Nuovo appuntamento con i fumetti recuperati e condivisi sul gruppo di facebook chiamato RARO! il cui fondatore è Dario Janese, storico e super esperto di fumetti USA , che ben conosciamo per i suoi bellissimi articoli.
Oggi diamo spazio ad un nuovo amico: Maurizio Giacomelli, altro contributors del gruppo RARO!, che ci descriverà la serie di Tom Corbett – Space Cadet (DELL – PRIZE), che nacque nel 1950 come personaggio di una serie Tv ispirata al Space Cadet di Heinlein.
Accogliamo Maurizio e lo Ringraziamo per il suo intervento; attendiamo altri suoi recuperi.
mario benenati,
Responsabile del sito Fumettomania Magazine on line
I recuperi da “RARO”: Tom Corbett – Space Cadet
di Maurizio Giacomelli (dal gruppo RARO)
31 gennaio 2025
Finalmente oggi, con l’arrivo del n.1 della Prize (vol.2) completo tutta la mia serie di Tom Corbett. Sono sempre stato affascinato dalla fantascienza anni 50 e questo, benché mai arrivato da noi, è uno dei personaggi meglio riusciti.
La serie di Tom Corbett nasce nel 1950 come personaggio di una serie Tv ispirata al Space Cadet di Heinlein.
(<<Space Cadet che fu un romanzo di fantascienza per ragazzi del 1948, che narra di un giovane che si arruola nella Pattuglia dello Spazio per aiutare a preservare la pace nel sistema solare.
La storia, ambientata nel 2075, traspone un tipico romanzo di formazione da accademia militare ambientandolo nello spazio: un ragazzo dello Iowa va alla scuola per ufficiali, vive azione e avventura, si carica sulle spalle responsabilità che vanno ben oltre la sua esperienza, divenendo un uomo.
La serie televisiva Tom Corbett, Space Cadet degli anni cinquanta e quella radiofonica resero “cadetto dello spazio” un’espressione familiare il cui significato è poi entrata nella cultura di massa.
La traduzione del romanzo di Heinlein in italiano di Ettore Settanni fu pubblicata per la prima volta nel 1952.
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Scritto quasi un decennio prima del movimento americano per i diritti civili, e in un momento in cui personaggi non bianchi erano quasi del tutto assenti dalla fantascienza, il romanzo esplora anche il tema del razzismo, sia in senso letterale, nelle discussioni circa la composizione razziale cosmopolita della Pattuglia (interamente maschile), sia metaforicamente, nella sua descrizione del conflitto con i Venusiani. Venere è descritto (in base alle errate conoscenze dell’epoca) come un pianeta intensamente caldo e paludoso, ma abitabile. I Venusiani sono in un primo momento ritenuti primitivi, ma in seguito si rivela che essi possiedono un elevato livello di sofisticazione tecnologica, anche se sviluppata secondo linee radicalmente diverse rispetto a quelle degli esseri umani.
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Particolare curioso: Il romanzo contiene una prima descrizione di un telefono cellulare.>> – fonte wikipedia)
Già nel 1952, escono libri con lui come protagonista e le strisce giornaliere. Nel 1953 escono i comics per la Dell prima e nel 1955 della Prize. Contemporamente c’è un’esplosione di merchandising che lo riguarda, dai soldatini, ai cestini per le vivande, alle pistole giocattolo.
La storia prende i più giovani perché e quella di un ragazzo che va in una accademia e la maggior parte delle storie parte dalle aule o dai dormitori dove lui e i suoi compagni vivono e si addestrano per entrare nella Solar Guard, addestramento che prevede tra l’altro viaggi spaziali, visite su altri pianeti e soluzioni di intrighi.
Le cover della Prize sono di Marvin Stein ( 1 e 2) che lavorò nella golden age su una miriade di serie tra cui Black Magic, Young Love e Young Romance, mentre la 3 è di Mort Meschin autore tra gli altri di Black Terror e Fithing Yank.
Nei credit del #1 c’è anche insieme ad altri il nome di the King Kirby (forse il motivo per cui costa uno sproposito rispetto agli altri anche precedenti).
Le cover della Dell, invece, sono quasi tutte di Al McWilliams (negli anni 50 e 60 ha disegnato quasi per tutte le case editrici ed è stato co-creatore di Terre Gemelle una famosissima saga di fantascienza in strisce giornaliere in cui si immagina una terra simile alla nostra che gira attorno al nostro stesso sole ma dalla parte opposta della nostra orbita) mentre gli interni sono di Jack Lehti artista famoso della Golden Age DC in testate come Detective, Adventure, Leading, More Fun e World’s Finest.
Nota a Margine di Dario Janese
Chi sia curioso di conoscere TERRE GEMELLE, di grande interesse ma da noi quasi sconosciuto, ecco un mio post (sul gruppo RARO, NdA) di diversi anni fa.
<<Qualche giorno fa si parlava della Contro-Terra Marvel di Roy Thomas, e avevo accennato al fatto che si trattasse di una ripresa di un motivo della fantascienza classica (la cui origine è addirittura nella speculazione cosmologica dell’antica Grecia).
Oggi per caso ho recuperato i primi 7 numeri di TERRE GEMELLE,versione nostrana del TWIN EARTHS di Lebeck e McWilliams, uscita tra gli anni 1952 e 1963. In Italia , dopo pochi albi in formato striscione del 1953, alcuni episodi furono pubblicati su EUREKA tra 1967 e 1968 e poi editi in serie cronologica (foto) nel 1975.
Oggi la serie è quasi dimenticata.>>
NOTA A MARGINE:
BIOGRAFIA DELL’AUTORE – Maurizio Giacomelli
Ho 62 anni e leggo e colleziono fumetti da quando ne avevo 4. I miei interessi coprono l’intero spettro del fumetto. Da Gim Toro a Miki e Blek, i bonelli, i neri, la BD come i manga, ma soprattutto la fantascienza e i supereroi.
Nell’84 quando la Corno fallì iniziò una crisi di astinenza che le poche pubblicazioni Labor non riuscivano a calmare. Nell’87 mi ritrovai a letto con la varicella e mi capitò di leggere, in un numero di Fumo di China, un annuncio di Alessandro Dist. che importava fumetti dagli USA, e così telefonai facendomi mandare i primi 6 numeri di Silver Surfer appena editati. Da lì, arrivati dei flyer che pubblicizzavano anche materiale indipendente è stata una discesa totale nel mondo dei comics. Iniziai prima la ricerca dei fumetti di collegamento tra quelli dove la Corno aveva interrotto e poi, considerato che i prezzi non erano alle stelle come ora, a ricostruire le intere serie della DC e della Marvel, con un occhio anche al fumetto indipendente tipo First o Eclipse e per il passato della Charlton, Dell e Gold Key. Nel 2012 ho completato l’intera Marvel dei supereroi della Silver e della Bronze age e fino a quella data, acquistando a Lucca il famigerato AF15.
Ho sospeso poi ogni acquisto di comics dal 2014 (scadimento delle storie) e sarei rimasto volentieri nel mio limbo, leggendo sempre ma solo in Italiano, fino al dannatissimo momento in cui sono inciampato nelle pagine di Dario Janese. Dopo aver osservato i primi tempi, ho poi cominciato a pubblicare foto e ricordi ad essi legati dei miei primi numeri. Riprenderli in mano è stata la goccia finale che mi ha riportato su questa maledetta strada a cercare di nuovo. E considerato che dagli anni 60 ho praticamente quasi tutto, la mia ricerca ha cominciato a girare intorno gli anni 50 o le cose dei 60 che passate quasi di moda, nessuno più ricorda. Diciamo che attualmente mi vedo come qualcuno che cerca di salvare alcune cose del passato per preservarne la memoria…e purtroppo come accade in questi casi ho 2 figli (grandissimi lettori ma di libri di narrativa, saggistica o politica) che proprio non sopportano il fumetto se non in rare eccezioni (autori italiani contemporanei tipo Zerocalcare, Bevilacqua e Makkox).