Torna, dopo un mese, Dario Janese, storico e super esperto di fumetti USA, con un nuovo articolo sui grandi illustratori Pulp. Oggi l’approfondimento è su MARGARET BRUNDAGE che, seppure sembra essere breve, è molto corposo di contenuti.
I precedenti articoli di Dario sono stati su Leopoldo Raul Morey, il cui tratto pittorico, nitido e classico, dalle soluzioni surreali sino al grottesco è inconfondibile tra le riviste degli anni ’30 e ’40 (del secolo scorso); su Virgil Warden Finaly, autore che è considerato il più grande tra tutti quelli dei giganti dell’arte dell’età del pulp; su FRANK R. PAUL il primo dei titani dell’età del pulp; e su ALEX SCHOMBURG è stato per il Fumetto quel che Norman Rockwell fu per il “Saturday Evening Post”.
Continuiamo ad essere felici e grati di avere Dario ‘a bordo’, tutte le volte che è possibile.
Nota bene: l’immagine di apertura di questo articolo , è stata estratta dal sito Chicagology è usata solo a fini divulgativi
mario benenati,
Responsabile del sito Fumettomania Magazine on line
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I GRANDI DELL’ILLUSTRAZIONE PULP:
MARGARET BRUNDAGE
di Dario Janese
Questa è una storia triste e racconta della più grande artista donna dell’età del pulp. Il suo nome era Margaret Johnson, di famiglia paterna svedese e materna scozzese, ma fu famosa solo col suo cognome da sposata, cioè Brundage. Nata nel 1900 in Illinois, crebbe orfana di padre e lo studio alla scuola di moda la portò alla grafica pubblicitaria, e di qui alla prima copertina per “Oriental Stories” nel 1932. Questa e tutte le sue illustrazioni successive fino al 1945 portarono la sola firma M. Brundage, per via dei pregiudizi su una donna in questo tipo di industria.
Ma fu paradossalmente proprio il metodico ritratto di situazioni di violenza e di fetish su soggetti femminili sullo storico titolo del fantastico WEIRD TALES, siglata con maestria tra l’iperrealismo e l’art deco, a portare l’editore a rivelare il genere dell’artista per tacitare le critiche sia di tipo moralistico che di parte femminista.
In realtà, quel che ispirava Margaret era anche la sua vita privata tra gli abusi di un marito alcoolista e infedele, finita in divorzio nel 1939. Sola con l’unico figlio e lasciata quasi senza lavoro dal trasloco di WEIRD a New York l’anno prima, Margaret si trovò isolata dal preconcetto e visse ai limiti della povertà a Chicago, continuando a dipingere i suoi magnifici acquerelli anche senza acquirenti. Dopo la prematura scomparsa del figlio Kerlynn a 44 anni, morì in solitudine e quasi dimenticata nel 1976.
Solo la rinascita dello studio storico del Fantastico negli anni recenti l’ha restituita alla fama e al riconoscimento della sua grandezza, dopo torti cui purtroppo il mondo non potrà mai riparare del tutto.
BIOGRAFIA DELL’AUTORE
DARIO JANESE
Dario Janese, torinese, 1964, sociologo e storico americanista, dall’infanzia cultore del Fantastico in tutte le sue forme espressive. Scrittore, saggista e curatore di laboratori letterari e di informazione civile, ha tenuto cicli di divulgazione dell’opera di Lovecraft, Ballard e Pasolini e di lettura storica delle Scritture. Per vari anni ha condotto un blog (Lone Ranger) di storia critica del fumetto e vari gruppi Facebook sulle espressioni del Fantastico nella cultura popolare.
NOTE EXTRA
Articoli precedenti di Dario
10-08-24
26-07-24
11-07-24
18-06-24
12-02-2024
30 giugno 2023
La prima stagione di Lone Ranger (articoli di approfondimenti scritti da Dario) la potete approfondire in questa pagina del web magazine:
mentre la seconda stagione la potete rileggere in quest‘altra pagina del web magazine: