Nel n. 4 della Pro-zine Fumettomania c’era anche un articolo di giorgio cambini critico sulle speculazioni, sulle COPERTINE MULTIPLE, sugli INCHIOSTRI DORATI e DINTORNI , molto in voga nel mercato USA in quegli anni, rileggiamolo insieme in questa nuova puntata di Fumettomania Story!
Si ringraziano il soci Antonio Barreca e Ambrogio Isgrò per la trascrizione degli articoli.
Per i ricordi legati al Salone di Lucca del 1991, invece, bisognerà aspettare qualche altra settimana.
Mario Benenati, responsabile del Web Magazine Fumettomania.
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Approfondimento, tratto dal n. 4 di Fumettomania
SPECULAZIONE, COPERTINE MULTIPLE, INCHIOSTRI DORATI e DINTORNI
di GIORGIO CAMBINI
Quando l’estate finisce, si pensa che le due “grandi” del fumetto americano rallentino per prendere un pò di fiato, dopo l’abbuffata di annuals simili idiozie che ci propinano ogni anno.
Anche stavolta non è mancata la solita abbuffata di disegnatori sconosciuti chiamati ad interpretare storie orripilanti, spesso popolate da cattivi di seconda schiera, magari riuniti in drappelli di sei; No che questo dia troppo fastidio ai bravi e belli supereroi, ma stavolta i cattivi si superano: il loro ragionamento non fa una grinza: “Thor mi ha massacrato di botte, Capitan America anche peggio, Silver Surfer mi ha quasi ucciso, e ho perso anche da Toxic Avenger con una mano legata dietro la schiena: stavolta mi faccio furbo e combatto contro gli X-Men.
Se succede un miracolo e non mi uccidono subito gli permetto di chiamare X-Force come rinforzo; Poi anche i Fantastici Quattro e i Vendicatori, naturalmente tutti insieme”.
Ditemi voi dov’è l’intelligenza.
Questa è l’estate MARVEL e DC da un paio di lustri a questa parte. Perlomeno si pensava che al termine di questa saga dell’obbrobrio si potesse avere qualcosa di guardabile.
Invece ora anche le independents iniziano a cimentarsi nella saga dell’orrido.
Sto parlando, ovviamente, della IMAGE COMICS e il suo gruppo di fuoriusciti della MARVEL.
Tanti discorsi, libertà creativa assunta a vessillo, stiamo combattendo per tutti i creatori di fumetti e poi si scoprono solo ricopiature di storie viste e riviste. Eroi più o meno muscolosi e eroine dai fisici mozzafiato. Combattimenti sempre uguali, mai una problematica diversa dal buono contro il cattivo, superpoteri ormai banalotti e senza più molto da dire.
La zuppa che il convento IMAGE ci passa è la stessa della X-cretinate, e allora valeva la pena?
Perché cercare a tutti i costi di passare per martiri quando tutto ciò che si vuol sono percentuali più alte?
Ciò che mi fa imbestialire è che questi signori, dopo aver lanciato strali contro un certo comportamento della MARVEL, accusata di mirare solo alle vendite e non alla qualità, ricorrono agli stessi metodi che tanto hanno denigrato.
Copertine multiple, inchiostri dorati o argentati e tanti altri gadget che fanno la felicità del bimbo che vede la possibilità di diventare uno speculatore in erba.
A tal proposito ricordo che a Lucca, l’anno scorso, un paio di ragazzini intorno ai dodici anni circolavano per gli stands con un paio di copie di Spiderman #1 “platino“.
Richiesta (modesta, secondo loro): 1 milione per la copia.
Con del bello e del buono, confrontando con una vera copia platino, i due DeBenedetti in erba si convinsero che la loro copia era una normale argento. Per niente smontati, i due iniziarono il giro degli stands alla ricerca del prezzo più basso per X-Men #1 copertina E (quella da $3.95).
Al loro ritorno allo stand (il prezzo più basso era il nostro, visto che altri azzardarono anche 15.000 lire a copia, e ora stanno usando le suddette per accenderci il fuoco o altre operazioni di nettazione fisica) i due acquistarono ben 10 copie, sicuri dell’ottimo affare che stavano facendo.
I due non si sono fatti vivi a Marzo, suppongo quindi che la scottatura presa glia abbia suggerito di dedicarsi ad altre attività. Di certo questo è un esempio di quello che non è l’amante dei fumetti.
L’amante dei fumetti, quello vero, è un collezionista ma per amore: ama la sua collezione anche se Overstreet dice che non vale nulla. Sviluppa un suo gusto e raccoglie ciò che gli piace, e non quello che piace alla massa, che compra le solite cose dei soliti disegnatori.
L’amante cede un pezzo della sua collezione solo davanti allo spettro della fame, non quando questo ha raggiunto una certa valutazione, come un’azione di borsa. Non compra trenta copie di ciascuna copertina di un numero uno per rivenderle tra un anno il quadruplo.
Questo è il comportamento di chi vuole vivere su un mercato che a chi osserva con più attenzione appare come un gigante di argilla; Quando la gente si renderà conto del perchè di certi prezzi, allora tanti bei nomi del “collezionismo” salteranno in fretta.
Certi importatori che fino a qualche anno fa compravano a scatola chiusa e vendevano senza sapere cosa stavano vendendo, ed ora si atteggiano a grandi conoscitori e propugnatori del fumetto in Italia. Certi signori che un giorno impararono che la Overstreet è la bibbia del fumettologo, e che consigliavano Youngblood “perché tra un anno varrà il doppio”.
Quando la gente inizierà a leggere invece che a investire, allora chissà che fine faranno questi santoni della Overstreet.
Quando qualcuno si chiederà perché i numeri disegnati da McFarlane costano cifre iperboliche, nonostante la richiesta sia solo di investitori, allora forse il Fumetto, quello con la F maiuscola sarà di nuovo il parametro di valutazione.
Ricordate i Junk Bonds? Le azioni spazzatura americane che la mattina crescevano i valore e la sera non valevano più nulla?
Molti si sono arricchiti, ma in molti anno perso fortune con un sistema simile. Chi invece ha mantenuto la fiducia nelle cose solide, fidandosi della qualità e non dei discorsi pieni di fumo ha avuto il piacere di un capitale costantemente in attivo.
Lo stesso accadrà per i fumetti: presto i junk bonds dalla scarsa qualità, capeggiati dalle copertine multiple e dagli ologrammi finiranno ne dimenticatoio, soppiantati dai Fumetti che veramente valgono.
Un famoso personaggio della storia, credo Oscar Wilde, disse una volta: prima di compiere qualunque azione mi chiedo sempre: vorrei che questa fosse l’ultima cosa della mia vita?”
Pensate, prima di comprare l’ultimo numero olografico con inchiostro argentato e miniposter: vorrei che il mio ultimo atto da vivo fosse, leggere questo?
E allora perchè lo fate? Semplice, no?
L’INTERO NUMERO QUATTRO DI FUMETTOMANIA
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