Fumettomania da 0 a 30: Calzamaglia è bello (nov. 1988)

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A poco più di due mesi dai 30 anni di vita dell’associazione, il prossimo 14 maggio, NON POTENDO fare incontri con autori di fumetti ed una mostra espositiva nella nostra città, siamo andati nel nostro archivio per recuperare i vecchi numeri della fanzine , le matrici (i lucidi) e i menabò, tutti rigorosamente conservati.

Da oggi si riproponiamo tutti i testi dell’edizione cartacea di FUMETTOMANIA pubblicata dal 1990 al 2008, e di tanto in tanto inseriremo anche degli EXTRA, dei Ricordi di Ex collaboratori della FANZINE (del primo gruppo di 22 ex collaboratori contatti, i primi hanno già risposto).

Mario Benenati, responsabile del Web Magazine Fumettomania.

P.S.: non abbiamo ancora il logo ufficiale di questa progettualità, appena pronto lo inseriremo (lo abbiamo avuto a metà aprile e lo trovate sopra, NdR)


Fumettomania da 0 a 30!

Introduzione

Iniziamo con un articolo scritto dal sottoscritto nell’estate del 1988, e poi pubblicata nella fanzine COMIC BOOK #0.
Tra giugno e dicembre 1988, il sottoscritto chiamò a raccolta un gruppo di amici appassionati di fumetti (sia barcellonesi, sia da varie parti della penisola), con i quali era già in contato da alcuni anni, per realizzare gli articoli che sarebbero stati pubblicati sulla fanzine, inoltre tradusse e fece tradurre un mucchio di materiale che poi fu trasformato nelle varie rubriche che compongono il 70% della rivista.

Riporto una parte del testo pubblicato in un articolo del 19 gennaio 2019:
<<Quasi tutti gli articoli di C.B. #0 furono realizzati da Mario Benenati e Giovanni Genovesi (di Barcellona P.G.), da Giorgio Cambini (di Livorno), il disegno della copertina fu del giovanissimo artista barcellonese Salvatore Fugazzotto, mentre tutti i loghi delle rubriche, i disegni interni e la retrocopertina, furono dell’altro artista del gruppo: Giovanni Genovesi, che firmò anche una breve storia fumetti e la traduzione definitiva dell’articolo sulla miniserie della Linea Epic della Marvel: “Light and Darkness War“. Alessandro Monti, infine, fu contattato sempre dal sottoscritto (se non ricordo male), per uno dei due articoli di chiusura del n. 0.
Con questa pubblicazione presentammo articoli di approfondimento, checklist con la produzione Marvel e DC (interamente tradotta in italiano, dal sottoscritto e da Giovanni) ed una ricca panoramica su tutte le serie Marvel esistenti nel 1989. Quel lungo articolo, da pagina 11 a pagina 19 della fanzie cercò di colmare il gap temporale tra l’ultima storia pubblicata in Italia e l’attuale numero dell’albo americano del novembre 1988.
Nessuno aveva ancora fatto questo lavoro!
Proprio dall’esperienza di Comic Book, che per il sottoscritto e per il gruppo da lui riunito si fermò a quel numero, nacque nel febbraio del 1990 la fanzine FUMETTOMANIA.
>>

Copertina del numero zero di comic Book, disegnata dall'artista barcellonese Salvatore Fugazzotto (oggi Ingegnere informatico)
Comic Book #0
gennaio 1989, AA.VV.,
spillato
, 52 pagine, B/N, prezzo: 4000 lire
DA COMIC BOOK n. O – DIC ’88 – GEN ’89

Calzamaglia è bello

(articolo del novembre 1988, riveduto a corretto a marzo del 2021)

Una data che difficilmente dimenticherò é quella del 10 Aprile 1977.
Da parecchio tempo mi fermavo da una rivendita di giornali, attirato dalle pubblicazioni lì esposte, finché quel giorno mi decisi e comprai il mio primo fumetto: L’UOMO RAGNO n° 181 “Il grande ritorno di Mysterio”. Fu’ in quell’occasione che conobbi Peter Parker e Mary Jane, IRON MAN e Pepper, L’UOMO LUPO e J.J.Jameson (suo padre).

L'UOMO RAGNO n° 181 "Il grande ritorno di Mysterio"

Nelle settimane e nei mesi successivi, feci ritorno in quell’edicola, e presi vari giornalini tra cui ricordo THOR e i Vendicatori n°163 (“Cerchiamo nuovi vendicatori”, luglio 1977), FANTASTICI QUATTRO n° 167 (“Carneficina al castello di Latve­ria”, agosto 1977) e CAPITAN AMERICA n°110 (“U-Man1, il terrore dei mari, giugno 1967), con quei primi fumetti iniziai a conoscere l’universo Marvel.
Da allora, non mi sono potuto ne voluto staccare da questi amabili esseri in calzamaglia e per molto tempo mi sono chiesto perchè? Forse, solo oggi conosco la risposta.

FANTASTICI QUATTRO (n° 167 "Carneficina al castello di Latve­ria")

Per noi adolescenti, i SuperEroi manifestavano i nostri sogni, le nostre ambizioni e le nostre paure. Eravamo buoni e felici, pensavamo che il mondo fosse pieno di bontà e di felicità, la realtà era, invece, molto diversa. Nel mondo c’era gente che rubava e che uccideva per denaro (Uomo Ragno n°1 ), c’erano gli esaltati (Goblin “n°12 UR”, Dottor Destino, e tanti altri), gli esperimenti nucleari che producevano negli uomini mutazioni nel corpo e nella mente (HULK, gli episodi degli X-Men, l’UR n°209), e migliaia di altri mali che colpiscono, trasformano e distruggono l’uomo.

Noi avevamo conosciuto tutto questo attraverso le tavole e le vignette di questi fumetti, considerati per molti anni antieducativi dai critici e dagli studiosi del fenomeno. Alla vista di quelle immagini, non erava­mo rimasti scioccati, ne’ scandalizzati, anzi, comin­ciavamo ad analizzare e affrontare questi problemi, ed infine tutti ci immedesimavamo in questo o in quel personaggio per affrontare in maniera migliore la realtà, senza la timidezza di Parker, il timore di Ciclope, l’incertezza di Devil, grazie alle loro masche­re, gettavamo via le nostre.

CAPITAN AMERICA (n°110 "U-Man1, il terrore dei mari)

Invece, i nuovi adolescenti ‘drogati’ dalle affasci­nanti immagini della televisione e schiacciati dalla continua pubblicità, vengono ineducati al gusto della lettura, abulici ed adiscriminanti per l’effetto massifi­cante del medio televisivo, sostenuto dai qualitativa­mente scarsi programmi per ragazzi, soprattutto giapponesi (allora la pensavo così, dopo molti anni compreso che non era così, NdR).

Il medio appassionato ai fumetti, invece, oggi sembra snobbare il mondo dei comic book made in USA, anche in conseguenza di alcuni esempi di inconsi­stenza e ripetitività legati alla soddisfazione delle sole esigenze di mercato, da parte di quest’ ultimo, ma specialmente (ritenevo, a quel tempo, NdR) per il prezzo e la difficol­tà di trovarli con una certa ‘ facilita’ in Italia.
Tutto questo è strano, resistiamo proprio a quei fumetti con gli omini in calzamaglia, che tanto impor­tanti, invece, sono stati per gli americani, nell’evolu­zione del loro modo di vivere e di affrontare le difficoltà e la vita (vedi le strisce giornaliere degli eroi della Golden Age: MANDRAKE, PHANTOM, FLASH GORDON, BUCK ROGERS ecc.).

La nostra cultura e la nostra ideologia, ci spinge sempre più alla calma e all’immobilismo, al piacere dell’azione fisica, esaltata dai super-eroi, sostituiamo il lavoro mentale che sta dietro il personaggio della storia a fumetti, ed al suo autore; sembrano proprio passati i bei tempi di Kriminal, Satanik e Diabolik.
Per ultimo, molte volte ci facciamo affascinare più dal nome, che dal contenuto e dalla grafica di certi fumetti, tipo “Mack”(duo Trigo-Trillo), “Rudy X” e “il nostro Agente a Banana” di Mazzei-Trillo-Sabari­do (polpettoni spionistici visti e rivisti), le storie vere, tipo telenovelas, dei f.lli Her­nandez, solo per citarne alcuni.

Corto Maltese n. 52 del gennaio 1988

Mentre i nostri editori ci davano da mangiare questi fumetti non sapevamo, del BAT-MAN violento e fascista di Frank Miller, dell’apocalittico “WACHTMEN” di Dave Gibbons e Alan Moore, del rigenerato SU­PERMAN di John Byrne, dello stile grafico­-pittorico europeo, di Bill Sienkiewicz (NEW MUTANTS2 e the SHADOW3), delle pagine piene di orrore e di phatos di SWAMP THING4 di Alan Moore, e di tanti altri ottimi personaggi americani che non elenco.

A questo punto mi chiedo, cosa aspettano i nostri colossi editoriali COMIC ART in testa a proporre in Italia questi personaggi? Tenendo conto che la LABOR qualche anno fa con la rivista ALIEN (fumetti del filone EPIC della Marvel) e con gli albi monografici (Gra­phic Nove!}, la STAR COMICS con i mensili UOMO RAGNO e FANTASTICI QUATTRO, e la Rizzoli con gli inserti su CORTO MALTESE ci hanno già dato degli assaggi sulla qualità di alcune testate d’oltreoceano.

Cosa dire a questo punto, forse sono un lettore che si ciberebbe fino all’infinito di vignette contenenti super eroi, forse in modo esagerato, ma migliaia di altri giovani come me sperano nel ritorno degli eroi della loro fanciullezza, anche per farli conoscere ai ragazzini di oggi.
Spero che questo articolo non finisca qui, e che inizi una discussione seria, costruttiva e proficua sull’argomento.

Mario Benenati

Note:

1 – U-Man, era un criminale della razza atlantidea, si alleòdurante la seconda guerra mondiale con la Germania, e minacciò più volte un gruppo di supereroi chiamato gli INVASORI (Cap. America, Bucky Barnes, Namor, l’originale Torcia Umana, e Toro un ragazzo fiammeggiante).

2 – I New Mutants, sono degli adolescenti che hanno cominciato a conoscere ed a utilizzare i loro poteri mutanti; il loro istruttore all’inizio fu’ il Prof. Xavier, a lui si sostituì in seguito Magneto, che ora li guida ad affrontare il mondo e gli uomini (leggere la rubrica news e i prossimi numeri per maggiori chiarimenti).

3 – Shadow, è un personaggio delle riviste PULP degli anni 30′. Ebbe un grande successo alla radio, fu in seguito una serie di successo nei romanzi gialli e fu rivisitato più volte nei fumetti. H. Chaykin e B. Sienkiewicz, lo hanno finalmente portato al successo in questi ultimi due anni.

4 –Swamp Thing è un personaggio creato nel lontano 1972, dal maestro dell’orrore B. Wringston; per alcuni anni è stato nelle mani del soggettista Alan Moore che ha portato la testata a vertici assoluti per vendite e per qualità delle storie.


NOTE EXTRA

FUMETTOMANIA INDEX 1990 -2021

DALL’ARCHIVIO DI QUESTO WEB MAGAZINE

articolo del 2019-01-19

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