Il caso Lattes, un mistero storico!

0
299

Torna nelle pagine di Fumettomania Factory Magazine lo scrittore, editore, traduttore e talent scout Gordiano Lupi con una recensione su un bel volume a fumetti che ricostruisce un mistero storico come se fosse un giallo.

Porto S. Stefano, giugno 1906. Azzaria Lattes, sindaco ebreo di Monte Argentario, viene trovato morto davanti al portone di casa, con una pallottola piantata in testa. Il fatto sconvolge la routine dei Sanstefanesi, evidenziandone timori e frustrazioni, in un contesto ricco di iniziative sociali ed economiche ma anche lacerato da profonde contraddizioni.

Buona lettura

Mario Benenati, Responsabile del sito Fumettomania Factory Magazine


Il caso Lattes è un bel volume a fumetti che ricostruisce un mistero storico come se fosse un giallo, utilizzando i personaggi della vicenda reale e inserendo solo un commissario di fantasia, caratterizzato dal vizio di bere limonata su tutto, persino sugli spaghetti alle vongole e sui dolci alla crema.

Il commissario arriva all’Argentario e subito conduce indagini serrate, ascolta testimoni, verifica reperti ritrovati, che siano scatolette di pesce da aprire con l’innovativa chiavetta come inquietanti bossoli di proiettili, insomma si fa un’idea del caso e ben presto (verso la fine delle ottanta pagine) giunge alla soluzione.

Non rivelo il finale, perché non tutti conoscono gli eventi narrati, quindi la ricostruzione della morte del sindaco ebreo di Porto santo Stefano può essere letta anche come un giallo.

Il volume si apre con una breve introduzione storica riguardante il Comune di Monte Argentario per localizzare i fatti che sono accaduti nel 1843; alcune tavole a colori anticipano un albo disegnato in bianco e nero, mentre si racconta la storia delle impronte digitali e di come siano diventate un elemento fondamentale nelle indagini sui delitti.

Carrellata di personaggi come nei vecchi Gialli Mondadori, quindi si parte in quarta, con un racconto rapido e ben sceneggiato, opera di due romanzieri come Marco Cosentino (I fantasmi dell’impero e Madame Vitti) e Gualtiero Della Monaca (La presa di Porto Ercole e il romanzo Il caso Lattes), quest’ultimo più saggista storico che narratore.

Carlo Rispoli (Treasure Island, La coccarda rossa, Montecristo, La isla desconocida) è autore degli evocativi disegni, caratterizzati da uno stile classico, in bianco e nero, che ricorda i romanzi a fumetti del Corrierino anni Settanta.

Il caso Lattes racconta un delitto e spiega bene un’epoca con tutte le sue usanze, rievoca la nascita del turismo balneare all’Argentario, riproduce veritiere scenografie del passato. Un buon lavoro, anche da un punto di vista editoriale, realizzato da Effigi, editore da tempo impegnato nello studio della cultura maremmana e nella ricerca storica in ambito locale.

Marco Cosentino – Gualtiero Della Monaca – Carlo Rispoli
Il caso Lattes
Effigi – Pag. 80 – Euro 20 (grande formato)
www.cpadver-effigi.com

Nota bene della Redazione:

Porto S. Stefano, giugno 1906. Azzaria Lattes, sindaco ebreo di Monte Argentario, viene trovato morto davanti al portone di casa, con una pallottola piantata in testa. Il fatto sconvolge la routine dei Sanstefanesi, evidenziandone timori e frustrazioni, in un contesto ricco di iniziative sociali ed economiche ma anche lacerato da profonde contraddizioni.


https://www.edizioniilfoglio.com

BIOGRAFIA

Gordiano Lupi (Piombino, 1960).
Ha fondato nel 1999 la rivista – casa editrice Il Foglio Letterario, che dirige. Ha collaborato per sette anni con La Stampa di Torino. Collabora con Poesia di Nicola Crocetti, Valdicornia News, Inkroci, Futuro Europa. Traduce molti scrittori e poeti cubani (Alejandro TorreguitartRuiz, Virgilio Piñera, Zoé Valdés, Felix Luis Viera …). Ha pubblicato libri monografici sul cinema italiano.

Tra i suoi lavori: Cuba Magica – conversazioni con un santéro (Mursia, 2003), Un’isola a passo di son – viaggio nel mondo della musica cubana (Bastogi, 2004), Almeno il pane Fidel – Cuba quotidiana (Stampa Alternativa, 2006), Fellini – A cinema greatmaster (Mediane, 2009), Una terribile eredità (Perdisa, 2009), Storia del cinema horror italiano in cinque volumi. Ha tradotto La ninfa incostante di Guillermo Cabrera Infante (Sur, 2012).

Tre suoi romanzi sono stati presentati al Premio Strega e sono dedicati alla sua città: Calcio e acciaio – Dimenticare Piombino (Acar, 2014), Miracolo a Piombino – Storia di Marco e di un gabbiano (Historica, 2016), Sogni e altiforni – Piombino Trani senza ritorno (2018), scritto con Cristina De Vita.

Pagine web: www.infol.it/lupi
E-mail per contatti: lupi@infol.it

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.