Gennaio 1934: il “tris d’assi” di Alex Raymond
di Carlo Scaringi
Aveva appena terminato di disegnare la striscia di Rip Kirby, che sarebbe apparsa sui quotidiani del 29 settembre 1956, che si concludeva con una frase profetica messa in bocca a un personaggio di contorno: “Cattive notizie, temo di dover abbandonare il mio lavoro”. Poi il disegnatore saliva sulla nuova macchina sportiva di Stan Drake, autore di Juliet Jones, e poco dopo si schiantava contro un albero. Finiva così, il 6 settembre 1956, la vita di Alex Raymond, uno dei maggiori autori del fumetto mondiale. Il suo nome è legato ad alcuni tra i più famosi eroi di carta, tre disegnati praticamente in contemporanea e un altro creato nel dopoguerra, Rip Kirby. Alex Raymond, a differenza di altri suoi colleghi celebri, ma rimasti legati a un unico personaggio, ha compiuto l’impresa non solo di diversificare eroi e storie, ma anche di realizzare contemporaneamente tre strisce spettacolari e complesse a un tempo. Tutto è avvenuto nel gennaio del 1934 quando in pochi giorni Alex Raymond ha disegnato i primi episodi delle lunghe saghe di Flash Gordon, Jungle Jim e dell’Agente segreto X-9. Gordon e Jim della Giungla sono apparsi il 7 gennaio sulle pagine domenicali dei maggiori quotidiani americani, mentre la prima striscia di X-9 è stata pubblicata il 22 dello stesso mese. Il più famoso dei tre è ovviamente Flash Gordon, intrepido viaggiatore dello spazio che in decine di avventure attraverserà l’intero sistema solare, scendendo su pianeti sconosciuti e combattendo contro nemici d’ogni genere, soprattutto contro Ming, il malvagio imperatore giallo di Mongo che voleva conquistare la Terra.
Gordon, insieme all’eterna fidanzata Dale Arden e al dottor Zarkov, affronterà mille pericoli su mondi lontani e contro nemici forse improbabili ma chiaramente efficaci, almeno sul piano del racconto e della rappresentazione grafica.
CARATTERIZZAZIONE DEI PERSONAGGI
Alex Raymond, infatti, è stato straordinario nel caratterizzare i suoi personaggi, soprattutto i cattivi, con una forte carica espressiva e creando scenografie, architetture spesso avveniristiche e costumi quanto mai ricchi e fastosi, che danno a questa storia un ulteriore elemento di interesse. Insomma, quello di Flash Gordon è un fumetto che prima va visto, gustato con gli occhi e poi letto, anche se gli intrecci, con quella mescolanza di (poca) realtà e (molta) fantasia, sono altrettanto godibili. Nella stessa pagina dove comparivano le tavole dell’eroe spaziale, c’era, nella parte superiore, la striscia dedicata a Jungle Jim, un personaggio senz’altro minore rispetto agli altri due, ma significativo perché esprimeva perfettamente il clima di quegli anni. Il colonialismo negli anni Trenta era ancora una realtà per molte nazioni e i fumetti la rispecchiavano con storie collocate in scenari esotici, come le giungle del sud-est asiatico, dove si è impantanato Jim Bradley, cacciatore ed esploratore americano, noto come Jungle Jim e, per qualche tempo in Italia, come Geo. Le storie non escono dalla normalità e alla fine Jim Bradley diventa una sorta di bell’avventuriero, che non perde mai il suo fascino, tanto che nelle versioni cinematografiche venne interpretato da Johnny Weissmuller, campione di nuoto e inimitabile Tarzan. Con l’Agente segreto X-9 siamo invece nella realtà spesso drammatica di quegli anni.
Non è un caso, infatti, che la prima lunga storia, Il Dominatore, sia stata scritta da Dashiell Hammett, uno dei padri del romanzo poliziesco duro e realistico, mentre altre sono opera di Leslie Charteris, altro apprezzato giallista. Come Dick Tracy da cui forse deriva, anche X-9 ha indossato la divisa per vendicare la moglie e la figlia uccise dai criminali. All’inizio sappiamo solo il suo nome, Dan, e conosciamo la sua totale dedizione al lavoro: è un poliziotto spietato, deciso, dallo sparo facile, una versione appena più raffinata del Dick Tracy di tre anni prima. Alla lunga l’impegno di portare avanti tre storie si è rivelato troppo gravoso, e Raymond ha spesso ceduto ad altri collaboratori i suoi personaggi. Così X-9 è passato attraverso vari autori, alcuni ne hanno affinato la personalità, altri lo hanno snaturato, e altri gli hanno dato un nome, Phil Corrigan, e ne hanno fatto un agente del controspionaggio. Seppure disegnati anch’essi da vari autori, sia Gordon che Jungle Jim hanno conservato le loro caratteristiche, ma senza più la fantasia e l’arte di Alex Raymond.
Per saperne di più
Alex Raymond è nato il 2 ottobre 1909 a New Rochelle presso New York. Figlio di un architetto è stato subito attratto dal disegno grafico e poco più che ventenne iniziò a lavorare nello studio dei fratelli Murat, detto Chic, e Lyman Young, autori rispettivamente delle storie di Blondie e di Cino e Franco.
Nel 1933 la KFS, una delle maggiori agenzie di comics, lo invitò a ideare qualche personaggio originale e nacquero così in pochi giorni Flash Gordon, Jungle Jim e X-9, che avrebbe poi disegnato a lungo. Il primo che abbandonò nel 1936 fu X-9, passato nel corso di poco tempo da un disegnatore all’altro, Charles Flanders, Nicholas Afonsky, Austin Briggs e poi a Mel Graff, che fu in un certo modo il miglior erede di Raymond. In seguito X-9 è stato disegnato da Bob Lubbers, Al Williamson e George Evans. Jim della Giungla e Flash Gordon sono stati disegnatui fino al 1944 da Alex Raymond, in quell’anno chiamato alle armi. Dopo di lui entrambi i personaggi passarono ad Austin Briggs, che disegnava le strisce di Gordon già dal 1940, quando Raymond decise di dedicarsi solo alle tavole domenicali. Nel corso degli anni Gordon è stato disegnato anche da Mac Raboy, Dan Barry, Al Williamson, mentre Jim ha concluso la sua vita nel 1958, dopo essere stato disegnato da Briggs e poi da Paul Norris, che lo ha trasferito in Africa. Tornato dalla guerra Alex Raymond ha deciso di dedicarsi a un nuovo personaggio, il detective con pipa e occhiali, Rip Kirby, che ha disegnato fino alla morte.
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