Il Diario di Guerra della Nuova America dagli anni ’90 agli anni Duemila. – Ultima Parte

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immagine disegnata da Hugo Pratt

Si conclude l’ottimo approfondimento critico dedicato a Frank Castle, il Punitore, a cura di Dario Janese, nel suo ulteriore evoluzione dagli anni 90 agli anni duemila.
E la prossima settimana ci attende il fattore X…
Buona lettura e se l’articolo vi piace condividetelo, grazie.

Mario Benenati, curatore di Fumettomania Web Magazine

Nota introduttiva per chi ci legge: questi articoli (estratti dal blog di Dario: “Lone Ranger, di storia critica del fumetto”), sono da inquadrare come un racconto che si ferma al primo decennio del nuovo secolo, e che vengono ri-pubblicati, a distanza di oltre sette anni, nel nostro web magazine e completati con l’aggiunta di immagini.

Siamo arrivati a 2 per un evento che festeggeremo il prossimo 30 aprile


da LONE RANGER, un BLOG DI STORIA CRITICA DEL FUMETTO

IL DIARIO DI GUERRA DELLA NUOVA AMERICA – ULTIMA PARTE

(Articolo originario del 09.01.13)

Nell’anno di grazia 1995 la direzione Marvel ebbe l’idea fatale di commissionare una storia immaginaria del tipo WHAT IF? sul Punitore a un giovane e irrequieto scrittore irlandese di nome GARTH ENNIS.

Copertina dell'albo What if "The Punisher kills the Marvel Universe (Marvel,1995)

WHAT IF

I What If erano trame, di solito autoconclusive, in cui si esaminavano gli effetti dell’alterazione di un singolo fattore  nella vicenda classica di un eroe o di un gruppo di eroi (il primo episodio del genere fu il famoso E SE L’UOMO RAGNO SI FOSSE UNITO AI FANTASTICI QUATTRO?, ispirato dagli imaginary tales già da tempo in uso alla DC Comics di SUPERMAN ).
Ennis se ne uscì con una storia iperviolenta in cui Frank Castle, per vendicare la sua famiglia (uccisa non in un agguato mafioso come abbiamo sempre saputo, ma in uno scontro tra superumani), stermina man mano l’intera popolazione di eroi e criminali della Marvel per poi commettere suicidio.
L’albo non ebbe alcun impatto di pubblico: ma quando gli anni seguenti lo stesso autore divenne una superstar mondiale con la famigerata serie PREACHER della Vertigo, linea adulta della DC – un festival del politicamente scorretto cinico, blasfemo e violento sino al grottesco – la Marvel per riaverlo gli propose di riprendere in mano il Punitore offrendogli carta bianca.

ANNO 2000

Fu così che nel 2000 usciva il n.1 della rediviva THE PUNISHER, all’insegna di un umorismo nero che sottendeva un’atmosfera di violenza metropolitana indiscriminata e di un cambiamento sottile ma importante nel carattere già di per sé estremo del personaggio.

Copertina della serie The Punisher vol. 5, anno 2000


Il nuovo Castle non è né dolente né tormentato: indurito da una gioventù di periferia tra gang e degrado sociale,  il Vietnam è stato per lui una seconda jungla dove si è definita la sua vocazione quasi soprannaturale al conflitto e alla sopravvivenza: nel ciclo BORN (NATO), Ennis lascia pensare che sia stato prescelto come una sorta di Angelo Sterminatore, cui sarà precluso ogni sogno di un’esistenza pacifica. Strappatagli la sua famiglia – il solo aspetto normale e felice che ha conosciuto – la sua vita diviene la sua crociata, al di fuori della quale non vi è alcun significato nel mondo. E’un errore credere che Castle combatta per la giustizia: il suo unico scopo è la vendetta , sistematica e senza fine. Infatti odia la New York ripulita dal regime di tolleranza zero del sindaco Giuliani, che lo priva di parte della sua ragione di essere.

Copertina del volume "the punisher "BORN"

LA STORYLINE DI ENNIS

Nel nuovo corso di Ennis – prudentemente installato dalla Marvel nell’insegna MAX, la linea consigliata al pubblico maturo -, predomina un sarcasmo livido e sprezzante che abbatte ogni convenzione di cortesia: russi, cinesi, italiani e gli stessi concittadini nordirlandesi dell’Autore , lesbiche e poliziotti, affaristi e politici ne vengono spietatamente investiti senza riguardo. Non vengono risparmiati neppure i colleghi vigilantes di Castle – Spiderman, Daredevil e Wolverine vengono aggrediti e smontati nel loro dilettantismo di eroi che si oppongono al crimine senza comprenderne la natura profonda e distruttiva: lo stesso feroce mutante canadese è in fondo un rissoso attaccabrighe che risponde alla violenza con la violenza, mentre il Punitore è lucido e determinato quanto solo un ossesso può esserlo (allo stesso modo di Batman, ma privo dei freni del principio morale). Il teschio emblema frontale della sua divisa è, in fondo, la sintesi dell’oscura realtà che sottende la sua missione: l’Entropia della vendetta che, di fronte a un’umanità irrimediabilmente debole e corrotta, diviene eccidio senza limite.

Ennis sembra implicare che Castle è ciò che la nostra civiltà si merita, anzi ne è la conseguenza inevitabile, quasi una nèmesi greca in risposta alle sue stesse contraddizioni disgregatrici. La perdita dell’innocenza del bambino – l’unica realtà intoccata dall’acredine dellìAutore – porta all’egoismo e alla meschinità, al conflitto e alla prevaricazione del forte sul debole, dalle quali emerge una forza eguale e contraria che come le antiche Furie non si fermerà davanti a niente sino a che il sangue avrà lavato altro sangue, in un  ricorso di violenza che sarà eterno come il Peccato.

“Combatteremo nelle tenebre perchè altri possano vivere nella luce.”
F.Nietzsche

3- finish

BREVE BIOGRAFIA

Dario Janese, torinese, 1964, sociologo e storico americanista, dall’infanzia cultore del Fantastico in tutte le sue forme espressive. Scrittore, saggista e curatore di laboratori letterari e di informazione civile, ha tenuto cicli di divulgazione dell’opera di Lovecraft, Ballard e Pasolini e di lettura storica delle Scritture. Da vari anni conduce un blog (Lone Ranger) di storia critica del fumetto e vari gruppi Facebook sulle espressioni del Fantastico nella cultura popolare.

NOTE EXTRA

GLI ARTICOLI DI DARIO su IL PUNTORE sono stati :

22° articolo del 13-04-2020
https://www.fumettomaniafactory.net/il-diario-di-guerra-della-nuova-america-il-mondo-secondo-il-punitore/

23° – articolo del 20-04-2020
https://www.fumettomaniafactory.net/frank-castle-e-incompatibile-con-ogni-forma-di-politica-correttezza/

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