EMERGENCY – DOVE L’ERBA TREMA: ‘LA BELLA STAGIONE. RACCONTI DALLA PUGLIA’, con le illustrazioni di Simona Binni e Sio.

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Dopo il primo capitolo pubblicato lo scorso dicembre, su https://dovelerbatrema.emergency.it , ‘”Dove l’erba trema. Vite invisibili nelle campagne d’Italia” è tornato il 14 gennaio con la seconda puntata dal titolo: ‘La Bella Stagione. Racconti dalla Puglia’, illustrata da Simona Binni con la collaborazione di Sio. Vediamo nel dettaglio questo secondo capitolo.
Mario Benenati

 ‘Dove l’erba trema’ è un progetto editoriale di EMERGENCY, realizzato con il supporto di Stefano Piccoli, giornalista e creativo, e le illustrazioni di quattro fumettisti: Gianluca Costantini, Simona Binni, Mattia Surroz e Sio.

Il racconto si articola in tre capitoli, ambientati ciascuno in un luogo simbolo dello sfruttamento dei braccianti, i più vulnerabili di tutta la filiera agroalimentare: Castel Volturno (Campania), l’area della Capitanata (Puglia) e la Piana di Gioia Tauro (Calabria). Grazie alla compresenza di testi e illustrazioni, ‘Dove l’erba trema’ traccia uno spaccato molto vivido di una realtà fatta di baracche in lamiera, turni lavorativi estenuanti, condizioni di vita semischiavili, paghe inesistenti, dignità e diritti negati. Si calcola che in Italia siano circa 430.000 le vittime invisibili di sfruttamento lavorativo: in gran parte, si tratta di lavoratori agricoli vittime del caporalato.

Ambientazione del secondo capitolo è la Puglia, dove quest’estate nel giro di quarantott’ore hanno perso la vita 16 braccianti in incidenti stradali che hanno coinvolto i furgoni su cui viaggiano stipati al ritorno dai campi. La Puglia dove alla raccolta di mezza tonnellata di pomodori corrisponde una paga di poco più di 3€. La Puglia del “Gran Ghetto” di Rignano.

Durante il suo lavoro sul territorio, tra il 2011 e il 2015, EMERGENCY ha raccolto molte storie come queste dalla bocca di chi – migrante appena arrivato, cittadino italiano, o straniero regolare – si è rivolto a noi nel momento in cui si è visto negato l’accesso anche alle più basilari cure mediche. Ha deciso poi di pubblicarle per restituire dignità a queste persone e sottrarle all’invisibilità in cui le rilega abitualmente il dibattito pubblico.

È possibile scaricare il secondo capitolo – ‘La Bella Stagione. Racconti dalla Puglia’, con le illustrazioni di Simona Binni e di Sio su http://dovelerbatrema.emergency.it.

Costanza Danovi


DOVE L’ERBA TREMA

Vite invisibili nelle campagne d’Italia

SECONDO CAPITOLO:

La cover del secopndo capitolo, opera di Simona Binni.

ALCUNE PAGINE ESTRATTE
DAL SECONDO CAPITOLO

DISEGNI DI SIMONA BINNI e SIO

Tavola 1 tratta dal secondo capitolo di "DOVE L'ERBA TREMA. Vite invisibili nelle campagne d'Italia."
pagina 1 (testo ed illustrazione) tratta dal secondo capitolo di "DOVE L'ERBA TREMA. Vite invisibili nelle campagne d'Italia."
pagina 2 (solo testo) tratta dal secondo capitolo di "DOVE L'ERBA TREMA. Vite invisibili nelle campagne d'Italia."
I lavoratori migranti vivono momenti di quotidianità all'interno dell'accampamento di Rignano, in provincia di Foggia
pagina 12 del secondo capitolo di "DOVE L'ERBA TREMA. Vite invisibili nelle campagne d'Italia.", nella quale lal vignetta centrale  è la rieaborazione delle foto precedente (I lavoratori migranti vivono momenti di quotidianità all'interno dell'accampamento di Rignano, in provincia di Foggia)
Tavola 9 del secondo capitolo di "DOVE L'ERBA TREMA. Vite invisibili nelle campagne d'Italia."

EMERGENCY in Puglia

L’arrivo di EMERGENCY in Puglia risale al 2011 con un intervento di assistenza socio-sanitaria su clinica mobile nei pressi del Centro di Accoglienza e Identificazione di Manduria, in provincia di Taranto.

A questa prima azione sul territorio seguì
un secondo progetto, di Water & Sanitation, realizzato a partire dall’agosto dello stesso anno sulla base di un accordo siglato
con la Regione Puglia, che prevedeva il monitoraggio delle forniture idrico- sanitarie negli insediamenti di maggior concentrazione degli immigrati, impiegati nell’agricoltura stagionale in provincia di Foggia. Il progetto portò in breve tempo a un miglioramento delle condizioni di vita, consentendo l’approvvigionamento
di acqua potabile e la collocazione di bagni chimici in quegli insediamenti che erano completamente privi dei servizi più basilari. Proprio sulla base delle esperienze pregresse nel territorio pugliese, oltre che dei bisogni riscontrati, nel 2013 EMERGENCY fu invitata dalla Regione a proseguire le attività di assistenza medica di base e di orientamento socio-sanitario attraverso le sue cliniche mobili.

Si avviò, dunque, il progetto Prevenzione delle malattie infettive attraverso gli ambulatori mobili, attivato nel febbraio 2013 con alcuni importanti obiettivi: non solo garantire assistenza sanitaria di base gratuita e di qualità, ma anche sviluppare percorsi di Educazione sanitaria e prevenzione, con un’attenzione particolare per le malattie infettive, fornire servizi di orientamento socio-sanitario e di informazione sui diritti dei pazienti, e agevolare il loro accesso al Servizio Sanitario Nazionale.

L’intervento si rivolgeva ai braccianti impiegati in lavori agricoli stagionali, insieme ad altre persone in stato di bisogno come popolazioni nomadi o senza fissa dimora, così i tempi e i luoghi delle attività erano dettati soprattutto dal flusso dei lavoratori, costretti a spostarsi continuamente nel corso dell’anno seguendo la ciclicità delle stagioni agricole.

Punti di intervento sono stati gli insediamenti informali più critici della provincia di Foggia, come il Gran Ghetto (Rignano), Borgo Mezzanone (Manfredonia), Masseria Tre Titoli (Cerignola) e Cicerone (San Marco in Lamis), prima con il Polibus e poi con due Minivan messi a disposizione della Regione Puglia dal 2013.

La scelta di EMERGENCY di operare nei “ghetti”, dove i braccianti vivono, corrisponde all’intenzione di contrastare le molteplici forme di vulnerabilità che tale “luogo” di residenza può rappresentare, da quella igienico-sanitaria, laddove mancano i servizi igienici più elementari, a quella amministrativa, dettata dall’impossibilità di dichiarare un insediamento formale come residenza e quindi di accedere ad altri servizi essenziali, fino a quella sociale, poiché l’isolamento logistico di molti di questi insediamenti informali condanna i loro abitanti a un’inevitabile condizione di emarginazione.

Ogni clinica mobile era dotata di un proprio staff, composto da medico, infermiere, mediatori culturali e logista, pronto a spostarsi nelle diverse aree di intervento, dalla Capitanata ad Andria per la raccolta invernale delle olive o fino a Nardò, per le raccolte estive delle angurie e dei pomodori, sempre in base ai cicli stagionali del lavoro agricolo. Lo staff di EMERGENCY lavorava tutti i giorni dalle ore 15.00 alle 20.00, mentre nel periodo estivo dalle ore 16.00 alle 21.00 per rispondere più efficacemente alle esigenze dei braccianti, che rientravano più tardi dai campi.

Il progetto è stato chiuso nel dicembre 2015, con la decisione della Regione Puglia di non rinnovare l’accordo con EMERGENCY. Dall’inizio dell’intervento sul territorio,
nel giugno 2011, fino al termine delle attività, le nostre cliniche hanno erogato 15.220 prestazioni a 5.857 braccianti, provenienti soprattutto da Senegal (17%), Mali (16%) e Ghana (11%).

Costanza Danovi
Press Office Assistant
EMERGENCY ONG ONLUS
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T +39 02 863161
F +39 02 86316336
costanza.danovi@emergency.it
www.emergency.it


BIOGRAFIA/BIOGRAPHY

Foto di Simon Binni

SIMONA BINNI

Laureata in Psicologia dell’età evolutiva, si diploma alla Scuola romana dei fumetti. Lavora come storyboard artist nella pubblicità, per il cloud di Telecom Italia. Dal 2013 collabora con il Giffoni film festival e con Roma film academy. Nella collana «Tipitondi» di Tunué ha pubblicato Amina e il vulcano, vincitore del Premio Romics 2015 come miglior esordiente, e Dammi la mano. Nel 2016 esce, sempre per Tunué ma stavolta nella collana Prospero’s Books, Silverwood Lake. Nel 2017 La memoria delle tartarughe marine, un graphic novel che affronta il tema della migrazione, per chi ha amato Terraferma e Fuocoammare. Dal 2019 Simona Binni curerà «Ariel» la nuova collana Tunué, uno spazio dove mettere in comune un sentire declinato al femminile.

Dal 2019 sarà curatrice della collana «Ariel».

Foto di Sio

SIO

Simone Albrigi, in arte Sio, è nato a Verona nel 1988, è laureato in Lingue Orientali e ha vissuto due anni in Giappone, a Sapporo. È il fumettista italiano più seguito sui social: il suo canale YouTube, Scottecs, fondato nel 2002, conta un milione di iscritti.
Nel 2006 è entrato a far parte di Shockdom, che ha pubblicato varie sue raccolte e la rivista “Scottecs Magazine”. Ha inoltre doppiato la miniserie tv “OVer the Garden Wall” e ha realizzato diversi videoclip, fra cui “Luigi il pugilista” di Elio e le Storie Tese.
Dal 2015 collabora come sceneggiatore a “Topolino”. N
el 2018 ha pubblicato, in collaborazione con Tito Faraci, Il pesce di lana e altre storie abbastanza belle (alcune anche molto belle, non tante, solo alcune) di Maryjane J. Jayne, edito da Feltrinelli.

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