L’amico Gordiano Lupi (scrittore, editore, traduttore e talent scout di Piombino), in queste settimane, sta leggendo tanti bei fumetti, e ci sta inviando tante belle recensioni. Oggi pubblichiamo una sua recensione su un volume a fumetti di David Small, ripubblicato nell’estate del 2023 da Rizzoli Lizard, che apprezzerete in tanti.
Dall’introduzione : <<…un imperdibile romanzo grafico di David Small, edito nel 2009, che appassionò Robert Crumb al punto di fargli dire che era in presenza di “una storia fortissima, un’autobiografia intensa ed emozionante”. >>
Buona lettura
Mario Benenati, Responsabile di Fumettomania Factory Magazine on line
Stitches – 29 punti alla gola, di David Small
recensione di Gordiano Lupi
Finalmente in edizione tascabile (a prezzo economico) un imperdibile romanzo grafico di David Small, edito nel 2009, che appassionò Robert Crumb al punto di fargli dire che era in presenza di “una storia fortissima, un’autobiografia intensa ed emozionante”.
Ecco, se qualcosa stona di questo libro è la prefazione di Luca Sofri, inutile e supponente come poche. Notare la differenza, negli USA introduce Robert Crumb, da noi Luca Sofri, non si capisce il motivo, cosa c’entra questo giornalista con il mondo del fumetto? Dobbiamo leggere che un romanzo di formazione dopo quarant’anni non si avverte la necessità di leggerlo. Parla per te, Sofri. Io ne ho 64 e ne leggo in continuazione, non solo Il giovane Holden, soprattutto graphic novel, spesso intensi e sconvolgenti come Stitches.
E poi il giornalista aggiunge che il romanzo di formazione funziona solo nel fumetto perché questo genere di letteratura verrebbe letta soltanto dai giovani. Ergo, il fumetto è un genere per ragazzi (sic!) e questa storia la leggono solo perché ci sono le figure, sembra di andare al cinema. Basta con le sciocchezze.
Veniamo alle cose serie.
Stitches è un romanzo straordinario, un’autobiografia per immagini e parole evocative, persino sublimi, il racconto di un’infanzia difficile in una famiglia problematica, per ottenere il riscatto in età adulta, grazie all’arte. David subisce un’operazione alla gola per una ciste al collo, ma le cose sono più gravi del previsto, i medici asportano la tiroide e una corda vocale, lui capisce di aver avuto un tumore, tra l’altro provocato (involontariamente) dal padre che lo curava con le radiazioni.
Ventinove punti di sutura alla gola sono il leitmotiv della sua giovinezza e il silenzio obbligato, attenuato da un minimo di voce riconquistato grazie a una corda vocale. La vita di David si dipana in una famiglia da incubo, con una madre anaffettiva, lesbica repressa, un padre assente, un fratello maggiore che sfoga i suoi problemi suonando la batteria.
David cresce cupo e taciturno, tra dubbi e incertezze, eredità di un’infanzia difficile e di un ambiente triste, popolato da persone che non comunicano tra loro. L’arte salva il ragazzo, la scoperta di essere un pittore, un valido disegnatore, per merito di uno psicologo – raffigurato come il Bianconiglio di Alice nel paese delle meraviglie – che intuisce le sue doti e lo mette di fronte alla realtà di una madre che non lo ama.
La tecnica del disegno è esemplare, una sorta di acquerello in bianco e nero con inquietanti chiaro scuri. Stitches – 29 punti alla gola è un romanzo per immagini straordinario, una vita narrata in poco più di trecento pagine coinvolgenti che scorrono rapide grazie a un montaggio sincopato, un romanzo di formazione esemplare. Imperdibile.
Stitches – 29 punti alla gola
David Small
Rizzoli Lizard – Euro 15 – Pagine 330

BIOGRAFIA

Gordiano Lupi (Piombino, 1960).
Ha fondato nel 1999 la rivista – casa editrice Il Foglio Letterario, che dirige. Ha collaborato per sette anni con La Stampa di Torino. Collabora con Poesia di Nicola Crocetti, Valdicornia News, Inkroci, Futuro Europa. Traduce molti scrittori e poeti cubani (Alejandro TorreguitartRuiz, Virgilio Piñera, Zoé Valdés, Felix Luis Viera …). Ha pubblicato libri monografici sul cinema italiano.
Tra i suoi lavori: Cuba Magica – conversazioni con un santéro (Mursia, 2003), Un’isola a passo di son – viaggio nel mondo della musica cubana (Bastogi, 2004), Almeno il pane Fidel – Cuba quotidiana (Stampa Alternativa, 2006), Fellini – A cinema greatmaster (Mediane, 2009), Una terribile eredità (Perdisa, 2009), Storia del cinema horror italiano in cinque volumi. Ha tradotto La ninfa incostante di Guillermo Cabrera Infante (Sur, 2012).
Tre suoi romanzi sono stati presentati al Premio Strega e sono dedicati alla sua città: Calcio e acciaio – Dimenticare Piombino (Acar, 2014), Miracolo a Piombino – Storia di Marco e di un gabbiano (Historica, 2016), Sogni e altiforni – Piombino Trani senza ritorno (2018), scritto con Cristina De Vita.
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