Torna, dopo alcuni mesi, Dario Janese, storico e super esperto di fumetti USA (sempre molto impegnato con i gruppi social Raro e Comicart, in particolare) con un nuovo articolo su un alri grande e sconosciuto fumettista della Golden Age.
Oggi l’approfondimento è su Leon Lazarus, uno dei più prolifici ghost artist del periodo tra 1947 e 1965.
I precedenti articoli di Dario sono stati su Margaret BRUNDAGE , la più grande artista donna dell’età del pulp; su Leopoldo Raul Morey, il cui tratto pittorico, nitido e classico, dalle soluzioni surreali sino al grottesco è inconfondibile tra le riviste degli anni ’30 e ’40 (del secolo scorso); su Virgil Warden Finaly, autore che è considerato il più grande tra tutti quelli dei giganti dell’arte dell’età del pulp; su FRANK R. PAUL il primo dei titani dell’età del pulp; e su ALEX SCHOMBURG è stato per il Fumetto quel che Norman Rockwell fu per il “Saturday Evening Post”.
Continuiamo ad essere felici e grati di avere Dario ‘a bordo’, tutte le volte che è possibile.
mario benenati,
Responsabile del sito Fumettomania Magazine on line
I GRANDI della GOLDEN AGE:
IL MISTERO DI LAZARUS
di Dario Janese
Cosa significa quando il mondo deve dimostrare che sei esistito?
Quando malgrado tu abbia scritto oltre 800 storie, ne hai firmato solo due?
Questo è quello che è successo a Leon Lazarus, nato nel Bronx nel 1919, in servizio in Italia durante la Guerra Mondiale come tecnico e insegnante dell’uso del radar. Leon è stato uno dei più prolifici ghost artist del periodo tra 1947 e 1965, quasi un ventennio di disegni e sceneggiature soprattutto per la Timely e la sua fase Atlas sino alla prima Marvel, quando gli fu accreditata una storia di Giant-Man e Wasp su TALES TO ASTONISH #64.
Leon scriveva per varie serie western, tra cui le note BLACK RIDER e KID COLT OUTLAW, ma soprattutto per la divisione riviste (contribuì molte volte anche alla popolarissima CORONET, dove lavorò col futuro autore del “Padrino”, Mario Puzo); l’editore Martin Goodman provò a imporlo a Stan Lee per alleggerirne il carico creativo e diversificare la scrittura, ma l’approccio dei due risultò in netto contrasto, e il Nostro ritornò a scrivere testi per l’infanzia per i “Little Golden Books”, noir per NICK CARTER e gli articoli più vari per riviste di attualità e cultura generale.
Solo nel 2005 alcuni storici del fumetto, confutando l’idea che il suo nome fosse uno pseudonimo, lo rintracciarono ricostruendo almeno parte dei suoi lavori (tra cui molte copertine di notevole fattura), fino ad allora attribuite ad altri. Leon ci ha lasciati 3 anni dopo, ma dopo aver visto finalmente riconosciuta la sua opera e, soprattutto, la sua esistenza.
NOTA A MARGINE:
C’è una bella pagina di Wikipedia dedicata a Leon Lazarus ;
e c’è anche questo blogzine in lingua inglese con una pagina dedicata a Leon Lazarus che presenta tre stori a fumetti di cui due prima dell’avvento del comics Code.
BIOGRAFIA DELL’AUTORE
DARIO JANESE
Dario Janese, torinese, 1964, sociologo e storico americanista, dall’infanzia cultore del Fantastico in tutte le sue forme espressive. Scrittore, saggista e curatore di laboratori letterari e di informazione civile, ha tenuto cicli di divulgazione dell’opera di Lovecraft, Ballard e Pasolini e di lettura storica delle Scritture. Per vari anni ha condotto un blog (Lone Ranger) di storia critica del fumetto e vari gruppi Facebook sulle espressioni del Fantastico nella cultura popolare.
NOTE EXTRA
Articoli precedenti di Dario
25/09/2024
10-08-24
26-07-24
11-07-24
Nell’archivio di questo sito potrete trovare:
La prima stagione di Lone Ranger (articoli di approfondimenti scritti da Dario), cliccando la sottostate pagina del web magazine:
mentre la seconda stagione la potete rileggere cliccando la sottostate pagina del web magazine: