I COMMENTI DEI RAGAZZI CHE HANNO VISITATO LA MOSTRA “SULLA STESSA BARCA” A CREMONA

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Oggi pomeriggio sono stati pubblicati, sul profilo Facebook del Circolo Arcipelago e sull’evento di FB (da loro predisposto per la tappa cremonese) alcuni commenti di ragazze e ragazzi della classe I indirizzo Grafico dell’Istituto IAL (Innovazione Apprendimento Lavoro) di Cremona, che hanno visitato la mostra accompagnati dalla prof.ssa Daniela Maccagnola e dal prof. Enrico Platé, lo scorso 27 febbraio 2015. Li ripubblichiamo qui, insieme ad altri commenti inserito dalla stesso circolo lo scorso 20 marzo  perché ci sembrano molto interessanti.

Ringrazio, ancora una volta, gli organizzatori della tappa a Cremona (della mostra “Sulla stessa barca”), ed in particolare i professori che hanno accompagnato gli studenti  e che li hanno stimolati su questo tema.

Ne approfitto, inoltre, per pubblicare in fondo all’articolo alcune foto dell’allestimento di Cremona, compresa quella con l’acquirente dell’opera di Giuseppe Guida.
L’incasso della tappa a cremona è stato di 500,00 euro, più una piccola somma derivante dalla vendita alcuni cataloghi e cartoline.

Mario Benenati

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Venerdì 27 febbraio, tra le 09:30 e le 10:30, la mostra è stata visitata dalla classe I indirizzo Grafico dell’Istituto IAL (Innovazione Apprendimento Lavoro) di Cremona, accompagnata dalla prof.ssa Daniela Maccagnola e dal prof. Enrico Platé. Ecco qua le ragazze e i ragazzi, di cui sotto vengono pubblicate alcune impressioni sulle opere in mostra!

Commenti pubblicati  il 15-04-2015 sul profilo FB del Circolo Arcipelago

Riccardo sull’opera di William Bondi
«Mi ha colpito per il colore rosso che ricorda il sangue. Trovo che l’opera sia un po’ macabra, e io collego l’esperienza dell’immigrazione a qualcosa di tragico».

Sara sull’opera di Luca Enoch
«Mi piace perché il muro indica separazione, mentre le finestre permettono di comunicare, e credo che ci sia bisogno di finestre».

Iman sull’opera di Ediberto Messina Edym
«Quest’opera dà l’idea di un bambino rimasto orfano dopo la guerra. Lui si trova tra la spazzatura, è povero, e i colori molto forti esprimono la drammaticità di questa situazione».

Valentin sull’opera di Silvio Grasso
«Questa mi piace perché il rosso richiama il sangue, la barca è in mezzo al sangue e il messaggio è evidente: spesso il tentativo di una vita migliore significa morte».

Nadira sull’opera di Paolo Castaldi
«Mi piace perché la barca rappresentata è allo stesso tempo un volto, e sta a indicare che su quelle barche che arrivano in Italia ci sono molte persone, esseri umani».

Hind sull’opera di Michela De Domenico
«Mi piace perché intende la famiglia come una casa, e l’ombra del bambino protegge tutte le persone che gli stanno intorno».

Sebastian sull’opera di Angelo Pavone
«Mi piace perché dimostra la sofferenza che provano gli immigrati, ma dimostra anche il conforto della famiglia: i due ragazzi forse hanno perso i genitori e si abbracciano per consolarsi».

Alice sull’opera di Stefano Casini
«Mi piace perché esprime il fatto che gli immigrati vengono qui per chiedere aiuto, e fortunatamente c’è gente che li aiuta».

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Michele Ginevra del CFAPAZ, mostra soddisfatto una delle opere venduta durante la tappa a Cremona. © Arcicomics, pubblicata per gentile concessione

Commenti pubblicati  il 20-03-2015 sul profilo FB del Circolo Arcipelago

Ecco gli estratti dai tre temi selezionati della classe II F della Scuola Media Vida di Cremona (anno scolastico 2014/2015). La consegna assegnata dalla prof.ssa Maria Compagnini era la seguente: «La mostra “Sulla stessa barca” ci ha fatto vedere opere inedite a sostegno di minori non accompagnati sbarcati in Sicilia. Esprimi le tue impressioni, soffermandoti anche su una delle tavole che ti ha più colpito».

Francesca De Rosa

«A me è piaciuto molto un fumetto colorato con Lupo Alberto, solo su una barca capovolta nel mare, nel quale oltre al suo riflesso vi era anche quello di tutti i suoi compagni ormai annegati. Sulla barca c’era scritto “Hope”: speranza, fiducia, nonostante tutto, nel destino. Lupo Alberto, forse, sta a simboleggiare un bambino che non è in grado di capire le ragioni di una situazione così drammatica».

Marwa Naimi

«L’opera sulla quale mi sono concentrata di più è quella di Davide Perconti.
Sono rappresentati una fila di uomini nella speranza di un mondo migliore.
È una tavola colorata con pastelli e chine. Gli sguardi degli uomini esprimono sofferenza dolore e solitudine.
Un’altra tavola che mi è piaciuta è quella di Giuseppe Di Bernardo dove è rappresentato Diabolik con sotto due mani che si stringono in segno di solidarietà.
La solidarietà è il condividere con altri sentimenti, opinioni e difficoltà. È un vincolo di assistenza reciproca che lega due o più individui tra di loro.
Quest’opera è stata realizzata “Perché a nessuno venga mai più rubata la vita”.
Successivamente ho osservato l’opera di Giacomo Michelon dove è rappresentato Lupo Alberto solo, su una barca capovolta nella speranza di sopravvivere perché tutti i suoi compagni di viaggio sono annegati. Quest’opera è stata realizzata con i pennarelli, acquerelli ed ecoline.
L’ultima tavola che ho osservato è stata quella di Lelio Bonaccorso intitolata “Trova le differenze”. Rappresenta un gruppo di persone che hanno sufficiente denaro per sopravvivere e soddisfare i propri bisogni.
Sotto è rappresentato un uomo che chiede l’elemosina agli altri».

Matteo Parentera

«Tra le opere esposte quella che mi ha particolarmente colpito è quella di Val Romeo, intitolata “Ieri, oggi, domani”.
Il fumetto rappresenta un oscuro paesaggio moderno e una costa su cui vi è in primo piano un soldato robot che controlla una lunga fila di persone costrette a salire su di un’astronave.
Secondo me il fumetto descrive una scena che anche se è proiettata nel futuro è sempre attuale e lo è stata anche in passato: infatti si riferisce a persone costrette con la forza a lasciare la propria terra in cerca di un futuro migliore».

ALCUNE FOTO DELL’ALLESTIMENTO A CREMONA DELLA MOSTRA
“SULLA STESSA BARCA”

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