Hic Sunt Disney: 90 Anni di Topolino & Co in Italia

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immagine disegnata da Hugo Pratt

Agosto volge al termine e, dopo due settimane di aneddoti e curiosità, torniamo ad un approfondimento più corposo dedicato a Topolino (diviso in due parti), sempre a cura del super esperto Dario Janese.
Buona lettura e se l’articolo vi piace condividetelo, grazie.

Mario Benenati, curatore di Fumettomania Web Magazine

Nota introduttiva per chi ci legge: TUTTI gli articoli (tranne due, che sono completamente inediti ) sono estratti da un precedente blog di Dario: “Lone Ranger, Blog di storia critica del fumetto” , e vengono ri-pubblicati, a distanza di oltre sette anni, nel nostro web magazine con alcune piccole modifiche e completati con l’aggiunta di immagini.


90 Anni di Topolino & Co in Italia

(Articolo originario del 22 aprile 2013)

Il primo libro siglato Topolino, che,  esce a Torino nel 1933 con la casa Frassinelli, dalla copertina gialla (Archivio di Dario Janese, per gentile concessione)

La prima pubblicazione in Italia

Il 30 Marzo del 1930 (30.03.30) la rivista L’ILLUSTRAZIONE DEL POPOLO ospita per la prima volta in Italia le strisce a fumetti di un nuovo personaggio americano, firmato da un giovane regista di animazione di nome Walter Disney, detto Walt. Il titolo della strip è “Le Avventure di Topolino nella Giungla“.

Il 30 Marzo del 1930 (30.03.30) la rivista L'ILLUSTRAZIONE DEL POPOLO ospita per la prima volta in Italia le strisce a fumetti di un nuovo personaggio americano, firmato da un giovane regista di animazione di nome Walter Disney, detto Walt. Il titolo della strip è "Le Avventure di Topolino nella Giungla".
Image is used for identification purposes only. All rights reserved by the copyright holder and/or publisher of the comic book present in this image. Immagine scaricata dal sito https://www.collezionismofumetti.com/ (che si ringrazia), utilizzata solo a fini divulgativi

Mickey Mouse, questo il suo nome originale, è nato nel marzo-aprile del 1928 dall’incontro di ingegni tra Disney – che aveva appena perso i diritti sul suo Oswald il Coniglio Fortunato, e cercava qualcosa di nuovo da lanciare – e il disegnatore e suo amico Ub Iwerks. Su consiglio della moglie di Walt, Lilian, il primo infelice nome Mortimer era stato cambiato nel vezzeggiativo del più familiare Michael: e un cortometraggio
creato in poco tempo dal titolo “Plane Crazy” viene presentato il 15 Maggio in una proiezione privata.

Comprimario è un topo femmina pressoché identico al protagonista, di nome Minnie, oggetto di insistenti attenzioni e profferte amorose durante un volo amatoriale, al punto da dover sfuggire paracadutandosi su un campo, dove vediamo un terzo personaggio molto simile alla futura mucca Clarabella.

Non è però “Plane Crazy” a entrare nella storia mondiale, bensì un altro corto muto e in bianco nero che debutterà, per mancanza di altre offerte, in apertura a uno dei nuovi film sonori che sbancavano in quel periodo nei teatri di Broadway, dal titolo “Gang War“.

Il cartoon si intitola “Steamboat Willie“, e stavolta ha luogo su un battello fluviale a vapore, e vede il futuro Topo più Famoso del Mondo in lotta con un enorme gatto dall’aria truce di nome Tom Terribile (creato già nel 1925 e comparso in varie storie, quindi antecedente la nuova Era Disney), presto ribattezzato Pietro Gambadilegno.

frame estratto dal cartoon "Steamboat Willie" (1928)

Questa volta, il pubblico è entusiasta di questo spavaldo e incontenibile topo dall’aspetto che richiama chiaramente per colore e taglia il già celebre Gatto Felix, stella dei comics americani degli Anni ’20.

I primi anni di Topolino in Italia

L’Italia lo saluta  quindi due anni dopo, con ottimo riscontro da parte dei lettori. Nel corso del 1932, curiosamente, il Topo compare in forma anonima alla fine dei vari capitoli di un libro di fiabe dell’Editore Cappelli dal titolo “Sua Altezza il Principe Codarello“; si tratta della primissima apparizione – seppure di puro ornamento – nel formato libro, e quindi oggi ricercatissima.

Alla fine di Dicembre dello stesso anno, invece, la Nerbini che ha appena rilevato da Disney i diritti di pubblicazione esce il giorno di San Silvestro col numero 1 dello storico TOPOLINO GIORNALE.

la prima pagina del numero 1 dello storico TOPOLINO GIORNALE (31-12-1932)
Immagine scaricata da internet utilizzata solo a fini divulgativi. © degli aventi diritti

Il formato e l’impianto della testata sono gli stessi del leggendario CORRIERE DEI PICCOLI, con storie provviste di didascalie in rima, prima di Giove Toppi e poi  dal nipote di Collodi, Paolo Lorenzini. Il materiale Disney viene mescolato a storie e soprattutto adattamenti letterari di firma italiana, solo in parte a fumetti.
La pubblicazione proseguirà ininterrottamente – con il passaggio dei diritti da Nerbini a Mondadori con il numero 137 del 1935 – fino allo stop imposto dal regime fascista a tutti i personaggi di provenienza anglosassone, nel 1942.

Quasi da subito a Topolino verrà affiancata una storica spalla, che avrà rapidamente soppiantato l’insipido cavallo Orazio, e il cui nome verrà nel ’35 cambiato dal ridicolo Medoro alla versione definitiva: Pippo (Goofy, alla lettera Imbranato).

Il primo libro di Topolino in Italia

Il primo libro siglato Topolino, invece,  esce a Torino nel 1933 con la casa Frassinelli: vengono editati due libretti, uno dalla copertina gialla (nella foto di testa, la mia copia personale) e un secondo dalla copertina verde: entrambi rarissimi, soprattutto il secondo, a causa della perdita di molte delle copie nell’incendio di un magazzino.

Si tratta di storie create inframmezzando scene di cartoon americani con testi rimati tradotti – dice la leggenda – da un Cesare Pavese in cerca di lavori aggiuntivi.

In quel di Firenze, invece, le edizioni Salani traducono nella serie dei Grandi Piccoli Libri i BIG LITTLE BOOKS americani – 11 libretti, i primi 8 dedicati a Topolino: il primo, intitolato semplicemente “Topolino”,
esce nel 1935.

Nello stesso anno, Nerbini inaugura la storica serie “Nel Regno di Topolino“: 95 albi in cui verranno presentati molti dei classici del grande Floyd Gottfredson, seguiti dai 41 della prima serie degli ALBI D’ORO.

Tutte queste pubblicazioni consacrano Topolino come il massimo successo popolare del mondo del fumetto, e ne vedono la progressiva trasformazione da spigliato e irresponsabile scavezzacollo nell’eroe americano dotato di acuta coscienza morale e spiccata intelligenza, il cui gusto dell’avventura porta regolarmente all’impegno nel risolvere enigmi e misteri legati allo spionaggio e al crimine.

La Banda dei Piombatori“, “Il Mistero di Macchia Nera“, “L’Uomo Nuvola” e tante altre ampliano e definiscono l’universo nel quale il Nostro agisce, dotandolo di comprimari e antagonisti memorabili: Macchia Nera e il Bandito Pipistrello, Giuseppe Tubi e il Pirata Orango tra i malvagi, la buffa coppia di poliziotti Basettoni/Manetta, il gorilla Spettro e soprattutto l’ineffabile Eta Beta, l’uomo del futuro, dall’altra.

1 – continua


BREVE BIOGRAFIA

Dario Janese, torinese, 1964, sociologo e storico americanista, dall’infanzia cultore del Fantastico in tutte le sue forme espressive. Scrittore, saggista e curatore di laboratori letterari e di informazione civile, ha tenuto cicli di divulgazione dell’opera di Lovecraft, Ballard e Pasolini e di lettura storica delle Scritture. Da vari anni conduce un blog (Lone Ranger) di storia critica del fumetto e vari gruppi Facebook sulle espressioni del Fantastico nella cultura popolare.

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