Dopo qualche giorno di pausa, giusto il tempo per riprendersi, ecco un breve reportage e qualche commento sulla XIV edizione del Comicon, che si è svolto dal 28 aprile al 1 maggio.
Sabato 28 :
la prima tappa della nostra giornata è stata la bella mostra espositiva sui 50 anni di Diabolik, al PAN, ricca di spunti e di dettagli che permettevano di soffermarsi sui vari aspetti dell’anti-eroe creato dalle sorelle Giussani nel novembre del 1962. All’uscita dal PAN ci siamo permessi una breve passeggiata ed il pranzo nella zona di Chiaia per poi raggiungere nel primo pomeriggio la Fiera d’Oltremare. Qui il primo impatto, subito dopo aver superato in cancelli di ingresso, è stato quello con i numerosissimi Cosplay, che riempivano di colore i giardini della Fiera. L’incontro sui 30 anni di Martin Mystére, con Alfredo Castelli, Giancarlo Alessandrini, Mario Gomboli, Lucio Filippucci e Giuseppe Palumbo, mi ha fatto apprezzare ancora una volta il personaggio con il quale ho iniziato a conoscere il fumetto italiano, e al termine dello stesso ho avuto pure modo di scambiare qualche parola con Alfredo per complimentarmi del n. 320 di M.M., perché con genialità ed ironia egli ha saputo ambientare una storia di Martin negli anni ’30, così ricca di citazioni e di gag.
Lo stesso pomeriggio ci siamo incontrati più volte con la coppia Bertolucci-Brerémaud, due autori molto gentili e disponibili, che nei giorni della Fiera dedicavano, allo stand Edizioni BD, il volume “Love” (vedasi foto), un fumetto che consiglio.
Sono rimasto, invece, molto deluso da David Finch e non solo perché disegnava per i fans a pagamento.
In serata infine, io e mia moglie, abbiamo visto un bellissimo film spagnolo di animazione all’ist. Cervantes, “Chico e Rita“, insieme a tanti autori, giornalisti, bloggers, ed una parte dello staff dell’organizzazione, ed ha abbiamo cenato con un buffet delizioso.
Domenica 29 e lunedì 30:
l’affluenza del pubblico è stata numerosa specialmente domenica e noi abbiamo fatto incetta di fumetti e di autori. Molto interessante l’incontro con Melinda Gebbie, l’autrice di “Lost Girl”; con l’inglese Paul Gravett, critico, giornalista, studioso di fumetti e con Nelson Dona, co-fondatore di un interessante festival di fumetti in Portogallo.
Anche quest’anno tra gli stand spiccavano alcuni bei volumi a fumetti tra cui ricordo in particolare Moby Dick di Sienkiewicz (allo stand NPE), Lost Girl (allo stand Magic Press), Trama di Ratigher (stand Grrrzetic), e all’interno dello stan Lion, i n.ri 1 delle cinque collane facenti parte del reboot della DC Comics.
La serata di domenica si ė conclusa con l’assegnazione dei premi Micheluzzi, con alcune conferme, qualche novità, ed anche qualche sorpresa; a mio avviso, la giuria poteva osare di più in qualche premio.
Il lunedì, invece, la giornata è stata più tranquilla, di mattina abbiamo girato per Napoli e solo il pomeriggio siamo stati in fiera; lì abbiamo effettuato qualche acquisto, scambiato alcune impressioni con Alfred, l’autore francese del volume Octave, che quest’anno presentava l’integrale “La disperazione della scimmia” per le Edizioni Tunuè.
In serata siamo stati in compagnia di tanti autori (Alfred, Miguel Angel Martin, Luca Boschi, R. Recchioni, Melinda Gebbie, P. Gravett, Fabio Moon & Gabriel Bà, etc.), e di tanti amici, all’ist. Grenoble per la visione di una mostra su Killofer, co-fondatore de L’Association e, a seguire, di un breve filmato su Moebius, registrato nel 2011. Infine cena nel ricco giardino dell’Istituto.
E siamo arrivati a martedi 1 maggio (quarto ed ultimo giorno), di questa edizione del Comicon la prima svoltasi interamente alla Fiera d’Oltremare.
La mattinata è passata velocemente con un breve giro fra gli stand per un saluto agli amici e con un’ultimo acquisto allo stand Coconino. Poi a mezzogiorno, metrò, stazione centrale, acquisto di dolcetti (sfoglie ricce), un saluto veloce ad una nostra cara amica e partenza in treno alla volta della Sicilia.
Commenti
Nei discorsi con i vari standisti alcuni hanno commentato che la fiera è andata bene, altri che è andata male (per i troppi Cosplay e perché il pubblico del Castello era diverso da quello che è venuto in Fiera ), ed altri ancora che l’importante è esserci perché in nessuna Fiera, tranne a Lucca, si riesce ad incassare a tal punto da coprire le spese dello stand.
Io, da ventennale visitatore di fiere del fumetto, credo che, oltre alle aree per i fumetti e per i loro lettori, le manifestazioni in Italia non possono fare a meno dei Cosplay, delle aree dei videogames e dei giochi; anche il Comicon deve sottostare a questa “regola”. Ma Napoli ed il Comicon hanno sempre avuto un’impronta culturale di altissimo livello e sarà importante continuare in questa direzione. Inoltre la manifestazione non ha sofferto a livello organizzativo più di tanto (tranne l’acustica della sala incontri) del passaggio di location dal Castello alla Fiera, ed i 50.000 visitatori ne sono la testimonianza.
Ogni standista (editore, distributore, librario), dovrebbe lasciarsi alle spalle le suggestioni legate al Comicon dentro le mura del Castello e pensare a come renderlo sempre più bello ed interessante alla Fiera.
Per cui bisogna solo dire Grazie a Claudio, ad Alino, Alina, Antonio, Luca, Viola e a tutti coloro che hanno permesso che per il quattordicesimo anno la manifestazione fosse di buon livello come gli anni precedenti, nonostante l’assoluto silenzio della Regione Campania, ed il poco dialogo con le amministrazioni comunali precedenti.
Nota bene: il primo blocco di foto sono state scattate Mario& Angela, quelle numerate sono state scattate dal nostro caro amico di Bari, Cesare Millela, grande collezionista di Martin Mystère e degli albi bonelliani, e vengono qui riprodotte per gentile concessione.