jurassic Park (1993-2001) per l’appunto, e l’anno successivo sarebbe stato lanciato il terzo film, quindi potremmo considerare questo un goffo e ammiccante tentativo di cavalcare l’onda.
Anche i riferimenti al pur seminale ciclo arturiano sono abbastanza effimeri, rendendo nel complesso tutta l’ambientazione un bizzarro patchwork di blande citazioni. Forse la parte interessante è quella legata al rapporto tra Lara e Chase, che si amano e si detestano (in realtà è Chase quello che sembra più preso), eppure continuano a collaborare.
“Dead Center” (Tomb Raider, ##7-10)
Questo porta al ciclo successivo, “Dead Center” (Tomb Raider, ##7-10) in cui è proprio Chase a chiedere chiarimenti a Lara sul proprio rapporto.
In effetti, dopo l’ennesimo scherzo della ragazza nei suoi confronti -ha scritto con i proiettili il suo nome e cognome su un bersaglio all’interno di un poligono della Polizia di Boston- lei gli spiega apertamente che il loro rapporto era iniziato quando era giovane e facilmente ammaliata dallo spirito “bad boy” di Chase, ma che non intende ripetere lo stesso errore.
Tuttavia gli chiede di concederle del tempo: quindi potremmo dire che Lara, in questa fase, è come se stesse studiando Chase quasi fosse un misterioso artefatto o un meccanismo da destreggiare e spiega anche perché continui a consentirgli di prendere parte alle proprie avventure. Il rapporto però non viene profondamente sviluppato in questi episodi, se non in una scena con Lara in vasca da bagno, in cui continua il gioco di seduzione e fuga.
Ma il nucleo principale di questo arco di storie riguarda un oggetto misterioso, l’Occhio di Shaherettin, che quasi casualmente la ragazza si ritrova nel suo yacht. A margine segnaliamo che lo yacht era andato distrutto nel primo ciclo di storie, ma, con incoerenza narrativa, era di nuovo agibile alla fine di esso: se fosse lo stesso, o un nuovo yacht, non viene spiegato da nessuna parte, ma poco importa perché in questo episodio esplode di nuovo.
Viene introdotto anche un nuovo comprimario, Madeline Hovan, che è stata assunta da Lara come segretaria, ed è proprio lei a svegliare Lara e a farle notare l’Occhio e il cadavere di un uomo ai piedi del suo letto. Una prima e rapida investigazione sul corpo dell’uomo fa riconoscere un simbolo a Lara che lei dice essere quello di una organizzazione che pensava solo un mito, i Midnight Squires.
Con le presentazioni ridotte al minimo, le due sono costrette a fuggire perché altri uomini entrano nell’imbarcazione decisi a ucciderle e recuperare l’oggetto. Scopriamo finalmente chi c’è dietro questo attacco, il misterioso Mister Roetek, il capo dei Midnight Squires, che esiste dai tempi della dichiarazione di indipendenza degli Americani e che possiede, a suo dire, Excalibur, la vera Croce di Cristo, il corpo di Hitler e l’arma che uccise JFK. Eppure quegli stessi oggetti non sono nulla di fronte al potere dell’Occhio di Shaherettin con il quale egli li baratterebbe in un istante. Resta il mistero di come l’oggetto sia finito casualmente in possesso di Lara, ma gli Squires sono decisi a recuperarlo.
Frattanto la ragazza, in compagnia di Madeline, fugge prima in Messico e poi da lì, con un velivolo sottratto a dei narcotrafficanti, si dirige a Washington D.C. per incontrare un suo vecchio Professore di informatica, John Rivers, per farsi aiutare a trovare il covo dei Midnight Squires: Lara vuole verità sull’Occhio ma vuole anche porre fine a questo conflitto con l’organizzazione che le è piombato addosso senza che lei facesse nulla per provocarlo.
Purtroppo i Midnight Squires l’hanno intercettata e proprio quando sembra che ormai Lara sia destinata a essere catturata, entra in scena Chase che la aiuta a scappare. Proprio Chase suggerisce di trovare una sua vecchia conoscenza che potrebbe saperne di più sull’organizzazione, Samuel Quill un suo ex membro, quindi il gruppo si prepara a viaggiare verso la Louisiana.
Dopo varie disavventure in cui Lara deve combattere dei coccodrilli e viene poi risucchiata da un gorgo nelle paludi, la ragazza si risveglia nel covo di Quill, una sorta di tempio antico pieno di vestali (eppure altamente tecnologico). L’uomo le spiega che lui non è semplicemente un ex Midnight Squire, ma proprio l’ex capo dell’organizzazione, con la quale non condivideva più gli scopi: se in principio essi erano una sorta di loggia massonica che dopo l’indipendenza americana voleva muovere segretamente i fili del destino della nazione, successivamente spostarono i propri interessi proprio verso il mondo intero.
Grazie all’Occhio di Shaherettin essi potrebbero essere in grado di prevedere il futuro e quindi portare il mondo verso il proprio controllo, e quindi verso la sua fine, e questo è ciò che Quill vuole prevenire, poiché, a suo dire, il suo ruolo è quello di preservare la storia e il passato. Frattanto però gli Squires hanno intercettato nuovamente Lara e si apprestano ad attaccare la base di Quill.
Poco prima della rocambolesca fuga, Quill bacia Lara lasciando intendere che ha visto nel futuro una loro possibile unione. Lara si rifiuta di dare l’Occhio a Quill, ma successivamente questi comunque ne prende possesso e il finale resta decisamente aperto.
Anticipo qua che, a parte una futura ricomparsa di Quill nella storyline “Pieces of Zero”, molti elementi di questa non avranno seguito e questo causa una certa frustrazione. Solo l’Occhio di Shaherettin verrà tenuto come flebile elemento di giunzione, mentre dei Midnight Squires non sapremo praticamente più nulla, quasi che di punto in bianco avessero deciso che ciò che avrebbero a cuor leggero barattato con la Croce di Cristo non fosse più così importante.
Da un punto di vista macronarrativo questo è quasi un peccato mortale, poiché finalmente si sarebbe potuto utilizzare un’organizzazione completa e misteriosa di antagonisti per fare da contrappunto all’eroina e che sarebbe stata estremamente funzionale nello sviluppo delle trame e delle storie (un po’ come SPECTRE per James Bond per intenderci).
Si badi che anche nei primi sei videogiochi gli antagonisti sono di volta in volta diversi e la continuità narrativa è flebile, ma da una serie regolare a fumetti ci si aspetta di più, soprattutto con le premesse che erano state gettate nei primi quattro episodi. Anche con l’introduzione di nuovi personaggi e comprimari, a mio avviso, si mettono soltanto altri pleonastici ingredienti nella minestra, poiché, per esempio, Madeline non ha un grande approfondimento e John Rivers è di una inutilità disarmante.
Anche del passato di Lara non viene praticamente fatta nessuna ulteriore approfondita menzione. Resta come unico sviluppo narrativo di un certo pregio la strana relazione che unisce Lara e Chase e che avrà il suo compimento proprio in “Pieces of Zero” che segna, tra l’altro, la conclusione dell’esperienza ai testi di Dan Jurgens (Tomb Raider, #20).
Sebbene i disegni di Park siano sempre spettacolari e sono esaltati nella ricostruzione degli interni (la sua specialità), come per esempio il covo di Quill, rileviamo un lieve cambio di direzione dal punto di vista grafico in queste storie. Il primo riguarda l’assenza delle bluse verde-acqua nel campionario di Lara e quindi una maggiore varietà nei colori, sebbene le tenute tendano sempre a esaltare le sue forme femminili quasi perfette.
Questo va di pari passo con i giochi in cui, effettivamente, il tipico outfit di Lara gradualmente viene rimpiazzato di volta in volta da abiti più adatti alle specifiche missioni (per le immersioni, per le scalate in montagna, ecc). L’altro riguarda il colore dei capelli della protagonista che, normalmente, in tutti i giochi è castano, mentre qua tende a un colore leggermente più chiaro e tendente al rosso, tant’è che uno dei nickname che Chase regolarmente usa per chiamarla è “Red”.
Prima di arrivare al ciclo conclusivo di Jurgens, al contempo tanto promettente e tanto frustrante, dovremo passare necessariamente per altre due storie in due parti e due one-shot di cui tratteremo nel prossimo articolo.
fine articolo n. 7
Bibliografia minima
Dan Jurgens (testi), Andy Park e Jonathan Sibal (disegni), Tomb Raider, Starring Lara Croft, ##5-10, maggio 2000-gennaio 2001, Image Comics. Esistono varie versioni in raccolta di questa storia, qui è stato usato il paperback Tomb Raider: Mystic Artifacts, 2001, Top Cow.
Biografia dell’autore
FABIO CIARAMAGLIA
Con una laurea in letteratura inglese con una tesi su Shakespeare nei fumetti (2000) e con un dottorato con una tesi su Shakespeare nella televisione italiana (2004), ho sempre cercato di occuparmi della relazione tra letteratura e altri media.
Ho collaborato con varie riviste di fumetti, da Fumo di China a Fumettomania nella sua precedente incarnazione, ma ho anche tradotto due fumetti per la Magic Press e alcune poesie inglesi.
Ho poi iniziato a insegnare inglese nelle scuole superiori prima a Roma e poi, dal 2015, a Trieste.
Non ho perso l’animo nerd nemmeno da insegnante, ma a partire dal 2006 ho virato più sul versante dei videogiochi, in alcuni dei quali, forse per deformazione professionale, ho riscontrato elementi degni di analisi che però prima di ora non avevo avuto il coraggio di affrontare con maggiore serietà.
English version
Lara Croft, the Tomb Raider, from video games to other media (comics, cartoons, films).
The relationship between Lara and Chase and the new members of the cast.
Fabio Ciaramaglia
After the first setting in Mediterranean Europe and Asia, the next episodes of the series are set in the American continent. They are not particularly complex stories, but they introduce new characters, friends or foes of Lara. Normally the structure of the series is planned with self-concluding storylines which can be more or less long, like the first (three or four issues), often alternated with one-shots or two-issue stories.
“Merlin Stone” (Tomb Raider ##5-6)
This is the case of “Merlin Stone” (Tomb Raider ##5-6), in which Lara and Chase travel to New Mexico to meet an old University friend of our protagonist, Vanessa Fenway, who needs her expertise for a mysterious finding. We understand soon enough that the discovery is related to too well preserved dinosaurs’ bones which appear as if they were the remains of a being dead only a few months before. The fact that during the offroad car trip Lara and Chase are attacked by a pterodactyl confirms that Vanessa’s researches are really extraordinary.
The story keeps on with the group entering a tunnel in the excavation area on whose walls there are graffiti representing hunt scenes with men and dinosaurs. Shortly after, after having been caught in some strange fog, the three find themselves in a sort of lost valley where many dinosaurs, and humans as well, live together nonchalantly.
This large area is suspended in time, a sort of alternative world, and in it our protagonists meet Morgana. She is after a catalyst for an object she had stolen to Merlin in the past, the stone of the title, which has the power of time travelling. Morgana, in disguise, had joined Vanessa’s group in order to find this specific place and then trying to use the power of the Stone. Meanwhile Morgana possesses Chase’s mind and controls him, but Lara, stubbornly, fights her, she manages to get a hold of the Stone -thus releasing also Chase-, she destroys it to finally escape, with her friends, through the dimensional portal towards the present days, before it could close for good.
Despite the presence of dinosaurs and Arthurian legends, this story is rather weak, and it is a shame after the opening storyline. The art is always excellent and Park probably enjoyed working in “Jurassic Park”-like scenes, full of dinosaurs and primitive men and spectacular scenes full of adrenaline.
Though in a short dialogue between Lara and Vanessa the death of Compton is mentioned and a hint on the role of Chase as a partner are mentioned, there are no other relevant macro-narrative references. Then, even if an old friendship is mentioned, Vanessa vanishes again from Lara’s life, she is not deepened in any way, and her function seems only that of a “quest-giver” of video games. It is always a bit dangerous speaking of comics characters as if they were real, but we cannot help considering that, in this narrative universe, the discovery of a place where humans and dinosaurs have lived together at the same time (with the evidence of the graffiti) is considered a great fact, however it remains without any further narrative development.
We can add that, considering “Merlin Stone” was published in the first half of 2000, it has also been contemporary to the first trilogy of Jurassic Park (1993-2001) and, as a matter of fact, a year later the third film was released, so we could consider this a cheeky but clumsy attempt to follow the fashion. Also the references to King Arthur’s legends are rather weak and loose, making all the setting a weird patchwork of pretentious quotations. Maybe the really interesting part is related to the relationship between Lara and Chase, who love and hate each others (though Chase seems the one more in it), yet they keep on their collaboration.
“Dead Center” (Tomb Raider, ##7-10)
This leads to the next storyline, “Dead Center” (Tomb Raider, 7-10), in which Chase himself asks for explanations about their relationship to Lara. As a matter of fact, after another joke by Lara -she wrote the name Chase Carver with bullets in the Boston Police shooting range- she explains that their flirting had begun when she was young and naïve, so easily charmed by the “bad-boy” attitude of Chase, and she is not planning to make the same mistake again.
Yet she asks him to give her time: we might say Lara, at this stage, is studying Chase as if he were a mysterious artefact or a device to master. She also explains him why she allows still this adventuring partnership. However, the relationship is not further developed in these episodes, if not in a scene with Lara in a hot water tub who keeps her playful game of seduction and escape.
The core of this storyline is anyway a mysterious object called the Eye of Shaherettin, which Lara randomly finds in her own yacht. As a side note, the yacht had been destroyed in the first storyline, but, with narrative inconsistency, it was already useable at the end of it: nothing is said whether this is a new yacht or the fixed old one, but it does not matter much since in this episode it explodes again.
A new character is introduced, Madeline Hovan, who has been hired as assistant and she is the one to wake Lara up pointing at the Eye and a corpse on the floor by her bed. A quick research on the man’s body makes Lara discover a symbol related to an organization she believed only a myth, the Midnight Squires. Introductions are reduced to the minimum for Madeline and Lara because they are forced to flee from other men coming on the yacht to retrieve the Eye and probably kill them.
We finally find out the sender of this attack, the mysterious Mister Roetek, leader of the Midnight Squires, an organization which has existed since the Independence Day and that keeps, according to his words, Excalibur, Christ’s original Cross, Hitler’s corpse and the gun which killed JFK. Yet, apparently, those objects are nothing if compared to the power of the Eye of Shaherettin, and he claims he would be ready to barter all of them for it with the blink of an eye. What remains unclear is how the item has randomly ended in Lara’s hands, but the fact stays that the Midnight Squires want it back.
Meanwhile Lara and Madeline flee to Mexico and then, from there, after having stolen a small plane to some drug dealers, they head to Washington D.C. to meet John Rivers, a former Professor of IT of the protagonist, in order to find the Midnight Squires’ lair: Lara wants to find some more information on the Eye, but at the same time she wants to put an end to this conflict she has not provoked. Unfortunately the Midnight Squires have tracked her and in the very moment in which Lara is about to be caught, Chase arrives and helps her to escape again. Chase himself suggests to meet an old acquaintance of his, Samuel Quill, who was a former member of the Squires. Thus the group heads now to Louisiana.
After several incidents, like fighting against crocodiles, Lara sinks into some quicksand in the swamps and she finds herself into Quill’s lair, a sort of ancient temple crowded with Vestals but furnished with high-tech gear. The man explains her he is not simply a former member of the Midnight Squires, in fact he used to be its leader. He had to quit it because he did not share their goals any more: born after the Independence Day with the aim of secretly pulling the strings for the greatness of the USA, eventually their interests shifted towards a world-wide domination.
Using the Eye of Shaherettin they would be able to predict the future and so to achieve a total control of the destiny of the world. Quill wants to prevent all this, because his role, according to his own words, is that to preserve history and the past. Meanwhile the Squires have tracked Lara once again and they are ready to assault Quill’s lair. Shortly before the hectic escape, Quill kisses Lara, hinting that he saw a possible romantic future for them. Lara refuses to hand the Eye to Quill, but either way he manages to get a hold of it and flees, leaving the story with an open ending.
However, apart a new appearance of Quill in the storyline “Pieces of Zero”, many elements of this story will remain hanging, and this causes some frustration to the reader. The Eye of Shaherettin will be used as a weak linking element, while the Midnight Squires will completely vanish from the overall storyline, as if what they would have bartered with Christ’s Cross was not that important anymore.
From a macro-narrative point of view this is almost a deadly sin, because finally a complex and mysterious organization of antagonists might have been the recurrent “villain” in the development of future plots and storylines (a bit like SPECTRE for James Bond, just to say). We have to point out that also in the first six video games the villains are always different, so the narrative continuity is weak on this, but we would have expected better from a regular comics series, especially for the encouraging opening storyline. Also the introduction of new characters in the cast, in my view, just adds some redundant ingredients to the whole, because, for instance, Madeline is not deeply developed and John Rivers is alarmingly useless.
No further developments on Lara’s past either in these comics. The only aspect which keeps being developed is the relationship between Lara and Chase which will have its climax in “Pieces of Zero”, which also marks the end of Jurgens’s work with the scripts (Tomb Raider, 20).
Despite Park’s drawings are always spectacular, they are even enhanced in the indoor design (his main skill), such as Quill’s lair, but they have a slight change of direction. The first novelty is the absence of Lara’s green-blue outfits, with a wider range of colours, though those clothes tend to be always rather revealing and meant to heighten her almost perfect body shape.
Actually this goes hand in hand with the video games, where Lara’s iconic clothes are gradually replaced by outfits more in line with the specific tasks (for scuba-diving, for mountain climbing, etc). The other new thing is related to the hair colour which, in the games, is always dark brown while here tends to a lighter shade of brown turning to red: as a matter of fact one of Chase’s nicknames for her is “Red”.
Before of the final cycle of Jurgens, at the same time promising and frustrating, we have to analyse two more two-issue stories and two one-shots, which we will deal with in the next article.
end of article 7
Further readings
Dan Jurgens (script), Andy Park e Jonathan Sibal (art), Tomb Raider, Starring Lara Croft, ##5-10, May 2000-January 2001, Image Comics. There are several versions of this story, we used the paperback Tomb Raider: Mystic Artifacts, 2001, Top Cow.
Biography
FABIO CIARAMAGLIA
With an M.A. degree in English Literature, with a dissertation on Shakespeare and comics (2000) and a Ph.D. with a dissertation on Shakespeare and Italian TV (2004), I have always tried to deal with the complex relationship between literature and other media.
I have written for comics magazines, such as Fumo di China and Fumettomania (in its previous printed version), but also translated into Italian a couple of American comics for the publisher Magic Press and some poems. Meanwhile I have begun teaching English language at High School, at first in Rome and then, after 2015, in Trieste.
I have never lost the nerdy attitude even as a teacher, but since 2006 videogames have attracted me more and in some of them, maybe for a personal inclination, I have found several elements which are worth of being analysed, though before this year I had never dared approaching more seriously.
NOTE EXTRA
6 aprile 2023
16 marzo 2023
24 febbraio 2023
7 febbraio 2023
Seconda puntata del 21 gennaio 2023
Prima puntata del 30 dicembre 2022
Nel 2022 Fabio ha pubblicato il lungo ed interessantissimo approfondimento dedicato a “DRAGON AGE dal videogame ai fumetti!“.
Sotto riportiamo l’ultimo articolo (il 27°) pubblicato da Fabio del 28 dicembre 2022
e la PAGINA DEL SITO DEDICATA A FUMETTI E VIDEOGIOCHI